Fratello e sorella e il film porno.

Racconto trovato in rete su xhamster

Sinceramente a volte penso di essere nato con la camicia, mi chiamo Marco, sono il terzo figlio e l’unico maschio in famiglia, mio padre mi apprezza già per questo e perché dice che gli assomiglio, la mamma mi vede come il suo piccolino anche se cresco, poi ci sono le mie sorelle maggiori, Enrica 31 anni, Valentina 28 e io ne ho 23. Con due sorelle maggiori è come se avessi altre due mamme, il motivo è la nostra differenza di età, devo ammettere che spesso io ho sfruttato e sfrutto tuttora il fatto di essere il baby di casa, è molto piacevole essere coccolato e accudito da loro.

Io lo faccio per consentire di collaudare il loro istinto materno, gli faccio da cavia, mi sacrifico, con loro ho un rapporto splendido anche se hanno due caratteri opposti che più opposti non si può.
Enrica, la prima, è esuberante, vivace, spiritosa, non ti fa mai annoiare, ha alcuni atteggiamenti da maschiaccio, altri potrei dire da vamp, è un vulcano, visto che è esplosiva anche fisicamente. E' alta 1. 63, occhi verdi e sguardo furbo, capelli neri e lunghi che le cadono sulle spalle, bocca da grandi pompini, forme ben fatte con due belle tette sode e ampie, un culo che è un’opera d’arte e due gambe che devono fare girare molti maschi.

Valentina, la seconda, è il contrario, è la classica brava ragazza, gentile, seria, posata, non una rompiballe, è fidanzata da quattro anni e pensa al matrimonio, ha il suo lavoro e vuole costruirsi un futuro sicuro, se non fosse mia sorella un pensierino magari ce l’avrei fatto. E' alta circa 1. 65, occhi verdi e dolci, capelli castani a caschetto leggermente ricci, una bocca delicata ma attraente, un bel corpo con un seno armonioso e tondeggiante, un culo e delle gambe molto graziose, lei è piuttosto castigata nel vestire, peccato, se sapesse cosa oso pensare, mi sculaccerebbe!
Tra di noi c’è sempre stata un' incredibile complicità, tutto quello che so sul sesso me lo ha insegnato Enrica quando io ero appena adolescente e lei già poteva insegnarmelo, le due camere per noi figli non erano state ripartite a seconda del sesso ma secondo omogeneità mentale, Valentina brava e inquadrata per conto suo, io ed Enrica i due casinisti nella loro tana, così ordinata che in casa la chiamano “il vostro porcile” ma ci stavamo bene.

Ovviamente non perdevo un' occasione per sbirciare mia sorella, forse lei lo sapeva ma non si è mai opposta, anzi, pareva compiaciuta che io la guardassi con attenzione mentre girava per la camera in mutandine e reggiseno quando si vestiva o si svestiva. Ogni tanto giocavamo con i cuscini e ce le davamo di santa ragione, vedevo scuotere le sue belle tette e lei per difendersi mi saltava addosso, così finivamo su uno dei due letti con lei sopra di me che mi dava modo di sentirla tutta.

Se non riuscivo a sentire tutto non avevo problemi mi bastava schiaffeggiarle le natiche per gioco, anche lei in diverse circostanze mi faceva il solletico al basso ventre sapendo che lo soffro e più di una volta mi aveva sfiorato o urtato con la mano il cazzo trattenuto a stento dai vestiti. Tra me e mia sorella c’è molta intesa e anche intimità perché non abbiamo falsi pudori, c’è anche confidenza, visto che io le dico i miei segreti e lei mi confessa i suoi e nessuno spiffera.

Enrica mi ha suggerito le tecniche per l’abbordaggio, in casa solo io so con quanti ragazzi ha scopato mia sorella, con il feeling che abbiamo molte volte mi sono trovato a coprirla con una balla o la scusa giusta ma è il minimo che posso fare per lei. Vedo che Enrica esce spesso con maglie aderenti senza il reggiseno sotto lasciando intuire a tutti le forme delle sue tette, indossa minigonne che permettono di capire con facilità il colore delle sue mutandine e so che va a letto con tanti ragazzi.

Insomma fa la troia ma non ne sono geloso è mia sorella mi piace così, è la cosa più naturale del mondo per me perché sappiamo tutto l’uno dell’altro. Fin da piccoli, nelle notti di inverno per scaldarci dormivamo insieme nello stesso letto, stavamo vicini, a contatto, lo facciamo tuttora che io ho 23 anni e lei 31 ma da un po’ di tempo è diverso.
Papà e mamma erano in vacanza al mare, Valentina era andata al cinema con il suo fidanzato, Enrica era uscita come al suo solito non si sa con chi ed io ero rimasto solo a casa perchè ero stato male due giorni.

