Laura si fa sbattere come una cagna

Erano passate quasi due settimane da quando Laura mi aveva confessato di essersi fatta sbattere dai suoi due colleghi ed io non riuscivo a pensare ad altro. Non perchè fossi geloso, anzi, non facevo altro che immaginarmi mia moglie in mezzo a due cazzi bagnarsi e godere come una troia. Il pensiero era quasi diventato un tormento e lei se ne era accorta, ogni volta che scopavamo mi provocava, mi diceva di come fosse bello essere posseduta da due cazzi ed io immancabilmente sborravo come una fontana.

Avevamo già fatto sesso a tre con Elisa, la migliore amica di Laura, e Laura stessa con due colleghi, ognuno di noi due poi ha avuto delle altre scappatelle extra coniugali, ma Laura con un altro cazzo, dal vero, ancora non l'avevo mai vista. Il tarlo nella mia testa ormai era diventato insopportabile.
“Devo scoparti anch'io con uno di loro” le dissi.
“Non ti preoccupare, non c'è cosa che voglia di più al mondo amore mio” mi rispose lei.

Laura mi disse che avrebbe voluto ripetere quell'esperienza assieme a me ed al suo collega Andrea, il ragazzino appena ventenne (io e Laura siamo coetanei entrambi trentanovenni), che tanto l'aveva fatta eccitare. Io le dissi che per me non c'erano problemi, ma che mi sarebbe piaciuto fare un giochino, così le feci la mia proposta…

Il giorno fatidico era finalmente arrivato, Andrea giunse a casa nostra, come d'accordo, verso le 14. 30.

Mia moglie lo avvisò in ufficio il giorno prima. Dalla volta della loro esperienza a tre non ci fu più nulla fra loro se non fugaci scambi d'occhiate, ammiccamenti e la promessa di vedersi nuovamente. Del resto, mia moglie era una donna sposata trentanovenne, mentre lui uno splendido ragazzo, nel fiore dei suoi vent'anni e sicuramente attorniato da più di qualche giovane bella fichetta.
Ad ogni modo, dicevo, Laura lo avvisò il giorno prima, gli disse che io ero fuori città per il week end assieme a degli amici per un viaggio non meglio specificato, e che le sarebbe molto piaciuto se sabato pomeriggio fosse passato da lei per riprendere da dove si erano lasciati alla cena di lavoro.

Per quanto il ragazzo fosse pieno di fichette per le mani non si fece certo perdere l'occasione di sbattersi una bella donna quasi quarantenne (sogno erotico di tutti i ragazzi), con due splendide tettine, un culo morbido e leggermente abbondante, un visino dolce ed uno sguardo che te lo rizza all'istante.
Andrea suonò alla porta alle 14. 30 in punto. Puntuale come un orologio. Mia moglie andò ad aprirgli.
“Ciao Andre, ti stavo aspettando…” Disse mia moglie.

“Ciao Laura” Rispose lui “come va? Sei sola”
“Certo caro, sola ed indifesa”.

/> Dal piano sopra sentivo i classici bacetti di saluto e le classiche frasi di rito.
Io me ne stavo di sopra, dentro al bagno, con la porta socchiusa, i balconi chiusi e la luce spenta. Non volevo essere visto. L'idea fra me e Laura era quella di non dire ad Andrea della mia presenza, ma fargli credere di essere solo con mia moglie e di potersela sbattere a piacimento.

Laura doveva soltanto portarlo in camera da letto, iniziare a giocarci assieme mentre io dall'uscio socchiuso del bagno, al buio,. mi sarei gustato la scena attraverso le ante a specchio della camera da letto. Ad un certo punto poi, come nelle più stupide trame di film porno, sarei intervenuto e ce la saremmo spassata tutti assieme. C'era naturalmente l'incognita riguardo alla reazione del ragazzo al mio ingresso, ma anche quella faceva parte del gioco.

Dopo una decina di minuti di frivola conversazione ed un caffè assieme come vuole la buona ospitalità, Laura decise di rompere gli indugi:
“Andrea, non so cosa tu possa pensare di me, non vorrei che credessi che io mi sia innamorata, perchè non è così, spero che altrettanto sia per te. Ti ho fatto venire qui oggi perchè quello che è successo tra noi due settimane fa mi è piaciuto molto, io voglio molto bene a Franco, mio marito, ma ho spesso bisogno di essere soddisfatta, ho molte voglie, e non vedevo l'ora di avere nuovamente l'occasione per stare con te…”
“Laura, io davvero… non… non saprei cosa dire, tu sei molto provocante ed eccitante, e poi in ufficio sei sempre gentile con me, quando vuoi … basta sola che tu chieda!!!” Rispose.

