IL MIO SOGNO 2

Cercai di riprendere fiato, Al mi guardava soddisfatto e disse

il piacere dell'orgasmo sarà una mia decisione.

Io ci rimasi di merda ma non avevo la minima voglia di contraddirlo, sapevo cosa poteva succedere se l'avessi fatto.
Lui si stava avvicinando a me mi disse di inginocchiarmi, avevo la patta dei jeans in faccia e si muoveva, sentivo la sua eccitazione, duro come se volesse romperli quei pantaloni, volevo mordere delicatamente quel rigonfiamento ma avevo ancora la gag-ball
e ci rinunciai, ma tentai lentamente di salire con le mani, appena mossi il braccio destro lui smise, mi guardò male e mi afferrò
il braccio trascinandomi alla sua poltrona.

Io ero impietrita non credevo che se ne accorgesse!! Mi ordinò

Rimani in piedi, piegati e appoggia le mani sulla seduta.

Il suo modo di parlarmi era cambiato totalmente, era più autoritario, imponente, mi fece sentire una nullità. Obbedì in un
istante non volevo peggiorare la mia situazione. Al andò al tavolo, venne verso di me e mi bendò, sentivo i suoi passi attutiti
dal mio battito accelerato. Poi mi disse

sei pronta?? E tieni le braccia tese!!

Non aspettò una mia risposta, sentì il primo colpo forte sul sedere e questa volta non sentivo bruciore ma solo male, non capì con cosa mi avesse colpito ma ero sicura che non era una frusta.

Lui continuava le mie braccia cominciavano a cedere, sentivo che le stava contando

8….

Ad ogni colpo le braccia si appoggiavano di più alla seduta per poi tornare alla posizione originale.

9 e 10.

Era dietro di me, sentivo il suo tocco sulle cosce, stava osservando la sua opera?? Mi allargò le natiche e mise della roba gelida sul buco supposi che era del lubrificante, non volevo nulla dietro ma rimasi comunque in silenzio.

Lentamente fece scorrere la punta del plug anch'esso pieno di gel sul buco, sentivo una leggera pressione non era fastidiosa anzi!!

Fatto. Ora mettiti buona al tuo posto. Il tuo padrone ha altre cose da sbrigare.

Si avvicinò mi tolse la gag-ball e attaccò i ganci delle polsiere l'una all'altra e fece lo stesso con le cavigliere. Mi lasciò solo la benda. I suoi passi si allontanarono e sentì la porta sbattere.

Dopo credo qualche ora era tornato si avvicinò mi slegò i ganci che mi legavano, mi lasciò la benda. Cercai di scusarmi di ciò che avevo fatto ma lui mi zittì subito, tenni la testa bassa pur essendo bendata. Si avvicinò alle mie spalle e mi sussurrò in un orecchio

Se ti azzardi di nuovo a farlo, non sarò io a darti la punizione lo farà la mia schiava e fidati che non sarà gentile con te!!
Però ora voglio divertirmi!!

Ero terrorizzata dalle sue parole, cosa poteva farmi quella donna?? In un secondo abbandonai il pensiero, sentivo le mani di Al su di me, dalle spalle fino alle mani.

Mi tolse la benda sugli occhi notai che una parte della stanza che fino a poco tempo fa era chiusa da una pesante tenda, ora era aperta. C'era un letto a baldacchino con le lenzuola di seta nere e qualche rifinitura oro. Era bellissimo da vedere, ma nello stesso momento avevo timore di quel letto. Al baciandomi il collo preme il suo corpo sulla mia schiena il suo profumo mi fa aumentare tutti i sensi e questo lui lo sa e fa in modo di portarmi lì, mi fa sedere al centro ai piedi del letto.

Sentivo ancora il plug dentro di me, speravo che me lo togliesse al più presto!!

Ora chiudi gli occhi o sarò costretto a bendarti.

Lo feci subito. Sentivo che cercava qualcosa nella cassettiera, pur essendo scalzo percepivo la sua presenza e questo mi mandava in subbuglio il corpo. Un leggero ronzio interruppe ogni pensiero.

Alzati e togliti quel perizoma rosso. Poi siediti e apri le gambe. Ovviamente tutto con gli occhi chiusi.

Eseguo in silenzio. Il mio respiro si fece più profondo, tutto di me emanava eccitazione, lui ovviamente se ne accorse, era già con il vibratore al minimo sulle grandi labbra, mi invase il corpo e io mi lascio trasportare senza nessun controllo. Muovo il bacino, Al infila dentro di me il dildo elettrico lo riaccende ma questa volta al massimo e con la sua bocca succhia e morde il mio seno.

Apri gli occhi.

Mi ordina. Non riuscivo a fare niente, ero totalmente presa da ciò che mi stava facendo, forse se toglieva tutto ci sarei riuscita. Sentivo la vibrazione in ogni fibra del mio sesso e non solo visto che avevo il plug.

APRI HO DETTO!!!

Mi sforzai e li aprì. Ma fu solo per una manciata di secondi perché lui con la mano libera toccò avidamente il clito facendo riempire la stanza con i miei gemiti.

Mi mancava poco per finire, mandai la testa indietro, lui continuava a muovere il vibratore dentro e fuori con decisione e forza per me era tutto molto, troppo intenso, a tal punto da non accorgermi che Al aveva tolto il vibro.

Riprendi fiato, controllati. Come ti ho già detto decido io quando puoi avere un orgasmo. Che ti serva da lezione per la prossima volta che vuoi disobbedirmi.

Mi fece mettere un completo in pizzo bianco e una vestaglia corta di seta nero.

per questa sera potrai dormire in questo letto se domani ti comporterai bene potrai dormirci sempre
altrimenti ritorni su quella lurida coperta.

Io annuii con un piccolo sorriso. E lo ringraziai. Al fece il sorrisetto da stronzo si girò e mentre camminava verso la porta disse che sarebbe tornato. Chiuse la porta a chiave mentre io mi addormentai in poco tempo.

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