CYROS IL KENIANO

Sono le 20. 00 di sabato sera sto cenando e squilla il telefono, dall altra parte una voce straniera profonda molto bassa. Avevo messo la mattina un annuncio su internet dove cercavo una coppia di uomini che mi facessero provare la doppia anale. Ciros al telefono sembrava una persona tranquilla e disponibile anche carina nei modi e vista la provenienza africana lo sottopongo ad un piccolo interrogatorio telefonico da parte mia dove lui mi assicura di essere snello e dotato e di vivere nella mia stessa zona.

Perfetto mollo la mia cena e parto x andare a prenderlo, dopo 20 minuti eravamo già a casa mia. Era un bel ragazzo snello alto un bel viso con denti bianchissimi e con la pelle cioccolato fondente, insomma un negro vero. Durante il tragitto in macchina mentre lui mi parlava delle sue condizioni di vita e della sua storia ho allungato la mia mano x verificare le sue dimensioni, che però con mia grande delusione erano davvero scarse.

Un po in imbarazzo mi smonto un pochino e comincio a pensare come avrei potuto divertirmi con lui, nel frattempo eravamo davanti il cancello di casa mia. Entriamo lui si accomoda io vado di corsa a vestirmi da troia vera di tutto punto tacchi alti giarrettiera calze ecc. Esco dal bagno e lo trovo nudo sul divano, era un bronzo di riace con il suo cazzetto già in tiro. Prendo un superalcolico e cominciamo a parlare e a bere poi ad un certo punto lui mi prende per mano e mi porta in camera da letto si sdraia e comincia a baciarmi ovunque come se fossi la fidanzata, aveva ste Manone snelle e lunghe che mi frugavavano dapertutto e le labbra grandi e bollenti che molto presto mi ritrovai sulla mia bocca con tutta la lingua.

Era bravo il negretto ci sapeva fare, mi aveva completamente rilassata con lo sua arte e totalmente sottomessa con la sua autorevolezza nel tocco. Era delicato e forte nello stesso momento ed ogni volta, che forzava sui miei seni o tra le mie fantastiche chiappe bianche, mi baciava come un innamorato x rassicurarmi.

Insomma da quel momento in poi avrebbe potuto fare di me quello che voleva, avevamo stabilito i ruoli: lui mi dominava.

Ad un certo punto mentre mi frugavava ovunque il suo tono di voce cambio' e con il suo vocione, che sembrava un trombone mi disse: ” prendi il gel e poi mettiti a pecorina sul letto”. Non me lo feci dire due volte era così bravo con le dita. Iniziò a massaggiare la mia fighetta delicatamente con movimenti circolari delle dita chiedendomi di guardarlo mentre lo faceva ed io stavo come una vacca chiappe all aria in estasi mentre la mungono con la testa girata verso di lui.

Era bravo cazzo! mi stava facendo impazzire con quelle dita, la mia fighetta si era completamente dilatata, ma il furbetto ancora non c aveva ancora infilato nulla. “Guardami troia” lo faccio passandomi la lingua sulle labbra e sento immediadamente 4 delle sue dita entrarmi dentro come un coltello caldo nel burro. “Sei contenta zoccola” io non dissi nulla ma lui sapeva che mi stava facendo impazzire, cominciavo a spingere dal piacere con i miei fianchi e lui mi dilatava sempre di più con le sue dita aggiungendo ogni tanto un po di gel.

Lo guardavo fisso mostrandogli il mio piacere sul viso cosicché ad un certo punto lui sfila le dita e mi mostra la mano mettendola a forma di Cuneo con il pollice tra le quattro dita. Io un po preoccupata ma eccita come una verginella lo rassicuro con gli occhi facendo un sorriso e un gesto di si con la testa. “Mignottona” e presto la sua mano a cuneo che comincia a spingere dentro di me, comincio a pensare: hai capito il negretto aveva il cazzetto ma un suo programma preciso, e questo mi fa sentire ancora più sottomessa, ancora più troia.

Lui spingeva delicatamente ed ogni tanto con due dita di entrambi le mani me le infilava come uno speculum x dilatarmi sempre di più. La sua spinta con la mano a cuneo diventava sempre più forte e oramai sentivo distintamente le nocche della mano ma ancora non mi aveva penetrato completamente. La volevo fortemente tutta dentro di me e mi aveva talmente eccitata e dilatata che poteva tranquillamente affondarla, ma lui aveva altri programmi, con la sua voce potente mi disse” mettiti in piedi con le mani appoggiate al muro e le gambe unite e non dire nulla” si avvicinò si mise dietro di me mi palpeggio' le chiappe per un pò schiaffeggiandole x bene dicendo”no fiatare non dire nulla e non mi guardare”.

Sentì la sua mano a cuneo appoggiarsi tra le mie chiappe, una spinta secca e profonda ed era tutta dentro di me, ero talmente eccita ed aperta che sentii solo piacere e gli dissi: ” ancora negro” lui sfilo' la mano prese un po di rincorsa e la rituffo' dentro la mia figa. Da li in poi continuò sempre sfilando e ed infilando fino a quando non la sentivo entrare ed uscire con estrema facilità e piacere.

A quel punto lui si inginocchi dietro di me mi mostro non il cuneo ma il suo pugno, tese il braccio e teso e rigido mi entrò dentro, non so neanche descrivere la sensazione: troia, impaurita, dolore, piacere e subito dopo mentre lui mi scopava con il pugno ed il suo braccio sempre teso pieno di muscoli un orgasmo violento ma stranissimo come la senzazione di quando si va al bagno ma 10 volte più forte ed estremamente piu lungo e continuo sotto i suoi colpi nella figa sempre più decisi e incalzanti.

Urlavo come una somara. Per la prima volta mi sono sentita una vera vacca bravo Ciros.

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