“Caro il mio piccolo!!! Adesso fammi una cortesia, io mi sono lavata poco prima del tuo arrivo, qui c'è il bagno di servizio, lavati per cortesia perchè non resisto più! Il bagno di sopra è rotto e non è ancora stato riparato” (Dentro a quel bagno c'ero io).

Dopo qualche minuto li sentii salire. Fu allora che per la prima volta vidi questo benedetto Andrea. Non c'è che dire, Laura lo aveva scelto bene, alto, castano chiaro quasi biondo, un bel fisico asciutto ed un viso angelico.

Mi passarono davanti senza che questi si accorgesse di nulla.
Entrati in camera mia moglie gli si gettò al collo e gli infilò la lingua in bocca. Il ragazzo prese dapprima ad accarezzarle i fianchi palpandole in maniera alternata il culo e le tette. Dopo un minuto di slinguazzamenti e palpeggi vari Andrea prese l'iniziativa, afferrò Laura per i polsi, la girò spalle a sé e prese a baciarla e leccarla selvaggiamente sul collo, mentre le sue mani scivolavano sempre più verso il basso fino ad iniziare a massaggiarle la fica.

Poi con un gesto deciso la spinse verso il letto. Lei cadde sul letto a pancia in giù, Andrea la prese per i fianchi e di colpo le sfilo i leggins ed il perizoma che Laura indossava, lasciandola a gambe nude ed il culo per aria ancora con la maglietta attillata ancora addosso. Andrea si buttò nel letto a sua volta, prese mia moglie per le natiche ed iniziò a leccarle la fica ed il buco del culo da dietro.

Quella lingua sfrontata fra i suoi buchi fece immediatamente gemere mia moglie che gustando appieno l’attimo, aveva iniziato a stringere i pugni avvinghiandosi alle lenzuola.
Io dal canto mio mi stavo eccitando come un matto, il cazzo già mi scoppiava e continuavo a guardare in maniera morbosa quel ragazzo poco più che adolescente leccare gli umori di mia moglie.
Laura seguitò ad inarcare la schiena sollevando il culo ed offrendosi sempre più oscenamente ad Andrea, il suo respiro era sempre più intenso, si stava eccitando come una porca.

Andrea dal canto suo alternava le penetrazioni di lingua ora alla fica ora all’ano di Laura, la quale ad un certo punto si sfilò dal suo giovane linguista dicendogli:
“Ti voglio nella mia bocca” e sedendosi sul letto dopo essersi tolta la maglietta ed essere rimasta come mamma l’ha fatta, aiutò Andrea a spogliarsi.
Il ragazzo aveva davvero un bel fisico, asciutto, completamente depilato, un totale peso forma. Non appena si girò non potei fare a meno di notare un cazzo in tiro di dimensioni davvero ragguardevoli.

Non che io mi sentissi poco dotato, Laura, Elisa ed altre non avevano mai avuto nulla da dire sulle mie dimensioni, ma quelle di Andrea erano davvero fuori dal comune.
E brava la mia mogliettina.
Anch’io a questo punto presi a toccarmi, tirai fuori il cazzo e presi a segarmi davanti al loro amplesso.
Andrea si stese e Laura gli salì sopra a 69, io dalla mia posizione potevo vedere i piedi e l’uccello del ragazzo e la faccia di Laura che stava per accoglierlo nella sua bocca.

Sentivo quella vacca di mia moglie gemere ed invitare il suo giovane amante a continuare con il suo operato mentre lei dopo aver sputato sopra la cappella di Andrea aveva preso a succhiarla come una posseduta. Guardavo Laura lavorarsi quel cazzo meraviglioso, la vedevo ingoiarlo, leccarlo dalla cappella fino alle palle, e giocare con la sua lingua lungo tutto l’inguine per poi risalire sui coglioni. Ora aveva preso a succhiare guardando insistentemente verso di me, lei sapeva che io la stavo guardando, forse si aspettava che uscissi, forse voleva solo esibirsi, ma di sicuro l’effetto che ne ottenne fu quello di s**tenarmi un’eccitazione fuori dal comune.

