Grazie Sky – Capitolo 1

Mi chiamo Luigi, ho quarant’anni e sono felicemente accompagnato con una donna di tre anni più grande (Francesca), madre di due figli, 17 anni la femmina, e 14 anni il maschio, che stanno vivendo il loro momento di ribellione verso il mondo intero.
Pur essendo ormai più di 10 anni che viviamo insieme non sono mai stato accettato come padre, per fortuna dovrei dire visto l’odio che provano verso quello naturale.
Comunque fino a qualche tempo fa i rapporti potevano essere definiti quasi normali nel senso che, magari sforzandosi, mi avevano sempre portato il rispetto meritato in questi anni per l’amore, reale, che ho sempre provato e dimostrato verso di loro.

Li ho sempre considerati e trattati come miei figli, ed è tutt’ora così, ho cercato di togliere loro tutte le soddisfazioni possibili (cellulare, paghetta, scelta del luogo di vacanza, viaggi di studio).
La mia compagna è una infermiera presso una clinica privata che, con l’orario diviso in turni, ha più svantaggi che altro.
Non sono poche le volte in cui ci incontriamo sull’uscio di casa mentre una rientra e l’altro esce per andare al lavoro.

Di questo ne risentono anche i rapporti sessuali che, soprattutto in questo ultimo periodo, sono scesi sia come quantità (a volte anche due volte a mese) che come qualità.
Contrariamente a quanto possiate pensare vi assicuro che non è la voglia che manca ma bensì la possibilità ed il tempo.
Quando la mattina suona la sveglia, ed anche Francesca fa il turno diurno, ci salutiamo sempre con la promessa di un … pomeriggio lussurioso ma, puntualmente, i nostri ardori vengono spenti quando ci ritroviamo la casa invasa dai figli e dai loro amici.

Quando è iniziata la nostra storia d’amore i ragazzi erano piccoli (7 e 3 anni) e, su consiglio dell’avvocato, abbiamo dovuto lasciare la porta della camera matrimoniale aperta per non creargli dei problemi (quali?) e da allora la situazione non è cambiata. Francesca ogni volta che le propongo di chiudere la porta per dare sfogo alle nostre voglie mi risponde sempre allo stesso modo (“non voglio che i ragazzi capiscano quello che stiamo facendo! Non mi sento sicura.

) e quelle poche volte che me la dà vinta non è certo di compagnia. Rimane talmente fredda che ho l’impressione di andare con una puttana.
La sera quindi dobbiamo sperare che i ragazzi vadano presto a letto ma è una speranza vana. Di regola fino all’una di notte stanno in salone (attiguo alla nostra camera da letto) a vedere un film, fare i compiti, chiacchierare o chissà cos’altro.
Quindi solamente il sabato e la domenica abbiamo finalmente la casa a disposizione e possiamo coccolarci senza la paura di essere notati o, peggio, interrotti.

Ma considerando le volte che Francesca lavora o ha le mestruazioni arriviamo a quelle due volte precedentemente citate.
La foga e la voglia repressa per tanto tempo, aggiunta all’età e al soprappeso di 15 chili, comportano la scarsa quantità e qualità del rapporto sessuale.
Francesca, pur essendo una donna focosa, è sempre stata contraria a certe “evoluzioni” che considera troppo sporche (in poche parole da puttana) come il fellatio ed il sesso anale.

Raramente me lo prende in bocca, si vede che lo fa controvoglia, o mi permette di sfondarle il suo bellissimo culo (quanto ho dovuto lottare per ottenere questo) e il suo freddo comportamento durante l’atto mi trattiene da richiederglielo spesso.
In poche parole il tanto sospirato rapporto sessuale si riduce in pochi baci, qualche veloce leccata ai nostri organi e una scopata di regola nella classica posizione del legionario.
Conseguentemente i momenti che seguono questa “fantastica” scopata non sono dei migliori perché diventiamo nervosi e discutiamo o litighiamo per le minime sciocchezze.

Da parte mia il nervoso è dovuto alla delusione del rapporto appena avuto. Mi piacerebbe che fosse più duraturo e vario ma non vedo mai l’impegno di Francesca in queste cose. Forse anche lei la pensa così, soprattutto sulla durata. Comunque nessuno di noi ha mai avuto il coraggio di parlarne.
Questo almeno fino a poche settimane fa, quando sono stato peshito da Francesca a vedere un programma su Sky che parlava proprio dei problemi di coppia relativamente al sesso.

