Il film, parte prima

…ho sempre saputo di piacerle, ma non me ne sono mai “approfittato”, non che io sia un santo, ma il sesso poi cambia certi rapporti. Siamo colleghi, ora per di più stesso gruppo, non era consigliabile come situzione, ma la primavera, la voglia di solo sesso, sono un mix a cui difficilmente rinunci…

La scusa?? semplice quando banale, dato che ero io la mente del gruppo, toccava a me illustrare i progetti svolti settimanlmente, mi è bastato spostare il luogo in cui dicevo a lei quello che avevo svolto.

Quel gg è diventato casa sua, più comoda rispetto le nostra uni, dove le sale studio inizian o a essere troppo frequentate.
…Alle 9 sono da lei, io so già dove voglio arrivare, spero che il mio film piaccia anke a lei.

Ero già stato a casa sua, so come muovermi, come provocare la situazione, questa volta mi dirigo verso la scrivinia che sta nella sua camera, ci poggio portile, lo accendo, nel mentre mi stiro, lei mi guarda come sempre da capo a piedi, e io faccio finta di nulla come sempre.

Dopo mezz'ora di bla bla bla spiegandole il mio progetto, mi chiede se voglio un caffe, come rifiutare??
…”Lo prendo volentieri grazie. “
Approfitto della pausa caffè per dare un'occhiata in giro, mi piacciono i particolari delle cose, termino le mie occhiate sdaiandomi sul suo letto, ne occupo solo metà, braccia “stese” dietro in modo che sembrasse quasi involontario, quel tratto di carne scoperto tra basso pube e inizio dei miei addominali sui quali lei ogni tanto mi pizzicava per gioco.

Rimango cosi qualche minuto fissando il soffitto per un po, 2 minuti circa, lei dalla cucina, “Che sei morto?”
…”No sono caduto!”
“Come caduto??”
…”Si sono caduto su tuo letto”
Lei ritorna in camera sua, con due tazzine, mi si siede io mi sollevo la ringrazio lo bevo e mi ributto giu, “..lo fai bene il caffè te l'ho già detto??”
“alzati dal mio letto”
“perchè??, è tanto comodo, per venire fin qui mi sveglio presto, era dietro di me cosi invitante poi cado in tentazione…” Lei si butta sul suo letto accanto a me, tra me e me penso Ottimo.

Stiamo li qualche minuto, parlando del piu e del meno, poi porto il discorso dove volevo io,
…”Un uomo, una donna, su un letto, da soli in casa, a che ti fa pensare??” Il suo imbarazzo era evidente quanto silenzioso, l'ho interrotto volontariamente dopo qualche istante, ” sicuramente il dormire è l'ultimo dei pensieri, ma il primo ora sarebbe quello più intrigrante, e poi tu scherzi sempre sul fatto che sono mesi che non batto chiodo, quindi, non è colpa mia”
Lei, rimane in silenzio, mi ascolta, mano sulla pancia, me la immagino tesa, da quando iniziai a parlare ho sempre solo fissato il soffitto bianco, cerco di smuoverla:
…”Potremmo terminare continuare giustamente qullo che stavamo facendo, ti ricordo che dobbiamo debaggare il 3 e, o se decidi di rimanare qui immobile, potresti diventare la protaganista di una mia privata fantasia, e dovrei poi esaminarla, usdando la lingua in approfondite indaggini, in parti del tuo corpo che nemmeno immagini….


Non so se li stesse per rispondermi, l'ho interrotta dicendole “conto fino a 5, possiamo riprendere o…, ma se qnd finisco di contare sei ancora qui, io mi levo la maglia e faccio qll ke ti ho appena detto..”
5
4
3
2
1
0e3quarti…
0e1/2..
0e1/4…
0, mi spiace, è tardi.
Il mio film poteva cominciare. (COTINUA. ).

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