Adultera perversa

Adultera perversa“Non posso non posso davvero Fausto non so se ci riuscirò”Luisa guardava speranzosa Luciano il migliore amico di Fausto, suo giovane amante, ed è tornata indietro con la mente a cinque giorni prima, a quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita: si era appena sposata, si era sposata giovanissima, appena venti anni lei e 24 lui. La loro storia era nata sui banchi di scuola quando Luisa una ragazzina tredicenne che frequentava la seconda C della scuola media e si era presa una forte cotta per Fausto ripetente della 3 A.

Lui era il più grande della scuola, il più maturo e sicuramente il più somaro. Si erano conosciuti nel cortile della scuola e dopo neanche una settimana la piccola Luisa era fidanzata, dopo sette anni di fidanzamento e amore avevano coronato quel sogno d’amore. Subito dopo il matrimonio viaggiavano felici verso l’aeroporto di Fiumicino a bordo della tipo del neo marito, mentre svoltavano per l’aeroporto un forte colpo ha fatto sobbalzare l’auto e loro che erano dentro: un auto con a bordo due ubriachi aveva tamponato la macchina degli sposini i quali scesi dal loro mezzo, si sono sincerati che nessuno dei due si fosse fatto male, ma mentre Fausto prendeva i fogli per l’assicurazione dall’auto sentì uno dei due importunare la moglie ed uscì dall’auto irritato.

Il suo carattere impulsivo e la sua gelosia era fonte di discussioni aspre con Luisa“Cos’hai detto?” Domandò Fausto a uno dei due. Luisa conosceva quel tono della voce e tentò di intervenire “Ti prego Fausto non oggi, non vedi che è ubriaco!”Lui si calmò, ma l’altro cercava la rissa “Ho detto che la tua donna ha un culo stupendo”Fausto fu preso da un raptus d’ira, colpi il primo e la conseguenza è stata che fu portato in caserma con accuse pesanti, aggressione e lesioni gravi permanenti.

I due ignoravano che il novello sposo fosse un ex pugile. Fausto infatti praticava la box fin da ragazzino ed aveva anche gareggiato con discreti risultati. Luisa ha avvertito immediatamente i familiari, e soprattutto Luciano, che era un ufficiale delle forze dell’ordine, nella speranza che forse lui potesse fare qualcosa ed infatti non molto dopo ha trovato Luisa nella sala d’attesa del Comando. “Per le accuse, mi spiace Luisa ma non possiamo far nulla”Ha anche spiegato alla ragazza che i due ubriachi erano andati al pronto soccorso, ed il medico, che aveva loro prestato cura, doveva per legge chiamare la polizia poiché si trattava di lesioni da aggressione, quindi anche se i due avessero ritirato la denuncia, quella dell’ospedale sarebbe andata avanti.

“Conosco un giudice, tenterò di non farlo processare per direttissima. Se non riesco oggi, che è giovedì, di venerdì, sabato e domenica il giudice non c’è e così abbiamo fino a domenica sera per trovare un motivo per la scarcerazione”Luciano pensò per molto tempo come fare e cosa inventarsi, telefonata dopo telefonata e poi finalmente si è avvicinato a Luisa per dirle “Usciamo, forse c’è una via”Gli occhi della ragazza si sono illuminati. Appena fuori l’amico del neo marito l’ha fatta montare in auto con lei che lo guardava speranzosa.

“Ricordi” ha esordito lui, sicuro “Fausto non ha svolto il servizio militare e non ha avuto crisi depressive”Lei lo ha guardato incredula senza capire, poi ha tentato di difendere il marito “Ma quello era un…” ma lui l’ha zittita “Luisa, Mi riferisco ai suoi continui mal di testa. Quante volte è stato dal neurologo?”Lei era rimasta in silenzio impietrita “Ehi, parlo con te!”Luisa ha scosso la testa per dire che non capiva ma poi ha detto “Due, tre, non ricordo.

Forse due dal neurologo e una dallo psichiatra. Ma questo cosa c’entra?““Non vuoi che lui finisca in carcere per un anno vero? Gianni, il ragazzo più giovane, ha riportato fratture gravi al ginocchio, dovrà essere operato, starà sulle stampelle per un bel po’. Ben gli sta, ma il giudice la penserà diversamente. Penserà che un ex boxer ha massacrato un extracomunitario. Lo sai che sono due albanesi?”Luisa in quel momento è caduta dalle nuvole perché non lo sapeva e non se lo poteva neanche immaginare“Allora è meglio chiarire! È stato un pugile, in passato ha già preso due denunce per rissa, è un militante di un partito d’estrema destra, di conseguenza lo accuseranno di razzismo, di essere un ragazzo che va in giro a pestare extracomunitari.

Io e te sappiamo che non è così, ma l’avvocato della parte lesa farà di tutto per far dare dei quattrini ai due bastardi. Con queste accuse nessuno lo tirerà fuori dal carcere prima di due anni e come se non bastasse verrà cacciato dal lavoro”Era la verità e ciò ha fatto scoppiò a piangere la sposina. “Aiutami, aiutami! Ti prego! Farò tutto il possibile per lui, ma solo tu puoi aiutarci. I soldi dei regali, del viaggio di nozze, pagheremo un buon avvocato e…”“Non basta” Il buon cuore del militare è stato colpito dal pianto della ragazza ed ha suggerito “Dovremo farlo passare per violento.

La sua violenza dovrà essere un disturbo mentale”Finalmente Luisa riusciva a capire le precedenti domande. “Se il giudice accetta questa scusante, in questo modo lui eviterà il carcere ed allora lo metteranno in un ospedale per un paio di mesi. Lì tu potrai andare a trovarlo tutti i giorni e se verrò io gli farò da tutor e lo faranno uscire al pomeriggio così tu potrai stare con noi”“Si, si, aiutami! Ti prego, aiutalo!”“Smetti di piangere non è finita, lo psicologo che verrà a visitare tuo marito è un mio amico a cui ho fatto mille favori ed altrettanti me ne deve.

