La telefonata rivelatrice

Ben era rientrato velocemnte a casa perché aveva bisogno di un documento. Lascia in strada l' auto per non perdere tempo a metterla in garage, dovendo subito rientrare al lavoro. Ha l'ufficio nel seminterrato e appena dentro inzia a cercare nei suoi faldoni. Sente la voce di sua moglie che mentre rientra in casa da lavoro sta parlando al telefono con qualcuno. Ben non capisce subito le parole della moglie ma poi una volta entrata nella villetta le sue parole diventano distinte.

Sta parlando con la sua amica Lucia.

“Guarda Lucy,” sta dicendo Gianna: “Un portento! non smetterebbe mai.. Mi sta sempre addosso… AH, ma io gli tengo testa eccome! Deve copire bene che donna sono io, mica quelle sciacquette della Cristina e della Luisa… Con me ha trovato pane per i suoi denti il bello!” poi un pò di silenzio e riprende: “In pausa pranzo me lo sono tirato in ufficio e gli ho fatto una pompa che non ti dico… Veloce ma di quelle che… Ma lo sai che il porco ha voluto il culo al volo?….

Si si non resiste, gli piace la donna culona e con me di culo ne ha a volontà! Ahahahahaha. Dai Lucy, sono a casa, mi spoglio e poi ti richiamo… Ma certo che avevo paura che ci beccassero; ma sai com'è! la fortuna aiuta i coraggiosi ahahahah. Insomma una sveltina di culo: jeans e slip alle ginocchia, mi sono messa a 90° e via! in mezzo minuto m'ha riempita, il porco…. Con quella sua faccia da eterno bambino ci tromba tutte… Ah, ma con me se crede di farmi con una botta e via si sbaglia… Sai da quand'è che me la tiro?… Due mesi che ci prova e che mi smania dietro… Si si, ahahahah.

Dai lasciami andare che mi doccio” Ben sente i passi di lei coi tacchi, poi sente che lei si toglie le scarpe e cammina nuda sul pavimento. Ne sente i passi che vanno verso la camera poi in bagno. La sente pisciare con uno scroscio e anche scoreggiare; poi sente lo scroscio della doccia. Lui è fermo, allibito, sconcertato, confuso. Non ha ancora realizzato in tutta la sua dimensione che sua moglie lo cornifica con un collega, ma con chi? Chi è lui? Non sa cosa fare: salire in casa e fare una tragedia? uscire pian piano e rifletterci sopra? Non sa decidersi.

E' sotto shock. Confuso, umiliato. Si sente le gambe deboli. ‘Oddio, sono cornuto.., Mi fa le corna… Mi tradisce… Che troia!!' Sente di non avere la forza di affrontarla. Si sente fuori posto. Poi si riprende un pò e sente di voler piangere. Cerca di resistere. Vuole scappare di li. Esce con cautela dalla villetta. Monta in auto e si avvia. Ora può piangere, sfogarsi. Geme, si lamenta. Non sa bene dove andare. Si ferma a un bar e beve due bicchieri di vino di seguito, poi riparte.

Mntre guida senza meta, un pò stordito dal vino, squilla il cellulare. Vede che è sua moglie. Non risponde. Sua moglie riprova e riprova. Infine lui prende il cellulare e risponde. Sua moglie gli fa una sfuriata perché non le ha risposto subito. Lui balmetta una scusa. Lei sente che lui ha qualcosa e cambia tono. Cerca di sapere. Lui inventa una scusa di lavoro. Lei è perplessa ma accetta e si infoma di quando rientrerà.

Poi si salutano.
Gianna deve scendere nel seminterrato. Davanti alla porta semichisa si blocca. Teme che qualcuno si sia introdotto. Poi si fa coraggio e entra. Vede che non c'è nessuno e si tranquillizza. Poi vede le carte che suo marito ha consultato sparse sulla scrivania. ‘Stamani non c'erano…' pensa. Ne è sicura. Dunque suo marito è rientrato… Ma quando? Le prende la paura: non avrà mica udito la telefonata? Pensa e ripensa… Forse si, forse no.