Da bravo segaiolo avevo rimediato una cassetta porno, quella sera me la sarei goduta in pace e avevo scelto bene, mi stavo facendo delle belle seghe con il cazzo fuori lungo e duro, non era troppo tardi e in modo inaspettato per me sento aprire la porta, ma chi è che già e tornata? In fretta mi ricompongo e rimetto il cazzo dentro, mi sdraiato sul divano a fatica e spengo il video, con sorpresa è mia sorella Enrica che mi dice.

“Con gli sfigati io non ci sto!”
Questa sera le è andata male, ossia ha scelto male il cavaliere.
“Una noia, un palloso che non ti dico. “
Mi dice mia sorella.
“Ehhh cosa vuoi da me???”
Le dico io che cerco di non fare notare il mio precedente passatempo e i suoi effetti sul mio cazzo dritto e grosso.
“Ma sei accaldato Marco???”
“Sei rosso in faccia!!!”
“Hai mica la febbre???”
Dice mia sorella premurosa.

“No no, sto bene. “
“Dai… sei rosso!!!”
Ripete mia sorella, si avvicina a me, si siede sul divano standomi di sbieco in posizione frontale, il culo contro la mia coscia sinistra, la minigonna si solleva e mi lascia vedere il suo culo morbido, ammirando le sue gambe coperte dalle calze nere molto sexy controllo le mutandine. Ha scelto il bianco come colore, si china su di me e vedo quelle tette a pochi centimetri dalla mia faccia, si delineano sotto il vestito, non porta il reggiseno stò davvero male, adesso Enrica mi mette una mano sulla fronte.

“Ma scotti Marco!!!”
“Stai male???”
Esclama mia sorella.
“No no, sto bene. “
“Ma no, hai la febbre, poverino. “
“No no, ho solo caldo. “
In quell'attimo mia sorella si accorge che a terra sul bordo del divano c’è un involucro, porca troia ho dimenticato l’astuccio della cassetta porno, non che temessi la sua reazione è l’unica con cui di certe cose posso parlare senza problemi ma mi vergognavo un pò, lei si china offrendomi il panorama del suo culo con la minigonna tutta sollevata e…
“Porco!!!!!”
Dice con un sorriso.

“Ma dai, Enrica lo sai che a me piace il cinema impegnato, ahahahahah. “
Ci scherzo sopra.
“Sì sì, ti impegna a fare porcate, invece di farmi preoccupare potevi anche dirmelo che per hobby fai il segaiolo. “
Dice mia sorella ridendo, poi ribatte.
“Forse stasera ti sei divertito di più tu di me. “
“Forse???”
Dico io vedendo che mia sorella è comprensiva come speravo.
“Però, sai sei un fetente.


“Perché?”
“Potevi invitarmi a vederlo con te, o no?”
“Ti vuoi divertire solo tu?”
Dice mia sorella sorridendo, avevo scoperto un altro elemento di affinità con lei.
“Guarda che faccio la spia con Valentina!”
Mi minaccia mia sorella sapendo che la cosa sarebbe stata pericolosa per me, come tutte le ragazze sapeva fare la furba
“No no, pietà Enrica, pietà!”
“Allora ce lo guardiamo insieme!”
Pensai che ero salvo.
“Ok, attacco.


“Fammi spazio egoista!”
Esclama mia sorella che è di nuovo la mia complice di sempre, con molta disinvoltura si sdraia a fianco a me, per farle spazio mi appoggio alla sponda, per tenerla su la abbraccio con il sinistro, mia sorella è contro di me e le guardo le gambe con le calze nere mi fa impazzire, la minigonna è sollevata, il suo seno è disteso come lei vicino a me e la sua bocca è piena di rossetto, si è tolta le scarpe.

Inizia, le scene sono spinte, ad un certo punto il cazzo mi tirava, essendo in pigiama si notava, anche mia sorella gradisce il film, vedo che sgrana gli occhi su certe scene, il cazzo mi tira sempre di più ed lei se ne è accorta.
“Oh! poverino, hai di nuovo la febbre, vero?”
Mi prende in giro.
“Sì, Enrica e sto pure male!”
Le dico io stando al gioco, con la mano destra la stringo ai fianchi tenendola tra le braccia perchè stava per cadere dal divano essendosi sbilanciata.

