La terrazza sul mare

Era l’estate della maturitá per Paolo. L’aveva passata con un ottimo 85 e ora si stava godendo il meritato riposo. Avrebbe passato una settimana al mare con la famiglia, prima di partire con due amici per la Germania.
I suoi, come ogni anno, avevano affittato una casa in Liguria per scappare dal caldo della cittá. La casa era un palazzina di due piani ed era composta da due appartamenti e un terrazzo comune.

Si trovava in collina a circa 15 minuti dal mare e dal terrazzo si poteva dominare tutto il piccolo golfo. Il terrazzo era il luogo preferito da Paolo. Adorava leggere e prendere il sole stando sdraiato sul lettino e guardando quello stupendo panorama.
Nell’appartamento dei vicini viveva una giovane coppia di trentenni. Lei era un maestra di scuola media e passava li tutte le estati. Lui invece faceva avanti e indietro dal lavoro nei week-end.

Sin dal primo giorno in cui si erano incontrati ,Paolo aveva sempre avuto un forte interesse per la ragazza, Sofia. Aveva un fisico perfetto, un sedere tondo e sodo. Non aveva un seno molto grande ma era veramente molto bella. E molte volte gli era parso che Sofia ricambiasse le sue attenzioni. Paolo d’altronde si era sempre ritenuto un bel ragazzo. Alto 1. 85, fisico asciutto e occhi verdi.
Il lunedi mattina il compagno di Sofia parti per andare al lavoro, mentre i genitori di Paolo decisero di scendere in paese per rincontrare un paio di amici.

Paolo non si era mai trovato tanto bene in quel posto. Non si era mai fatto molti amici in vacanza e inoltre quei pochi che aveva, non erano ancora arrivati quell’anno.
Cosi quella mattina decise di rimanere a casa.
Prese un libro, una sdraio e si mise a leggere sul terrazzo.
Ad un tratto, dall’altro appartamento comparse Sofia. Indossava un costume nero con delle perline ma era senza pezzo di sopra.

Era coperta solo da un pare che pero lasciava a Paolo ben poca da immaginare.
Saluto Paolo con un sorriso, che al ragazzo sembró molto malizioso, e si sdraio sul lettino accanto al suo. Nessuno disse nulla per un un’oretta, quando all’improvviso Sofia chiese: “ehi, e’ un problema se mi tolgo il pare e il costume? Vorrei avere una buona abbronzatura uniforme quest’anno. ”
Paolo rimase interdetto ma non poté che acconsentire. Sofia si tolse le mutande, rivelando la sua meravigliosa figa, completamente depilata.

Maliziosamente si chinó per raccogliere il pare che le era caduto, e facendo questo mostró tutto il suo bel culo proprio in faccia a Paolo.
Il ragazzo non ci capí piú nulla. Il suo cazzo divenne duro come il marmo e il costume che aveva addosso non riusciva piú a nascondere i suoi 22 cm.
Sofia non faticó ad accorgersene.
“Ehi, vuoi che ti risolva il problema che hai li sotto?”, disse sorridendo.

Paolo non ebbe neanche il tempo di rispondere che Sofia era giá a cavalcioni sopra di lui.
“Perché non ci divertiamo un pochino?” Cosi dicendo fece scorrere la sua mano su tutto il corpo di Paolo, per poi fermarsi sul pacco.
“Vediamo cosa abbiamo qui…”. Inizió a toccargli il cazzo e lo estrasse dal costume. Sofia si spaventó alla vista. Era il pene piú grande che avesse mai visto. Paolo se ne accorse.

Sapeva di avere ottime doti a letto e prese in mano la situazione.
Sofia era ancora scioccata da quello che aveva appena visto. Paolo le mise una mano dietro la testa e la accompagnó dritta sul cazzo. Sofia inizió a leccarglielo lentamente, quasi solo baciandolo. Dopo un pó inizio a metterselo in bocca, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a farcelo entrare tutto.
Mentre Sofia continuava a spompinare il cazzo di Paolo, il ragazzo fece muovere la ragazza in modo da mettersi a 69.

Inizió a leccarle la figa, che era giá molto bagnata. Allo stesso tempo si mise a penetrarle l’ano. Il buco era veramente molto stretto, ma Paolo continuava in questo suo gioco.
Dopo circa 10 minuti Sofia venne sulla sua faccia. A questo punto Paolo fece fermare la ragazza e la fece sdraiare sul lettino. ?Sofia era preoccupata per quello che stava per accadere. Il piano iniziale era solo quello di far divertire un po il ragazzo, ma ora le cose erano cambiate: non comandava piú lei il gioco.

Paolo le alzó le gambe con una mano e con l’altro continuó a penetrarle il buco del culo. Sofia capí cosa voleva il ragazzo.
“Paolo non ti azzardare! E’ troppo grande e non l’ho mai preso li!”
Ma a Paolo non interessava. Un attimo dopo le aveva messo il cazzo nel culo. Sofia urló per il dolore. Paolo inizió a muoversi e la ragazza, pur provando ancora dolore, non pote che iniziare a godere.

La scopó lentamente per 5 minuti, poi, con il buco che si era allargato, la fece mettere a pecora con la testa rivolta verso la testa della sdraio. E inizio a dare colpi piú forti. Sofia era completamente in balia del dolore e del piacere che stava provando. Dopo 10 minuti a ritmo molto intenso Paolo non ce la faceva piú. Doveva venire. E questa volta a sorpresa Sofia disse: “ vienimi pure nel culo, te lo sei meritato”.

Cosi dicendo Paolo le riempi tutto il buco con la sua sborra calda.
Erano entrambi sfiniti ma felici.
Durante la settimana Paolo non scese mai in spiaggia. Continuarono a farlo tutti i giorni, molte volte piú volte nello stesso giorno.

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