La prima volta non si scorda mai… Parte 2

Riuscii a massaggiare i piedi di mamma durante tutto il mese , purtroppo no tutti i giorni , avrei voluto farlo molto di più , ma evitavo di chiederglielo spesso per non farla insospettire.
La cosa che mi piaceva , oltre logicamente ai suoi piedi , era recarle piacere , mi ha sempre detto che sono bravo e che la rilasso.
Vivevo quella fase in eterno conflitto con me stesso , da una parte ero felice di poter toccare quelli che da sempre consideravo meravigliosi piedi , e dall'altra il non poter andare oltre , anche se avvolte senza che mamma se ne accorgesse le annusavo le piante , il loro odore è sempre stato accattivante.

Ho pensato a tanti modi per poter andare un pò oltre , magari per poterli baciare , morivo dalla voglia di conoscere il loro sapore , volevo succhiarli , sentire quelle bellissime piante a contatto con le mie labbra , con le mie guancie , annusarli profondamente , e non di sfuggita come accadeva.
Un giorno ero quasi sul punto di chiedere a mamma se avrei potuto darle dei baci ai piedi , ma come sempre , l'imbarazzo prese il sopravvento , e mi limitai a massaggiarli.

Più passava il tempo e più soffrivo , volevo quasi smettere anche di massaggiarle i piedi.
Passai un intero giorno a decidere come procedere , decisi che senza chiedere nulla a mamma , avrei agito al prossimo massaggio serale. Infatti quando massaggiavo i piedi di mamma di sera , forse anche a causa della stanchezza , spesso si addormentava , non profondamente , ma ritenevo a sufficienza per potermi togliere qualche curiosità , senza farmi scoprire.

Dopo cena mamma io ci mettevamo , e ancora lo facciamo , sul divano a guardare la tele , spesso le faccio sorbire film d'azione , o partite di calcio , e spesso io mi devo sorbire polpettoni d'amore , ma è un modo per farci compagnia.
Quella sera vi era un film d'azione , che mi sembrava perfetto , sicuramente non avrebbe attirato l'attenzione di mia madre , forse si sarebbe addormentata più facilmente.

Mentre il film era all'inizio , proposi a mamma il mio massaggio , lei senza rispondere , come spesso accade , sfilò le ciabatte e si distese sul divano , appoggiandomi i piedi nudi sulle gambe. quella sera sembrava tutto perfetto , aveva anche il mio smalto preferito , rosso , sulle sue dita è perfetto.
Senza attendere oltre comincio a massaggiarle i piedi , le piante morbide e un pò sudate mi regalarono la solita eccitazione.

Guardavo il film , e di sfuggita ammiravo i suoi piedi , ogni tanto lanciavo delle occhiate a mamma , per vedere se si assopiva , ma nulla , guardava il film , e commentava. Anche se mi piace commentare e parlottare durante i film con mamma , quella sera speravo che si addormentasse.
Verso la metà del secondo tempo , vidi i suoi occhi far fatica a rimanere aperti , proseguivo a massaggiarle i piedi , mi sentivo un pò vile , del resto non era carino approfittare del suo sonno , ma l'eccitazione era più forte del buon senso.

Ormai mamma si era addormentata , aspettai circa un quarto d'ora , mi sincerai che dormisse dando dei pizzicotti sotto le piante , sembrava non reagire , pensai che era il momento giusto.
Con una mano continuavo a massaggiare il suo piede destro , mentre l'altro lo alzai , portandomelo al naso , inalai a pieni polmoni , per tutto il tempo che volevo , l'odore era molto intenso , sembrava ancor più eccitante , ma solo perchè mi sentivo tranquillo , e lo annusavo più a lungo del solito.

Passai la sua pianta sulla mia guancia , poi sulla fronte , mi fa morire la sensazione di appiccicume della sua pianta sudata , è un qualcosa che non so spiegarvi. Con lo sguardo mi sinceravo spesso che mamma avesse gli occhi chiusi , non volevo che mi scoprisse , ero eccitato , ma allo stesso tempo avevo paura , avvolte tremavo come invaso da brividi , una stranissima sensazione.
Sentivo la voglia di assaporare il piede di mamma salirmi , la prima cosa che succhiai fu il suo tallone , poi salii ,succhiai tutta la pianta , poi lentamente un dito alla volta , ma la parte che preferisco è quella appena sotto le dita , e anche quella sera mi soffermai , non so per quanto, a succhiarla , avevo le labbra incollate alla sua pelle , e mentre succhiavo con la lingua le accarezzavo un millimetro alla volta.

Il sapore mi mandò in estasi , era buonissimo , meglio di quanto avevo immaginato , non riuscivo a staccarmi , e la mia eccitazione aveva raggiunto un livello mai avuto prima. Alzai anche l'altro piede , per prima cosa misi la mia faccia sotto le piante , le strofinavo , premendomele addosso , poi le iniziai ad annusare e succhiare entrambe.
Sinceramente persi il controllo , era come se non esistesse più nulla , solo io ed i piedi di mamma , non mi resi conto che li stavo leccando ed annusando come un forsennato , sembrava che non mi bastavano , erano troppi anni che aspettavo quel momento , e non riuscii a gestirlo.

Senza pensare abbassai il suo piede destro , lo feci istintivamente , comiciai a strofinare la pianta sulla patta dei pantaloncini , sopra il bozzo che formava il mio pene ,mentre continuavo a succhiare il sinistro ,. Il piacere durò forse tre secondi , perchè il terrore e l'imbarazzo ebbero il sopravvendo.
Mamma si svegliò , sicuramente mi ero mosso troppo velocemente e bruscamente , mi tolse subito I piedi dalle mani , e disse contemporaneamente
— Simone ma che cavolo fai???sei matto che ti prende
la sensazione più brutta della mia vita , mi sentivo una merda , mi sarei sotterrato , dissi solo
— Scusa scusa scusa mamma
come se avevo 5 anni scappai in camera , non riuscivo a guardarla , non volevo sentire nulla.

Fu la notte più brutta della mia vita , nemmeno quando papa se nè andato mi sentivo così , avevo fatto una grossa cazzata , avevo rovinato tutto , pensai di aver offeso a morte mamma.
Dopo un pò tornai silente in soggiorno , ma era vuoto , mamma era andata a dormire , mentre io non ci riuscii , pensavo a cosa pensasse , a che idea si era fatta , e a cosa mi avrebbe detto.

Mi ricordo che sono uscito di casa verso le cinque del mattino , per evitare di incontrare mia madre , spesso si faceva colazione insieme , ora la facciamo quasi regolarmente , ero terrorizzato al pensiero di incrociare il suo sguardo.
Non potei evitare però il confronto con lei , quando sono rientrato dal lavoro , non mi disse nemmeno ciao , ma solo
-Simone , io e te dobbiamo parlare.

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