Esibizionismo/audacia in autostrada, hotslut/cucky

Parlando di me, posso solo essere sincero, e descrivere cosa e come mi piace.

Dopo un fallito matrimonio, il rapporto con il sesso femminile, mi è tornato alquanto complicato. Tanto è stato fortunato il caso che, ci ha fatto conoscere: in un ambiente sauna-club dove tutti sanno che, il piacere materiale, può essere vissuto, in maniera discreta, ma libera, in qualunque luogo e combinazione.

Tu eri lì da sola, alla ricerca di quello che chiamavi: trovare emozioni forti che ci inducono a credere di essere ambita/desiderata/apprezzata.

La tua vena di esibizionismo, riuscivi a viverla in maniera pacata, ma almeno, un poco accentuata.

Io ero solito, come te, di frequentare questo ambiente, nella speranza di conoscere gente che, come me, sanno apprezzare anche solo il lato fisico, del sesso. Senza necessariamente intraprendere un tragitto emotivo assieme.

Ci siamo avvicinati, e chiacchierato diverso tempo. Io mi sentivo titubante, perché ti vedevo con chi pensavo fosse il tuo compagno.

Un mussulmano con una verga alquanto imponente. Alla fine, siamo riusciti a vincere le nostre remore, e siamo finiti tutti e tre a letto, dove ti ho scoperta estremamente elastica e penetrabile con l’intera mano, in fica… Il tuo lui, ha gradito questi eccessi e si è prodigato, in contemporanea, di stantuffarti il culo a dovere.

Indescrivibile piacere che ho provato, nel vedere che godevi a fontana, di questo a****lesco trattamento.

Tutto quanto è accaduto, fa parte delle mie “preferenze”: Mi piace la donna disinibita, che sa dire quello che vuole.

Mi piace un casino giocare con la fica di una donna, e sentirne le pulsazioni di voglia, che portano sia l’ingresso a risucchiare tutto ciò che si presenta di fronte. Come godo nel vedere una donna che, sbrodola letteralmente, mentre gode. Senza ne ritegno, tanto meno vergogna di godere così esplicitamente.

Alla fine, all’uscita, siamo riusciti a darci un indirizzo mail, col quale riuscire a tenere contatto. Siamo riusciti ad evitarci, la bellezza di 4 anni.

C’era uno scambio di mail e messaggi.
Di tanto in tanto, ci scambiavamo anche la voglia di uscire a cena assieme. Ma in concreto, tu aspettavi io facessi un primo passo deciso, mentre io non leggevo chiaramente, il tuo consenso.

Alla fine, dopo tanto tempo, mi sono lanciato, e suggerito di uscire per una pizza…

Ci siamo avvicinati in modo innocente, se non ché determinato. Compreso il comune piacere nel visitare club e saune, ho suggerito d’andare in un club di mia conoscenza, in svizzera interna.

Qua, la gente è sì altrettanto determinata, ma meno bigotta e meno insistente.
Tu hai subito accettato di gran lena. Ti piace farti vedere. Sei una donna di 45 anni, ma con un culo sodo, ed un portamento signorile, quanto perversa ed determinata, se decisa o provocata.

Nel frattempo, da quando ci siamo rivisti, ti ho (e più che altro, a me stesso) confermato, il mio sentirmi bisessuale. Dopo un primo conflitto istintivo, tu mi hai confidato che, la cosa non ti dava poi tanto fastidio.

Tu sei gelosa solo per quello che mi potrebbe dare un’altra donna. Mentre l’idea di condividere un altro uomo, con me, ti intrigava.
Per cui, anche questo lato era chiarito.

Oggi mi rendo conto che, già in questa fase, si stava sviluppando il mio piacere nell’essere “cuchold”… Solo non me ne capacitavo ancora … Non riuscivo ad inquadrarlo e capirlo bene. Mi eccitava l’idea di vedere la mia donna, desiderata da altri … Impegnata in pratiche “scabrose” con altri …

A me piace guidare la macchina, e durante il tragitto, so che mi piace intavolare discorsi più o meno interessanti.

