Come tutto ebbe inizio…

Finalmente il 24 aprile era arrivato, non resistevo più, le crocette da mettere sul calendario erano finite, domani mattina si parte destinazione Barcellona.
Marta era eccitatissima all'idea di trascorrere 7 giorni in compagnia del tanto desiderato Paolo, e voleva sferrare l'attacco decisivo per conquistarlo, “sono disposta a tutto”, questo ripeteva ormai da tempo alla sua amica del cuore Jenny.
Era ormai da 6 mesi che rincorreva Paolo, e non riusciva a capire perché gli sfuggiva sempre, eppure era una bella ragazza con una fila di spasimanti che non finiva più.

Mora, alta 1. 70 e due occhini verdi che avrebbero fatto perdere la testa a chiunque.
Forse l'arte della seduzione non era ancora il suo mestiere, ma avrebbe imparato in fretta, nei giorni passati i Spagna.

Barcellona

Il primo passo era quello di capitare vicino la stanza di Paolo poi sarebbe stato più facile. Ma la sorte si mise di mezzo e due piani la dividevano da lui.

“devo escogitare qualcosa, non puo' essere che quella stronza di Carla sia capitata accanto a Paolo gli devo parlare assolutamente”

“ciao Carla ti devo chiedere un favore grosso “
” spara”
” mi devi cedere la stanza, sai eh vorrei stare al terzo piano , eh per il panorama , si il panorama sai a me piace tanto”
” finiscila con queste stronzate, mica sei l'unica che si vuole scopare Paolo”
” ma che dici, non è vero, e poi anche se fosse a che te ne frega”
” niente tanto sono io quella che ci dorme accanto”
” lo so che hai il coltello dalla parte del manico, ma sai certe volte puo' anche accadere che una voce anonima telefona al tuo tanto amato Stefano e gli racconti delle tue rombatine extra che ogni tanto ti fai”
” si va sul pesante vedo, ci tieni cosi tanto a lui “
” puo' essere”
” che stronzetta, che posso dire davanti all'amore vero ci si inchina, comunque, io la camera te la cedo, ma ricorda hai un debito nei miei confronti”
” si si va bene, non rompere, dammi le chiavi, la tua stanza è la numero 125 secondo piano “

Il primo traguardo era stato raggiunto ora veniva il difficile.

” Jenny io vado a fare una doccia sono veramente sfinita, ma che fai dormi, dai svegliati siamo a Barcellona”
” vatti a lavare io mi riposo un po'”
L'acqua scorreva copiosa e bagnava il corpo di Marta che sembrava ormai persa nei suoi pensieri, e come gli succedeva da tanto tempo non poteva fare a meno di immaginare come poteva essere stare con Paolo.
Sentiva le sue calde labbra che la baciavano appassionatamente, guardandola negli occhi, vedeva le sue mani che andavano a liberare i suoi seni dalla morsa del reggiseno.

Senza accorgersene si ritrovò eccitatissima, e sentiva una calda sensazione che gli saliva dalle gambe, non pote' fare a meno di toccarsi trovandosi bagnata, e sempre con gli occhi chiusi inizio' a toccarsi, sentiva il suo dito medio, entrare dentro di lei ed ogni volta era come se fosse Paolo a toccarla, ormai il caldo si era fatto insostenibile, lo sentiva stava per godere, la mano strofinava sempre più forte.

” CHA CAVOLO STAI FACENDO SOTTO QUELLA DOCCIA SONO MINUTI CHE TAI LI SOTTO”

” no niente, eh eh ho finito esco subito, scusa”
” va bene”

” Jenny io ho finito di vestirmi io vado a fare u giro di perlustrazione”

La fortuna era con lei, si trovo' subito davanti a lui
” Ciao Paolo, com'è vai”
” oh ciao bene un po' stanco, scusami ma devo andare”
” dove vai cosi di fretta siamo arrivati da poco, già scappi.

” si devo andare”
“ciao”
” ciao”
“( non mi scappi tanto facilmente devo vedere dove vai)”
lo segui senza farsi scoprire, arrivo vicino la camera numero 136, busso, una voce gli apri' e lo fece entrare, spari' dietro la porta.

“ora che faccio, devo sapere cosa sta facendo”
Si avvicino vicino la porta e il cuore quasi si fermo sentendo quei rumori che venivano dall'interno
” si dai ti prego continua, oh oh che bello…..”

Inizio a correre verso la sua stanza senza neanche accorgersi che stava piangendo.

Entro' sbattendo la porta e buttandosi sul letto.
” che è successo, perchè piangi”
” quello stronzo si sta scopando una al secondo piano, e ancora non sono passate tre ore da quando siamo qui”

” dai su che ti credi che i ragazzi si conquistano con la poesia , qualcosa
bisogna pure concedere tu che credi di fare”
” non lo so il mio piano è andato a farsi benedire devo escogitare qualcosa” Jenny si avvicinò, era fasciata dal suo asciugamano, che riusciva a contenere il seno con molta fatica, e comincio' ad asciugarli le lacrime.