In pratica dovrà accertare una malattia che non c’è e vorrà qualcosa in cambio”“Farò qualsiasi cosa” ha risposto lei convinta. “Aspetta a dirlo. Domattina parlerò con lui”L’indomani nel primo pomeriggio Luciano si è presentato a casa di Luisa la quale aveva ancora gli occhi gonfi per il pianto della notte ma lui la trovava bellissima. Prima che si celebrasse il matrimonio tra loro c’erano stati mille sguardi, peccato che ora era la moglie del suo migliore amico, peccato, perché a volte gli occhi della ragazza…“Lui è disposto ad aiutarci Luisa” le dice.

“Ti voglio un mare di bene Luciano, se non ci fossi tu …. ti saremo grati a vita” e Luisa si è avvicinata con slancio sul divano dove lui si era accomodato abbracciandolo e baciandolo di slancio. “Aspetta non ti ho detto tutto. Vuole qualcosa in cambio. Ti ho detto che ha molti vizi ed uno di questo sono le riprese amatoriali. Lui è innamorato del potere, non di quello politico o del denaro, del potere di una mente maschile su quella femminile, un celebrale.

Hai capito bene?”La ragazza zittì di colpo diventando seria “E cosa vuole in cambio?”“Lui si versò un Martini e ne versò un bicchiere anche a lei. “Bevi” ha ordinato Luciana alla ragazza “Come tutti gli psichiatri ha una mente ‘malata’. Lui vuole te, sa che ami tuo marito, sa che sei bella e sa che non lo tradiresti mai. Vuole riprenderti nuda mentre ti accarezzi”Nella stanza è calato il silenzio ed anche molto imbarazzo.

“Dopo che gli ho parlato di Fausto mi ha dettato le condizioni. Lui voleva questo. C’è mancato poco che lo prendessi a pugni. Tranquillizzati, troveremo un altro modo per aiutare tuo marito. Forse riusciremo a fargli fare solo un anno, dieci mesi di carcere e…”“Mio dio, no! Luciano, Fausto è un debole lo sai, è dolce e sensibile, per lui è troppo” ha esclamato Luisa implorando Luciano ed è rimasta in silenzio a pensare chissà a cosa, mentre lui la guardava tentando di carpirne il pensiero.

“Fausto può sembrare forte, a lui piace la boxe ed è vero che ha degli shitti d’ira, ma quella è una sua maschera, e tu, che forse lo conosci meglio di me, lo sai. Anche dopo tre soli mesi di carcere ne uscirebbe distrutto” e la ragazza è rimasta in silenzio, che lui ha rispettato capendo che lei stava prendendo una decisione che le avrebbe cambiato la vita ed ha proseguito con tono serio ed occhi lucidi, “Devo chiederti un favore, Luciano”Lui ha annuito per farle capire che l’avrebbe ascoltata con attenzione e le ha detto che avrebbe fatto ogni cosa possibile.

“farò tutto ciò che vuoi ma tu mi evi restare vicino in tutto questo periodo”Lui l’ha guardata negli occhi ed ha visto nello sguardo che la decisione era presa. “La tua scelta è la mia, ma perderò il mio migliore amico”“Luciano, io lo amo. É per questo che lo faccio ma riuscirò a farlo solo se tu mi sarai vicino. Io, io ti voglio bene, molto bene e lui non lo saprà mai, promettilo, giuralo!”“Te lo giuro!”“allora telefona e di a lui che si può fare per stasera ma ci dovrai essere anche tu, altrimenti nulla”“Va bene” Luciano si è alzato e stava per uscire senza avere il coraggio di guardarla.

Capiva la sua sofferenza e la rispettava, lei con la voce rotta lo ha chiamato, lo ha abbracciato stringendolo forte. “Grazie Luciano, non lo scorderò. Giurò che da oggi sarò più di una amica per la vita”Dopo la telefonata i due si sono messi in auto per andare dallo psicologo. Fermarono l’auto proprio sotto l’abitazione dello specialista, Luciano ha aperto la portiera all’amica che vestiva un abito azzardato, se non indecente, ma lo psicologo aveva iniziato a giocare con lei ancora prima di vederla avendo dato a Luciano delle indicazioni su come farla vestire e gli aveva spiegato anche il modo per dirlo senza destare molti sospetti.

“Andiamo, dai!” le ha detto Luciano prendendole la mano sudata ma lei gli ha risposto “No aspetta. Passiamo al bar, voglio qualcosa di forte”Il bar era proprio lì davanti e dopo le ordinazioni di whiskey, il barista ha visto quell’incanto di donna ingoiare anche due sambuca una dietro l’altra poiché voleva stordirsi. Luciano ha ingoiato solo due whiskey. Dopo aver vuotato i bicchieri è arrivata l’ora fatidica ed usciti dal bar hanno suonato alla porta dello specialista.

Entrati in casa Luisa si è trovata spaesata in un ampio salone arredato in modo classico, la sua testa iniziava a girare perché l’alcol iniziava a fare effetto. Il professore era un uomo sui sessanta anni, non brutto, ma Luisa lo odiava. Quando lui si è avvicinato per salutarla con un bacio le è venuta voglia di scappare, però poi ha pensato al marito chiuso in una cella fredda, in compagnia di chissà quale delinquente.

Luciano ha salutato Gianni in modo amichevole ma senza la cordialità che sarebbe stata naturale in incontri del genere. “Sei ancora più bella di quanto osavo immaginare” ha detto Gianni alla donna cercando di essere gentile“Iniziamo subito disse lei, tolto il dente…” e si è avvicinata all’angolo bar per versarsi un whisky nel bicchiere e subito ha trangugiato in un unico sorso. “Lì!” ha detto il professore indicando un angolo vuoto del salone “Su quelle aste.

