Chi la fa l’aspetti – fantasia su mia moglie

almente eccoci arrivati in albergo per la nostra consueta vacanza al mare d’ inverno.
Posate le valigie subito una breve doccia e poi mi sdraio sul letto per riposarmi dal lungo viaggio.
Mia moglie Rossella fa la doccia a sua volta e poi esce sul balcone ad ammirare il panorama.
E’ avvolta in un asciugamano che copre a stento le sue belle chiappone.
Mi moglie ha quasi 50 ma ne dimostra molti meno, anche in spiaggia fa ancora la sua bella figura.

Mi piace quando noto gli sguardi di altri uomini indugiare sulle sue forme e da un po’ di tempo sogno che qualcuno le si avvicini e la corteggi facendole capire quanto è desiderabile.
Ho il cazzo in fiamme e la chiamo con l’ idea di una bella scopata.
Non mi risponde neanche alla terza chiamata, sembra distratta.
La raggiungo e le appoggio il cazzo al suo bel culo e le ripeto l’ invito sussurrandole nell’ orecchio “Vieni dentro” Già, perché Rossella è piuttosto timida e mai e poi mai si farebbe scopare all’ aperto col rischio che qualcuno ci veda
Non risponde e all’ improvviso capisco il perche’
I nostri vicini di stanza stanno scopando e il vetro della finestra aperta riflette i loro corpi
Vedo benissimo le sue grosse tette ballonzolare mentre lui la prende da dietro.

Lei alza la testa e vede benissimo che la stiamo guardando.
Gira un secondo la testa verso il suo uomo e gli mormora qualcosa e anche lui ci guarda con un aperto sorriso.
Lei comincia a fare versi mostrando chiaramente quanto apprezza il servizio
La situazione mi eccita da morire e mi appoggio ancora di più al dietro di mia moglie allungando le mani tra le sue gambe.
Faccio scivolare le dita sulla sua fessura e la trovo molto bagnata.

La spingo un po’ in avanti per favorire la penetrazione.
Infilo il mio uccello in un lago bollente mentre lei dimena il culo
Poi faccio un errore, le sussurro in un orecchio “Sei eccitata anche tu alla vista maialina! Ti piace che ti stiano guardando!”
Improvvisamente si sfila il cazzo e mi fulmina con uno sguardo di fuoco “Maiale!”
E rientra in camera sbattendo la porta.
Mi ritrovo sul balcone, nudo con il cazzo in fiamme.

Non riesco a togliere lo sguardo dai due che mi stanno ancora guardando.
La mia mano corre sull’ uccello ed in due secondi finisco da solo.
Rientro sconsolato in camera dove Rossella si sta nervosamente rivestendo
Scendiamo per la cena e la coppia ci raggiunge al tavolo.
Lui è un bell’ uomo brizzolato che dimostra una 60 anni lei una bella cavallona bionda di quasi 100 kg decisamente più giovane.

Scopriamo che sono molto espansivi e che abitano poco distanti da noi
Rossella è un pochino fredda e non da’ loro molta confidenza.
Dopo la cena andiamo a letto.
Sono ancora eccitato e provoco Rossella che però mi respinge e si volta dall’ altra parte fingendo di dormire.
Resto a fissare il soffitto per un po’ poi esco sul balcone per fumarmi una sigaretta.
Dalla camera vicina arrivano ancora rumori inequivocabili.

Si accorgono di me e Paola – questo il nome della cavallona –si alza dal letto e accende tutte le luci.
Evidentemente la mia presenza li eccita e quindi li guardo apertamente mentre scopano rumorosamente.
Lui mi fa un gesto inequivocabile con la mano stretta a pugno e mi invita a ripetere la sega di poche ore prima. Sono talmente eccitato che non posso che farlo.
Dormo male ed all’ alba sono già sveglio.

La finestra dei vicini mi attira come una calamita.
Esco con la solita sigaretta e mi ritrovo lui.
Con un sorriso complice mi dice “Gran figa mia moglie, vero? Ma anche la tua non scherza! Vieni”
Scavalco la bassa recinzione che divide i terrazzi e mi fermo sulla soglia della loro camera.
Paola è sdraiata sul letto coperta dal lenzuolo. Lui si avvicina pian piano e la scopre mostrandola in tutto il suo splendore.

“Magnifica!” farfuglio e imbarazzato al ricordo della sega della sera prima fuggo.
Scendiamo in spiaggia e il ricordo del corpo di Paola non mi lascia, ho un’ erezione costante che fatico a nascondere.
Poco dopo arriva anche la coppia che prende posto vicino a noi.
Paola in costume è ancora più sexy, si sdraia voluttuosa in topless.
Le sue tette sono impressionanti, grosse ma sode come quelle di una ragazzina, il suo slip bianco mette in risalto un monte di venere molto pronunciato e non nasconde le grandi labbra ed il solco in mezzo,
Non ce la faccio più a resistere e con una scusa torno in camera con l’ intenzione di spararmi l’ ennesima sega.

