la bidella

A scuola ¬
inviato da Carla
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Mi chiamo Carla, ho 35 anni e faccio la bidella in un liceo scientifico. Sono alta 1,65 formosa con quarta di seno e un bellissimo culetto, ho i capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Sono sposata da 4 anni, ma la vita sessuale con mio marito non mi soddisfa, nonostante io sia una bella figa (così dicono i miei amici), non lo eccito abbastanza, così sono sempre alla ricerca di bei cazzi che mi soddisfino.

Vi voglio raccontare una bella esperienza che ho avuto a scuola dove lavoro. Una mattina stavo pulendo il gabinetto dei maschietti, ma non mi ero accorta che una delle porte era chiusa e che dentro c’erano due ragazzi. Quando si è aperta la porta mi si è presentata una scena che per qualsiasi donna sarebbe stata imbarazzante: stavano con i pantaloni calati e si stavano facendo una sega con un giornalino porno. Io però non mi sono lasciata scappare l’occasione e ho detto loro “ragazzi, ma se siete così eccitati perché non me lo avete detto prima, io sono sempre a vostra disposizione!”.

Nel dire questo ci siamo chiusi dentro, mi sono inginocchiata in mezzo a loro e ho iniziato a spompinarli. Marco e Giulio hanno 18 anni ma hanno dei bei cazzi: Marco è normodotato, ma Giulio ha una mazza di dimensioni notevoli, almeno 23 cm! Mi passavo i loro cazzi a turno in bocca, succhiandoli avidamente, da brava troia esperta (ho iniziato a fare pompini a 12 anni a mio zio), cercavo di metterli in bocca insieme ma erano troppo grossi, e loro ansimavano dicendo “che vacca di bidella che abbiamo e non lo sapevamo nemmeno!”.

Ad un certo punto mi sono messa a pecora perché avevo troppa voglia di essere sfondata da quei cazzi, mi sono alzata la gonna del vestito da lavoro e continuando a succhiare il cazzo di Marco, ho detto a Giulio di scoparmi con il suo randello. Non se lo è fatto ripetere due volte, mi ha scostato le mutandine e ha iniziato scoparmi con una foga tipica della sua età. Un cazzo grosso come quello è fantastico nella figa, e lui mi fotteva a tutta forza.

Io, tra una succhiata e l’altra, gli dicevo “si, fottimi forte sono la vostra puttana che fa tutto gratis, ancora, più forte!”. Poi, dopo essersi scambiati le posizioni un paio di volte, Giulio si è steso per terra e io, che ormai avevo addosso solo il reggiseno abbassato con le tette da fuori, mi sono infilata il suo cazzone nella figa e ho pregato Marco di incularmi a dovere.
Mi hanno sfondata ad un ritmo forsennato in un sandwich che non dimenticherò mai, entravano e uscivano dal mio culo e dalla mia figa in maniera alternata con forza e velocità, e non vi so dire quanti orgasmi ho raggiunto.

Poi, ad un certo punto, Marco è uscito dal mio culo e ha infilato il suo bastone nella mia figa già occupata dal supercazzo di Giulio. Mi sono sentita completamente aperta con quei due cazzi nella figa con le mie secrezioni vaginali che colavano lungo le cosce e mi hanno dovuto tappare la bocca perché volevo urlare il mio godimento immenso. Dopo anche Giulio ha voluto provare il mio secondo canale che dopo le ripetute bordate di Marco era abbondantemente aperto e lubrificato; è stata una gioia per me sentire quella sbarra di carne che entrava e usciva dal mio culetto.

Alla fine ,esausti si sono fatti una sega davanti alla mia bocca aperta, il primo a venire è stato Marco, sono riuscita a ingoiare quasi tutto, poi però quando ha sborrato Giulio non sono riuscita a bere tutto perché la sua pisciata di sborra era troppo abbondante e mi ha riempito il viso e le tette di sperma.
Ero veramente felice per quello che mi avevano fatto provare quei due ragazzi, così ho chiesto loro se volevano venire a casa mia quando non c’era mio marito, magari insieme a qualche amico o amica.

Questa esperienza mi ha anche fruttato dei momenti di dolci confidenze con la mia migliore amica. Ma queste sono altre storie.
Carla.

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