Fatti fare una foto. Voglio immortalare questo momento”Luciano ha richiamato l’attenzione di Gianni guardandolo negli occhi “Gianni! Lo sai bene che se questo film esce di qua sei un uomo finito, vero?”“Sai che lo metterò nella mia collezione privata. Anzi ti dirò che dovresti guardarla così scopriresti cose che…”“Taglia corto, non m’interessano, voglio bene a questa donna e non voglio avere né io né lei delle conseguenze”Luisa ha guardato l’amico con passione, vicino a lui non aveva paura, se ne stava convincendo.

“fantastico!” ha esclamato Gianni guardando la donna “Luciano hai visto gli sguardi della fanciulla?”“Mmm interessante! Dai mettiti in posa! Per iniziare, scopri una delle tette”Gianni intanto ha abbassato, Luciano si è eclissato in un angolo della casa ma sempre tenendo d’occhio l’amica, Luisa stava per scoppiare a piangere. “Non così piccola! Sorridi! Non voglio una pulzella arrabbiata, oggi guarderai dentro di te e resterai sorpresa da quello che scoprirai”Sforzandosi Luisa ha tentato di sorridere ed i primi fotogrammi sono stati per il viso.

Gianni ha proseguito a fotografarla realizzando un ampio servizio fotografico. Luciano è abituato alle situazioni pericolose ed ha guardato la moglie dell’amico che si sforzava di sorridere e dimostrassi compiaciuta di ciò che stava facendo, “Bastardo” ha pensò tra sé “Questa è una di quelle persone perverse che vale tanto”Luciano sa che per arrivare a qualcosa di grosso a volte si deve scendere a compromessi ed ha pensato che avrebbe catturato l’uomo per poi e metterlo a disposizione delle forze dell’ordine e della giustiziaInoltre avrebbe fatto un altro colpo perché stavolta avrebbe preso all’amo anche il pesce piccolo, Luisa.

Mentre guardava l’espressione sofferta della ragazza giurò a se stesso che avrebbe ricattato il professore poiché aveva tutti i mezzi per distruggere l’uomo anche come il professionistaLa voce roca dello psicologo ha fermato i suoi pensieri “Fammi vedere il culo, bambola, mostramelo bene! Hai un fondo schiena a dir poco meraviglioso!”Luisa, ormai rimasta con indosso una specie di body trasparente, ha attratto lo sguardo di Luciano che ha focalizzato le natiche, tonde e perfette.

Dalla sua posizione vedeva il la prominenza della vulva, ne intuiva lo fessura. Suo malgrado l’uomo ha sentito il sangue pompare più forte, ha anche tentato di pensare all’amico dicendosi che quella era la sua donna, ma il sesso davanti a quello spettacolo magnifico iniziava a gonfiarsi. Luisa iniziava ora a comportarsi in un modo strano, muoveva il sedere nella sua direzione che era anche quella del fotografo ed ha pensato “Fortunatamente è completamente ubriaca” mentre lei ondeggiava i fianchi mostrando senza pudore le natiche perfette facendo intravvedere la figa e la rosetta posteriore.

Luisa ha guardato più volte in direzione di Luciano, voltandosi pur dando le spalle; la prima volta aveva incontrato il suo sguardo, poi però si era accorta che lui guardava con insistenza il magnifico sedere con insistenza, ciò l’ha fatta sentire orgogliosa di ciò che faceva ed ha iniziato a sentire un primo formicolio all’interno della pancia. Era senza dubbio un inizio di una inaspettata eccitazione e sapeva che di li a poco la sua figa avrebbe preso a far colare umori e se ne sarebbe accorto anche Luciano.

Per lei bagnarsi tanto quando era eccitata è sempre stato un problema, lo viveva male. Il delicato tessuto del body si sarebbe impregnato e macchiato mostrando ai presenti la sua voglia. Luciano non poteva immaginare che era stato mille volte desiderato da Luisa la cui fantasia più ricorrente, ed anche la più perversa, era di farsi il migliore amico di suo marito non essendo riuscita ad eliminare del tutto, dopo la rottura del loro rapporto avvenuta tanti anni prima, le sensazioni e la qualità degli orgasmi avuti con lui.

Infatti il marito Fausto con lei era la gentilezza in persona, la dolcezza fatta uomo, ed era così anche nell’intimità, mai una richiesta azzardata, mai una parola scurrile. Luisa invece sapeva per certo che Luciano che aveva davanti, per esperienza diretta e per il racconto di un’amica sua ex fidanzata che aveva vissuto un periodo con lui, era sessualmente esigente, un instancabile inventore di posizioni erotiche, a volte perverso. Lei si è chiesta cosa avrebbe pensato ora Luciano, cosa avrebbe pensato ed inventato nel vedere i suoi umori bagnare il perizoma.

Luisa era ad occhi chiusi, poggiata sul corrimano della scala a chiocciola che portava piano superiore ed ha sentito lo psichiatra avvicinarsi e fare delle foto, poi quella voce roca che indicava un arrapamento “Ti stai eccitando, vero? Lo sapevo, sei fradicia. Vieni Luciano!”L’amico si è avvicinato e si notava il sesso duro premere sul tessuto dei pantaloni ed insieme a lui si è avvicinato anche il fotografo che ha detto “Ecco qui, ora è chiaro!”A Luisa nulla era chiaro ma a Luciano lo era, eccome!Il professore, posata la macchina fotografica, ha abbassato la zip dei pantaloni e Luisa, seduta sul secondo scalino della scala non riusciva a staccare gli occhi dalle mani che estraevano un sesso duro, grande che già senza vederlo la affascinava.