Era l’una passata di sabato notte, o meglio ancora di domenica mattina, e stavo facendo zapping sul televisore per trovare un programma che mi aiutasse a vincere il caldo.
Ho da poco fatto l’amore con Francesca e come al solito mi sento insoddisfatto e nervoso tanto che, stranamente, non ho il minimo cenno di stanchezza.
Rigirando i vari canali ho trovato questo programma che parla dei problemi di una coppia (vera) nell’affrontare il sesso.

Subito attizzo le orecchie (abbassando anche l’audio del televisore) per vedere quali consigli danno i sessuologi (una donna e un uomo) e come vengono messi in pratica dai protagonisti della puntata.
Il problema della donna è quello che il ragazzo, molto più giovane di lei, vorrebbe fare l’amore di continuo ma, allo stesso tempo, raramente raggiunge l’orgasmo mentre le lamentele del fidanzato riguardano, oltre alla scarsa “quantità”, l’assoluta incapacità della ragazza a farlo godere con la bocca.

“Accipicchia “ ho pensato “come lo capisco bene! In dieci anni non ci sono mai riuscito neanche io”.
L’esperta inizia a spiegare all’uomo che non è importante quante volte si fa l’amore ma bensì come si fa (mi è sembrata quasi una risposta di rito). Quando fate l’amore è importante che alla fine siate entrambi soddisfatti (su questo le do ragione).
L’esperto, invece, spiega letteralmente come fare un bocchino, quali movimenti e quali attenzioni dare e dove, come stimolare l’uccello e i testicoli, come stuzzicare l’ano.

Insomma al solo sentire questi consigli mi sono ritrovato eccitato e … gelato.
“E’ interessante il programma?” mi sento dire da Francesca che, da chissà quanto tempo, vedo sull’uscio della porta
“Insomma” rispondo “non mi era mai capitato di vedere un programma del genere. Devo dire che per ora è fatto bene”
“non pensavo che guardassi film hard a mia insaputa, soprattutto dopo che abbiamo fatto l’amore”
“Guarda, Francesca, questo non è un film hard come dici tu.

E’ un programma, logicamente americano, basato su delle coppie vere che hanno dei problemi sessuali”
“Ah sì! Allora non siamo i soli” mi risponde acidamente Francesca
Questa risposta è come una pugnalata nello stomaco, accuso il colpo in un modo talmente evidente che Francesca si sente obbligata a chiedermi scusa
“Luigi … scusami non volevo dire questo. Cioè … volevo dire … che .. forse anche noi … che forse anche noi siamo come loro.

Ma non volevo accusarti di nulla”
“Sai Francesca hai ragione. Hai ragione nel senso che non parliamo mai di noi, delle nostre sensazioni, delle nostre voglie. Parliamo solamente dei figli, dei loro problemi, ma mai dei nostri. ”
“Perché non iniziamo adesso? Abbiamo casa libera, i ragazzi sono andati a Nettuno a casa del padre, non abbiamo sonno. Sfruttiamo questa occasione. Facciamolo per noi due”
“Sono d’accordo. Ma chi comincia?”
“per favore inizia tu.

Non ti interromperò e risponderò alle tue domande. ”
“Ok! Inizio dicendo che sono felice con te e che non ti cambierai con nessuna. Non ho nulla da rimproverarti. Questo per quanto riguarda la vita quotidiana. ”
“anche per me è così”
“Bene. Parliamo allora di sesso che e, in fin dei conti, l’unica lacuna che esiste, in modo anche evidente, nel nostro rapporto. Quando ci siamo conosciuti facevamo sesso più spesso, più volte alla settimana e qualche volta anche al giorno, mentre ora è grasso che cola che riusciamo a farlo una volta alla settimana.

Dobbiamo assolutamente risolvere il problema della porta della camera da letto. Oramai i ragazzi sono grandi e sanno, perché ti assicuro che lo sanno, che abbiamo rapporti sessuali. Inoltre mi piacerebbe farlo in modo diverso. Mi piacerebbe pensare e dire che mi sono fatto una scopata con Francesca e non ho fatto l’amore con Francesca. E’ diverso! La scopata è più … come dire … basata sul sesso, sulla lussuria, sul godimento mentre fare l’amore è l’atto che fanno due persone che si amano.