Vedere mia moglie Laura spompinare un cazzo enorme non aveva prezzo. A quel punto forse sarei dovuto entrare come eravamo d’accordo, ma la morbosità di osservare quella coppia mi bloccava. Mi eccitavo da morire nel guardarli.
Probabilmente Laura doveva avere capito la situazione, la cosa la eccitava sicuramente e non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Io dal canto mio ormai avevo deciso che li avrei lasciati fare, sarei intervenuto dopo che il ragazzo si fosse svuotato.

Pronti per il secondo round.
“Scopami Andrea, scopami forte” Disse Laura, si alzò dal corpo del ragazzo, che dal canto suo rimase steso nel letto, si portò verso il cazzo di Andrea ed a smorza candela dando le spalle al suo amante, mia moglie si infilò nella sua fica fradicia quel grosso cazzo. Andrea le stringeva i fianchi mentre lei cominciò in maniera decisa a cavalcarlo, con una mano continuava a sgrillettare il clitoride mentre con l’altra si massaggiava una tetta.

Lo sguardo sempre rivolto verso la mia postazione. Sapeva che la guadavo, la sua lingua roteava fra le labbra, i suoi movimenti su quel cazzo erano sempre più forti, i suoi respiri sempre più intensi, l’oscenità stava impossessandosi di lei:
“Oh mio dio Andrea continua ti prego, continua, fammi godere, continua spingi forte ti prego…”,
Fino a quando si abbandonò ad un gemito quasi isterico. La mia porcellina era appena venuta. Si stese di schiena per un attimo su Andrea il quale sempre con il cazzo in fica le passò un braccio sul ventre ed insieme si adagiarono di fianco.

Ora il porco aveva ricominciato a stantuffarla da dietro sul fianco tenendole la gamba sollevata. Dalla mia posizione potevo vedere quel cazzone sfondare la fica di mia moglie che era completamente fradicia. Laura continuava a gemere, la sua mano era sempre a stimolare il clitoride, che grandissima vacca!
“Laura sto per scoppiare” Disse Andrea,
“No ti prego, non ancora, resisti…” Rispose lei.
Laura fece nuovamente sdraiare il ragazzo per riprendere a cavalcarlo da sopra.

La vacca stava ancora sopra di lui (questa volta dava le spalle a me), dimenava i fianchi come una forsennata, faceva sparire quell’enorme mazza tutta dentro la sua fica mentre il ragazzo piegandosi in avanti le succhiava e le mordicchiava i capezzoli. Andrea però ormai non ce la faceva più, Laura se ne accorse:
“Non venirmi dentro…” fece appena in tempo a dirlo e a sfilarselo che l’uccello di Andrea inondò copiosamente una chiappa di mia moglie di calda e densa sborra.

Laura prende regolarmente la pillola ed adora sentire dentro di sei i caldi schizzi di sperma, quindi capii che volle offrirmi quello spettacolo; lo spettacolo di farsi sborrare addosso in maniera tale che io potessi ammirare tutto l’operato del loro amplesso. La visione del culo di mia moglie pieno di sborra fu per me qualcosa di una libidine inaudita. Avevo cominciato a ad aumentare il ritmo della mia sega ed anch’io sborrai dall’eccitazione.

Laura era ancora calda, Andrea l’aveva riportata a mille con l’eccitazione dopo il suo primo orgasmo; il suo amante le aveva inondato il culo di sborra ed ora si stava prendendo un minuto di riposo. Ma io conoscevo bene quella troietta, ed ora ci sarebbe stato da divertirsi.
“Allora Andrea, com’è stato? Sono come una delle tue ragazzine?” Chiese mia moglie.
“Oh Laura, sei fantastica” rispose
“Puoi dirmi pure che sono una troia, non mi offendo, sai quando si tratta di sesso non capisco più nulla.


“Bè non sei certo la prima donna che tradisce il marito… anche se effettivamente…”
“Cosa?”
“Bè due settimane fa l’hai fatto con due uomini… …non è da tutte…”
Laura naturalmente colse la palla al balzo:
“E tu? Non lo avevi mai fatto in tre?”
“No”
“E ti è piaciuto più di adesso?”
“E’ stata una cosa diversa”
Mentre chiacchieravano, io ero ancora fermo ad ascoltarli, Laura aveva ripreso a segare il cazzo a riposo di Andrea, il quale naturalmente la lasciava fare.

Laura continuava ad incalzarlo:
“Lo sai che quando sono tornata a casa ho raccontato tutto a mio marito?”
“Non ti credo”
“Te lo giuro”
“E lui come ha reagito?”
“Si è eccitato e mi ha scopata, mi ha fatto anche il culo. Poi mi ha detto che anche lui voleva scoparmi assieme ad un altro…”
“Ma dai…”
“Non mi credi?”
“No”
“puoi chiederglielo tu stesso se vuoi… vieni amore mio!”

