Laura l’uomo di colore.

Racconto trovato in rete su xhamster

Dopo tanti anni di matrimonio gli stimoli sessuali sono andati via via scemando, l’abitudine regna sovrana in quei due metri quadri di materasso, ogni tanto una scopata nel solito sistema, apertura cosce, entrata cazzo, movimenti regolari, orgasmo e buona notte. La mia fantasia cominciava a varcare i confini invalicabili definiti da molti volgari, assurdi, fuori della logica dalla buona creanza e buona educazione, intanto però a letto si spegneva lentamente la voglia di sesso.

Sì!!! Quella voglia sfrenata di non avere limiti come era all'inizio, purtroppo il tempo è complice dell’abitudine e ogni rapporto diventa “regolarmente normale”, non siamo più dei ragazzi ma ancora ci facciamo la nostra figura.
Laura è ancora una bella donna, magra, una terza di seno, due belle cosce diritte, capelli neri a caschetto, insomma una bella figa, nella canonica scopata settimanale cominciai a mettere un pò di pepe usando la fantasia, esaltando la sua bellezza e facendole capire che era ancora una donna desiderabile, facevo leva sul suo amor proprio, mi accorgevo che quando all'orecchio le sussurravo frasi del tipo.

“Laura, chissà quanti uomini ti guardano e ti vorrebbero scopare. “
Lei non si sottraeva anzi continuava a muoversi e a farfugliare frasi confuse tipo.
“Siiiii Marco… mi piacerebbe. “
“Ohhhhh ma cosa dici Marco. “
Sapevo che in Laura c’era una voglia di trasgressione, volevo tirargliela fuori facendole capire che avevamo ancora delle possibilità di vivere qualche momento piacevole e dopo alcune discussioni cominciammo a mettere in pratica piccole fantasie erotiche.

In passato avevamo già attuato simili giochetti, alcune sere in casa si vestita con gonne corte senza mutandine, piegandosi apposta per farmi vedere la figa, oppure se le telefonava qualche sua amica lei le parlava e mi faceva mettere davanti col cazzo di fuori masturbandomi fino a farmi venire, una sera andammo a casa di amici, si vestì provocante più del solito, mentre cenavamo mi disse all'orecchio.
“Ho le autoreggenti, non ho messo le mutande e sono bagnata.


Quando ci siamo seduti sul divano mostrava le gambe un pò più del solito facendo eccitare il nostro amico che le sedeva di fronte, tornando a casa in auto mi tirò fuori il cazzo e cominciò a farmi una sega. Arrivati a casa cominciammo i preliminari e si atteggiava a puttana, le piaceva sentirsi puttana, a letto mentre scopavamo ed io avevo cominciato a fantasticare e lei mi disse.
“Sai Marco, mi piacerebbe fare qualcosa di diverso…”
“Di diverso??? Fammi un'esempio Laura?”
Risposi io e lei.

“Bhe Marco… farmi toccare da qualcun'altro o provare se riesco a far eccitare ancora qualche cazzo. “
Dopo queste sue affermazioni comprai dei film porno, quando li guardavamo scopavamo eccitati come due ragazzini, un giorno in un sexyshop comprai un paio di cazzi di lattice, uno normale l’altro grosso e lungo, quando li vide un sorriso malizioso accompagnò la sua espressione di meraviglia. Una sera si fece trovare seminuda a letto, aveva indosso solo un reggicalze e le calze a rete nere, rimasi a bocca aperta, era sdraiata con la figa aperta, si stava masturbando, si era infilato il cazzo grosso nella figa e l’altro lo teneva in mano succhiandolo.

La guardai arrapandomi subito, si era truccata pesantemente, da puttana di strada, mi avvicinai, le mise il cazzo in bocca la girai e cominciai a leccarle il culo, sapevo che era stretta e non gradiva molto l’inculata ma stavolta ero sicuro che non avrebbe detto nulla. Cominciai a penetrarla dolcemente con il vibro piccolo, lei si muoveva aiutandosi nella penetrazione, si era infilata nella figa tutto il cazzo finto e continuava a masturbarsi, tolsi il cazzo finto dal culo insalivandogli il buco poi gli appoggiai il mio cazzo, sapevo che se le faceva un pò male e sentivo le sue parole confuse.

“Sììì, dai Marco mi piace avere due cazzi dentro. “
Percepivo nel suo sfintere il volume dell’altro cazzo, la mia scopata da dolce iniziò ad essere sempre più veloce, potente, gli scaricai tutto il mio sperma dentro, lei mugolava come una cagna in calore continuando a muoversi per sentire meglio le due penetrazioni, era sazia, essere riempita in tutti e due i buchi le era piaciuto molto. Avevamo cominciato a diventare dei maiali, non mancava occasione per eccitarci, un giorno ci venne una bella idea, su internet abbiamo scoperto un sito dove si pubblicano le foto porno, allora la fotografavo in tutte le pose immaginabili coprendole sempre la faccia.

