Le mie seghe e la zia Angela …

tutto inizio un giorno che mia madre mi scopri farmi una sega in camera, mi rimproverò severamente e io scappai dalla mia zia preferita che mi aveva cresciuto sin da piccolo.
All'epoca avevo 18 anni, suonai alla porta di mia zia e le dissi se potevo rimanere li per tutto il pomeriggio visto che avevo litigato con mia madre.
Lei mi accolse con un bacio e mi disse che non cerano problemi.

Arrivati in cucina mi chiese:”ma che hai fatto?”
e io un pò imbarazzato dissi: “non te lo posso dire”
e lei si sedette accanto a me sul divano e prendendomi la mano disse:”ma come non lo puoi dire…lo sai che a me puoi dire tutto..”,
io sempre più imbarazzato dissi:” si ma mi vergogno”
e lei:”ma cosa sarà mai dai parla!”
allora tenendo lo sguardo basso:”sai mi ha trovato…. mi ha trovato in camera mia…mentre…dai zia mi vergogno”
e lei non avendo ancora capito:”in camera tua mentre?”
e io continuai”mentre me lo toccavo”, lei scoppio a ridere e disse:”sei diventato rosso come un pomodoro!!…dai che c'è di male sei un giovanotto e non c'è niente di male vedrai che ci parlo io con tua mamma e sistemo tutto”
e io:”no no non le dire niente per favore ”
e lei si prese anche l'alta mano e disse:”va bene non le dico niente” poi si fermo un secondo e sospirando disse:”lo sai cosa facciamo?”
io alzai lo sguardo che fino ad allora tenevo fisso sul pavimento e la guardai in faccia senza dire niente e lei continuò:”quando ti devi toccare vieni a casa della zia vai nella cameretta degli ospiti ti chiudi li e stai attento a non sporcare, questo sarà il nostro segreto ok?”
io non sapevo che dire riusci a rispondere solamente :”va bene”
mia zia alzandosi mi tocco il pisello da sopra i pantaloni e disse:”stai crescendo anche tu!! e io che pensavo che restassi sempre un bambino”
e riprese a sistemare la cucina io rimasi in silenzio per qualche minuto sul divano e poi le dissi:”zia..posso..?” lei si girò e disse:”puoi cosa?”
e io:”andare nella stanzetta degli ospiti” e lei sorrise e disse:”va bene vai, ma attento a non sporcare” io mi alzai e corsi nella stanzetta mi abbassai subito i pantaloni e senti bussare alla porta
e subito dopo entrò mia zia io ero già con i calzoni abbassati e con il pene duro sotto le mutandine lei mi porse un paio di fazzolettini e mi disse:”fai quello che devi fare qui dentro, e meno male che ti avevo detto di non sporcare non ti sei preso neanche i fazzolettini”
usci dalla stanza senza che io potessi dire niente.

mi sedetti sul divano e iniziai la mia sega venni dopo poco e mi risistemai e usci dalla stanza per andare a buttare i fazzolettini nella spazzatura appena apri la pattumiera senti mia zia dire”che stai facendo non buttarli li dai a a me”
io rimasi un pò stupito da quella richiesta le porsi i fazzolettini e vidi che lei si diresse in bagno e mi disse:”quando finisci buttali nel gabinetto” e cosi lei fece vidi che dopo che li butto si odorò la mano e subito dopo si lavo le mani e mi invitò a fare lo stesso….

Ho sempre passato molto tempo a casa della zia ma da quando mi permetteva di segarmi in tutta libertà ci restavo ancora più spesso. Almeno una volta al giorno le dicevo che andavo a chiudermi in stanza per farmi una sega.
Un giorno comprai dei giornaletti porno, e chiamai mia madre per dire che sarei andato dalla zia e che sarei rimasto li a mangiare. Volevo passare tutto il pomeriggio a segarmi su quelle riviste.