Fu così che feci il mio ingresso nella stanza.

Completamente nudo con il cazzo in mano.

Nel vedermi Andrea balzo sul letto mettendosi seduto, il suo cazzo che fra le sapienti mani di Laura si era rinvigorito ora di colpo si era spento. Il rossore sulle sue guance, l’evidente stato di imbarazzo. Ci pensò Laura a rassicurarlo appoggiandosi a lui accarezzandolo in viso e dicendogli che non vi era nulla di cui preoccuparsi. Poi con la solita malizia si rivolse verso di me:
“Allora amore mio ti è piaciuto lo spettacolo? La tua mogliettina è stata abbastanza troia per te?”
Io però continuavo a guardare Andrea, la sua espressione era un misto fra sbigottimento e paura, così decisi anch’io di tranquillizzarlo:
“Ciao Andrea, piacere, io sono Franco il marito di questa porcellina, non ti preoccupare, io e Laura eravamo d’accordo…”
Continuai spiegandogli la situazione, mentre Laura continuava a coccolarlo come fosse un bimbo impaurito.

Dopo qualche minuto, mia moglie prese nuovamente le redini (che donna!!!) dicendogli:
“Oh Andrea, adesso basta, ti abbiamo detto che è tutto ok, che mio marito voleva godere di tutta questa situazione, finiscila di frignare e cerca di riprenderti con questo bel cosino…” E prese a segare nuovamente il suo cazzo.
Io mi portai verso di loro ed infilai il mio uccello nella bocca di mia moglie. Dopo anni, vedevo un altro sogno realizzato: La bocca di mia moglie piena del mio cazzo, mentre in mano stringeva l’uccello di un altro uomo.

Andrea iniziava a sciogliersi, il suo cazzo stava tornando alle sue esagerate dimensioni, mentre con una mano stava palpando una tetta di Laura, la quale ancora su di giri gli disse:
“Dai piccolo mio, leccami la fica”
Andrea ubbidiente portò la sua bocca fra le gambe di Laura.
Io presi la testa di mia moglie tenendola ferma ed iniziai a scoparle la bocca in maniera decisa. Nel mentre guardavo Andrea, il suo mento era completamente fradicio degli umori della fica di Laura che aveva iniziato a sbrodare come una cagna.

Lei nel frattempo continuava a gustarsi spasmodicamente il mio uccello con la bocca.
Dopo qualche minuto Laura non ce la faceva più, moriva dalla voglia di sentire nuovamente dentro di se un paletto di carne. Io e Andrea ci stendemmo sul letto uno affianco all'altro, mia moglie si mise sopra di me ed in men che non si dica iniziò a cavalcarmi furiosamente infilandosi il mio cazzo nella sua fica fradicia. Laura era eccitata al massimo, il mio cazzo la penetrò senza alcuna difficoltà, la sua fica era un lago.

Mentre si muoveva sopra di me prese in mano il cazzo di Andrea ed inarcando la schiena iniziò a succhiarlo furiosamente. Io dal canto mio ero al settimo cielo, vedevo mia moglie scoparmi e succhiare l'uccello di un altro, oltretutto molto più giovane di noi.
La situazione ci eccitava da morire.
Sempre con il cazzo fra le grinfie di Laura, Andrea iniziò a voltarsi ed a giocare con il buco del culo di mia moglie, mentre io le spaccavo la fica Andrea iniziò a massaggiarle il buchetto con le dita, lentamente faceva colare dei rivoli di saliva sull'ano di Laura, alcuni dei quali scivolavano anche sul mio cazzo, e sempre con delicatezza iniziò a penetrare quell'invitante buchetto con le dita.

Mia moglie iniziò a fremere sempre di più. Ebbi la sensazione che probabilmente avrebbe gradito anche un terzo cazzo avendo in quel momento riempito tutti i suoi buchi.
Andrea si alzò e ci fece capire di voler inculare Laura, questa al pensiero di riassaporare nuovamente una doppia penetrazione ebbe un lampo negli occhi. Sentii il cazzo di Andrea sfiorare il mio, che nel frattempo se ne stava ben bene all'umido calduccio della fica, io smisi di affondare i miei colpi e mi fermai in attesa, Andrea puntò la sua cappella nell'ano di Laura ed iniziò a spingere piano.