Come un automa ha avvicinato le labbra ed ha baciato sulla punta della cappella violacea. In quel momento in una situazione normale ci sarebbero dovute essere le lacrime ma ora non c’erano, però le pupille si sono allargate per raccontare la sua eccitazione che i due uomini hanno subito colto. “Sei una troia” sono state le parole di Luciano, poi si è sdraiò sotto di lei tirando da parte il cavallo del perizoma trovando la vagina completamente ricoperta di secrezioni.

Senza nessuna delicatezza ha infilato le dita tra le grandi labbra e, non appena la ragazza ha sentito il polpastrello toccarle il clitoride, ha sussultato e ha allargato maggiormente le gambe per farsi leccare meglio dicendo “Sì ti prego Luciano, leccami! Da quanto …. Ohh sìì, da quanto …. ” Ma non è riuscita a dire di più per la violenta scarica di piacere che ha avuto. Luisa ha tentato di dire ancora qualcosa ma il professore ha infilato il suo grosso cazzo in bocca fino in fondo toccando le tonsille col glande.

Lei si è tirata indietro di colpo perché ha avuto dei conati di vomito che l’hanno fatta sussultare, poi ha preso a succhiare quel sesso come mai aveva fatto con nessuno come fosse assatanata e ne avesse necessità impellente; ricordava solo il sapore d’uomo che conosceva bene che era di suo marito. Mentre succhiava contenta e felice si è detta “Sto succhiando un cazzo che non è quello di mio marito” e più se lo ripeteva più si piaceva sia nel farlo sia nel pensarlo.

Così, proseguendo a ripeterselo, mentre il glande entrava nella bocca toccando a volte le tonsille della giovane donna, l’alcol faceva il gioco del professore: l’onesta e innamorata ragazza si era trasformata in pochi minuti in un’amante esperta e disinibita. “Ti piace?”Quella del professore era più un’affermazione che una domanda che ha proseguito “Si che ti piace. Mi succhi e guardi la telecamera. Troia! Chissà da quanto desideravi la lingua dell’amico di tuo marito, vero? E magari desideri altro da lui, ho ragione?”“Sìììì” è riuscita a dire Luisa mentre il primo orgasmo faceva contrarre i muscoli addominali.

“Lo voglio! Ti voglio Luciano!” ha esclamato Luisa con voce rotta prima di restare senza fiato. “Sei una puttana, una puttana, Luisa!!” le ha detto Luciano. “Vieni qui piccola” e con uno schiocco il professore le ha sfilato il sesso di bocca. Con il telecomando che aveva in tasca ha allargato lo zoom della telecamera, ha preso la ragazza per mano e l’ha tirata fino al centro della stanza sul grosso tappeto rotondo. La ragazza l’ha seguito come un manichino.

Luciano ha guardato le cosce della ragazza ed ha visto che nell’interno fino a metà coscia era bagnata e non era stata la sua lingua, era l’eccitazione di Luisa che gli ha fatto dire “Vieni voglio scoparti”Incredulo e sbalordito, Luciano ha visto l’amica sistemarsi sul tappeto ed allargare le gambe. “Non così” ha detto il professore “Voltati su un fianco” e lei ha obbedito. “É questa Luciano, la mogliettina per bene?” ha proseguito lo psicologo infierendo sfregando il grosso glande tra le grandi labbra della ragazza ”È questa, la ragazza che darebbe la vita per il marito?”Chiamata in causa Luisa ha tentato di giustificarsi “Lo faccio per lui, ….

Io…..”“Taci troia, stai colando come la peggiore delle puttane”Quella voce e la tonalità che aveva l’ha ferita ancora di più, perché arrivava da colui che lei considerava un’ancora di salvezza, un fratello. Il professore ha accarezzato il buchetto orlato della ragazza, ha infilato prima un dito, poi due, ne ha saggiato l’elasticità e la dilatazione massima. Prima di quel momento Luisa non era mai stata sodomizzata ed ha tentato di difendere quella porta ancora chiusa e mai violata.

“No, no, lì io non l’ho mai …. ” e subito dopo ha gridato perché il glande aveva ormai sorpassato l’anello dello sfintere allargandolo per la prima volta. “Vieni Luciano, vieni a consolare tua amica” e rivolto a Luisa “Lo vuoi succhiare, cara?”Luisa ha visto Luciano alzarsi leggendo nei suoi occhi una grande eccitazione, lui si è steso davanti a lei con la patta all’altezza del suo viso. Lei con le sue piccole dita ha sbottonato i jeans ed il sesso di Luciano turgido ed eretto è schizzato fuori.

Lei lo ha accarezzato dolcemente con grande amore, proprio come faceva quando erano insieme, amorevolmente, non sapeva il perché, ma sapeva che il cazzo di Luciano era grande massiccio e che le piaceva. “Tuo marito troverà una donna nuova, sicuramente più aperta“ l’ha schernita con sarcasmo il professore. Intanto il dolore per l’apertura del culo era ormai era scomparso, il cazzo del professore era entrato a fondo completamente nell’ano della ragazza, il grosso glande ha scavavo con qualche sforzo lo sfintere e l’intestino arrivando ad ogni affondo più dentro di lei.

Luisa ha mugolato di piacere, non aveva il coraggio di guardare in viso Luciano ma ne stringeva il suo sesso tra le labbra. “Sai Luciano, hai altre amiche così pudiche? Sì, pudiche, è così che l’hai definita vero?” e rivolto a Luisa “Lo sai che stai colando parecchio? Non ho mai visto una donna che gode tanto alla prima penetrazione anale” e riprendendo a rivolgersi a Luciano “ Dicevo, portale qui. Vedi amico mio, le donne come lei sono puttane dentro.

