Servizio fotografico

Premessa: racconto trovato in rete ma molto eccitante. l'autore è Giaguaro57

Erano le 18 quando Giorgio arrivò all'appuntamento. Era una zona periferica di Milano che conosceva a malapena, caratterizzata da grandi condomini simili ad alveari, abitati da gente poco raccomandabile. L’uomo, che aveva contattato leggendo un annuncio su un giornale, gli aveva dato appuntamento presso una delle poche case che rimanevano circondate dalle costruzioni più recenti. Era una casa bifamiliare risalente agli anni cinquanta con un po’ di giardino e i mattoni a vista.

il testo dell’annuncio gli continuava a tornare in mente: “fotografo professionale cerca ragazzi ventenni per foto di nudo e hard. Compenso interessante”.
Giorgio, 19enne, non aveva molta esperienza; a parte le lunghe sedute di masturbazione che si concedeva a casa, l’unica situazione piccante l’aveva vissuta l’estate prima al mare, dove il suo vicino, un signore maturo, ritiratosi al mare definitivamente, si era fatto spompinare dal ragazzo.
Lo aveva colto in fragrante mentre guardava dei giornaletti e gli aveva chiesto se voleva la sera andare a casa sua a guardare dei film.

Così era stato e per le tre sere che avevano preceduto la partenza dal mare Giorgio aveva imparato l’arte del pompino, scoprendo una passione per gli uomini maturi in particolare. In quei tre giorni si era scoperto un appassionato slinguatore del cazzo, godendo di quell’uccello maturo che gli riempiva la bocca.
Fisicamente era alto 1. 80, magro, capelli lunghi castani, pochi peli e un uccello da adolescente.
Il numero civico era il 5.

Suonò l’unico campanello sul citofono.
-Chi è?- fece una voce quasi infastidita.
-Giorgio. Sono qui per l’annuncio- rispose il ragazzo titubante.
Un signore tarchiato, sui 55 anni, brizzolato e robusto gli venne ad aprire squadrandolo dalla testa ai piedi.
Gli allungò la mano stringendogliela compiaciuto.
-Ti aspettavo. Seguimi- gli ordinò.
Giorgio sorrise e seguì l’uomo dentro casa. La casa odorava di stantio e non era particolarmente pulita. Sembrava non abitata.

L’uomo fece cenno al ragazzo di seguirlo nel seminterrato, attraverso una scala male illuminata.
Qui si apriva un locale più confortevole, dove si apriva un perfetto set fotografico. C’era diverso materiale :luci, cine prese, un letto, un divano e una scrivania.
-Bene. Mi dicevi per telefono che per te sarebbe la prima volta?-
-Si- rispose il ragazzo.
-Vedrai che ti piacerà- lo rassicurò l’uomo in base alla sua esperienza. Aveva svezzato tanti ragazzi prima di lui.

-Per le semplici pose ti posso dare 200 euro. Per un servizio completo 800-
Giorgio rimase sorpreso.
-Avevo capito 800 euro per le pose- disse.
L’uomo rise.
-Scegli tu ragazzo-
A Giorgio quei soldi servivano per le vacanze estive.
-Va bene il servizio- decise.
L’uomo sorrise apprezzando la scelta.
-Allora chiamo un mio amico per fare le foto-
L’uomo fece una breve telefonata al cellulare.
Giorgio nel frattempo si guardava intorno.

Alle pareti c’erano alcune foto di ragazze nude, ma anche di ragazzi con i vista i loro cazzi dritti. Erano molto giovani, probabilmente suoi coetanei. Le ragazze erano ritratte in pose oscene, mentre si trapanavano le fighette con dildi di gomma o mentre prendevano cazzi veri. C’erano qua e là pile di riviste pornografiche consunte, sia gay che etero.
-Vogliamo cominciare?-gli disse l’uomo.
-Spogliati che voglio vedere subito come sei sotto-
Giorgio a quelle parole ubbidì, cominciando a provare un certo piacere.

Si tolse la maglietta mostrando un bel torace magro e atletico. Fu poi la volta delle scarpe da tennis e dei pantaloncini corti. Si tolse le calze di spugna. Aveva gambe affusolate, depilate, quasi da femmina. Calandosi gli slip mise in mostra un cazzetto adolescenziale, mezzo duro. Giorgio se lo depilava appena, mantenendo una soffice striscia di peli a mo’ di fica.
Il signore rimase sorpreso. Quel cazzetto era lungo un 14 cm, perfetto per un ragazzo passivo.

