Ti ricordi Gianna, Gianni?

Ho salvato fra i preferiti un filmato girato di notte in una camera da letto dove l'amante entra e tromba la moglie dell'uomo che le dorme accanto. Ebbene, è successo anche a me anni fa. Avevamo ospite un mio collega che mia moglie aveva sedotto. Lui ovviamente non poteva pensare che io fossi d'accordo con mia moglie. Quella sera a cena io finsi di bere molto e dopo cena gli feci vedere che prendevo anche un sonnifero, perchè -dicevo- soffrivo un pò d' insogna.

Dissi che con la pillolina e il vino avrei dormito alla grande fino alla mattina e non mi sarei svegliato nemmeno col terremoto. Mia moglie e lui si lanciavano sguardi d'intesa che io ovviamente fingevo di non vedere. Dopo poco che eravamo a letto io mi misi a russare. Pian piano la porta si aprì e il mio collega entrò. Chiese bisbigliando se dormissi. Mia moglie sempre bisbigliano disse di si e per provarlo mi scosse un pò Io ovviamnete grugnii ma ripresi subito a russare un pò più forte per tranquillizzare il mio collega.

Lui montò sul letto e iniziò a trombarmi la moglie. Dopo poco mia moglie iniziò a gemere e lui le tappava la bocca, ma lei si liberava e gemeva. Trombarono per una decina di minuti poi vennero insieme sussultando nel letto, con gemiti e sospiri a malapena soffocati. Il letto si scuoteva tutto. Io da subito ebbi una erezione che mi faceva quasi male. Fingendo di muovermi nel sonno, sempre russando e dando le spalle ai due amanti portai la mano al cazzo e stringendolo ritmicamente riuscii a farmi una meravigliosa sega pur senza venire.

Bellissime quelle corna. Poi lui uscii di camera. Mia moglie mi toccò. Io mi girai di shitto e scesi subito fra le sue cosce. “Porco! Cornuto! Segaiolo!' mi sussurrava mia moglie mentre la leccavo e segandomi. Poi venni finalmente anche io. Grazie Gianni per quelle stupende corna!

Tu Gianni trombavi mia moglie tutte le volte che venivi a lavorare in Toscana ed eri ospite da noi. Ricordi che ti facevamo dormire su in mansarda? Io ne ero felicissimo e mia moglie con te godeva.

Non eri un grande trombatore ma la tresca rendeva quelle trombate molto eccitanti per mia moglie. Io, Gianni, quando me la trombavi la sera dopo cena quando io dicevo di aver sonnoti lasciavo salire in mansarda mentre io mi avviavo verso la camera. Gianna ti diceva ad alta voce che ti avrebbe portato su l'ascigamano o sarebbe venuta a cambiarti le lenzuola. Poi lei andava a farsi il bidet e prima di salire da te veniva in camera da me che stavo già a letto e mi faceva baciare il culo e la fica nude e ben lavate, poi dicendomi “ciao cornutone segaiolo” ridendo saliva le scale che portavano in mnsarda.

Dopo un pò io mi alzavo e pian piano salivo verso la mansarda. Mi accostavo alla porta per ascoltare. A volte parlavate, a volte setntivo già lo schiocco dei vostri baci e i primi sospiri. In Estate andavo sul balcone dove si affaccia la finestrina della mansarda. C'era una pianta vicina alla finestra dietro la quale mi nascondevo. Gianna teneva la finestra aperta e per me era come essere li vicino al letto. Mi ricordo le tue paura quando Gianna entrava in camera.

Ti diceva “Il cornuto dorme, ha preso la solita pasticca” e rideva. Tu le chiedevi se fosse sicura che io stessi già dormendo e lei tranquillizzava, sempre ridendo. Poi la afferravi e lei cadeva con te sul letto. Le chiedevi sempre perché lo facesse, proprio con l'amico di suo marito e lei ti rispondeva che era una donna e aveva voglia di un uomo giovane, mentre suo marito -io- ero già anziano e mezzo impotente.

Io ero si mezzo impotente ma anche un bel ruffiano e per portarti fra le cosce di mia moglie ti avevo fatto credere che lo fossi davvero mezzo impotente… ricordi? Ti feci quella mezza confessione a Milano, dicendoti anche che non mi si alzava più tanto e che non riuscivo a mantenere l'erezione Tu mi parlavi di medici e io ti dicevo che l'urologo aveva dato poche speranze; aggiunsi mostrandomi triste e abbattuto che avrei accettato le corna pur di non far soffrire mia moglie che adoravo.

Se ti avessi confessato di essere un cornuto contento non avresti potuto mai capire, sei un uomo classico; ma non avresti mai potuto capire cosa prova un cuckold. Nessuno che non sia cuckold lo capisce. Noi cuckold abbiamo bisogno di essere fatti cornuti, di godere segandoci mentre un maschio virile ci tromba la moglie, anche di nascosto se serve; se cioè l'uomo scelto dalla moglie è all'oscuro del desiderio di corna del marito. E ti ricordi quella volta che Gianna ti disse di non venirle dentro perché aveva l'ovulazione e ti sussurrò di incularla? Mi ricordo, sai, la tua meraviglia… Eppoi la tua foga nel trombarla mentre le dicevi che “era prorio una gran troia” e lei ridendo diceva di si, che lo era.

Poi le chedesti di voltarsi e le appoggiasti il cazzo al buco del culo che lei alla pecorina ti affriva. Quella volta la voglia di corna mi fece osare e fidando nel buio della notte e sapendo di essere alle tue spalle mi affacciai appena, ma abbastanza da poterti vedere mentre mi inculavi la moglie. Trombavi nel culo mia moglie con fuga, dandole anche qualche sculaccione e dandole della troiona. Che sega stupenda mi feci, Gianni.

Pensa che schizzai anche, mentre di solito orgasmavo solo poche gocce.
Ebbene Gianni, gli anni sono passati e tu sei lontanissimo, ma io stasera ricordo quei tempi e ricordando, mi stò masturbando il piccolo pene ormai impotente da anni.

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