Amici negli spogliatoi della piscina

Io e Denis ci conoscevamo veramente da tanti anni, vivevamo l'adolescenza insieme e frequentavamo la stessa piscina e lo stesso corso, chiunque ci conosceva sapeva che agonisticamente eravamo come due fratelli che condividevamo di tutto. Negli ultimi tempi ci stavamo affezionando un po’ troppo, e non dico dal punto di vista di un affetto sul piano delle amicizie ma anche oltre.
Capitava che negli spogliato ci eccitavamo a vicenda pensando a ragazze ma sotto sotto ci si eccitava anche osservandoci come ci segavamo.

Denis aveva davvero un bel cazzo sui 18cm, una cappella che saltava fuori subito, io un po’ meno dotato. un giorno ci trovammo da soli nello spogliatoio, chissà perché non c'era nessuno li. Io ero sulla porta che conduceva alle docce, lui invece era vicino al suo armadietto, come al solito lo stavo aspettando per poter fare la doccia insieme. Denis quindi prese il suo borsone con l'accappatoio e venne verso di me.

Non entrammo diretta in doccia, stemmo un po’ sull’entrata a parlare un po’ ‘del più e del meno quando notai che dal costumino di Denis stava succedendo qualcosa: era il suo cazzo. Mi fermai a guardarlo stupito mentre lui parlava e mi interruppi all’improvviso solo quando mi disse “ma cosa fissi?”. Io timidamente gli feci i complimenti per il suo cazzo dicendo che non ne avevo mai visto uno così. Lui allora si giustificò dicendo che non si segava da parecchio e gli capitava molte volte di pensare a qualche scena un po’ piccante.

Io gli risposi quindi di stare tranquillo perché fosse normale tutto ciò alla nostra età e lo invitai a guardare il mio cazzo che nel frattempo aveva raggiunto anche l’erezione.

Fatto ciò, mi girai per raggiungere la doccia e mi senti d’improvviso qualcosa di duro e lungo proprio che mi strusciava sul mio sedere. Sapevo benissimo che si trattava del cazzo di Denis, non aspettavo altro, portai quindi la mano dietro di me accarezzando quell’enorme cazzo e lo portai nella grande stanza dove c’erano le docce, lo spinsi verso il muro, lui gemette dal godimento, mi inginocchiai e iniziai un bel pompino.

Nei suoi occhi vedevo che ne aveva bisogno, il suo cazzo e il suo corpo puzzava di cloro misto al sudore, le docce che scorrevano acqua su di noi creavano la giusta atmosfera mentre io sempre li in ginocchio continuavo il mio lavoro di bocca.

Denis prese la mia testa e la spinse sempre di più verso il suo cazzo facendo come una vera e propria guida, mi incoraggiava con parole da farmi rabbrividire…mi chiamava amichetto, fratellino, fighetto e tutto questo mi dava la forza e mi faceva capire che stavo facendo

un bel lavoro.

D’un tratto mi fece alzare, lui si abbassò leggermente e iniziava a mettermi due dita nel culo…stavo capendo che qui non si sarebbe solo fermato ad un lavoro di bocca, qui Denis mi voleva penetrare e l’idea mi piaceva, godevo nel sentirmi qualcosa dentro di me, sentivo dolore ma l’idea che tra poco quel dolore si sarebbe trasformato in piacere mi faceva andare avanti. Mi sentì poi all’improvviso come un vuoto, Denis infatti aveva tolto le sue dita, si era rialzato e mi aveva fatto leggermente mettere a 90°.

Io però gli dissi che questa posizione non mi piaceva, volevo guardarlo in faccia, guardarlo mentre godeva e mentre mi penetrava…così uscimmo dalla doccia, mi fece sdraiare a pancia in su su uno dei lettini presenti nello spogliatoio, mi aprì le gambe per bene ed iniziò ad inserire il suo cazzo dentro il mio buco…le dita che mi aveva messo prima mi aveva leggermente allargato il mio buco, così l’entrata era davvero molto facile ma poco dopo, mentre mi penetrava con forza sempre più dentro sentivo il primo dolore, lo invitai ad andare più piano e lui mi rispettava e infatti ci andò cauto.

Mentre continuava a penetrarmi io potevo guardarlo in faccia, potevo guardare la sua espressione di godimento mentre chiudeva gli occhi e guardava verso l’alto. Poi iniziò a prendere il mio cazzo in mano e a tirarmi una sega che poco dopo mi fece venire inondando la stessa sua mano della mia sborra… Il mio piacere iniziava a diminuire e mancava poco che anche lui sborrasse. Gli dissi il mio desiderio di essere sborrato in faccia, lui mi accontentò, mi fece quindi inginocchiare di nuovo e iniziò a segarsi sempre più forte, bastarono pochi tocchi che ben 7 schizzi mi inondassero tutta la mia faccia…ero bianco, bianco di sborra, buttai la lingua fuori e la assaporai, mentre lui con il suo stesso cazzo me la spalmava su tutta la faccia.

Poi prese il suo costume e, usandolo come un asciugamano, mi pulì tutta la faccia.

Riprendemmo quindi la nostra doccia e proponemmo entrambi di rifarlo ancora… ma questa è un’altra storia.
Dedico questo racconto ad una persona speciale…tu hai già capito sicuramente…grazie di es****re e di accompagnare le mie giornate anche solo con il pensiero!.

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