Oramai ci conoscevamo da quasi 4anni e mezzo, ed avevo già confessato tanto di me, che altri avrebbe potuto disgustare. A te, non solo non ti ripugnava, ma ti eccitava addirittura.
Abbiamo scoperto tanto, la similarità delle nostre vite e voglie, che per quel tragitto, avevo deciso di confessarti anche la mia passione per “giocattoli”

Se al primo momento, hai cercato di fingere indignazione, la tua eccitazione, riguardo l’argomento, ti ha indotto ad essere sincera, e confermarmi anche il tuo di interesse.

Tanto era elettrica l’atmosfera nella nostra macchina, che alla fine, non sono riuscito a res****re, e ti ho mostrato, un piccolo giocattolo, che mi ero portato come “peperoncino” per quella sera di trasgressione, che ci eravamo prefissati.

Tu sei rimasta estasiata da Reddy: Un Butt-Plug di medie dimensioni. Te lo guardavi, e mi hai perforato di domande a riguardo: Quando, dove, come, con chi, per quanto ecc ….
Alla fine, mi hai reso spudoratamente partecipe che, sentivi una voglia irresistibile, di provarlo subito, su te stessa.

Eri un poco preoccupata per la sua circonferenza, ma dicesti che, se riesco a prenderlo io, anche lei vuole esserne in grado.

Io sono rimasto un poco spiazzato. Non mi aspettavo tanto apprezzamento, tanta voglia spontanea. Ti suggerisco di attendere un attimo, in modo che posso uscire su di una piazzola di sosta. Ma tu, da brava esibizionista che sei e che gode, nel sentirsi guardata/ambita, mi confessi di volertelo mettere, in vista di chiunque ci passa affianco.

Mi chiedi esplicitamente di “puntare” camionisti. Così, io provvedo di ridurre la velocità, in modo da poter passare/sorpassare lentamente i camion, che ritenevamo “interessanti.
Il desiderio era quello di essere vista, e far infoiare qualche bel camionista.

Ancora non sapevo cosa gestivi in mente …

Detto/accordato, fatto. Ti sei slacciata la cintura. Inginocchiata a rovescio sul sedile, mi mostravi il tuo culo nudo, che affiorava dalla quasi inesistente minigonna, con la quale ti sei addobbata(alla “puttanesca”) per la ricorrenza dei nostri intenti.

Cominci a spalmarti un poco di crema lubrificante, che io per esperienza avevo incluso nel bagaglio. Mi guardavi diritto negli occhi, mentre lo facevi.
Mi stuzzicavi a dire quello che provavo e pensavo, nel vederti tanto porca/disinibita.

Nel frattempo, abbiamo percorso diversi chilometri … sorpassato diversi camion. E tu su mio espresso desiderio, guardavi esplicitamente nella cabina del conducente, per farmi rapporto dettagliato delle loro reazioni.
Nel frattempo Reddy cominciava a scivolare bene dentro a tuo sfintere.

Ma la sua circonferenza, ti era ancora troppa, per riuscire ad ancorarlo dietro la tua rosetta, regalandoti la piacevole sensazione di sentirti presa, e non dover aver paura di spingerlo fuori.

Continuavi a masturbarti il culo, dicendomi le porcherie più esplicite che ti venivano in mente, mentre passavamo ad una velocità estenuante-mente lenta, i camion che si prospettavano all’orizzonte.

Nel frattempo, incitato da te, ma anche perché nemmeno io sono riuscito a res****re a non fare parte attiva all’accaduto, ho cominciato a stantuffarti io il culo, con quel bel oggetto che cercavo, di volta in volta a spingerlo sempre più profondo in te.

A questo punto, volevo tu ti sentissi e fossi presa fino all’ingrasso nel club. (ancora ca. 2 ore di viaggio).

Tu mi sbrodolavi copiosamente sul sedile della macchina. Fortuna che avevamo portato anche degli asciugamani. Io ti stantuffavo a dovere, tu godevi senza ritegno ne remore. Urlavi il tuo piacere, misto ad inviti a sfondarti il deretano.

Io guidavo, per fortuna adagio, e spingevo reddy nel tuo culo… Ad un certo punto, affianchiamo un camion con rimorchio ungaro.