Prende il cellulare e lo chiama: “Dove sei?… Bene… Senti, ma sei tornato a casa?… Come perchè! hai lasciato la porticina aperta!… Ma come non si stato tu!… E chi allora?… Ah! sei rientrato allora… e a che ora?”. Lui evidentemente balbetta qualcosa che a Gianna, che lo conosce bene, fa intravedere la realtà: suo marito ha sentito e ora sa di essere cornuto. Ma Gianna è una donna che ragiona e pensa che se suo marito non è salito su a fare casino vuol dire che la la cosa può gestire.

Lei sa di essere dominante su di lui… Ammettere tutto o negare tutto inventando una frottola? Decide di aspettare cosa dirà lui e comportarsi di conseguenza.
‘Eccolo, è lui' pensa Gianna sentendo suo marito rientrare. Lo guarda attentamente e legge subito le sue emozioni. Lui non la guarda direttamente, si vede che non sa come affrontare la faccenda. E' rigido e si muove piano, le sta lontano. Gianna capisce che deve agire. Gli va inconto e lo prende con le braccia guardandolo fisso negli occhi.

Lui tenta di guardare oltre ma lei lo scrolla costringendolo a guardarla. Ora sono occhi negli occhi e in quelli di lui iniziano a sgorgare le lacrime. Diventa rosso per reprimere il pianto. Lei lo toglie dall'imbarazzo tirandolo a se. Lo stringe e lui inizia a singhiozzare. “Hai sentito tutto, vero?” gli sussurra lei all'orecchio? Lui singhizza forte: “Si.. SI!! TROIA! SI!!” le grida singhizzando forte. Ginna però conosce suo marito e lo lascia sfogare.

Non replica, non ribatte, non si difende. Pian piano i singhizzi di lui si placano e le offese cessano. “Perché!?… Perché!?… Perché mi hai tradito?… Perchè?” Lei lo tiene stretto a se; lui cerca di sottrarsi alla stretta ma lei lo tiene con tutte le forze. “Ti amo! Ti amo! Amo te, solo te!” gli dice lei con voce dolce ma ferma: “Solo te, capisci?” e lo scuote un pò per fargli alzare lo sguardo.

Lui ora la guarda e lei vede i suoi lacrimoni. Gli fa un pò penna. Si allunga per dargli un bacio sulle labbra ma lui le sfugge, volta la faccia, la rspinge, le dice no no. Lei insiste e seguita a sussurrargli dei rassicuranti ti amo. Lui scuote la testa, si schernisce. Ora la voce di lei si fa dolce mentre gli sussurra i suoi rassicuranti ti amo. Infine lui cede alla bocca di lei che cerca la sua.

Lei dentro di se sente prossima la vittoria. Unisce le labbra alle sue e preme con la lingua sulle sue labbra chiuse. Si stacca un attimo e gli dice perentoria ma dolce: “Baciami!” Lui cede e la lingua di lei entra trionfante nella bocca di lui. Lui non reagisce, ma lei sa come fare. Alla fine le lingue si sfiorano, si premono, si cercano, si frunano. lui si abbandona al bacio di lei che ora avanza verso la vittoria.

Lei lo spinge verso il divano e lui ci si siede con lei vicina. Sempre bocca a bocca lei inizia a spogliarlo. Lui si lascia fare. E' bravissima a spogliarlo tutto senza staccarsi da lui. E… Miracolo!! Lui ha l' erezione. Una erezione che da tempo Gianna non vedeva. Glielo afferra, glielo stringe, glielo masturba: il pene di Ben è rigido come non lo è stato mai. Lui geme senza staccare la bocca da quella di lei.

Il loro bacio più lungo da quando si conoscono. Ora lei si è smutandata e spinge lui facendolo distendere. E' eccitata anche lei e ha la vulva fradicia di umore. Gli è subito sopra e sempre dandogli tanti baci sulla bocca e su tutto il volto prende il membro e se lo infila dentre. E' cosi bagnata che il pene di Ben piuttosto poiccolo, le esce due o tre volte. Ma lei subito se lo riabbocca e inzia a trombarlo.