Pazzesco, sognavo che questa vacanza rilassasse un poco Rossella e di farmi grasse scopate e sono già alla terza sega!
Mi butto sul letto con il cazzo in mano quando senza bussare entra la cameriera.
Dopo un memento di imbarazzo da parte di entrambi lei mi sorride e mi dice “torno dopo?”
La guardo bene: non è un granché e neppure giovanissima ma sono troppo ingoiato.
Dal cassetto del comodino prendo un preservativo e 20 dollari.

Senza una parola lei si appoggia con le mani al letto col culo all’ aria.
Le alzo la gonna non le tolgo neppure le mutande e la infilo di colpo.
Mentre la sto montando alla pecorina si apre la porta e vedo Rossella che mi guarda con la bocca aperte e gli occhi in lacrime “porco” mi grida e se ne va sbattendo la porta.
Mollo la cameriera e le corro dietro.

“vattene, lasciami stare”
La cerco per tutto il resort e la trovo in piscina. E’ seduta sulla sdraio, Paola le cinge le spalle con un braccio e mi segno di stare lontano.
Non so che fare e me ne vado al bar a bere una birra dopo l’altra. So di essere nei guai.
Da lontano vedo Paola, luca e Rossella che vanno verso il porticciolo e salgono su una barca. Faranno un escursione sulle isolette che durerà tutta la giornata.

Cazzo, l’ avevamo programmata e dovrei esserci anche io su quella barca!

E’ ora di cena, la gita è finita da un pezzo ma di Rossella nessuna traccia.
Li vedo tutti e tre seduti al tavolo per la cena, mia moglie mi sembra serena, anzi ride e scherza con gli altri due.
Ancora una volta Paola con un cenno mi intima di stare lontano e ceno da solo.
Finito di mangiare si spostano al bar e ci restano per parecchio, resto a guardarli.

Quando si alzano per tornare in camera mi si avvicina Paola dicendomi che Rossella è ancora troppo arrabbiata con me e che ha deciso di passare la notte da loro per starmi lontano.
Mi strizza l’ occhio dicendo “Tranquillo abbiamo il lettino di cortesia”
Abbacchiato e mezzo ubriaco me ne vado in camera mia, ancora una volta solo.
Mi butto sul letto e mi addormento di botto.
Nel dormiveglia mi sembra di sentire risate venire dalla camera accanto
Mi sveglio verso le tre del mattino con una sete bestia e una gran voglia di fumare.

Esco in terrazza e da lì senza dei rumori provenire dalla camera di Paola.
Mi affaccio e resto senza parole: vedo la testa mia moglie appoggiata sulle cosce di Paola, che la accarezza il collo.
Mi sporgo ancora un po’ e vedo il seno nudo di mia moglie.
Penso sia colpa dell’ alcol ma mi sembra che sue le tette si muovano.
Scavalco la recinzione e mi sento morire.

Luca è tra le gambe spalancate di Rossella e la sta cavalcando di brutto.
Come in un incubo vedo il suo cazzo umido di umori entrare e uscire con foga dalla passera di Rossella che sembra gradire molto.
Mi precipito nella stanza gridando come un pazzo e con una spinta allontano Luca da mia moglie.
Lei non fa una piega e resta con le gambe spalancate, mostrandomi la fica grondante di umori.

E’ una posa oscena che con me non aveva mai tenuto.
Non posso staccare gli occhi dalle sue labia arrossate e aperte dal cazzo di Luca.
“Che cazzo stai facendo?”
“Vaffanculo, se tu ti puoi fottere la cameriera sono libera anch’io di fare ciò che mi pare, vattene via”
“Rivestiti e vieni subito in camera nostra!”
“Vaffanculo, io resto, vattene tu piuttosto!”
Paola e Luca non dicono una parola
Visto quanto Rossella è decisa e incazzata non mi resta che andarmene sconsolato.

Per i giorni restanti della vacanza ho più volte tentato di riavvicinarmi a Rossella ma lei non ha voluto sentir ragioni.
Ha passato tutto il tempo con Paola e Luca, sia di giorno in spiaggia che di notte nella loro camera.
Non ho potuto fare altro che passare le notti in terrazza a guardare dalla finestra i tre che scopavano in tutte le posizioni a farmi mio malgrado delle grandi seghe.

Domani si ritorna a casa, chissà come andrà a finire……

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