Il marito faceva prima a spararsi un colpo, avrebbe sofferto meno. Il carcere per lui è il minore dei mali! Tu sei un buon investigatore, ma non conosci l’animo delle donne. Un’altra donna con diversa indole non avrebbe mai accettato ma lei, amico mio, è puttana dentro, te lo dice uno che se ne intende!”L’uomo parlava di Luisa come se lei non ci fosse, ma lei sapeva che erano tutte cose vere. La sua voglia di trasgressione si era presentata in molti modi ad iniziare dall’uscire senza intimo quando era solo una tredicenne, farsi palpare sull’autobus e lentamente era diventata una fissazione mentale che con l’avanzare degli anni le era rimasta dentro latente che al primo segnale, alla prima occasione è uscita fuori con un po’ di prepotenza.

Luisa è andata contro i colpi dell’uomo facendosi penetrare il più possibile gemendo ormai senza vergogna, senza ritegno. L’eccitazione aveva spazzato via ogni pudore ed ora così si voleva concedere, finalmente senza pudori, al piacere del sesso clandestino con uno sconosciuto davanti ad un uomo che era stato il suo e che avrebbe voluto dentro di lei insieme allo psicologo. Luciano ha assistito all’accoppiamento e lei ne è felice. Luisa ha davanti a sé l’uomo che forse aveva desiderato di più dopo il padre e voleva far vedere a lui che godeva davanti ai suoi occhi facendolo arrapare per poi farsi montare.

Mentre viene inculata profondamente ricredendosi sul piacere anale ha sollevato gli occhi, ha guardato l’amico del marito e le ha detto “Ti voglio succhiare, ti voglio bere!”Lui avrebbe desiderato che lei gli chiedesse una cosa simile ma non si aspettava che Luisa lo facesse, ha afferrato la testa della giovane donna e con rabbia l’ha spinta sul suo sesso. Luisa ha messo in bocca il glande perché a lei piaceva succhiare il cazzo in quel modo tenendolo in bocca come fosse un lecca lecca, sputandoci sopra per poi riprenderlo in bocca nuovamente.

Chi stava inculando Luisa con le mani le ha allargato la figa mostrando a Luciano il bel colore rosa ed anche il lucido dei succhi che stava emettendo dando a quel sesso qualcosa di particolarmente arrapante a Luciano che osserva attonito e gaudente dei piaceri che la sua ex gli dando con il pompino. Le secrezioni profumate hanno riempito l’ambiente di ormoni di Luisa che si sta concedendo godendo del trattamento chele viene riservato.

“Ti piace piccola? Ti piace farti inculare?” ha domandato, già conoscendo la risposta, il professore. “Sì, sìì, è bello! Mi piace!”Luisa dice la verità perché sente il membro scorrere nello stretto canale anale che ritmicamente stringe per capire cosa l’uomo le stesse facendo, perché a lei piaceva sentire che lo sfintere non si chiude completamente ma stringe qualcosa di caldo e turgido ed anche per godersi la prima inculata della sua vita. Inizialmente l’introduzione era stata leggermente dolorosa con dei dolori acuti ma poi si è resa conto che le sue convinzioni erano totalmente errate e si sta lasciando fare perché il fastidio ha superato il piacere alla grande.

Tra le mani di quell’uomo che le ha infilato a fondo il cazzo si è sentita troia come lo era un tempo e come desiderava essere fin da ragazzina. Le sue sensazioni partivano dal centro della penetrazione, sentiva un calore allargarsi e spandersi fino alla pancia ed arrivare fino al petto, le natiche sono arrossate ormai dai colpi del professore e scottano. Tra l’effetto dell’alcol e della inusuale e piacevole chiavata Luisa si è sentita livera di tante costrizioni che l’avevano frenata e si è ricreduta sulle scelte fatte negli anni precedenti quando ha lasciato Luciano per Fausto e ha pensato di rimediare fin da quel momento.

Allora si è levata il sesso dalle labbra solo per parlare con colui che le riempiva la bocca “Fammi bere, ti prego! Fatti bere Luciano, vienimi in bocca! Lo sai che non ho mai ingoiato?” e dopo un respiro profondo ha continuato implorandolo “Non ho mai voluto bere Fausto ma tu riempimi. É da anni che lo voglio, da quando ero alle medie ed ho visto la tua ex, Mara, che ti succhiava. Ci sono rimasta male”“Beh! Ora puoi rimediare e posso farti bere la sborra ma la devi ingoiare”“Oh, sì! Che bello! Sono contenta che tu mi veda chiavata mentre mi sborri in bocca.

Non immagini quanto sono felice di averti vicino. Ti ho sempre pensato stretto a me su un divano a godermi il tuo profumo ed ho immaginato il tuo sapore. Ora però smetti di segarti, fammi bere, ti prego!” e Luisa ha ripreso a succhiare con maggiore foga. Il rumore osceno della penetrazione e del pompino non ha fatto altro che aumentare l’eccitazione della ragazza, ma anche dei due uomini ai quali si è gonfiato ulteriormente il cazzo e finalmente Luisa ha sentito il cazzo di Luciano gonfiarsi fino allo spasmo.

“Bevi puttana, ingoia!” ha urlato Luciano che ha avuto un orgasmo incredibilmente forte. Le fiondate di sborra hanno colpito l’interno della bocca, gola compresa. Luisa appena ha sentito il primo spruzzo in bocca ha serrato le labbra intorno al membro per non far scappare il liquido del piacere ed ha proseguito a tenerlo in bocca tentando di estrarre anche l’anima del giovane amante. Lo psicologo è anche lui arrivato all’orgasmo e prima di sborrare ha passato un braccio sotto la coscia della ragazza per allargarla facendole assumere una posizione oscena a tutto favore della telecamera che li riprendeva.