Provo a spiegarmi meglio. La scopata, per me, è sesso puro senza tabù. Quando facciamo l’amore noi due ci mettiamo nella classica posizione e basta. Possibile che non senti il desiderio di qualcosa di diverso?”
Francesca nel sentire le mie parole è diventata rossa, le sono quasi venute le lacrime agli occhi, e mi guarda in modo strano.
“Si certo … capisco …”balbetta Francesca “non ho mai pensato che avessi questi pensieri, che fossi così insoddisfatto di me”
“Ma no Francesca che dici”
“Silenzio.

Io ti ho ascoltato e non ti ho mai interrotto. Ora tocca a me parlare. Prima di tutto ti ringrazio di quanto hai detto all’inizio. Senza quelle parole non starei così tranquilla ma penserei che il nostro rapporto è finito. Poi sì … devo dire che a volte anche io rimango insoddisfatta del rapporto. Ho anche io dei desideri nascosti ma mi sono sempre vergognata al solo pensarli e quindi non ho mai avuto il coraggio di dirteli.

Pensavo che le cose ti stavano bene così, che eri soddisfatto o quasi, e …” si ferma di botto per cercare di controllarsi “Ok. Ho anche dei desideri nascosti che in parte “scopano”, è proprio il caso di dirlo, con i tuoi. Anche a me piacerebbe fare un sesso più spinto ma non volevo passare per una puttana”
“Hai visto. Sono bastate poche parole per capire che entrambi eravamo insoddisfatti per lo stesso motivo.

Magari ora va a finire che abbiamo le stesse voglie. ”
La mia attenzione viene richiamata dallo schermo dove si può notare la coppia mettere in pratica gli insegnamenti degli esperti. Anche se le immagini sono poco chiare si capisce che la ragazza è impegnata in quel momento a fare un pompino al fidanzato e, dai gemiti che raggiungono le nostre orecchie, si direbbe che quest’ultimo stia apprezzando.
“vedi Francesca tu non mi hai fatto un trattamento del genere.

Mi è sempre piaciuto ma con te … nisba”
Sento la mano di Francesca che mi accarezza la coscia per poi spostarsi lentamente verso l’inguine fino a scontrarsi con il mio cazzo che, vuoi per le immagini, e vuoi per quella mano, si è eccitato come non mai.
Avvicino una mano al suo seno per stuzzicare i turgidi capezzoli mentre l’altra si infila nelle mutandine di Francesca.
Ci baciamo con foga, le nostre mani non riescono a stare ferme, la mia bocca si impossessa di un seno per iniziare poi a leccarlo e succhiarlo come se fossi un poppante.

Francesca sta segandomi il cazzo con movimenti calmi e continui facendomelo diventare ancora più duro. Vedo la sua testa che scende verso le mie gambe, sento la sua bocca soffiare durante tutto il tragitto fino a quando non ingoia il glande. Questo è il massimo che mi ha concesso. Mai un millimetro di più. Appoggio la mano sulla sua testa per farle capire che vorrei di più che mi piacerebbe sentire il suo palato su tutto il cazzo e non solo sulla punta.

Poi, finalmente, inizia a ingoiare tutto il cazzo dandomi sensazioni dimenticate. Ora è distesa di fianco sul divano con la testa che si muove in modo lento ma costante intenta a leccarmi il cazzo e, a volta, a ingoiarlo tutto.
Ad un certo punto mi accorgo che sta ascoltando, e mettendo in pratica, i consigli che l’esperto sta ripetendo e questo mi fa ritornare in me stesso. Non posso restare inerme a godermi questo fantastico pompino.

Devo assolutamente ricambiare quelle attenzioni. Mi allungo quindi sul fianco portando la mia testa in mezzo alle sue gambe che subito si divaricano come se non aspettasse altro. Sposto le mutandine che trovo già umide ed inizio a leccare la sua figa per tutta la lunghezza soffermandomi sempre più a lungo sul clitoride che diventa sempre più grosso.
La stanza è invasa dai nostri gemiti, dai rumori delle nostre bocche sui sessi, dallo schioccare delle labbra di Francesca e questo aumenta, se possibile, la nostra eccitazione.