Arrivai a casa della zia la salutai affettuosamente come facevo sempre, e iniziammo e parlare del più e del meno in cucina.
dopo un pò le dissi:”senti zia, sai oggi ho comprato una cosa però non posso portarla a casa posso lasciarla qui?”
mia zia incuriosita mi rispose:”ma che cosa è?”
“sai zia è un giornale, per …..diciamo per quando mi chiudo nella stanzetta” e arrossendo abbassai lo sguardo
e lei:”ah uno di quei giornaletti con le ragazze nude”
io:”si si quelli”
lei:”si tranquillo adesso troviamo un posto dove nasconderlo in modo che non lo trovi tuo zio”
io:”ok grazie zia, inatanto posso andare nella stanzetta?”
lei:”scusa ma sul letto ho messo tutti i vestiti che ho stirato non pensavo che venissi di mattina, ma se vuoi puoi farlo li sul divano”
io:”qui sul divano?” iniziai ad avere il battito a mille la cosa mi eccitava tantissimo e poi mi chiedevo che avesse fatto la zia visto che era li in cucina a cucinare, quindi le chiesi:”ma qui? e tu non devi cucinare?”
lei:”si si, se non ti da fastidio io cucino e tu puoi fare tranquillo”
allora senza dire niente presi il giornaletto dallo zaino e iniziai a sfogliare qualche pagina quando mi venne duro lo tirai fuori e iniziai a masturbarmi, notai che la zia continuava a cucinare e che ogni tanto buttava l'occhio sul divano senza cambiare espressione come se masturbarmi li sul divano fosse stata la cosa più normale del mondo.

quando stavo per venire mi accorsi che non mi ero preparato i fazzolettini.
Anche la zia si accorse che stavo per venire e che non avevo i fazzolettini segno che guardava molto di più di quanto pensassi, ed ad un certo punto mi disse:”ma i fazzolettini dove sono?” e dicendo cosi prese dei tovaglioli e li posò accanto a me sul divano, io intanto continuavo a masturbarmi fuoriosamente e lei sorridendo disse:”piano piano che lo stacchi!” e come senti quelle parole sborrai copiosamente.

Appena finito di mangiare restammo in cucina sul divano a parlare, guardando la tv poco dopo mi accorsi che mia zia dormiva in tv nn davano niente di interessante. Mi venne nuovamente voglia di segarmi, presi un altro giornaletto che avevo comprato e iniziai a toccarmi, cercavo di fare piano per non svegliare la zia, avevo il cazzo durissimo e ogni tanto guardavo le tette di mia zia che doveva portare una 4 e chiusi gli occhi immaginando di toccarle.

Dopo poco senti la voce di mia zia dire:”ma sempre in mano ce l'hai?”
apri gli occhi e fermando la mia sega ma tenendo il cazzo ancora in mano dissi:”ti da fastidio vado di la?”
Lei sorrise e disse:”no no anzi…” sentendo quelle parole ripresi la sega
e le risposi:”anzi?”
e lei:”inizia a piacermi lo spettacolo, vedo che sei cresciuto e sei ben messo, chissà quante ragazzine faresti divertire se invece di starti qui a segarti andassi fuori a stuzzicarle”
mi eccitai ancora di più a sentire quelle parole il fatto che mia zia pensava che fossi ben messo mi fece piacere.

Continuando sempre la sega le dissi:”veramente pensi che sono ben messo? a me sembra che il mio pene sia un poco grosso”
lei:”no no sembra proprio della misura giusta”
sentendo queste parole mi alzai e mi misi in piedi davanti a lei e dissi:”sicura? guardalo bene, io ho sempre avuto il complesso di averlo poco grosso, vuoi toccarlo?” non so da dove mi usci il coraggio per dire quelle parole ma fatto sta che uscirono.

Lei era rossa in faccia, guardo da più vicino il mio pene e disse:”no guarda è proprio grosso al punto giusto” e dicendo queste parole mise una mano sul mio cazzo e lo impugno sorridendo e guardandomi negli occhi e dopo poco disse:”no no non è grosso proprio al punto giusto e poi è caldo” e dicendo quelle parole inizio a muovere la sua mano sul mio cazzo, non riuscivo più a capire nulla.

Lei disse:”stai bene? sei tutto rosso in faccia,,vuoi che smetta?” riusci solamente a dire con una voce strozzata:”noo…”
continuo per pochi secondi quando mi irrigidì e non riusci neanche a dirle che stavo per venire, lei capi che era arrivato il momento e disse:”no no aspetta altrimenti…. ” non riusci a finire la frase che dal mio cazzo iniziarono a uscire fiotti di sperma che la presero in faccia sui capelli sporcarono il divano e infine combinarono un bel pasticcio per terra, quando riapri gli occhi e vidi quello spettacolo ebbi un secondo di piacere misto a paura ero eccitato per la visione di mia zia in quello stato ma impaurito per la sua reazione….

Continua…

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