Dietro a me, non ci sono macchine, che potrebbero indurmi ad accelerare la manovra di sorpasso. Così raggiungo la cabina di pilotaggio del camion, giusto quanto basta, per permettere al conducente, nel momento che si accorge di questa manovra di sorpasso anomala, di guardare dentro al nostro abitacolo.

Lei, da gran maiala che sto venendo a conoscere, mi descrive dettagliatamente le reazioni del fortunello di turno.
Con voce roca, mi confessi che lo stai eccitando, guardandolo esplicitamente in faccia, sorridendogli, mentre lui può distintamente vedere come io ti inculo con reddy, che grazie al suo colore si evidenziava bene nel tuo culo.

Io cerco di approfittare del momento, e cerco di infilartelo per intero, ma trovo sempre ancora un poco di resistenza nell’infilarlo tutto.
Dietro a noi, ancora nessuno, così questo spettacolo continua ancora, inesorabile per qualche chilometro, per la goduria di tutti i partecipanti.
Tu ti ecciti dal fatto che, cerco di deflorarti il culo, con un but-plug, e dal fatto che uno sconosciuto, sta ammirando una donna così infocata dal suo esibizionismo.

Il camionista, mi dicevi, si prodigava in gesti e smorfie sia espliciti quanto perversi, che lo inducevano sia a sbavare, quanto a sbandare …

Il momento che, decidiamo di proseguire, e cerco di sorpassarlo, ecco che questo, si attacca alle trombe del camion.
Lo spavento, l’eccitazione, il piacere di essere così maiala, ti ha indotto, proprio in quel mentre, di praticamente risucchiare col tuo ano, il benvoluto intruso: Reddy. !

L’urlo che hai lanciato, sentendoti prendere così tanto, sentendo le trombe del camionista, sentendoti tanto troia è stato senza eguali.

Ed io una volta superata la paura di averti fatto eccessivamente male, mi sono reso conto di che razza di troia avevo affianco ….

Reddy in culo, un orgasmo che ti pervade tutta. Il fiato corto, ed una grande eccitazione in corpo, ti inducono a dirmi: “fagli capire di accostare alla prossima piazzola. Lo voglio ringraziare”

Io, perplesso, ti guardo, e capisco solo in parte, il tuo progetto..
Sono deciso ad appagare qualunque voglia ti venga.

Gioco un poco coi freni, freccia e cc. e faccio intendere al nostro complice, le nostre/sue intenzioni.

Arriva la DESIDERATA piazzola, io accosto ed attendo di vedere se e dove il camionista posteggerà.

Tu sei sempre ancora elettricamente eccitata, sia dal butt-plug sempre ancora in culo, sia anche dall’idea di ciò che ti sei prefissata di fare.

Vladimir, esce anche lui dall’autostrada e si volge verso i posteggi per camionisti.

Posteggia in fondo, vicino ad una zona per pick. nick, nel verde. Spegne il camion, ed attende. Io proseguo, e posteggio dietro al camion, dalla parte del passeggero, e spengo la macchina.

Subito, al finestrino del camion, sorge il sorriso infoiato di Vladimr.

E’ la prima volta che lo vedo direttamente, e lui mi squadra non poco.
Io gli strizzo l’occhio, e lui sorride. Abbassa il finestrino, e formula uno stentato “ciao”.

Tu dietro di me, mi chiedi se si può comunicare. Io indago, e scopriamo di avere una lingua in comune: il tedesco.

Alche, mi preghi di chiedere a Vladimir, di chiamare via CB, eventuali amici suoi, perché la troia che mi porto appresso, ha voglia di sborra, ed emozioni forti.

Vladimir, riflette un’attimo, i suoi occhi si illuminano, e si mette alla radio…

Nel frattempo, tu sei scesa dalla macchina, e metti in mostra il tuo eccitato corpo.

Mini da urlo, dove serve poca distanza per notare sia che non porti biancheria intima, ma anche che, hai sempre ancora Reddy, ben conficcato nelle viscere.
Una giacca jeans, senza nulla sotto, dove i due bottoni chiusi, lasciano intravvedere i tuoi seni vogliosi

Ti appresti ad andare verso i tavoli, con panche fisse, che si intravedono poco distanti.