“Uhmm … uhmm … sììì bravo … leccamela tutta .. dai” sospira Francesca mentre muove il corpo venendo incontro alla lingua
“sì così” ripeto io mentre strappo le mutandine per avere più liberta di movimento e ficcando un dito nella vagina
“Ohhhh … ohhhhhh …. Sìììì ……. Godo godo “ urla Francesca trascurando momentaneamente il cazzo mentre viene sconquassata dall’orgasmo che giunge violentemente.
Mi sento il cazzo scoppiare, sono vicino anch’io all’orgasmo “francesca sto venendo .. ancora” gemo
Non so fino a che punto è disposta ad arrivare, non era mai giunta fino a questo punto, a farmi godere con la bocca ed ho un po’ di timore per quello che mi aspetta.

Spero che non si fermi, che mi faccia godere, ma, allo stesso tempo, non vorrei rovinare l’atmosfera che si è creata. Il pulsare del cazzo avverte Francesca dell’arrivo del mio orgasmo molto più dei miei gemiti ma, sarà per quello provato precedentemente, sarà per quello che sta provando ora (nella fica ora sono tre le dita infilate che la stantuffano continuamente, mentre la lingua titilla il clitoride) sento le labbra che si racchiudono sul glande mentre con una mano mi sega violentemente il fallo.

“OOOoohhhhhhh ……. Godoooooooooooo” grido io mentre la mia sborra invade la bocca di Francesca che continua a succhiare come una forsennata per non perdere neanche una goccia del mio nettare “oooohhhhhhh godoooooo”
Dai sussulti del corpo di Francesca intuisco che anche lei ha raggiunto un altro orgasmo nel momento stesso in cui si è sentita invadere la bocca dal mio sperma.
In tutti questi anni di convivenza non avevo mai provato un piacere del genere, mi sento quasi mancare, ma sono troppo occupato a leccare in profondità il sesso di Francesca per occuparmene.

Anche lei, comunque, non ha interrotto i movimenti della bocca tentando di far rinascere il cazzo che, stranamente, è rimasto semirigido. Passano pochi minuti, o secondi, che già lo sento duro come non mai e vedo Francesca invitarmi a mettermi a sedere per poi impalarsi ed iniziare una danza lenta sul cazzo.
“uhmmm ….. sìììììì … tutto lo voglio .. tuttooooohhh” farnetica Francesca continuando a ondeggiare per sentire più a fondo il cazzo
“sìììì cosìììììì bella troiana mia … ti piace il cazzo eh! … mai però me l’avevi fatto capire così beneeee …ohhhhh”
“sìììììì mi piace .. mi piace .. rompimela tutta … sììììì più a fondo … più forte … ohhh”
“te rompo tutto oggi … tutto te rompo …” le dico mentre con un dito le stuzzico l’ano
“ohhhhh … è bello … mi piace ….. mi piace … godooooooo … oddio godoooooo” urla mentre i suoi salti si fanno sempre veloci
“oooohhhh sììììì ….

Godo anch’io dai …… ohhhhhhhhhhh” gemo raggiungendo il terzo orgasmo della serata ed il secondo consecutivo
Rimaniamo ansimanti in quella posizione per diverso tempo, guardandoci negli occhi senza scambiare neanche una parola. Solamente ora mi accorgo che, salvo qualche goccia isolata, non c’è alcuna traccia della mia sborra sul suo viso e capisco che ha ingoiato, per la prima volta, tutto il mio seme. Se non fosse per l’età sono convinto che in passato solamente questo mi avrebbe riportato il membro tiro.

Francesca intuisce i miei pensieri e con un sorriso mi bacia e mi dice
“pensavo fosse peggio. Ha un gusto un po’ salato ma … non è male”
“dovevi essere proprio partita per non capire che stavo godendo”
“l’ho fatto volutamente anche se con quella lingua mi hai … torturato. Ho avuto un orgasmo dopo l’altro come mai mi era capitato”
“peccato allora che siamo arrivato al capolinea. Mi sarebbe piaciuto continuare ma proprio non ce la faccio”
“non ti preoccupare, ci rifaremo domani.

Ora a ninna anche perché il programma è terminato!” ride lei felice come non era da diverso tempo.

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