“Ma davvero???”
“Mi sembrava un’altra malattia, che peccato, potevo curarla io quell'altra. “
“Quell'altra?”
Dico io, non sapendo davvero dove questa volta andrà a parare quel genio folle di mia sorella maggiore.
“Sì, l’altra malattia. “
Sento la sua mano che attraverso il pigiama, mi tocca il cazzo.
“Se è questa io potevo darti una mano a curarla. “
“Si Enrica, hai proprio indovinato. “
Dico eccitato ancora più di prima, sento la sua mano impugnare il mio cazzo mia sorella maggiore mi sta impugnando il cazzo attraverso la stoffa, lo sente crescere eccitatissimo.

“Ti stai aggravando Marco???”
Mi dice con tono materno che a volte usava essendo più grande di me di 8 anni.
“Devo controllare bene, mi preoccupi. “
Mia sorella si alza e me lo molla, io la guardo senza capire più nulla e senza sapere cosa aspettarmi.
“Colpa mia Marco, mi vedi troppo provocante, vero?”
Dice mia sorella giocando e facendo finta di tirare in basso con le mani la minigonna per allungarla.

“Beh… non solo tu, c’è altro, però tu fai un certo effetto con la minigonna!”
Dico a mia sorella in un impeto di sincerità.
“E’ vero!!! La minigonna… allora me la tolgo. “
Mia sorella si sfila in un secondo la minigonna, ora indossa solo il collant nero che vela le sue gambe, le tette le gonfiano la maglia sopra, il mio cazzo non può non esprimersi e cresce nei pantaloni, lei lo vede e si avvicina.

“Poverino… lascia che guardi io. “
Mia sorella si mette a cavalcioni su di me tenendo le gambe spalancate e posando il suo culetto poco sotto la mia zona pubica sulle mie gambe, sono sdraiato con lei sopra, si china un po’ in avanti e con le dita abili mi solleva l’elastico del pigiama e mi scopre il pene in erezione. Ha come una espressione di sorpresa o di gradimento, rimane per qualche secondo a fissare il mio cazzo in erezione davanti a lei.

Questo mi piace molto, adesso sento le abili mani di mia sorella sul mio cazzo che me lo impugnano e me lo stringono, le usa tutte e due, che brava. Mi sta eccitando con le sue dita, delicatamente mi scappella il cazzo, mi sta facendo una sega e ci sa proprio fare direi.
“Va meglio così?”
Mi chiede con tono più basso, anche lei è eccitata come me.
“HHHMMM, sì… sì, Enrica và meglio.


Sono felicemente sorpreso di questa situazione.
“Sono contenta Marco, non è nemmeno tanto piccolino però!”
Le è scappata una battuta di apprezzamento sul mio cazzo cui sta tirando una gran sega.
“Sei molto brava… bravissima. “
Dico a mia sorella.
“E tu hai un bel cazzo, perché non me lo hai mai fatto vedere?”
Sono eccitatissimo a sentire mia sorella che mi parli così.
“Se lo avessi saputo te lo avrei fatto vedere prima se davvero ti piace.


“Mi piace il tuo cazzo. “
Dice mia sorella maggiore impugnandolo con forza e stringendolo, ho una scossa di piacere.
“Mi piace… è appetitoso!”
Mia sorella è ormai eccitata.
“Appetitoso???”
“Assaggialo, se vuoi. “
Dico a mia sorella, lei si sposta più in basso portandosi con la faccia all'altezza del mio cazzo, non riesco a pensarci, forse i sogni si avverano, mia sorella ha la sua bocca dipinta di rossetto a pochi centimetri dal mio uccello, lo fissa con voglia.

Apre la bocca, passa la lingua sulle labbra, afferra il mio cazzo con entrambe le mani e con impeto ci si getta su e lo prende in bocca, da non credere, il mio cazzo è dentro la bocca di mia sorella maggiore. Sono eccitatissimo, che pompino fantastico, lo ingoia tutto e poi lo molla, mi lecca le palle, sale lentamente solleticandolo con la lingua, mi insaliva il glande e lo lecca per bene prima di riprendermi il cazzo tutto in bocca.

“Enrica… sei bravissima, sei fantastica, non ti fermare. “
Non ce la faccio più a trattenermi, mia sorella ansima mentre mi fà il pompino, adesso la afferro per le tette e la tiro su, lei si lascia palpare, la voglio spogliare, le tolgo la maglia aderente, sotto ha una canotta bianca che disegna le forme del suo bel seno generoso. Mia sorella allora mi toglie la parte sopra del pigiama, rimango a dorso nudo, mi massaggia il petto solleticandomi con le unghie, metto una mano sulle sue natiche perchè è inginocchiata sul divano davanti a me.