Luisa ha capito ed i suoi occhi hanno fissato obiettivo della macchina da presa mentre i getti caldi di sborra le hanno riempito il canale anale. La quantità è stata così abbondante che lo sperma è fuoriuscito dall’ano con un rumore osceno spinto dalle possenti bordate favorito dal fatto che i muscoli si erano rilassati notevolmente ed abituati quel corpo che la teneva accoppiata. L’uomo che l’ha inculata è uscito dal culo della ragazza, il suo cazzo ormai completamente molle presentava striature rosse di sangue e sperma che lo coloravano.

Senza dire niente ha riempito tre bicchieri raccogliendo ciò che usciva dal culo e li ha offerti agli altri due i quali attoniti per il gesto così perverso, hanno rifiutato. “Vado a darmi una sciacquata, qui c’è sangue sperma e ….. altro”Con quel gesto lo psicologo sapeva di umiliare soprattutto lei ma per il momento non c’è riuscito. Se Luisa avesse accettato l’avrebbe fatta entrare in una spirale di perversione incredibile che l’avrebbe condota ad essere schiva di molte perversioni per altro piacevoli.

In Luisa con gli orgasmi degli uomini e la sua eccitazione non soddisfatta, erano andati via i sensi di colpa che stritolavano la psiche da brava ragazza neo moglie. Luciano le ha accarezzato la testa la quel ha sollevato la testa e guardandolo emozionata gli ha detto “Perdonami” e lui le ha risposto con voce dura “Leccalo! Non ho voglia di lavarmi. Leccalo, puliscilo e smettila di frignare, guaisci come una cagna quando ti scopano e godi”Prese dalla golosità di provare qualcosa che esulasse dal solito rapporto sessuale, Luisa ha leccato il cazzo dell’uomo avendo anche capito che se era entrata in quella casa con la buona intenzione di aiutare il marito, si era anche data a fare un po’ la puttanella facendosi felicemente sodomizzare per piacere.

Ha leccato l’asta di Luciano con amore, passione e desiderio, ha succhiato le palle dell’amante succhiando lo sperma che le era sfuggito con sempre più passione. Luciano ha allungato la mano fino a toccare le grandi labbra della ragazza e le ha detto “Cazzo! Ti stai bagnando di nuovo. Prendi la pillola?”“No, e sono nei miei giorni fecondi” ha risposto lei. “Voglio metterti incinta e voglio darti un figlio che non è di Fausto” ma Luisa è riuscita ancora una volta a stupirlo “no, dai! Mettimelo nel culo, inculami!”Quella richiesta ha sconcertato Luciano e lei senza che le fosse richiesto si è stesa spalle sul tappeto, ha afferrato le natiche con le mani, le ha allargate lentamente mostrando a Luciano lo sfintere arrossato con della sborra sperma rappresa.

“Ti prego, per favore, nel culo!” gli ha sussurrato la ragazza che è entrata già da un po’ nel ruolo che aveva sempre desiderato. Lui l’ha afferrata per i fianchi e l’ha sollevata, con le dita ha insalivato la rosetta posteriore ed ha appoggiato il glande ed ha spinto lentamente ma inesorabilmente. Luisa ha tentato di allargarsi quanto più possibile ed ha sentito subito che quel cazzo era più grande di quello del professore.

Lui lentamente è entrato causando qualche dolorino, ma niente di importante, ed infine il cazzo è entrato completamente nel fodero intestinale. “Fatti guardare” ha ordinato Luciano. Luisa ha aperto la figa con le dita ed ha chiesto “Così? Va bene? Così ti piace?”“Sì, sì, mi eccita. Sgrillettati!”Le dita della ragazza sono andate sul grilletto per titillarlo velocemente tra le grandi labbra, mugolando e sospirando, godendosi anche quel cazzo grosso nel culo. “Così, così!” le dice Luciano mentre Luisa gli promette eterno amore come al cornuto marito.

In realtà lei, quando scopavano in casa, sognava spesso di avere dentro il migliore amico di colui che sarebbe diventato per poche ore suo marito. “Ti piace essere scopata e anche inculata dal migliore amico di tuo marito?”“Sìì, sììì!” ha risposto lei in piena estasi e quella voce le piaceva sentirla e desiderava molto sentire chiedere cosa voleva e cosa pensava quando Fausto la chiavava. Luciano, invece, voleva sapere se lei lo aveva desiderato quanto lui aveva desiderato lei.

“Sì, sì, amore. Mi sono sgrillettata centinaia di volte pensando a te, a noi. Mi sono fatta scopare al buio per poter immaginare che quel corpo che stringevo con le mani e con le gambe stando su di me, fosse il tuo” ed ha proseguito vinta dalle sensazioni “hhaahhh cosi! sìì, aprimi, così! Ora…. sì ora! Luciano ti sento tutto dentro, dai dammelo, Sborrami dentro!”Luisa è persa nel piacere. Sta mischiando ricordi di pensieri e nel frattempo incita l’amante a riempirla.

Intanto la telecamera sta registrando il loro caldissimo amplesso degno di un film porno di buona qualità ma realizzato non da attrici che simulano ma da persone che godono veramente. “devo farti una confessione, Luciano. A volte ho parlato di te a voce bassa mentre Fausto mi chiavava e lui se n’è accorto sai! Lui lo sa che ti desidero” e Luciano ha continuato ad accoppiarsi analmente con Luisa “Una volta mi ha persino chiesto perché quasi tutte le volte che mi era dentro ti nominavo”“Tu come gli hai risposto?”Luisa non ha dato una spiegazione ma si poteva intuire nella frase “Sbattimi Luciano ti prego! Sono sua moglie, la sua donna, ma se mi vorrai sarò per sempre la tua puttana, così mi fai ….

