Storie di Paese n°2

IL CIRCOLO PARTE 1

Noi tutti odiavamo il nostro paese e avevamo un forte desiderio di andarcene.
Ma non avevamo i mezzi.
Per sfogarci decidemmo di andare ogni tanto in un vecchio casolare dove noi ragazzi qualche volta ci si andava a masturbare guardando delle foto fatte di nascosto alle nostre amiche o guardando delle riviste.

Così formammo questo circolo “di pensiero”. Discutevamo sul fatto che la mentalità di paese era chiusa,ogni tanto di filosofia,commentavamo i fatti che accadevano in quel piccolo angolo di mondo.

Ma ben presto quel circolo diventò il mezzo per fare altre cose oltre al pensare.

Un giorno un ragazzo,che chiamerò Fabio,ci disse che avrebbe portato con sé la sua ragazza ,Maria. Così io portai la Martina (quella della storia precedente) e un altro ragazzo di nome Simone portò una nostra amica dicendole che era,appunto,un circolo di pensiero,e lei,Anna,amante dello studio,decise di venire con noi.
Ci incontrammo in questo vecchio casolare.

Stavamo seduti per terra,in cerchio. Ognuno vicino alla ragazza che si era portato. Quel giorno erano davvero belle,Maria,Martina e Anna.
Maria aveva i soliti e sexy shorts (per quanto erano “short” le si intravedevano le labbra della vaginetta),Martina una gonna piuttosto corta e arrapante e Anna dei collant che arrivavano fino al ginocchio.
Noi ragazzi,a quella vista,eravamo tutti piuttosto arrapati e non vedevamo l'ora di combinare qualcosa.

Così per una mezz'oretta parlammo.

Io lessi un libro e Maria,ragazza dai gusti e perversioni piuttosto strani,disse,con aria visibilmente arrapata,contraendo le gambe <<Dio Antonio,che cazzo di voce che hai…>>. Lo disse con una tale voce arrapata che io ebbi un'erezione e mi venne istintivo toccarmi il pacco.
Martina era abbastanza sorpresa,ma non mi disse niente.
Fabio non diceva niente,anzi,era visibilmente compiaciuto e fissava la gonna di Martina (il che non mi fece ingelosire molto,dato che pensavo solo a quella matta di Maria).

Simone,per sbloccare la situazione disse <<Eh bene ragazzi,ho portato il “Manifesto del Partito Comunista” di Marx ed Eng..>> Anna gli mise un dito in bocca e poi lo baciò massaggiandogli il pacco.
Lui spalancò gli occhi sorpreso ma poi li chiuse e iniziò a massaggiarle lo spazio tra l'ano e la vagina.

Io guardai Martina ed era piuttosto imbarazzata. Poi all'improvviso Maria si avvicinò a me gattonando,mi spalancò le gambe e sbottonò i pantaloni.

Fabio prese a masturbarsi,ma quando Martina cercò di attaccare Maria la prese e dolcemente le prese la testa e gliela fece appoggiare al suo cazzo.
Maria intanto aveva preso a succhiarmi il cazzo con passione.
La cosa che più mi eccitava era Martina che veniva fottuta da Fabio,che ora le massaggiava piano la vagina. Lei lacrimava visibilmente.

Simone si staccò un attimo da Anna e si voltò verso la mia Martina,si alzò,andò da Martina e le iniziò a leccare le mutandine da dietro,mentre lei cercava di gridare.

Anna ormai era sola e così venne da me e Maria.
Iniziò a leccarmi il collo e a baciarmi.
Per puro caso intravedei il culo di Maria,così tutte e due le staccai da me,feci girare Maria verso Anna in modo che le leccasse la vagine e io presi a inculare Maria,che urlò come una puttanella arrapata.
Io spingevo più forte che potevo,palpando i seni giovani di Maria.
Questa cosa evidentemente infastidì Fabio che lasciò Martina e mi disse <<Oh oh,che cazzo fai,il suo culo è mio…E tu stronzetta,ora di spacco il culo!>> Lo disse talmente incazzato che Maria si spaventò e lo supplicò di far piano,ma lui letteralmente le seviziò il culo.

Allora io andai da Martina,intento a vendicarmi perché si era concessa ad altri due ragazzi. Lei provò a spiegare quella che poi era la verità,che praticamente avevano fatto tutto contro la sua volontà,ma io le dissi che “non si sarebbe potuta sedere comodamente per molto tempo”,poi feci un occhiolino a Simone che andò via,prese la Anna e iniziò a scoparsela a missionario.

Martina iniziò a piangere e io,prima di incularmela,le presi la testa e le misi il cazzo in bocca,in modo che le arrivasse in gola.

Lei piangeva sempre di più. Mi staccai e provai ad allargarle le gambe,che lei stringeva per non farsi ri-scopare analmente come la volta prima. Ma io ero più forte e le aprii bene il culo,già ben dilatato dalle leccate di Simone,e detti una spinta secca ma forte,che le fece sbattere la testa contro il muro di legno,che quasi si ruppe.
Dato che eravamo a pecorina,la feci alzare e la schiacciai contro il muro,mentre le distruggevo il culo.

Mi voltai. Senza che me ne accorgessi le due ragazze ora si stavano baciando e i due ragazzi si stavano masturbando guardando Martina.
Io stavo per venire,così dissi a Fabio,Simone,Anna e Maria (i quali erano in procinto anch'essi di venire) di raggiungermi. Mi staccai da Martina e le ordinai di distendersi.
<<Ecco,oh Martina,la benedizione,il perdono per ciò che hai fatto>>
Lei non capiva,tutti noi intorno a lei,tutti a masturbarci.
Ad un certo punto 5 schizzi le inondarono il corpo.

3 schizzi maschili e 2 femminili. Martina era zuppa. Mentre schizzavamo spingevamo i nostri membri contro di lei.
Lei urlava e ci supplicava di smettere. Così ci fermammo e ,tranne Martina,scoppiammo in una fragorosa risata.
Martina svenne.

Mi sentivo quasi uno schifo,però mi era piaciuto. La cosa non sarebbe finita lì.

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