Ogni volta che rivedevamo il nostro book e leggevamo i vari messaggi lasciati ci eccitavano tanto, Laura si compiaceva delle frasi lasciate da quel'ignoti sconosciuti, dopo questi esperimenti decidemmo di fare qualcosa di più eccitante, più forte, però bisognava che nessuno ci potesse riconoscere, fuori, lontano da occhi indiscreti che danno alito a dicerie malefiche.
Decidemmo di andare a fare una gita in auto senza meta, appena imboccammo l’autostrada nel suo viso era apparsa una certa malizia, aprì il suo borsone e tirò fuori una bella minigonna, tolse i jeans lasciandomi senza fiato.

Un bel perizoma aveva preso il posto delle solite mutande, senza scomporsi si infilò la minigonna, non curandosi delle auto che ci sorpassavano si tolse la maglietta e il reggiseno e toccandosi le tette esclamava.
“Sono ancora belle dure, vero Marco?”
Indossò una camicia stretta che esaltava le sue forme, non si abbottonò i primi bottoni per far intravedere il seno che sembrava volesse uscire dalla camicia.
“Si si! sono ancora attraente.


Ripeteva rallegrandosi del suo aspetto, tirò fuori una trousse, si rifece il trucco esaltando il taglio dei suoi occhi neri e rimarcandosi le labbra con un rossetto, dopo che finì di sistemarsi mi disse ad alta voce guardandomi negli occhi.
“Ecco adesso sono a posto! Mi piace questo look da troia. “
Il cazzo mi era diventato duro, nel vederla in quel modo mi lasciava scioccato.
“Marco amore mio. “
Mi disse con voce suadente.

“Mi volevi più troia… adesso sono tutti cazzi tuoi. “
Non resistevo più, il mio cazzo pulsava nei pantaloni, voleva un piccolo assaggio, la pregai di toccarmi, lei con la sua mano mi aprì la cerniera, tirò fuori il cazzo, lo accarezzò con dolcezza e chinandosi sopra lo ingoio per pochi secondi poi richiuse il tutto e guardandomi mentre si leccava le labbra sussurrò.
“Dopo continuiamo… ma amore fermiamoci all'autogrill che devo collaudare una cosa per favore.


La sua voce era cambiata, aveva un tono particolare, Laura scese dall'auto allargandosi le cosce volutamente mostrando a qualche fortunato che guardava la sua figa che sicuramente era già bagnata, nell'autogrill si chinava apposta per scegliere qualcosa da comprare, lo spettacolo era arrapante con quelle cosce e quei seni provocanti non passava inosservata, tutti gli uomini la spogliavano con gli occhi, saliti in auto e ripartiti mi prese la mano e se la portò sulla figa.

“Marco vedi sono tutta bagnata ed eccitata, ti piace toccarmi? Allora guarda. “
Si mise il mio dito dentro la figa e cominciò a masturbarsi e in pochi secondi venne.
“Sì mi piace mentre gli altri mi guardano, mi eccita tanto, non ne potevo più ero eccitatissima nel sentirmi tutti quegli occhi addosso, volevo un orgasmo, adesso voglio godere e a te penso dopo. “
Uscii dall'autostrada, cercai un albergo, mi fermai alla periferia di una grande città, entrai in stanza e come un pazzo cominciai a baciarla e toccarla tutta, le mie mani palpavano tutti i suoi seni, mi ero attaccato ai suoi capezzoli con avidità.

La posai sul letto e allargandole le cosce cominciai a leccarla e succhiarla assaporando la sua figa piena di umori, il clitoride si era ingrossato, sentivo i suoi spasmi e i suoi sussulti in bocca. Il mio cazzo era d’acciaio volevo quella figa, Laura con prepotenza lo prese in mano cominciando a masturbarmi e se lo mise in bocca, sentivo quel calore avvolgermi il ghiande, se lo portava fino in gola e appena le mancava il respiro lo tirava fuori.

L’orgasmo stava arrivando, lei lo percepii, mi abbraccio le natiche, non mollò quel cazzo che le inondava la bocca di sperma caldo inghiottendolo voluttuosamente poi strofinandoselo in faccia gocciolante con la lingua mi leccò e me lo pulì tutto. Mi addormentai profondamente girandola di lato, abbracciandola da dietro tenevo le sue tette fra le mie mani appoggiandole il cazzo sul fondo schiena, era stato bello ma sapevamo tutti e due che non bastava, volevamo una trasgressione nel vero senso della parola ma la paura ci prendeva scoraggiandoci.

Dopo tante incertezze eravamo arrivati alla conclusione che volevamo provare sensazioni forti mai provate, avevamo individuati alcuni posticini adatti alla nostra fantasia, in un viale semibuio c’erano dei ragazzi sul marciapiede, erano dei cigolò. L’idea di caricarne uno ci piaceva tanto, sarebbe stata una prima esperienza molto forte, lei guardava, mentre con l’auto a passo d’uomo camminavamo vicino al marciapiede.
“Marco!!! Mi piacerebbe caricare un bel ragazzo ma non per farmi scopare solo per toccarlo, per provare.