Impazzire e diventare una …..” ed ha dovuto interrompere perché si è messa a gridare dimenando il sedere, scuotendo la testa capo da una parte all’altra, mentre Luciano è affondato in lei completamente il sesso con colpi violenti nell’ano già martoriato della ragazza. “Godo, go …… dooo!! Sto venendooooo!!” è stato l’urlo finale di Luisa con le sue dita esili che entravano e uscivano dalla figa bollente. Lo psicologo ha osservato ed ascoltato tutto appoggiato allo stipite della porta, poi si è avvicinato con il cazzo di nuovo eretto.

I due lo hanno guardato perché non era normale che a sessanta anni un uomo riuscisse ad avere due erezioni a distanza di poco tempo una dall’altra. L’uomo si è avvicinato a Luisa che gli ha afferrato il sesso per fargli una sega agendo lentamente mentre Luciano la chiavava in culo. Rivolgendosi a Luciano Luisa ha detto “Questo che indosso doveva essere il completo per la mia prima notte di nozze, invece, è diventato il completo per il mio primo adulterio.

Ti prometto che la prima notte che passerò con te lo indosserò di nuovo. Lo dico seriamente, te lo prometto!”Luciano l’ha guardata negli occhi, occhi che promettevano non amore ma orgasmi da favola, travolgenti bloccandosi dentro di lei e le ha detto “Voglio scoparti, voglio venire nella tua figa”“No no ti prego, non oggi” gli ha replicato Luisa troppo poco convinta e lui ha spiegato “Voglio metterti incinta affinché la prova della tua libidine, del tuo adulterio, sia sempre lì con te.

Ti piace sentirti sporca? Troia?! Vero? Allora ti aiuterò io!”L’idea di essere messa incinta, di avere la pancia tonda, di essere considerata gravida e che avrebbe potuto scopare a piacimento durante quel periodo è venuta in mente a Luisa e si è consolidata in lei. Luciano sembrava aver capito il suo desiderio perverso. I due si sono disaccoppiati. Luciano si steso sul tappeto, lei ha baciato il sesso dell’amante poi lentamente è salita su di lui, il professore si è levato i pantaloni, lei ha indirizzato il grosso cazzo tra le grandi labbra bagnate sfregandole per lubrificare il glande, poi guardando l’amante negli occhi si è impalata lentamente prendendolo fino in fondo fino a sentire la cappella baciarle l’utero.

È stato in quel momento che si è sentita piena e per ringraziare ha avvicinato la bocca a quella di Luciano per baciarlo teneramente e dirgli“Sborrami dentro, riempimi, voglio un figlio da te” con la consapevolezza che non sarebbe mai stata la sua compagna di vita; l’amore che provava per il marito era grande ma la sua natura di troia aveva superato ogni limite. In quei momenti è stata distratta dal glande del professore che si era appoggiato sullo sfintere anale e lei lo ha agevolato sollevando il sedere per farsi penetrare con un colpo secco: aveva entrambi dentro di lei che si è sentita completamente piena ma avendo delle sensazioni ed emozioni uniche che ha pensato fossero irripetibili ed imperdibili.

Riusciva a respirare a fatica, poi i due presero a muoversi dandole un forte dolore iniziale, la membrana che separava i sessi è sembrata doversi spaccare da un momento all’altro ma così non è stato. “Piano! Sono piena! Mi state rompendo!” ha avvertito i due suoi amanti che si sono fermati per qualche secondo per farla abituare, poi si sono mossi prima lentamente, poi più velocemente. Luisa si è messa a mugolare, il piacere è cresciuto ed avrebbe voluto dire che non sapeva esprimere ciò che sentiva, avrebbe voluto urlare tutto il suo piacere ma i sessi che la pompavano le hanno levato il respiro e le parole.

L’amplesso durò a lungo. Ha sentito il sesso di Luciano allargarla a dismisura, mentre l’ano sembrava anestetizzato no avvertendo dolori ma solo la cappella infilata in profondità nel suo intestino che scorreva avanti ed indietro. Quando ha sentito Luciano ansimare forte, Luisa ha capito che stava per godere riempiendola ancora una volta di sborra mettendola incinta quasi sicuramente. Sarebbe stata un’offesa grande per Fausto e, pensando a lui, si sentiva sporca, incredibilmente sporca ma, incredibilmente, questo la eccitava oltre ogni limite.

Quindi ha preso a muoversi come poteva fra i due scorrendo avanti ed indietro i cazzi, quando uno entrava, l’altro usciva e viceversa. Inoltre dalla bocca di Luisa sono uscite parole senza senso. Tutto ciò è proseguito fino a quando lei ha sentito i getti caldi di sborra allagarle la vagina“Ti godo dentro” ha rantolato Luciano“Sì, sì ,sì, sto venendo anche io” è riuscita a dire Luisa tra singhiozzi, ululati, mugolii ed urla perché l’orgasmo la stava squassando.

Passato l’orgasmo si è lasciata cadere su Luciano e lui si è sfilato, così come pure il professore lasciandola semisvenuta in preda ai postumi del violento orgasmo. Tutto ciò che è avvenuto nella camera è stato ripreso da delle telecamere e sarebbe stato poi visto da loro per l’approvazione. Luisa ha tentato di sollevarsi ma tutto intorno a lei girava, ha poggiato le guance sul tappeto ed ha chiuso gli occhi stordita, addormentandosi. Al risveglio a lei è sembrato aver vissuto un sogno: era nuda con il foro anale e vaginale tremendamente arrossati e arroventati.

Non si è resa conto di quanto tempo fosse passato, forse era passata un’ora o forse un minuto.. si è accorta che lo psicologo armeggiava con le videocamere e il non vedere Luciano le ha fatto venire il panico. “Se n’è andato!” ha chiesto gridando ed ha tentato di alzarsi sorreggendosi malamente sulle gambe per colpa del dolore, della fatica e dell’alcol che faceva sentire ancora il suo effetto. Con la mente lucida si ha toccato l’ano e l’ha trovato slabbrato e le è venuta la paura che non sarebbe mai più tornato come prima, poi si è toccata la figa ed ha trovato della sborra colata fuori, ha allungato la mano sulla coscia e l’ha trovata sull’interno coperta anch’essa di sborra secca.