-Girati e fammi vedere il culo- gli ordinò il padrone di casa eccitato.
Due chiappette da femmina, liscissime, nascondevano a fatica un buchino roseo.
-Ragazzo, se farai quello che ti dirò credo che ti farò guadagnare parecchio. Hai un corpo da fiaba-
Giorgio, accondiscendente, andò a mettersi sul letto con la pancia in su e le gambe aperte, cominciando a masturbarsi lentamente. Mostrarsi davanti allo sconosciuto lo eccitava pazzamente.
La cappella era umida e la piccola asta svettava turgida.

Nei suoi occhi si leggeva tutto il suo piacere nel fare la troia. Intanto muoveva la lingua mimando un succulento pompino.
-Bravo segati. Fammi vedere come usi il cazzo- disse l’uomo cominciando a shittare.
Giorgio proseguì nella masturbazione fino a quando decise di mettersi a novanta e di mostrare la sua abilità nello sditalinarsi. Si insalivò le dita e si mise all’opera mugolando di piacere. Questo ventenne è un vero frocetto da monta, pensò l’uomo.

Giorgio amava mostrare le sue chiappe; in quei momenti la sua fantasia immaginava alle immagini pornografiche che ammirava sulle riviste; adorava il genere teen agers, ragazze della sua stessa età, spogliate e ritratte nude, meglio ancora chiavate da più persone. Immaginava di essere al loro posto alle prese con più cazzi, magari anche di colore.
A quel punto dalle scale fece la sua comparsa Carmelo, l’amico del fotografo. Era un meridionale, anche lui non molto alto e robusto.

Aveva sessant’anni e un debole per quei ragazzi che il suo amico gli proponeva. Era un esperto nel rendere quei maschietti delle autentiche troie da monta.
Carmelo si tolse i vestiti mostrando una mazza scappellatissima, con grossi coglioni pendenti…Giorgio era ancora impegnato nel suo sditalinamento quando si ritrovò la nerchia di Carmelo conficcata in bocca.
Dopo la sorpresa il ragazzo prese a spompinarlo come una cagna in calore, massaggiando l’asta con la lingua per tutta la sua lunghezza.

Carmelo appagato prese a sculacciare le giovani chiappette del ragazzo.
-Che troia, eh!Tra poco gli sfondo sto culo da frocia- disse allargando le chiappe del ragazzo e permettendo al fotografo di fare ottimi shitti.
Si sputò sulle dita e tolse le dita di Giorgio per metterci le sue…Era un tripudio di godimento e anche il fotografo aveva preso a menarselo, godendo di quella scena. Quest’ultima aveva un cazzo non lungo, ma largo, con una cappella sporgente.

Poco dopo Giorgio era in balia dei due uomini, costretto a segare e ingoiare le due mazze, dritte, tese. I due lo tenevano per i capelli tirandolo da una parte e dall’altra. Sapevano che il ragazzo stava godendo come una vacca e lo dimostrava roteando il culo e allargandosi il più possibile.
Carmelo si mise sotto, si sdraiò e costrinse Giorgio a salirgli sopra per chiavarlo a smorzacandela. Il buco del ragazzo, lavorato dalle dita, non oppose sforzo inghiottendo tutto l’uccello fino ai coglioni.

Carmelo sospirò di piacere. Il fotografo intanto proseguì a farsi spompinare. Il ragazzo ansimava come una troia in calore dedicandosi ai due stalloni. Carmelo gli strinse le mani introno al collo.
-Puttana succhiacazzi, ti spacco grandissima troia!!!- gli urlò sborrandogli nel culo, e inondandolo completamente di succo. Giorgio avvertì il liquido inondarlo e colare lungo le natiche. Si sentiva una troia felice e appagata.
Il fotografo venne quasi contemporaneamente spruzzandogli in faccia.

Giorgio, pieno di sperma, si spostò sdraiandosi sul letto. Chiuse gli occhi assaporandolo. Subito dopo aprì gli occhi e Carmelo soddisfatto, insieme all’amico, gli pisciarono addosso ridendo soddisfatti. Era il loro gesto di suprema umiliazione.
-Sei una fantastica troia. I tuoi soldi te li sei meritati. Se lo vorrai questo è soltanto l’inizio-.

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