Anch’io, mi appresto a scendere, perché non so bene cosa hai in mente, ma non voglio lasciarti sola.

Il tempo di accendermi una sigaretta, che il nostro “amico” ci raggiunge.

Mi saluta di nuovo. Saluta anche la troia che mi accompagna, e si vede che ha un bel batocchio, tra le gambe. Tu sorridi.

Vladimir mi dice che, è riuscito a sentire due amici, che erano poco più indietro nel tragitto. Mi confida che, vogliono raggiungerci in poco tempo. Io te lo dico, e i tuoi occhi scintillano di voglie.

Ti osservo, alla ricerca di un indizio sulle tue intenzioni, e ti vedo leggermente studiosa. Sicuro stai pensando a come raggiungere il tuo scopo, nel modo più comodo possibile.

Ecco che ti vedo sederti su di una panca, con la schiena rivolta al tavolo. Guardi Vladimir e gli fai un gesto esplicito, di avvicinarsi. Questo, si piazza davanti a te, il cavallo all’altezza della tua bocca. Ti guarda all’ingiù e dice in tedesco stentato: che gran vacca che sei…

Tu non ci vedi più.

Senza nemmeno esitare un pochino, ti affanni ad aprirgli i pantaloni. Lui ti aiuta, in maniera quasi impacciata.
Tu mi guardi, e sussurri che, puzza anche un poco. “che bello, anche condito!” dici.

Un attimo dopo, ti vedo girare la testa verso di lui, apri la bocca e avvolgi la sua cappella, già molto gonfia, con le tue labbra. Vedo l’impronta della tua lingua, sulle guance, mentre ti immagino leccargli la cappella, mentre con le labbra lo risucchi, da brava pompinara che sei.

Lui rantola qualche cosa di incomprensibile, e lo vedo prenderti la testa, per spingerti il suo cazzone, fino alle tonsille. Tu soffochi un poco, ma poi ti riprendi subito, e cerchi di assecondare le stilettate del camionista, godendo del suo cazzo, praticamente in pancia ….

Vedo le tue lacrime rigarti il viso, e mi abbasso a baciartele asciutte, mentre tu, inesorabile, succhi questo magnifico esemplare di cazzo.

Quando lo estrai la prima volta, i suoi pantaloni sono scesi fino alle caviglie, e le sue misure sono ora visibili e spaventose.

E’ enorme. Lungo un 22-24 cm, ma anche bello grosso e venoso. Lo si vede proprio pulsare, dall’eccitazione …

Tu te ne appropri, e lo scappelli, come piace fare a te. Te lo rificchi in bocca e cominci a pomparlo rumorosamente.

Io ti sono affianco e ti sussurro che gran pezzo di troia che sei … Succhialo puttanella, mungilo.
E’ il primo di questa nostra serata, dedicagli tutte le attenzioni … fallo venire ….

Goditelo …. Assaporalo … sentiti vacca … facci vedere che razza di pompinara sei, così presa anche in culo …. Che gran troia che sei…

Dopo diverso tempo, così impegnati, non ci siamo nemmeno accorti dell’arrivo dei !4! amici di Vladimir.

Io te lo faccio notare, e tu, lasciando un attimo il cazzo di Vladimir, ti giri, dai un “Guten Abend” ai nuovi arrivati e chiedi innocentemente: “Blasen…?”(=pompino…?)

Io mi scosto quel tanto da lasciare posto ai nuovi arrivati, che in piedi, col cazzo in mano, ti si avvicinano …
Tu abbandoni la presa delle mani dal cazzone di Vladimir, per afferrare almeno due dei nuovi arrivati.

Questi, si fanno in cerchio, attorno a te, porgendoti il loro membro …

Inebriata, esclami: “che bello, che bello” e ti infili il primo fallo che ti arriva a tiro.

Prosegui così diverso tempo, ingoiando ogni singolo centimetro di cazzo.