Lui ora da sotto la guarda negli occhi. Lei lo riguarda. Lui vede il volto di sua moglie sconvolto dal piacere e non regge: sobbalzando sul divane, gemendo forte, le viene dentro. Lei non è ancora pronta per l'orgasmo ma lo finge; lo finge talmente bene che lui le crede. Si sente quasi orgoglioso di se per riuscire a far godere così sua moglie. Lei si affloscia su di lui e tutti e due col fiatone stanno uno sull'altro.

Lei ha vinto. Ora c'è a gestire il dopo.
Quello che ora Gianna sa è che lui ha accettato le corna. Quello che lui non sa è che le corna non solo ci saranno ancora ma che ne trarrà piacere perché le corna hanno creato fra loro una nuova e diversa realtà trasgressiva.
Si siedono e si guardano. Lui ora quasi quasi non vorrebbe neppure parlarne delle corna, troppo bello è stato il loro momento d'amore.

Ma lei no. Lei vuole creare una situazione stabile: vuole in cazzo dell'amante e la condiscendenza del marito cornuto e contento. Inizia a spiegargli che l'uomo in questione è una persona che conta in Azienda e che dandosi a lui ha difeso il suo posto di lavoro, messo a rischio da due colleghe invidiose che con le loro lusinghe rivolte al Capo volevano metterla fuori gioco. Anni di lavoro sarebbe saltati, persi. Ma lei ha sfruttato il fatto di piare a lui per fregarle.

A lei Gianna, di Marco, il Capo, non interessa proprio niente dice a Ben. La vita è una guerra e in guerra tutto è lecito, gli dice. Il loro benessere ne avrebbe risentito. “Potevi parlarmene…” Sussurra Ben sconcertato ma già avviato sulla via del crederle. “No!” Io ti amo più della mia vita e non avrei mai voluto farti soffrire. Non c'è di mezzo il cuore quendi avresti solo sofferto… Capisci?” Ben annuisce. “E' fatta!” pensa Gianna.

“Sai,” aggiunge: “Che lui va pazzo per il mio culo e che con questo lo giro e lo rigiro come voglio?” Poi aggiunge spregiudicatamente dei dettagli intimi. Incredibilmente questa sincerità Ben non se l'aspetatva e la valuta come una prova di verità. Si sente tranquillo ora che sua moglie gli convessa i dettagli intimi di ciò che fa con la'amante. Gianna racconta che lui la tromba di continuo mentre le altre due ‘troie' ora che ha lei le tratta male.

Aggiunge che una volta lei lo ha trascinato in bagno e gli ha ha dato il culo, e mentre lui la inculava gli ha chiesto di mandarle in un'altra sede. Lui preso da piace e dall'orgasmo le ha promesso che lo avrebbe fatto. Ben ebbe una sopresa: una nuova l'erezione. Mai aveva avuto due erezioni così vicine. Gianna vide a capì. Gli afferrò il membro e prese a masturbaglielo mentre gli raccontava dettagli sempre più intimi.

Lo sentiva gemere di piacere. Ben aveva la testa buttata indietro e mormorava dei si.
“Amore, se vuoi che smetta con Marco io smetterò… Lo vuoi?…” Il no di lui giunse subito, poi aggiunse: “Si si, voglio che seguiti… Ho capito che ami me… Che lo fai per vendicarti delle tue colelghe” Gianna lo masturbava con maestria. Conosceva bene qul cazzo modesto. Con quello ora teneva in pungno suo marito e lo portava a desiderare le corna.

“Voi che ci trombi con Marco, vero amore?”

“Su si” mormorava lui annuendo.

“Vuoi che gli dia il culo e che lo spompini per poterlo usare come piace a me, vero?

“Si si” seguitava a sussurrare lui.

“Sei felice con me, vero amore, anche se faccio la troia con Marco?”

La risposta di Ben fu un lungo si, mentre si scuoteva convulsamente sotto l'orgasmo.

Il suo primo orgasmo da neo-cornuto contento.

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