Giovanna, matura e****t

Non mi piace il sesso a pagamento. Pochissime volte ho pagato. Non voglio alimentare il giro dello sfruttamento, ne arricchire qualche scaltra approfittatrice. Ma un giorno…. Sfogliando gli annunci del giornale cittadino vedo il seguente : Matura, riceve altrettanto maturi gentiluomini…
Tel….. Istintivamente mi viene voglia di telefonare. L'annuncio è diverso dagli altri.. Non si dichiara disponibilissima, novità, esotica.. ecc ecc…. Mi risponde una voce roca. Un po' imbarazzato mi presento. La voce è sicura, piacevole, ma decisa.

Devo chiedere qualche informazione. Quanto è il prezzo. Mi risponde il numero di euro che richiede, senza usare quelle stupide forme tipo xxx fiori o rose, dice proprio euro. Mi piace il modo diretto. Ho bisogno di altre notizie. Quanti anni hai ? Risponde con un indovinello. Sono nata l'anno del primo satellite nello spazio… Baci ? Si, ingoi … guarda non fare altre domande perché faccio tutto, proprio tutto, se ti porti un amico potrai fare una doppia penetrazione.

Mi convince prendo un appuntamento. Mi saluta e dice di chiamarsi Giovanna. Quando salgo le scale di un palazzo borghese anni trenta in un buon quartiere della città sono un po' confuso ed emozionato, penso di aver fatto un errore troppo tardi. Giovanna apre, l'ingresso è così buio che quasi non la vedo. Vedo a mala pena una figura snella con la sigaretta in bocca, avvolta in una pesante vestaglia. Aspettami
che mi cambio… accomodati in salotto vengo fra cinque minuti.

Serviti da bere. Sorpresa, un locale bellissimo pieno di oggetti di buon gusto, divani poltrone, quadri, una grandissima libreria. Verso un malto scozzese che mi tiri su. Guardo i libri. Ancora più grande sorpresa : file e file di classici, non solo italiani ma russi, francesi, inglesi. Decine e decine di romanzi in lingua originale, saggi, testi di storia e filosofia. Mi arriva alle spalle – Non sai che spiare nelle librerie altrui è come guardare nei cassetti… Non posso fare a meno di fare i complimenti .. – Non meravigliarti fino a poco tempo fa ero professoressa al liceo Galvani, poi mi sono stufata dei pochi soldi, delle nuove leggi sulle pensioni e ora sono qua per te.. Me la immaginavo venisse con una vestaglietta trasparente e invece era completamente vestita e in tacchi a spillo.

Una donna veramente piacevole, slanciata, con bellissime gambe, con pochi segni di ritocchini del chirurgo. Continuavo a guardarla senza saper cosa dire. Hai scelto per un'ora lascia fare a me e vedrai che ritornerai. Si avvicinò e potei subito baciarla profondamente. Non resistetti a infilare le mani nella sua camicetta sotto la giacca. Cominciò a spogliarmi, strisciandosi su di me. Quando restai quasi nudo mi afferrò il cazzo con le sua dita lunghissime e sentii ancor più le unghie lunghe e affilate, curatissime e smaltate trasparenti.

Si abbasso e con la bocca mi sfiorò il cazzo già ben duro con le labbra. Poi mi fece sedere. Mise su un vinile di jazz e cominciò a spogliarsi. Lentamente con naturalezza. Il reggiseno metteva in mostra un seno di terza misura, che su una figura slanciata sembrava più grande. Via la gonna con esasperante lentezza. Il reggicalze color acquamarina, lo trovai di estremo buon gusto. Lo slip legato ai fianchi con nastri mi faceva già impazzire.

Rimase così per qualche minuto, strusciandosi su di me, tormentandomi il cazzo coi tacchi. Afferrai il piede e lo bacia lungamente. Poi slacciò i nastri, prima uno poi l'altro e aprì la fica. Una donna di 57 anni stupenda mi apparve. Avrei subito voluto penetrarla, non so quanto sarei resistito. – Fermati – disse con la sua voce roca da fumatrice. Hai ancora tempo. Si distese sul divano difronte a me, mi costrinse a stare seduto di fronte per compiere il suo piano si seduzione.

Iniziò a masturbarsi con esasperante lentezza, che non faceva altro che aumentare in me una voglia senza fine. Grilletto durissimo, labbra morbide.
Poi improvvisamente afferrò due palline legate fra di loro e le ficco nella fica. Mi chiese si estrarle tirandole con la mia bocca. Godendo ubbidii. Non contenta di farmi morire, si infilò un vibratore veramente enorme. Si masturbava serenamente godendo. Mi disse – Sai cos'è lo squirting ?
Dissi di si, ma che veramente raramente potevo dire di averlo visto.

– Ora lo vedrai – Rantolando di piacere esplose in un getto fortissimo che ricevetti in facci e in parte in bocca. Soddisfatta si rilasso e aspetto. – Senti – dissi avrei voglia di un 69. Si mise a ridere – Si vede che sei un ragazzo degli anni 50, ora non è più di moda. Sbagliai perché in pochi minuti gli sborrai in bocca con grandissimo godimento. Giovanna, come ragazzo degli anni 50 penso che dovrò ritornare per penetrarti.

– Certo ti aspetto – magari provi anche il secondo canale. La storia quindi continua. Nelle mie storie dico sempre se si tratta di fantasia o realtà. Questa volta lascio a voi amici di decidere. I più curiosi potranno chiedermelo privatamente. Ad ogni modo seguirà la conclusione.

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