” sai Marta i ragazzi sono veramente stronzi è i fanno solo soffrire, non sono mai come un'amica che ti vuole bene, ed è disposta ad ascoltarti per ore”
Marta si girò e si sedette sul letto
” lo sai Jenny, hai proprio ragione”
“certo che ho ragione”
” ma tu non hai nessuno in mente con fare qualcosa”
” certo”
” chi è? Non me ne hai mai parlato, che stronza”
“lo scoprirai presto”
” comunque grazie ti voglio bene”
Marta si getto ad abbracciare Jenny, ed il duo movimento slaccio l'asciugamano dell'amica facendola rimanere con il seno nudo I seni di Jenny, con quei capezzoli stranamente turgidi, fecero esplodere una bomba nella testa di Marta, era piacevolmente attratta da quelle due spine che gli punzecchiavano lo sterno.

Jenny capi subito che qualcosa era cambiato in quell'abbraccio, scosto leggermene la testa e con la voce tremolante gli disse
” sai Marta è da tanto tempo che sogno di fare una cosa “
Marta non rispose rimanendo nel caldo abbraccio di Jenny.
Jenny inizio a baciarle l'orecchio, sentendo subito un fremito da parte di Marta che riuscì solo a farfugliare qualche parola
” ma. che che fai, no ” ormai non riusciva a controllare i suoi sensi, e i suoi arti, la sua mano sembrando quasi telecomandata, inizio' a toccargli i seni.

Jenny capendo che omai Marta era tra le sue mani, scosto la testa incollando le sue labbra a quelle di Marta, baciandola con passione.
La sua lingua prima incontro la timidezza di quella di Marta, ma ci volle poco a sconfiggerla, le due si stavano baciando con un' intensita' mai provata.
I respiri si facevano affannosi, le mani di Jenny avevano iniziato a sbottonare la camicia di Marta che ormai non opponeva più resistenza a nulla.

Marta continuava ad accarezzare il florido seno di Jenny, si sposto leggermente per permettere a Jenny sfilarle la camicia.
In pochi attimi anche il suo seno, di dimensioni più piccole vibrava libero nell'aria.
Marta guardava la sua amica mentre con delicatezza aveva iniziato a succhiare i suoi capezzoli, che erano diventati talmente duri da fargli male.
Marta non riusciva più a trattenere le sue emozione e qualche mugolio di piacere gli scappava,.

La bocca di Jenny inizio a scendere piano piano verso il basso, baciandole prima la pancia, suscitando delle contrazioni del ventre sensibile di Marta, poi inizio a giocare con l'ombellico e subito dopo, i due bottoni che chiudevano la gonnellina di Marta furono aperti.
Gli sfilo la gonna e con un movimento molto, sensuale la denudo' completamente.
Rimase qualche secondo a guardare il corpo tanto desiderato di Marta, la quale, scosto l'asciugamano che ormai non copriva più l'amica.

Le loro bocche si unirono di nuovo, le loro mani viaggiavano impazzite sui loro corpi.
” voglio vedere quanto sei eccitata”, disse Jenny nell'orecchio di Marta.
Scese lentamente con la testa verso le gambe di Marta, arrivata vicino al monte di venere annuso con quanto fiato poteva e chiuse gli occhi sentendo l'odore dell'amica.
Fece stendere Marta sulla schiena, e gli scosto leggermente le gambe, vide subito delle goccioline di rugiada sui peli del bel fiore di Marta, si avvicinò lentamente, ormai tremavano entrambe come delle foglie, bacio delicatamente la fichetta di Marta, che rispose con un miagolio, inizio a sentire con la punta della lingua il sapore della sua amica.

” sei eccitata da morire, sei bagnatissima”
” non c'e' la faccio più sto esplodendo, ti prego fammi godere”
Jenny inizio a leccare la fighetta dell'amica, era molto scrupolosa, non lasciava neanche un cm inesplorato, con le dite aveva iniziato a oltrepassare la soglia del piacere.
Le gambe di Marta ormai le stringevano la testa come una morsa, ed il bacino si spingeva sempre più avanti per assecondare i colpi di lingua di Jenny.

Il cuore andava a mila, era vicina all'orgasmo più bello della sua vita, nessun maschietto che ogni tanto si faceva gli aveva fatto provare tanto piacere.
Jenny era bravissima ormai erano due le dita che affondavano nella figa di Marta, che si bagnava sempre di più, e con la bocca stava tormentando il clito di Marta, che stava per esplodere.
Lo succhiava lo mordeva lo baciava, la prendeva con le dita, era un po' spettacolo vederla e Marta stava godendo come una matta, mai avrebbe pensato che sarebbe stata la sua amica e non paolo a farla godere cosi.

” voglio venire ti prego non c'e' la faccio più, si dai scopami con le dita, cosi' cosi'”
Jenny aumento il ritmo i respiri si facevano sempre più affannosi finche un grido liberatorio e la bocca inondata dagli umori di Marta le fece capire che l'orgasmo era arrivato, un'orgasmo impetuoso, bellissimo e maestoso.
Marta era esausta e non faceva altro che ripetere “mio dio che bello che bello”
Jenny le si avvicino la bacio delicatamente sulle labbra e gli disse
” allora Paolo se vuoi te lo puoi ancora scopare”
” non so che pensare ora”
” tranquilla a me piacciono anche i ragazzi, non si vive di sola lingua, e se vorrai ti potrò dare una mano.

Farlo in tre lo fara' impazzire.
“dobbiamo preparare un piano per farlo venire qui”
“nessun problema amore mio”.

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