Vladimir, eccitato da tanto ben di dio, resiste poco, e prendendoti la testa, ti infila il suo cazzone fino in gola, dove si appresta a godere sonoramente.
Dopo mi dici che è riuscito a farti ingoiare tutto quel ben di dio, senza nemmeno sentirne il gusto, tanto lo aveva spinto in fondo alla tua gola.

Ma per fortuna tua, ne hai altri 4 a disposizione, ai quali ti dedichi, senza pause ne stanchezza.

Fortunatamente, la nostra piazzola “ del suplizio”, era un poco riparata dai camion posteggiati. In questo modo, i tre quarti d’ora che abbiamo trascorso lì, nessuno ci ha disturbati.

Tu sei riuscita a mungere tutti e 5 i gentili donatori.

C’è stato chi, ha voluto anche frugarti tra le gambe.

Ma trovando il culo occupato, hanno potuto solo farti dei piacevoli ditalini, che tu hai giustamente ricambiato con sugosa sborra delle tue godute.

Ogni volta che uno ti veniva in bocca, tu facevi in modo da farmi vedere la schiuma bianca nella tua bocca, prima di deglutirla, vistosamente appagata.

4 t'ho permesso di berli ed ingoiarli, ma uno, l’ultimo, ti ho chiesto di fartelo scivolare dalle labbra, sul tuo viso, sul tuo petto nudo.

Questo, mi ha permesso di esaudirmi un desiderio particolare: Il spalmartelo sul viso e corpo.

E così ho fatto: ho cominciato ad accarezzarti la faccia, spalmandoti lo sperma estraneo, su tutto il viso, sul collo, sui seni. A questo punto, non ho più resistito, e mi sono abbassato a baciarti intensamente.

Mi è piaciuto molto, sentire il gusto di sperma estraneo, sulle tue labbra, sul tuo collo.
Mi arrapava non poco, il sentire il tuo odore così perverso quanto luridamente eccitante.

Ti vedevo tanto eccitata quanto appagata. Mi piaceva molto la sensazione, di essere IO l’uomo di questa puttana.
Non mi disturbava per niente, anzi mi eccitava, l’idea che tu ti fossi adoperata con 5 estranei …

Imbrattata, tremolante e presa ancora da Reddy, ti ho accompagnato alla macchina, dove ti sei lasciata cadere nel sedile, sul asciugamano, e dove hai risentito bene, Reddy, piantato dentro il tuo ano.

Hai chiuso gli occhi, e mi hai ringraziato.

Io perplesso, ho ricambiato il grazie, per avermi permesso di ass****rti in un momento così eccitante e scabroso…

Dopo una lieve pausa, ci siamo rimessi in strada, per raggiungere il posto, dove volevamo sfogare la tua sete, originariamente.

Ti ho “ordinato” di trattenere Reddy in culo fino al nostro arrivo, e la cosa, ti ha tenuto in eccitazione, fino al nostro arrivo.

Durante il rimanente tragitto, ci siamo scambiati pensieri ed emozioni provate, poc’anzi.

Qua che ho scoperto, la similarità del nostro piacere, nel fare cose “oltre il limite della società per bene”.
Di vivere emozioni forti, e di non aver paura di affrontare anche più soggetti alla volta….

Un tragitto corroborante, e appagante senza eguali ….

Quello che abbiamo vissuto poi nel club, ve lo racconto in un altro episodio.
Vi basti sapere che, quella sera/notte, lei ha conosciuto e munto ben altri 12 cazzi.

L'ho montata, l’ho fatta montare … addirittura da tre alla volta … Ma tutto questo nel prossimo racconto.

Spero che questo racconto, vero, piaccia a qualcuno.

Magari lo legge anche una lei/coppia, alla quale piacciono le possibilità che queste situazioni offrono.

So che ci sono tante donne, alle quali piace sentirsi/atteggiarsi da troia. Solo hanno paura di ciò che il compagno potrebbe pensare di lei.

Io mi dichiaro libero da queste gelosie, anzi, sono alla ricerca di una nuova compagna (sono tornato “single”), col quale vivere questo tipo di emozioni e situazioni.

Per cui, non esitate:
Commentate, commentate e commentate

OK
Ciao, Thom.

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