Le alzo le braccia e le tolgo la canotta… da svenire, avevo già ammirato quel panorama col reggiseno ma adesso le sue tette nude mi si offrono nel loro splendore, tonde, sode, al centro due capezzoli ampi e più scuri della pelle circostante. Ormai è chiaro stò per scoparmi mia sorella e lei vuole farsi scopare dal suo fratellino, la abbraccio per sentire le sue tette in faccia.
“Stupende!!!”
“Enrica, me lo fai tirare tanto!”
“Bene Marco, mi piace se ti tira il cazzo.


Prendo mia sorella per i fianchi e le infilo le dita nell'elastico, le sfilo il collant, ora ha solo le mutandine, sembrano bagnate, profumano dei suoi succhi, lei mi ha tolto i pantaloni e mi ha lasciato nudo, mi guarda, me lo guarda e me lo tocca.
“Hai un bel cazzo fratellino!”
Le sfilo le mutandine palpandole le natiche, ora io e mia sorella siamo nudi, ci abbracciamo, lei ha il mio cazzo in mano e continua a tirarmi una sega, io le stringo le tette con una mano e con l’altra le palpo le natiche.

Ha un culo sodo, morbido, glielo apro con le mani, gli infilo le dita nel buco del culo, lei fà un balzo in avanti di piacere e si china a leccarmelo ancora da brava pompinara instancabile.
“Brava Enrica succhialo bene. “
“HHHMM, che bel cazzo che hai Marco. “
“Ti piace Enrica?”
“Sì molto e a te piaccio Marco?”
“Il tuo culo mi piace Enrica, è un capolavoro il tuo culo!”
“Grazie Marco, se ti piace è tuo.


“Sììì, lo voglio!!!”
“Anche il tuo cazzo lo vuole? Vero?”
Mia sorella si gira subito, vedo il suo culo, la stringo per i fianchi e le appoggio il pene alle natiche, glielo spingo dentro lentamente, stò inculando mia sorella maggiore e la maialona gode insieme a me, mugula, si dimena mentre affondando nelle natiche sode. Intanto con le mie mani le palpo le tette badando a strizzarle con cura i capezzoli per farla gemere di più, continuo a incularla e le infilo anche due dita nella figa, è tutta bagnata.

“Sììììì, mettimelo anche lì!”
Esclama mia sorella ansimando, le tolgo il cazzo dal culo, la giro, massaggio le sue tette, passo la mia lingua sul suo viso, sulla bocca, sul collo, la succhio tutta, lei gode allora scendo con la lingua al basso ventre. Le apro la figa con le dita, la lecco tutta, lei mi afferra il cazzo e lo dirige nella sua figa, la penetro fino in fondo, tiene le gambe spalancate poi le cinge dietro di me per tenermi dentro di lei, io allora mi appoggio con le mani alle sue tette.

Stò scopando con foga mia sorella maggiore e lei si fa scopare da me, le abbiamo fatte proprio tutte noi due ormai, quando stò per sborrare lo estraggo e lo infilo tra le tette, lei le schiaccia per accogliere il mio pene. La sua faccia viene inondata dallo sperma, avidamente mi prende il cazzo in bocca per succhiarmelo e pulirmelo bene, ce l’ho di nuovo duro, riprendo a infilarglielo nel culo, lei riprende a gemere mentre la tengo da dietro, dopo altri round cadiamo distesi distrutti.

“Che roba incredibile Enrica. “
Eravamo tutti e due nudi e lei sopra di me dandomi un bacino sulla fronte mi dice.
“A me è piaciuto tanto. “
“Sono tua sorella ma sei anche un bel ragazzo. “
“Anche tu Enrica sei molto stimolante mi era venuta voglia. “
“Magari ci verrà di nuovo. “
Mi dice mia sorella.
“Pazienza, vorrà dire che ti insegnerò tutto. “
Mia sorella scoppia a ridere abbracciandomi, quella notte dopo il fatto incredibile che era successo abbiamo dormito insieme nello stesso letto come facevamo quando eravamo bambino io e lei poco più che bambina.

Però eravamo nudi, a contatto l’uno dell’altro, sentivo ancora il profumo dei suoi succhi e lei sentiva la mia pelle, gli ultimi pudori sono ormai caduti, io e lei abbiamo un segreto in più da tenere!.

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