il mio joystick

Da tempo osservavo mio fratello, era un bel ragazzo 18enne, con un fisico longilineo, quando si cambiava in stanza, facevo finta di niente, ma non potevo distogliere lo sguardo da quel corpo.

Era alto, corporatura robusta, belle spalle larghe, un pube virile con una strisciolina di peli che arrivava diradandosi all ombelico e un cazzo che moscio poteva comodamente misurare 13 o 14 cm.

Io non ero un granchè, non ero alto, avevo un fisico diminuto, e dei tratti piú idonei a una ragazzina che a un maschietto 16enne come ero, senza aggiungere che il mio membro virile raggiungeva in erezione il tamagno di quello di mio fratello in riposo.

Avevo iniziato a masturbarmi pensando a lui. Normalmente mi chiudevo nel bagno, e frugavo fra i panni sporchi alla ricerca di un suo slip usato, poi mi sedevo sul cesso e cominciavo ad annusarlo.
Alcune volte ero anche fortunato e potevo scorgere delle macchioline di sperma cosi oltre ad odorare potevo pure leccarle e sentirne il gusto, poi le avolgevo sul mio cazzo duro e mi masturbabo fino a venire nei suoi slip, non so quante seghe gli ho dedicato cosi.

Ma ora cercavo qualcosa di piú di una sega e di slip usati, avevo bisogno di toccare carne, alcune notti nella penombra il corpo di mio fratello mi eccitava talmente tanto da accendere un fuoco che mi divorava le parti fino a procurarmi un orgasmo senza nemmeno toccarmi.

Una mattina presto, mi alzai per andare in bagno, al mio ritorno fissai mio fratello che dormiva supino, coperto solo dal lenzuolo che gli arrivava appena sopra il pube, un rigonfio di notevoli proporzioni si poteva intravvedere….

era in tiro !

Cazzo se ero eccitato!! Era da tempo che volevo vederglielo duro, quale migliore occasione.
Furtivamente mi avvicinai al letto, e piano piano cominciai a tirare il lenzuolo che come un velo scorreva su quel corpo glabro scoprendo dapprima una magnifica cappella turgida e pulsante, poi un asta dura e venosa d una tonalità piú scura fino a intravedere 2 magnifiche palle belle consistenti.

Mi chinai su quell uccello e ne aspirai l odore che emanava a sesso, era una tortura, era li pronto ad essere usato e non potevo nemmeno toccarlo.

Cosi ritornai non a letto ma di nuovo al bagno per rimediare a quell erezione che mi faceva esplodere le palle.

Una sera estiva non diverse da altre, mio fratello giocava con la play steso sul letto, con solo un slip bianco, io, sul letto adiacente sul mio pc lo osservavo e lo desideravo, un ventilatore si occupava di reffriggerare l aria densa e umida.

_ Prendi l

altro joystick ed aiutami a superare questo muro, questi bastardi sono troppi anche per me!
disse mio fratello, riferendosi al gioco.

In un baleno ero sul suo letto.

_ Dov è l altro joystick ? Non riesco a trovarlo.

_ Qui !!!! Rispose lui.

Aprendo le gambe, estrasse il suo cazzo e posizionandosi in ginocchio sul letto davanti alla mia faccia, mi ficcó quell enorme uccello dritto in bocca dove le papille gustative impazzirono ai nuovi sapori che si mischiavano alla saliva.
Succhiavo e leccavo quel bastone, sentivo i coglioni di mio fratello battermi sul mento mentre le sue dita mi frugavano il bucchetto.

_ E bravo il mio fratellino! Come lo succhia bene, era quello che volevi no ? Succhialo, succhialo….

Seguito dal gemere di mio fratello, un liquido caldo si riversó sulla mia lingua, finalmente potevo assaporarla e degustarla dalla fonte e non dai soliti slip usati.

_ Bravo! Bravo, lecca tutto non lasciare traccie sospette poi passami la lingua sui coglioni.

Ripulii il cazzo di mio fratello che prontamente ritornava a pulsare sembrando ancora piú grosso di prima e cominciai a baciare il suo scroto e a succhiarglielo aspirandone un testicolo poi l altro, mentre sentivo le sue dita farsi strada nel mio culo dilatato.

_ Girati ora ! Voglio sverginarti quel tuo culetto da ragazzina.

Steso sulla schiena, poggia le mie gambe ripiegate sulle sue spalle larghe, se prima l avvevo assaporato, ora era tempo di sentirlo dentro.

Poco a poco lo sfintere cedeva al continuo spingere della cappella, dolore, piacere e sensazioni si fusionavano alternandosi e sentire il bacino di mio fratello premere contro le mie natiche mi fece capire che tutto il suo lui era dentro di me.

Appoggiai le mie mani sulla sua vita, e ne davo i tempi e allo stesso tempo controllavo la sua foga.
Affondava quella meraviglia dura nel mio culo, con un ritmo sostenuto fino alla radice e lo ritraeva ed ad ogni affondo mi spostava di almeno 10 cm, dovendo ogni tanto riposizionarmi al centro del letto per non cadere.

Accasciandosi su di me e baciandomi attorcigliando la sua lingua alla mia, sentii il getto della sua sborrata dentro al mio culo, ed in quella posizione con lui sopra ansimando, me ne venni anch io senza neanche toccarmi come nei migliori dei miei sogni.

Sudato e impregnato di sperma osservavo mio fratello esausto sul letto, con quel cazzone enorme riverso sull inguine, goccioline di sudore percorrevano il suo petto fino a scivolare e riempirne l ombelico.

_ Spero che la pianterai di sborrare sulle mie mutande, d ora in avanti cerchero di soddisfare io le tue voglie.

Arrossendo, per il fatto che sapesse dell uso che facevo delle sue mutande, promisi non toccargliele piú, ma a patto che mi facesse giocare alla play con il mio joystick…”personale”….

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