Carnevale ogni serva serve Fine

I due in latex, si stavano toccando, come due ragazzini, lui chiaramente con il dito la sditalinava, lei carezzava la forma del cazzo che si vedeva, dai pantaloni, erano due feticisti.
Crimilde, beata lei si godeva il cazzo del biondino e ormai nudi solo con la maschera, erano veramente belli, lei si toccava il seno mentre il cazzo le apriva la fica, saltavano e guardavano se li guardavamo….
Passai, ai loro piedi come un cane al guinzaglio, e mi trovai davanti i stivali neri di lui, iniziai a leccare, e sentì la voce forte e maschia di lui che mi disse; che cosa vuoi schiavo? Io dissi ; nulla sono il Vostro giocattolo! Lui ; vorresti leccare il cazzo a me, dillo puttanella, merda di frocio fammi sentire come lo chiedi? Si Signore, posso leccare il Tuo scettro, bastone ? Dimmi cosa sei lurida troia disse, allungando il piede e facendomi capire che voleva pestarmi il cazzo.

Risposi; sono un cesso di frocio, una puttana, un culo rotto una succhia cazzi, la Tua sputacchiera Signore…. Non pensavo gli bastasse , ma lo stesso iniziai a leccare la forma del cazzo , mentre lei se lo baciava con una lingua che sembrava un pitone…. Avevo riempito di saliva la pelle nera, che lei fece con la mano prima scendere la lampo e poi tirò fuori un cazzo che non era male, un vero asso di bastoni.

Le altre coppie, si fermarono a gustarsi questa” alba di carne” mentre lei orgogliosa disse: è mio questo…..vero ? Lui disse con la voce , eccitata ; si ,si fammelo succhiare! Lei mi guardò e disse, niente lingua ingoia! Così feci e fui subito incitato dalla mano di Lei che spingeva, soffocai resistetti un poco, poi tossendo tolsi la bocca dal palo….
Ripresi a spompinare, mentre Lei iniziò a togliersi la tuta, capivo che a breve avrei finito il mio piacere, infatti, con la solita spinta fui tolta e lei si prese il cazzone.

Non vidi niente perché la Padrona mi mise un piede in testa e mi fece scivolare sul tappeto.
Peccato che quel cazzo, non resistette che pochi minuti, poi gli riempì la fica di sborra…..
Intanto Crimilde era ancora a godere, ma anche lei venne e scese dalla cavalcata, quindi si affretto a ingoiare il cazzo del suo Principe e subito a bere la sua sborra…
Io non fui più utile e la Padrona, mi disse vai a prendere il vassoio con il caffè, e pasticcini e servi, corri veloce!
Portai il tutto e fui congedata, la Padrona disse al porco riportala dove l’hai presa, mi struccai e Sali in macchina.

Subito il porco mi chiese; tu non hai goduto come me? No, risposi, ma non mi interessa sono una troia…
Lui subito, invece di ingranare la marcia e uscire dal garage, scese e aprendo lo sportello venne dalla mia parte, dicendo scendi zoccola e dammi il culo! Scesi e mi distesi a pecorina, sulla panca dei pesi, avevo il culo ancora lubrificato, ma lui che vuole correre scivolarci dentro, aggiunse olio di vasellina e poi ho sentito il colpo, che mi allarga il culo, troia, ti faccio il culo perché tu sei la mia zoccola, puttana, ti porto a Silvi sulla spiaggia e ti faccio rompere il culo dai neri, poi un godo e sborrò.

Si accorse che mi aveva inculato con il preservativo di Robin che penzolava dal culo, allora fece la stessa cosa se lo tolse e dopo averlo annodato me lo infilò nel culo, poi girandomi mi disse; sborrami sui piedi e lecca, mi toccai velocemente e sborrai , mentre leccavo vidi che dalla porta socchiusa la Padrona guardava, compiaciuta…..
Mi feci lasciare sul lungo mare, il fresco della sera mi accompagnò a casa…….

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