L’autostoppista femboy

Guidavo per Perugia quando di spalle vidi un culo pazzesco in tuta aderente. Rallentai arrapato, lei si giro' ma non era donna ma un maschietto dolce di appena 20 anni che faceva autostop. Mi fermai di colpo rischiando incidente. Con vocina femminile mi disse che aveva rotto l'auto e doveva andare a Torgiano. Le dissi che andavo da quelle parti. salita in auto ammirai le sue forme. era praticamene una donna. Gambe affusolate e caviglie fini.

Aveva maglietta attillata ed era evidentemente senza peli. Mi presentai con un grande sorriso e lui/Lei mi disse di chiamarsi Paride. Avevo il pene completamente dritto e decisi di essere sfacciato. ” sai da dietro pensavo tu fossi una Signorina”. E lei ” deluso ?”. Con voce decisa dissi che anzi era un piacere dare un passaggio ad un bel ragazzetto come lui, peraltro molto femminile. ” Dici che sono carina ? ” mi disse mentre mordicchiava le labbra e passava dolcemente la lingua tra esse.

Confermai che era una bella ragazza, adesso ero sfacciato e le davo della bella ragazza. ” anche tu sei un uomo molto affascinante ed educato”. Era quello che volevo sentire. La guardai intensamente al semaforo rosso dicendole che potevamo approfondire l'amicizia qualche sera con calma. ” Perchè qualche sera, se vuoi per sdebitarmi posso offrirti un cafe' adesso da me, vivo sola. Con grandi sacrifici vivo sola”. Accettai. Arrivammo a casa sua, una casa modesta che si capiva essere arredata da un anima sensibile e femminile.

Accomodato sul divano capii che intendeva mostrarmi il suo tornata. Sapete, queste sono storie che appartengono alla fantasia ma questa era realtà. Sentivo il rumore dell'acqua scorrere e tentavo di tenere a bada il mio cazzo che era bello che eretto. ” stai buono Carletto” pensai, ” che se continua cosi appena lo sfiori tu vieni”. Mi rilassai fumando una sigaretta. Paride era veramente donna. Capelli lunghi e fisico esile con un modo di fare femminile.

Una bocca disegnata e degli occhi profondi. La natura Le aveva attribuito un sesso non proprio giusto. La doccia si spense e sentivo rumori di cassetti aprirsi e chiudersi. Dopo un po' sentii pormi una domanda : ” Carlo, tu sei debole di cuore? ” ed io ” no assolutamente nuoto da tempo”. Dopo questa frase sentii chiaramente 6 passi tipici di un tacco e si aprii la porta. Era un sogno. Gia' senza trucco era da panico ma adesso era una donna vera.

Aveva messo cinghia lunghe finte con le guance truccate che evidenziavano zigomi meravigliosi e magri. Un rossetto rosso fuoco e due labbra belle marcate. Aveva un paio di jeans all'inguine con sotto autoreggenti nere che massaggiavano gambe stupende. Un tacco 13 meraviglioso con laccetti che si arrampicavano sulla caviglia. Senza dirle niente mi alzai di shitto e la iniziai a baciare sul collo dolcemente stringendola a me con forza. Adoro sentirmi maschio. Salii lungo la guancia andando a cercare la bocca.

Aveva un profumo da donna forte. La strinsi forte a me per fargli sentire che ero eccitato. Le nostre lingue cominciarono ad incrociarsi e iniziai a palparle il culetto. Era duro e sodo ed entrava in una mano. Cominciai a darle piccole sculacciate dolci sempre piu' forti mentre le lingue continuavano a cercarsi e le bocche erano piene di saliva. Pomiciava veramente bene e in maniera sensuale. Adorava ciucciarmi la lingua. Avevo un erezione esagerata.

Le presi la testa e la feci abbassare dolcemente. La stronza sentiva il pacco duro e inizio' a leccarmi da fuori le mutande, stavo impazzendo. E facendolo mi guardava egli occhi, ma con occhi a cerbiatta. Le ciglia finte sbattevano sensualmente. ” Sono brava ? ” mi disse – Ed io ” No, tu per questa notte sei la mia ria preferita e adesso, o meglio tra poco io ti INCULO. Emise un mugolino.

Non resistevo più'. Lo tirai fuori e glielo misi con forza in bocca. Capii subito che amava essere trattata da vera torretta. Lo spinsi con forza nella sua bocca arrivando sino alla fine della sua gola. fece un gesto arraffante. Emise un grande tossito mentre la bava colava dal cazzo. ” Brava la mia torretta, succhia che ti piace”…. Incominiciai a porle delle domande mentre succhiava, su quanto le piacesse il cazzo e lei rispondeva mugugnando.

