come una tempesta parte 3

Arrivammo per primi, la temperatura era abbastanza più alta, benchè l'inverso stesse per finire, comunque al mio paese ancora non superavamo i 10 gradi, qui eravamo intorno ai 20, probabilmente anche dovuto alla bella giornata di sole che trovammo. decidemmo di aspettare gli altri prima di entrare in reception e pagare. Parcheggiammo la macchina, lasciai giù la giacca, ci dirigemmo verso il lungo mare. L'aria profumava di primavera, sembrava esser di colpo arrivata, qui vi erano alberi in fiore e si poteva facilmente respirare il profumo dei fiori dell'osmarea già sbocciati e il cielo era completamente azzurro, non vi era una nuvola sopra di noi.

Raggiungemmo il mare, mi affacciai alla balconata e mi persi con lo sguardo verso l'orizzonte, respirando a pieni polmoni il meraviglioso profumo del mare. Ci movemmo poche decine di metri man mano scendendo verso la spiaggia e ci fermammo ad un bar dove consumammo la nostra colazione e camminammo verso il bagnasciuga. Salii sugli scogli e mi spinsi fino in fondo dove decisi di perdermi per un'altra manciata di secondi a osservare il panorama.

Ricevettimo la chiamata degli altri ragazzi che erano ormai prossimi all'arrivo, così tornammo verso il campeggio. Arrivarono prima loro di noi e fui sorpreso nel vedere che anche Katy fosse li. Katy ed io, ora, siamo solo amici ma l'anno scorso uscimmo insieme e scopammo per qualche settimana. Ricordo ancora la prima volta che la vidi, ci conoscemmo alla festa a casa di Eric dove lei indossava quei leggins neri piuttosto leggeri, attraverso i quali era facile vedere la mutandina bianca che vi era sotto.

Arrivai alla festa che già avevo bevuto un paio di birre, non ero brillo ma l'alcol cominciava a mettermi il sorriso e levarmi i freni. Entrai e la vidi, ci scambiammo subito un occhiata, stava li nell'angolo con la sua amica Irene quella gran vacca. AVrei voluto scoparla ma cambiai idea quando i ragazzi della squadra di rugby mi dissero che a dispetto dei pompini che faceva aveva non era un granchè a letto.

Andai da Eric per salutarlo e stappammo un'altra bottiglia di birra, nel frattempo continuavamo a scambiarci occhiate ed entrambi continuavamo a bere. Comunque a fine serata uscii a fumare e la trovai seduta sulle scale che fumava uno spinello e sorseggiava la sua birra di tanto in tanto. Tentai un approccio con lei che mi portò nella camera da letto del fratello di Eric e dopo averle bucato i pantacollant e aver giocato e mordicchiato la sua passera per una decina di minuti riempii quella piccola boccuccia col mio uccello.

Scopammo e venni, anche se a fatica a causa delle birre che avevo in corpo. Ci scambiammo i numeri e uscimmo qualche settimana poi mi stufai e chiudemmo la nostra avventura. Mi pareva ingrassata di qualche chiletto, ma ancora molto bella. Insieme a lei c'erano altri ragazzi che conoscevo solo di vista. Entrammo, pagammo ed il resto della giornata passò a montando tutte le tende, sistemando la roba ed infine ci rilassammo sulle sdraio.

Katy mi raggiunge si sedette sulla mia sdraio e spendemmo qualche minuto a parlare. Avevo il sole in faccia facevo fatica a guardarla in faccia, mi spostai. Il suo viso era quello di sempre, lineamenti molti fini, occhi da cerbiatto e quella boccuccia piccola dalle labbra sottili. Ammetto che man mano che parlavamo e la guardavo mi balenava sempre più l'idea in testa di scoparla un'altra volta. La sera mangiammo tutti insieme e finalmente l'ultimo gruppo di ragazzi arrivò.

vidi Katy andare verso le docce con l'asciugamano, presi la mia roba e la seguii. Una doccia era ciò che ci voleva ed allo stesso tempo speravo che qualcosa potesse succedere, avevo una gran voglia di scopare e l'alternativa sarebbe stata una sega sotto la doccia. Mi vide poco prima di entrare e mi sorrise, peferii non rischiare di creare situazioni imbarazzanti ed entrai nelle docce dei maschi. Mi segai pensando a lei, rimasi sotto l'acqua una decina di minuti e tornai verso la tenda.

Mi diressi subito a letto ma benchè fossi stanco non riuscivo a prender sonno, finchè dopo una ventina di minuti crollai. Mi svegliai piuttosto presto e ebbi il piacere di rivedere pure Ellen ultima arrivata, questa mattina. Bionda occhi castani, poco seno ma bellissimo fondo schiena, era la secchiona del corso di lettere. Anche la seconda giornata passò e nel tardo pomeriggio preparammo tutto per la grande cena e verso il termine di essa venne proposto un gioco con l'alcool a cui parteciparono tutti con molto entusiasmo.

ci spingemmo un po oltre e quando ormai tutti o quasi eravamo belli ubriachi interrompemmo il gioco. Mi allontanai ed andai a fumare una sigaretta. Vidi Katy, la raggiunsi ed anche lei si accese una sigaretta, rimanemmo a parlare e dopo due minuti provai a baciarla inizialmente sembrò starci ma poi si tolse. Io ero ubriaco e avevo una gran voglia di farlo, riprovai a baciarla e mi disse che non voleva. Mi allontanai e feci due passi stetti via una quindicina di minuti quando tornai e vidi Bryan entrare nelle docce con Katy, li seguii e come già successo rimasi ad origliare.

Sentii lui chiederle la bocca mentre lei lo segava ma lei non sembrava volere, Bryan insistette e mentre lei un po' esitava la fece inginocchiare e le spinse la cappelle in bocca. Lei succhio per un paio di minuti io avevo l'uccello durissimo, mi sarei segato anche stasera, poi lui le chise se poteva venirle in bocca ma lei rispose di no, lui insistette ancora lei ridacchiando continuò a dir di no e lui in procinto di sborrare le fece aprire la bocca e le schizzò un paio di volte quando poi lei si spostò e sputò tutto.

Io tornai verso il campeggio dove vidi Ellen piegata su di una roccia, corsi pensando stesse male e la trovai ridente. Si girò verso di me e ridendo mi disse che era ubriachissima, allungai la mano per tirarla su ma lei tirò giù me e rimasimo per terra a ridere per circa un minuto, ad occhio e croce. Si alzò di shitto e mi disse di seguirla, forse c'era della figa anche per me stasera, forse avrei potuto spaccarmi Questa bella figa di Ellen e venirle nel buco del culo come sognavo da tempo.

Mi portò verso i boschi dove si rannicchiò e mi chiese di guardare se arrivava qualcuno perchè doveva fare pipì. Si rialzò mi porto su una collinetta con una grossa panchina in legno sotto una tettoia, ci sedemmo mi guardò ridendo e mi infilò la lingua in bocca. Cercai di non pensare a niente e di far evolvere le cose il più in fretta possibile, subito dopo mi mise una mano sul pacco ed iniziò a toccarlo finchè non la mise nei boxer e lo prese in mano.

Ci gioco un pò e poi interruppi il bacio e accerezzandole il collo feci una leggera pressione sulla sua testa che si piegò e cominciò a leccarmi la punta dell'uccello. L feci chinare difronte a me e finalmente lo porese bene in bocca e cominciò a succhiare………….

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