la mamma della mia ex

Come dicevo nel racconto precedente, io lavoro con mia cugina e con un’altra donna, oltre al capo.
Questa donna, che principalmente si occupa di segretariato, è anche la mamma della mia ex ragazza.
È una donna sui quarant’anni, per la sua età è ancora attraente, ma la parte migliore sono le tette: ha dei seni enormi, ho sempre sognato di poterli toccare.
Prima di fidanzarmi con sua figlia, stavo con un’altra ragazza e spesso capitava che chiedessi alla mia collega consigli sul sesso.

Spesso capitava che parlassimo di sesso e che le facessi battute a doppio senso e lei ha sempre risposto; credevo lo facesse senza secondi fini, finchè una sera non siamo usciti io e lei per parlare di sua figlia e del fatto che mi avesse lasciato.
Decidiamo di vederci per cena, così non facciamo troppo tardi. Vado sotto casa sua, lei scende con addosso un vestito molto carino che mette in evidenza il suo enorme davanzale.

A quella vista mi eccito, ma poi mi ricompongo e ci avviamo verso il ristorante.
Mentre mangiamo, beviamo anche parecchio vino e discutiamo sull’accaduto con sua figlia.
Tra le varie cose che vengono dette, scopro che sua figlia si era confidata con lei anche su alcune cose dette e fatte mentre facevamo l’amore. Sapevo che sono molto legate e che si raccontano tutto, ma non sapevo fino a questo! Vabbò, subito non ci do molto peso e continuiamo a parlare e a bere vino.

Usciti da locale un po’ barcollanti, mi abbraccia per farmi capire che non è arrabbiata con me per aver fatto del male a sua figlia. In quel momento però, mi trovo davanti le enormi tette e mi eccito di nuovo; stavolta, essendo abbracciati, sente il rigonfiamento nei pantaloni e me lo fa notare. Rosso dalla vergogna, le chiedo scusa, me che quei seni enormi fanno questo effetto. Si mette a ridere e mi abbraccia di nuovo, ma stavolta una mano la allunga fino ad infilarmela dentro le mutande.

Preso dalla voglia di sesso, le chiedo perché lo stia facendo e lei mi spiega che sua figlia le aveva raccontato “alcune cose di me” e che voleva controllare di persona. A quel punto, non so con quale forza, le dico che se vuole, può controllare meglio se troviamo un posto appartato. Purtroppo non possiamo andare a casa sua perché c’è sua figlia, ma lei ha le chiavi dell’appartamento del suo compagno e che è li vicino.

Ormi non sto più pensando con la testa, ma con l’uccello. Ho voglia di vedere le sue tette, ho voglia di toccarle. Pochi minuti dopo, stiamo salendo. Apre la porta e mi lancia letteralmente sul letto, dicendo che non ce la fa più e che mi vuole. Mi spoglia e, guardandomi nudo, sussurra “mia figlia non stava scherzando”.
Si sdraia accanto a me e inizia a segarmi, mentre io le sto togliendo il vestito ed il reggiseno: finalmente posso vedere le tette! Enormi, solo questo mi viene da dire!
Mi butto in mezzo e le bacio, le accarezzo e le mordo.

Anche lei non sta più capendo nulla. Scendo sempre più giu con la testa e le sfilo via il perizoma. Ha una figa curata, ma non rasata. Lecco il clitoride e le grandi labbra; mi dice che sta impazzendo e mi prende e mi gira. Ora sono io sotto, lei si mette su di me e, aiutandosi con la mano, infila il mio cazzo dentro; poco per volta, scende fino a sentirlo tutto. Si agita sempre di più, sta godendo; sto per venire anche io le dico, mi prega di resistere ancora qualche minuto e che se resisto mi ricompenserà.

Quello che dice, mi fa venir voglia di concentrarmi, tant’è che lei poco dopo viene e io, come promesso, no.
Avendo resistito fino a quel momento, le dico che però è il mio turno; lei si sposta e lo prende in bocca, dicendomi che sa che io adoro i pompini! (minchia, addirittura questo le ha detto la figlia? Ma non mi importa) è divina! Infatti poco dopo le sborro in bocca e lei ingoia tutto.

Sfinita, si sdraia accanto a me, ma a me no basta voglio altro. Riprendo a leccarle la figa, che oramai è bagnata al massimo, la faccio girare ed inizio a lubrificarle il buchetto; so che a lei piace, lo aveva ammesso qualche volta. Infatti apprezza il mio gesto e, poco dopo, lei, volendolo anche li, si alza e va a cercare qualcosa che potesse lubrificare subito molto bene. Poco dopo torna con una cremina apposta, se la spalma davanti a me e facendomi vedere molto bene che nel mentre un dito era entrato e si sistema in modo da poterlo prendere dietro.

Mi sistemo dietro di lei, appoggio il cazzo e piano piano spingo. Entra abbastanza facilmente e lei sta gia ansimando dalla goduria. Sto un attimo fermo e poi inizio a muovermi, i primi colpi, piani, ma poi sempre più con foga. Lei è al limite, sta per venire di nuovo e io anche, ma stavolta non mi ferma più. Dentro e fuori, dentro e fuori, lei ormai è arrivata; l’orgasmo è immmenso, non riesce a smettere di godere, finchè non vengo anche io; lei sente fiotti di sperma riempirle il culo.

Mi muovo ancora un po’, finchè anche lei non smette di godere.
Siamo sfiniti entrambi. Lei va a lavarsi e a vestirsi, poi vado io.
Usciamo di li, zitti. Non pronunciamo più parole, fino al suo portone, dove lei mi dice che tutte le volte che litigherò con una ragazza (che sia sua figlia o no) di andare tranquillamente da lei che mi farà tornare il sorriso.

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