Viaggio in treno

Questa è un a storia di fantasia, ma con una parte di fatti realmente accaduti.
Sono sul treno Bucarest Belgrado, alla fine degli anni settanta. Il treno parte a tarda sera, e per tutta la notte attraversa la parte meridionale della Romania. Erano anni molto diversi da oggi, l'Est era veramente misterioso, e affascinante. Il treno è buio e deserto, i viaggiatori sono realmete pochi. Nel mio scompartimento siedono tre persone, tra cui una affascinate quarantenne.

Due stanno dormicchiando, la quarantenne sembra non trovare un posto sul sedile.
Noto che si sta sfregando le mani sulle ginocchia, da prima non ci faccio caso.
La luce dello scompartimento è quella notturna, quindi molto flebile. La sconoscita continua e sembra guardarmi. Veste una ampia gonna, e un golfino attilato. La sua mano comincia a salire, con un movimento rapidissimo per una frazione di secondo mi fa vedere le cosce bianche.

Rimango sbalordito e inizio a sentire il cazzo che si indurisce. Il tempo passa: sempre con gli stessi movimenti, mentre il mio gonfiore aumenta. Ormai è notte fonda, il giovane militare e l'anziana contadina stanno dormendo profondamente. La misteriosa quarantenne, si soleva per un tempo più lungo la gonna, mostrandomi una visione paradisiaca. Vedo la fica superbamente nera con un pelo foltissimo che fa da contrasto alle cosce candide. Le calze sostenute dal reggicalze non fanno che aumentare la magia.

Guardandomi fissa inizia a masturbarsi. Abilmente si esibisce in un lunghissimo ditalino facendo apparire e scomparire la fica coperta dalla gonna. Quando è ben bagnata, mi porge due dita vicinissime alla mia bocca, perchè ne seta il succo. Contemporaneamente estraggo il mio durissimo cazzo ed inizio a masturbarmi. In silenzio andiamo avanti per un po'. Poi delicatamente il mio cazzo viene avvolto da una morbida bocca che lo avvolge. Ricambio tuffandomi fra quella delizia di pelo e carne e sento che sta
venedo a fiume.

Non mi lascio scappare una sola goggia del suo piacere.
A questo punto è diffilice trattenermi e la quarantenne si inghiotte tutta la mia sborra senza un sospiro. La notte sta per finire. Il treno sta per arrivare alla frontire Jugoslava. Alla stazione di Timisoara la mia compagna di viaggio si prepara per scendere. Faccio appena in tempo per chiederle il nome. Raluca.
Allora ero giovanissimo, non sapevo che Raluca fosse una MILF, non sapevo che la cortina di ferro sarebbe caduta.

Non sapevo, ma Raluca non l'ho dimenticata.
L'ho vista sprarire sul marciapide della stazione fra una folla di militari,contadini, viaggiatori. Naturalmente non l'ho mai più rivista.

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