GIANNI 18 ANNI E….PARTE 2

Dopo una notte pazzesca mi risveglia il giorno dopo fresco e riposato come una rosa , aver fatto sesso con Irina e immaginare di poterlo fare anche con Giulia mi arrapava meravigliosamente. Quella mattina scesi in spiaggia , quasi sempre deserta e frequentata soltanto dai residenti delle due villette , speravo di incontrare Giulia e poter finalmente iniziare a corteggiarla ( per dirla elegantemente ). Appena arrivato la vidi uscire dall'acqua , una visione celestiale , non aveva più il costumino rosa , aveva un bikini composto da un perizoma nero e da un reggiseno bianco , quest'ultimo era così trasparente da fare intravedere quei due piccoli e delicati capezzoli rosa , grazie a quella visione mi si drizzò il cazzo istantaneamente.

Lei mi vide e si rese conto anche dell'abbondanza che pulsava sotto il mio boxer e con uno sguardo da l****a sembrava anche apprezzarlo , che troietta pensai. La chiamai – Giulia ciao – lei sorrise e si avvicinò abbracciandomi , il suo corpo bagnato era così delicato da essere scivoloso , una pelle che sembrava soffice come l'interno di una figa. Mentre era abbracciata mi disse con una voce da pornostar – non vedevo l'ora di rivederti- , dopo mi fissò negli occhi con uno sguardo da vera puttana , non me la ricordavo così , l'anno prima era una ragazza dolce , simpatica e per niente maliziosa.

Ci fermammo per una trentina di minuti a parlare e a prendere il sole sulla spiaggia ,facevamo discorsi di nessuna importanza , il solito come stai , che hai fatto di bello quest'anno , sei stato promosso o bocciato , dove andrai all'università e altre stronzate simili , per far finta di essere ragazzi non arrapati. Io guardavo le sue labbra , le sue tette , le sue cosce , avevo soltanto voglia di scoparla , infatti trovai il modo di cambiare discorso e di parlare di quello che mi interessava veramente.

– Giulia cosa hai pensato l'altro giorno mentre mi spiavi dalla finestra? – lei inizialmente arrossì leggermente ma poi con una sicurezza da troia di grande esperienza mi disse – niente , non pensavo fossi un ragazzo così – , parlava proprio lei che si era fatta un ditalino mentre mi guardava scopare , in ogni caso le risposi – in che senso così? e lei – non pensavo fossi così dotato e neppure che fossi così porco -.

A quel punto dissi – neppure io pensavo fossi così puttana – e lei – non sono puttana , decido io quando e chi scoparmi , siete voi maschietti le mie puttane-.
Continuò dicendomi – sarò diretta , abbiamo soltanto questa sera perchè domani viene mia cugina dalla Svizzera e non conosce le mie abitudini , inoltre non voglio far sapere alla tua cameriera/puttana quello che faccio , devo mantenere la reputazione da angioletto , se vuoi scopare vieni tra due ore e non portare i preservativi perchè li ho già io -.

Dopo queste parole dissi soltanto si , aveva ragione , ero stato io in quel momento la sua puttana. Rientrai a casa arrapatissimo , mi fiondai sotto la doccia , cercavo di rendermi il più possibile gradevole e dopo due ore mi precipitai alla porta , dissi a Irina che prendevo lo scooter per andare in paese a fare spese e così di nascosto mi presentai davanti alla porta. Giulia mi spalancò la porta , aveva ai piedi delle scarpette rosa modello ballerina , calze autoreggenti rosa , una gonna tutù rosa , un reggiseno sempre rosa e anche il rossetto , il trucco per gli occhi , lo smalto sulle unghie delle mani e perfino il cerchietto per i capelli erano rosa.

Quella troietta aveva capito come farmi arrapare , non aprì bocca , mi prese per mano e mi portò nella sua stanza , abbassò le tende e chiuse la finestra per paura che Irina potesse vederci e a quel punto mi fece sedere sul suo letto dicendomi – ora tocca a me -. Si tolse il cerchietto dai capelli , poi lentamente si slacciò il reggiseno mostrandomi le sue belle tette ( una terza ) , poi fece scivolare lentamente il tutù , mi sorprese perchè sotto non aveva le mutandine e mi eccitai guardando il look della sua figa , era rasata con una sola striscetta di peli verticale , che gran voglia di cazzo che aveva.

Persi totalmente il controllo , mi alzai afferrandola per le braccia e la scaraventai sul letto , lei mi pregò di non levarle ancora le ballerine e le calze perchè voleva soddisfare una strana fantasia , in ogni caso mi diressi alla figa e iniziai a slinguazzarla roteando la lingua a 360 gradi , su e giù , cercando di infilarci anche la punta del naso , lei però sembrava non gradire. Si alzò improvvisamente e mi disse – allora non hai capito nulla ? non sono la tua puttana russa , sono io che decido cosa fare e quando farlo , io adesso ho voglia di cazzo – , detto questo mi strappò violentemente i pantaloni , stracciandomi addirittura i boxer , afferrandolo e infilandoselo in bocca.

Giulia spompinava meglio di Irina , aveva una ventosa al posto della bocca , faceva tanta di quella pressione che avevo l'impressione che me lo stesse staccando , leccava le palle e riusciva a farselo arrivare in gola , proprio così , il cazzo scompariva nella sua bocca. Dopo pochi minuti si fermò , aveva paura che potessi sborrare , si staccò dalla mazza completamente insalivata e da sotto la calza fece uscire fuori la bustina del preservativo , ruppe l'involucro con i denti e posò il profilattico tra le sue labbra,
si abbassò e lo fece srotolare sull'intera asta.

Il preservativo era rosso e profumava di fragola e dopo averlo controllato con le mani mi montò sul cazzo nella posizione dello smorza candela , non calcavava ma ci saltava sopra e la sua figa era bollente , elastica , non molto stretta (facendo il paragone con quella di Irina ), chissà quanti altri cazzi avrà preso prima del mio. Mentre scopava mi insultava
– stronzo , figlio di troia , ti devo spezzare il cazzo – e allo stesso tempo mi prendeva a schiaffi e mi graffiava , ad un certo punto mi incazzai e cercai di prendere il sopravvento per metterla a pecorina ma lei rispose tirandomi un pugno in faccia.

Caddi al tappeto come un pugile , era violenta , assatanata , comandava lei , tanto che raggiunse l'orgasmo mordendomi in faccia per non urlare , poi si staccò dal cazzo e lo mise sulla sua gamba masturbandomi ed urlando con una voce da posseduta – ora sborrami sulle calze stronzo – non si fermava , era una leva di una macchina non un braccio e così uscì dall'asta un gayser di sborra bollente su tutte le sue cosce , le lo spalmò sulle calze , poi si tolse una delle scarpette rosa posandola vicino a me e dicendomi – so che puoi venire più di una volta – si riprese il cazzo in bocca risucchiandosi le colate di sperma che scendevano dalla punta fino alla radice e spompinandomi di nuovo in modo sempre più selvaggio , lo titillava di lato , a fisarmonica e quando si accorse dalla vibrazione delle mie palle che stavo per rivenire,prese la scarpetta ballerina e mi fece sborrare tutto dentro , lei attese che depositassi il mio carico e dopo essersene accertata si accostò la scarpetta alle labbra come un calice e iniziò a bersi il mio seme come un nettare prelibato.

Mi aveva posseduto , aveva ragione , ero io la sua puttana. CONTINUA……

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