” Voglio sentire chiaramente che sei troia” sfilandole il cazzo dalla bocca. ” sii sono la tua troia ” urlo'…..Le rimisi il pene in bocca tappandole il naso. Aveva una bocca calda e una capacità di succhiare in maniera molto forte al punto che le guance si restringevano. Adoro vedere le gote che prendono la forma del cazzo. Presi l'arnese e lo feci respirare, rischiavo di venire. Mentre mi guardava con occhi da cerbiatta dolci, cominciai a sbatterle il pene in faccia.

La scena era eccitante perché dall'alto vedevo il suo culetto bello rotondo mentre restava in ginocchio e aveva gambe aperte. Notai che era in erezione totale e era eccitante vederglielo uscire dalle mutandine di pizzo. Una scena veramente da film. Il suo profumo era inebriante. Decisi di sdraiarla sul divano e metterla a pecorina. Sono stato sempre un notevole leccatore di culetti. iniziai delicatamente a massaggiarle il cubetto e vedevo che il buchino cominciava a muoversi.

Aprivo e chiudevo le chiappette mordicchiando con enfasi e lasciando strisce delicate di saliva. Non volevo raggiungere ancora il culo. Sentivo che era eccitata con una voce flebile da donna. Ad un tratto con colpo deciso affinai la lingua puntando sul buco vero e proprio…. affondai di colpo e lei emise un piacevole urletto. Era curiosa di vedere la mia faccia arrapata e spesso si girava guardandomi intensamente. Iniziai a leccare con forza con la punta delle lingua rigida mentre schiaffeggiavo il cubetto con forza.

Aveva il buco completamene insalivato. La girai di shitto con la pancia sopra. Afferrai le sue caviglie, le misi sulla mia schiena e mi abbassai per pomiciarla. Adoravo passare il cazzo lungo il cubetto senza entrare. Stava impazzendo. Con un colpo secco l'avvicinai a me e entrai dolcemente dentro lei. La prima botta la diedi con la lingua nella sua bocca che mugolava. Tentava di dire qualche cosa ma aveva il culo pieno di me e la bocca piena della mia lingua.

I primi colpi furono dolci e mi divertivo a metterle le dita nella bocca. Succhiava e mugolava. Decisi che era il momento di scopare seriamente. Iniziai a incularla accelerando piano piano sino a raggiungere una velocità molto forte. avevo reiniziato a correre per cui ero resistente. La agguantavo caviglie allargando le sue gambe in modo da entrare meglio. Aveva un viso eccitatissimo e io impazzivo. Adoravo rallentare e di botto mandare dei colpi molto forti al punto che tavolta la dovevo tirare a me essendo arrivata sulla sponda del letto.

” Adesso ridimmi che sei la mia troia malefica”. E lei ” sii sbattimi come una cagna”. Quando rallentavo mi abbassavo verso di lei pomiciandola. Tenere strette le caviglie esili era eccitante. Mordicchiavo le caviglie e le succhiavo. Adoravo quell'intimo che aveva addosso. La feci alzare in piedi e mettere a pecorina. Ma la cosa divertente fu metterle le braccia dietro la schiena e tenerla bella serrata. Avevo bloccato le sue braccia. Era in bilico sorretta solo dalla mia forza.

Le piaceva da morire. La lasciai cadere sul letto. La presi e la misi di fianco entrandole trasversalmente nel culo, mentre bloccavo le sue braccia all'altezza della testa. Ero eccitato perché non venivo. Il preservativo era un ritardante e non sentivo eiaculazione. La pompavo forte e dolcemente. ” Adesso la mia troia deve darsi da fare” Le dissi. Mi spostai sulla sedia prendendola per mano, e stampai uno smorzacandela colossale. Era lei adesso che saliva e scendeva dal cazzo con forza.

Dal sudore le era colato il trucco e la cosa mi eccitava. sbattevamo così' forte che la sedia si alzava. Aveva una schiena tipica delle ballerine classiche che a me fa impazzire. Sentii che stavo venendo ma volevo farmelo succhiare. Mi alzai e sfilai il preservativo mettendogli in bocca l'asta. Quando capisco che una tra vuole essere trattata da troia mi diverto perché io stesso sono un gran porco. iniziai a muoverlo con forza tappandole il naso.

Notoriamente e spesso schizzo molto e fu proprio così'. Nel momento in cui sentivo lo sperma salire le chiusi la sua bocca e sentii la crema calda scorrere in bocca. Stava ingoiando tutto. Aperta la bocca vidi la scena che amo di più'…Le colava sperma e saliva. Io con il dito la raccoglievo e le rimettevo nella bocca…Lei gradiva molto. Terminata la scopata andò' in bagno a lavarsi il cubetto. Entrai anche io per lavarmi.

Alla vista di quel culetto nuovamente mi venne dritto e la scopai dentro la vasca con un getto di acqua calda. Diventammo amanti fissi !!!.

Keine Kommentare vorhanden


Deine E-Mail-Adresse wird nicht veröffentlicht. Erforderliche Felder sind markiert *

*
*

(c) 2023 sexracconto.com