Il lento scivolare di una coppia verso gli abissi

il lento scivolare di una coppia verso gli abissi della sottomissione(7 capitolo)
Posted by padronebastardo in schiave e sottomesse,Senza categoria
IVANA E MARCO ALL’ASTA

Giuseppe espose a Marco e Ivana nel dettaglio la loro situazione: avevano perso tutto quello che avevano e se volevano continuare a mettere insieme il pranzo con la cena avrebbero dovuto essere asservirsi al suo volere, in quanto non sarebbero mai riusciti a riposizionarsi lavorativamente anche perchè lui avrebbe provveduto a sputtanarli presso qualsiasi datore di lavoro(gli disse anche che io oltre a venderli gli avevo dato anche delle foto sconvenienti sia di Ivana che di Marco e che non avrebbe avuito scrupoli ad utilizzarle contro di loro).

Giuseppe mette la cintura di castità a Marco, una stupenda Cb6000 una stupenda cintura di che consente a Giuseppe di tenerlo sotto controllo e impedirli di avere orgasmi se non con il suo consenso, in particolare impedisce a Marco e Ivana di avere un regolare rapporto di coppia. Dopo averla infilata per bene dice ai suoi nuovi schiavi che possono tornare a casa , ma che presto si sarebbe fatto sentire.

Giuseppe non si fa sentire per una quindicina di giorni e Ivana e Marco hanno quasi l’illusione di riuscire a fare una vita normale se non fosse per la cintura di castità nell’uccello di Marco che impedisce loro di avere rapporti sessuali e soprattutto fa avere a Marco le palle sempre più piene senza nessuna possibilità di sfogo.

Questa illusione però dura poco in quanto un incaricato di Giuseppe si presenta a casa loro e li divide portando Marco nella villa di Giuseppe e Ivana a fare compere almeno così gli viene detto in quanto presto ci sarà un asta che metterà in vendita alcuni dei suoi schiavi e loro due sarebbero stati tra questi e lei avrebbe dovuto essere vestita in modo consono a una cagna appetibile e su cui ricavare un buon prezzo dato che sarà l’oggetto più prezioso della serata.

Ivana venne fatta entrare in un sexy shop di proprietà di un amico di Giuseppe e le commesse immaginando il motivo della visita le sorrisero, infatti erano già pronti tre mini abiti di diverse taglie pronti per essere provati. Una delle commesse Marika la accompagnò in camerina dicendole che non era una semplice commessa, ma che doveva eseguire anche un ordine di Giuseppe cioè doveva toglierle le mutandine se per caso le indossava e che non ne avrebbe mai più dovute portare.

Marika mise una mano sopra le mutandine masturbando Ivana con il tessuto delle stesse fino poi a toglierle quando la sua passerina era fradicia il che le consentì di dire guarda qui questa che appare una signora per bene che vacca che è. Poi Marika tolse il vestito a Ivana e le mise il mini abito che Giuseppe voleva farle indossare non senza averle prima palpato le tette e il sedere, quando si reputò soddisfatta uscì dal camerino con Ivana e fece segno all’incaricato di Giuseppe che la cagna era pronta: L’umiliazione fu piuttosto forte in quel momento in quanto il sexy shop era popolato da abbastanza gente soprattutto da vecchi bavosi che la guardavano con uno sguardo allupato che sembrava dicesse quanto sei troia.

L’incaricato di Giuseppe allora la presa in consegna e la portò nella villa dove era stato portato anche il marito, ma quella notte vennero messi in letti separati in diverse stanze per terrorizzarli ancora di più su quello che sarà il loro destino.

Il giorno dopo Ivana e Marco vennero riunificati e si abbracciorono, ma il sollievo durò poco in quanto la sera si sarebbe tenuta l’asta.

Quando furono fatti entrare nella sala dove si svolgeva l’asta si riempirono di terrore: era pieno di gente dell’alta società da una parte e di poveri disgraziati come loro e i primi godevano in tutti i sensi delle disgrazie altrui.

Ivana e Marco furono i primi a essere soggetti all’asta in quanto pezzi pregiati della serata. Giuseppe espose cosa prevedeva l’asta relativa a Marco e Ivana dicendo che chi se li fosse aggiudicati li avrebbe avuti in affitto per tre mesi e poteva fare di loro quello che voleva, l’unico limite era che dovessero restare in vita e ovviamente disse avrete tutti diritto a sincerarvi personalmente della merce.

Molti si sincerarono soprattutto della bontà della merce di Ivana che veniva toccata in ogni pertugio del suo corpo e si sentiva sempre più sporca a essere toccata da tutti quelli uomini e quelle donne diversi dei quali in età avanzata.

Dagli astanti venne però a gran voce la richiesta di vedere senza vestiti la merce che era oggetto di asta e subitò colpi molti la cintura di castità che aveva adosso Marco che gli causò un sacco di insulti da parte degli uomini presenti.

Dopo un po’ però i rilanci per aggiudicarsi la merce finirono e vinsero due coniugi di new york famosi per il loro sadismo lui un master di 65 anni circa e lei sulla quarantina.

A Ivana si accopponò la pelle all’idea di essere per tre mesi sotto le grinfie di quelli essere abominevoli.

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