che troia la zia

Primi di agosto,mia moglie è al mare, io dovevo terminare un lavoro e li raggiungevo,ma il caso volle che la zia di mia moglie finisce in ospedale,per non allarmare mia moglie volevo andare in ospedale per capire cosa era successo, arrivo verso le 14,30 appena le porte dell'ascensoresi aprono esce una zia di mia moglie che mi dice < Stefano non salire , ci hanno appena buttato fuori dalla corsia> ci avviamo verso l'uscita mi presto per accompagnarla a casa lei accetta volentieri,faceva troppo caldo eravamo sudati tutti e due, lei nel scendere un gradino ,il sudore fa scivolare il piede lei finisce a terra dando una culata paurosa, la zia ha un fisico tarchiato donna molto formosa ed ancora, si sente donna indossava pantaloni attillati il suo culo lo riempiva in ogni spazio e oltre, camicetta bianca ed un reggiseno lavorato , nel cadere le saltano dei bottoni della camica.

lei rideva per fortuna non si era fatta nulla, appenatirata sù il suo seno esce fuori dalla camicia mostrando un reggiseno fantastico lavorato trasparente che poco conteneva quella 8^ lei si copre , io mi abbasso per sistemarle la scarpa,le inizia a ringraziare , rossa in viso,era imbarazzata,ci avviamo verso il posteggio lei era davanti a me e vedo i pantaloni sporchi, d'istinto inizio a toccarle il culo, per pulirlo lei non dice nulla, arrivati vicino la macchina eli mi dice la mia risposta fu< be ha ragione ad essere geloso.

con tutta sta roba che ti ritrovi,ma per fortuna che non c'è> lei il traggiotto passo tutto tra battute del suo enorme seno che aveva fatto saltare i bottoni della camicia. Io sottolineavo che lo zio era fortunato con una moglie prosperosa in tutti i lati,
Arrivati sotto casa sua mi dice che si faceva una doccia, mangiava qualcosa e sarebbe risalita in ospedale dalla sorella, io mi auto invito per mangiare. Salimmo a casa e trova un biglietto che lo zio era in campagna, lei si mette a cucinare e mi dice mi infilo in doccia lasciando la finestra del balcone aperta ,la vedo riflessa nello specchio ,lei uscendo nel balcone mi osservava mentre mi stavo lavando, la cosa mi eccitava allora inizio a masturbarmi lei rimase immobile gustandosi lo spettacolo, il gioco mi piaceva, esco dalla doccia con ancora il cazzo dritto, mi asciugo un pò,metto l'ascigamano in modo di coprirmi il cazzo ed esco in balcone lei girata mi disse< da qua si vede sempre uno spettacolo che ne dici> io guardando il suo culo vero che panorama> lei.

Finito di mangiare eravamo tutti e due un pò brilli e molto eccitatilei voleva ma non poteva , decise di farsi la doccia , io ammirai la sua doccia dallo stesso punto, lei appena uscita dalla doccia mi disse< entra che si vede meglio> appena dentro le vidi nuda con il corpo ancora tutto bagnato dalle goccioline di acqua , la frase che mi scappo fù< mammamia quanto sei tanta zia> lei < finiscila di ….

> le blocco le parole mettendo due dita sulle sue canosi labbra, lei mi guarda ,io affondo il mio viso tra le sue enormi tette mettendo le mani sui suoi fianchi, leccando prima i suoi seni poi scendendo fino alla sua figa, lei non parlava , ma si stava lasciando andare, le leccavo la figa , lei alzo la gamba appogiandola sul bidet, cosi affondo la mia faccia nella sua figa la mia lingua sctrutarono tutti i suoi anfratti sia vaginali che anali, fù li che appena la mia lingua entro nel suo ano lei ebbe un sussulto non lo aveva mai avuto toccato,( per la verità poi scoprii che mio zio a letto non era un gran che , detto dalla zia, non le aveva mai leccata la figa) le mie dita iniziarono a stuzzicarle il culo, la mia lingua leccava tutti i suoi umori che uscivano, le sue mani mi affondavano tra le sue gambe, arriviamo in camera da letto e le dico di prenderlo in bocca ma lei non era molto propensa lo voleva in figa , la inizio a pompare in figa ,sembrava che il mio cazzo entrava in una fornace ,ma io volevo il suo culo,la faccio mettere a pecora e inzio a sfondarle il culo , ricodo che gli riempii ben presto il culo di sperma caldo , appena finito di scopare lei accarezando il mio cazzo ancora sporco di sperma mi dice < ma sei sempre cosi porco>.

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