Osservavo lo sguardo di mia moglie e la vedevo completamente trasportata dall'eccitazione, sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso e sempre più violento. Il cazzone del giovanotto stava entrando sempre più e Laura godeva come una porca:
“Guardami amore mio, guarda tua moglie come gode, guarda che puttana fra due cazzi…” mi disse.
“Ti adoro Laura, ti piace fare la troia vero?” Le chiesi
“Da morire, sbattetemi, brutti porci, fate godere la vostra troia” continuò con la voce rotta dai nostri colpi.

“Vuoi farmi il culo anche tu vero amore?” Mi chiese dopo un po'
“Non vedo l'ora”
“Si ma voglio sempre due cazzi, è meraviglioso” Così dicendo la cagna si sfilò dalle nostre mazze. Mi fece rimanere sdraiato, si voltò e sempre a smorza candela, ma questa volta volgendomi la schiena, prese ad infilarsi il mio cazzo nel culo. Quel dolce buchetto era una meraviglia, anche se era appena stato sconquassato dal mattarello di Andrea aveva ripreso immediatamente il suo tono muscolare e subito dopo essere stato trafitto dalla mia cappella si era immediatamente avviluppato al mio cazzo.

Sentivo quel caldo pertugio stringermi l'uccello, stavo godendo come un matto. Mia moglie si stese sul mio petto offrendo la fica in maniera oscena al suo giovane amante mentre il suo buco del culo era impalato dal mio cazzo.
Andrea questa volta fu molto meno delicato e fiondo il suo paletto nella fica di Laura in maniera piuttosto violenta. Questa emise un grido soffocato:
“Cazzo Andre, mi fai male”
“Ma quale male” rispose lui “pensa a godere… troia”
“fanculo, scopa stronzo” le rispose lei
Laura si abbandonò completamente ai nostri due cazzi che la sfondavano.

Con una mano prese a massaggiarsi e stimolarsi il clitoride, cominciando dopo un po' ad ansimare sempre più violentemente fino a quando spinse Andrea fuori dal suo corpo e gli schizzò del liquido vaginale sul cazzo, mentre altri due zampilli le colarono lungo l'inguine annegando il mio uccello che nel frattempo se ne stava sempre infilato nel culo.
“Magnifico, ragazzi…” Sospirò mia moglie. “Continua a scoparmi il culo Franco ti prego”
La afferrai in vita ed entrambi ci girammo sul fianco, a quel punto la penetrai in fica.

Era unta, viscida e caldissima, sentivo il mio uccello sguazzare in quel lago di godimento. Mentre continuavo a scoparla sul fianco, nella sua bocca era tornato il cazzone di Andrea. Mi sfilai e mentre Laura seguitava a spompinare il ragazzo, non resistetti alla tentazione di affondare la mia lingua in mezzo a tutto quel lago che colava dalla sua fica. Il sapore della sborrata di mia moglie era fantastico. Mi riempii il viso di tutta quella bella sbrodolata.

Roteavo la lingua in maniera così veloce e così indelicata che dopo poco sentii quella cagna venire nuovamente. A quel punto anche noi maschietti eravamo cotti a puntino, tanto che decisi di infilarlo anch'io nella sua bocca mentre Andrea pensò di rinfoderare il suo gioiello nella fica allagata della mia signora. Dopo pochi colpi ed una breve slinguazzata, con una sincronia senza pari sia io che Andrea esplodemmo. Io per primo inondai la bocca ed il viso di mia moglie, la quale cercò di non farsi scappare neanche una goccia ma non ci riuscì.

Avevo spruzzato una quantità industriale di sperma ed un po' di questo inevitabilmente le colò dalla bocca grondando e penzolando dal suo bel visino. Nel mentre stavo sborrando in maniera sublime anche il nostro giovane amico riempì la fica di Laura. Dopo aver anch'egli effettuato una sborrata colossale estrasse il cazzo dal pertugio ove vi era infilato e copiosamente tutto il suo succo prese ad uscire colando sull'inguine e fra le cosce della mia beata signora che ora si trovava sommersa dallo sperma.

La soddisfazione fu tale che ci abbandonammo tutti e tre sul letto. Esausti e felicissimi. La visione di mia moglie ricoperta di sperma era qualcosa che mi mandava al settimo cielo, vedere un nostro amico sul nostro letto a condividere in maniera così intensa i nostri piaceri era qualcosa di appagante per entrambi.
Ci abbandonammo ad un sonnellino.
Dopo circa un'oretta ci svegliammo, ognuno di noi si fece una doccia e poi cominciò il terzo round e così per tutta la notte.

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