In quelle condizioni sta per avere una crisi isterica quando ha sentito la voce di Luciano che l’ha tranquillizzata all’istante; la sola voce di quell’uomo ha avuto il potere di calmarla e di eccitarla ancora facendola sentire una troia. Lui l’ha osservata seduto defilato su una poltroncina, ha visto e capito che lui è la sua droga. Per averne conferma si è avvicinato a lei ancora nudo come pure nudo era il professore. Entrambe non hanno detto nulla e lei ha messo una mano sulla figa e poi con tutte e due le mani ha segato i suoi amanti per farli tornare duri, lo faceva accarezzando i sessi quasi con devozione e li ha visti crescere nelle sue mani finché li ha sentiti di nuovo duri e pronti.

Ha fatto abbassare il professore e lentamente si è impalata su di lui donandogli per la terza volta il secondo canale. “Prendimi Luciano, riempimi ancora” e lui non si è fatto pregare penetrandola con facilità essendo di nuovo bagnata. Luisa ha cominciato a muoversi mentre il professore godeva delle spinte del giovane che la scopava nella figa. In quella posizione Luisa ha potuto guardare l’amante negli occhi e a lui ha risposto ad ogni richiesta anche incitandolo ad ogni spinta.

“Così, così! Oh che bello! Così, come sei grande! Sìì!!”Luciano la guardava in volto soffermandosi sugli occhi mentre i loro corpi sono scossi dal piacere. In quel momento Luisa ha capito che ciò che stava avvenendo non poteva certo essere cancellato ed ha realizzato che quella dolce Luisa, pudica, fidanzatina educata e sensibile, sarebbe rimasta accanto al marito ma Luciano sarebbe rimasto per sempre dentro di lei; ha pensato che avrebbe potuto avere un figlio o altri cinque da lui.

Quell’idea di diventare un’adultera era entrata nella sua mente e solo luciano era riuscito a tirar fuori la sua vera natura che voleva assolutamente mantenere. “Puttana!” ha continuato a ripeterle Luciano a denti stretti. Quella parola l’avrebbe dovuta offendere ma lei gli era grata perché anche Luisa aveva capito che l’uomo, che non aveva mai avuto bisogno di nessuno, ora non poteva rinunciare a quel corpo bollente ed eccitato tradendo la fiducia del suo migliore amico.

Quel comportamento sarebbe andato contro tutti i suoi principi di vita in cui aveva sempre creduto che erano lealtà e amicizia, ma sapeva che non poteva rinunciare. “Mi fai godere ancora” gli ha sussurrato lei, poi l’orgasmo l’ha portata lontano, respirando a fatica per un piacere quasi doloroso. Quando ha riaperto gli occhi ha visto il viso dell’amante contrarsi dal piacere. Luisa ha serrato i muscoli vaginali aspettando che lo sperma la riempisse per la seconda volta e è stato così che è stata ingravidata.

Non appena il primo getto le ha inondato l’utero, Luisa è venuta abbracciandolo, gridando parole senza senso e oscene promesse. Il professore è venuto poco dopo. La coppia d’amanti ha quella casa di perdizione poche ore dopo andando a casa di Luciano, hanno cenato in silenzio come se fra di loro nulla fosse successo. Luisa non riusciva a sostenere lo sguardo di Luciano, poi finalmente ha sbottato “Perdonami, perdonami! Forse, non sono la donna giusta per Fausto.

Non sono la donna per nessuno, forse sono malata” ed il suo viso è stato solcato dalle lacrime“Mi hai fatto delle promesse” le ha ricordato Luciano in tono fermo e deciso. “Tu non mi giudichi per quello che ho fatto?” le ha chiesto Luisa. “Oh sì, eccome che ti giudico! Sei una puttana, ma sei anche la moglie del mio migliore amico. Che ti piaccia o no, Luisa, sei una ninfomane, la mia ninfomane”Lei lo ha guardato e le lacrime sono cessate.

“Sai quale è stato il momento più bello? Sentire il tuo sesso che sussultava dentro di me, il tuo sperma che mi riempiva e il professore infilato profondamente dietro di me”“Ne avremo mille altri Luisa, mille altri” l’ha confortata Luciano. Il professore ha mantenuto la promessa. Fausto è stato rilasciato perché è stato accertato che il suo disturbo di personalità non gli permetteva di ragionare nei momenti critici. Ha trascorso solo tre mesi in un ospedale psichiatrico ma Luisa poteva vederlo tutti i giorni.

Il giovane marito durante una delle visite ha fatto fare un giuramento a Luciano con la motivazione “Finché non sarò a casa, amico mio, occupati tu di lei e poi un’altra cosa: grazie, grazie per l’aiuto”“Non preoccuparti, penserò io a lei”Luisa è rimasta incinta, fausto non ha mai saputo che il figlio era del suo migliore amico. Per sdebitarsi e dimostrare la sua amicizia e la sua gratitudine, al figlio ha dato il nome Luciano in onore dell’amico.

Fausto spesso era lontano da casa per lavoro ma era tranquillo. Luciano, che era anche il padrino del bimbo, si è fermato spesso a dormire in quella casa quando l’amico era lontano e spesso Luisa, il suo bambino e l’amico passavano intere settimane al mare oppure in montagna. Luisa era una mamma favolosa e Fausto, troppo impegnato col lavoro non poteva dare alla moglie quello che meritava che lei gli rinfacciava. Al resto ci pensava Luciano che ha dato un altro figlio e le ha dato anche la sicurezza di avere un’entrata economica facendo fare a Luisa la vita di escort di lusso.

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