Fermai l’auto, si avvicinò un ragazzo che guardando mia moglie disse.
Ciao, mi chiamo Luca, se volete salgo, non chiedo molto. “
Laura gli apri la porta, lo fece salire e si sedette dietro accanto a lui, lo guardava, era un bel ragazzo e gli disse subito.
“Luca, io voglio solo toccarti, tu devi fare quello che ti dico io, anche perché mio marito non è un depravato e vuole solo farmi passare un piacere, OK???”
“OK.


Rispose Luca, ci fermammo in un’area di parcheggio indicata dal ragazzo, era semivuota, adatta alla situazione, infatti le poche auto parcheggiate avevano i vetri appannati, Laura cominciò a toccare Luca accarezzandolo sotto la camicia, palpandolo, io in ginocchio sul sedile anteriore girato li guardavo. Laura si era alzata la gonna mostrando le sue gambe e le calze autoreggenti, non aveva messo il perizoma, si era aperta le cosce e mostrava la sua figa a Luca, gli prese una mano e se la portò sulla figa invitandolo ad accarezzarla lentamente.

Luca ubbidiva silenziosamente, io guardavo eccitato e tirandomi il cazzo fuori cominciai a masturbarmi, allora Laura chiese a Luca di tirarsi fuori il cazzo, cosa che fece subito mostrando un membro abbastanza grosso e lungo, cominciò tra loro un dialogo a basse voce molto eccitante
“Dimmi Luca ti faccio eccitare?”
“Si Laura sei molto bella”
“La mia figa è bagnata?”
“Si! molto bagnata”
“Adesso mio bel giovane ti faccio vedere una cosa.


Si tolse la camicia e i seni uscirono fuori con i capezzoli duri eccitati. “
“Succhiami un seno da bravo, lentamente però. “
Luca comincio a succhiare quel seno avidamente, mentre Laura gli aveva preso il cazzo in mano e cominciava a masturbarlo.
“Così vengo Laura. “
“NO! Adesso devi aspettare mio bel maschio. “
“Tu Marco, invece di guardare succhiami l’altro seno. “
Aveva preso un tono autorevole, comandava quel gioco sapendo che nessuno l’avrebbe fermata, dopo un pò staccò me e Luca dai seni, girandosi si appoggiò sul sedile con la schiena a cosce larghe e intimò a Luca di leccarle la figa e lui cominciò a leccarla lentamente obbedendo ai suoi ordini.

“Più su Luca. “
“Allunga la lingua… fammela sentire dentro. ”
“Adesso succhiami il clitoride. “
“Adesso scendi fino al culo e leccalo facendomi sentire la lingua dentro. ”
I suoi gemiti mi eccitavano e strozzavo il mio cazzo che stava per esplodere, conoscendola sapevo quando veniva ma stavolta però il suo orgasmo non arrivava, si stava godendo quella lingua e non capiva più nulla. Luca era eccitato come un maiale, aveva voglia di affondargli il cazzo dentro ma lei continuava nel suo gioco, lo fece alzare facendolo sedere accanto a Lei e prendendogli il cazzo cominciò a masturbarlo.

Mi prese per i capelli e iniziò a baciarmi appassionatamente mentre con la mano tormentava quel cazzo che sembrava esplodere da un momento all'altro, i gemiti di Luca l’eccitavano come una troia. Mi face appoggiare il cazzo in modo da farmi una pompa mentre con la mano continuava a masturbare l’altro cazzo, le sborrai in bocca tutto il mio sperma copiosamente e anche quel poveretto venne schizzando il suo sperma tra le mani di mia moglie, nel sentire queste sensazioni stava venendo anche lei, ci ricomponemmo, pagammo il ragazzo e accompagnandolo al suo posto noi tornammo in albergo.

Arrivati in stanza si mise subito sul letto allargandosi le cosce, con le sue dita si allargava la figa mostrandosi tutta aperta e invitandomi a leccargliela, la mia lingua cominciò a muoversi, era un lago in piena sentivo colare i suoi umori e Laura mi incitava dicendomi.
“Marco tu sei molto più bravo di Luca, sai penetrarmi con la lingua abbastanza da darmi un piacere bellissimo, scopami fortemente, fammi sentire tutto il tuo cazzo dentro.


La penetravo continuamente e lei godeva sussurrandomi all'orecchio.
“Marco, mi è piaciuto masturbare un altro cazzo, mi è piaciuto sentire un’altra lingua nella figa, mi è piaciuto farmi succhiare il seno, vienimi dentro adesso voglio sentire il tuo sperma che mi inonda, vai porco. “
Il mio orgasmo arrivò forte, mentre arrivava affondavo più che potevo il mio cazzo dentro la sua figa, venivo meravigliosamente e sentivo mia moglie che godeva come la più perversa delle troie.

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