Jessica amica di mia figlia.

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Ho perso la testa per Jessica, lei è una ragazza incantevole, molto aggraziata che ha un corpo proporzionato, una gran figa, è un'amica di mia figlia e frequenta le superiori con lei, studiano sempre assieme e a volte cena con noi. Oggi me la trovo davanti a casa da sola, entriamo ma siamo soli, facciamo quattro chiacchiere e i miei occhi cadono sulle sue gambe, indossa una gonnella con uno spacco che lascia intravedere lo slip bianco.

Le vado alle spalle, le do un bacio sul collo e le stringo i seni, ho il cazzo duro e glielo faccio sentire tra le chiappe, mi sta parlando con voce suadente, è una mia impressione o quella giovane ragazza impertinente vuole altro? Indietreggia col culo e sente il mio bastone duro, si gira mi mette le braccia al collo e mi fa sentire la consistenza dei suoi seni, allungo la lingua e mi offre la sua così ci baciamo, appoggio una mano sul suo pancino liscio e scendo trovando prima lo slip e poi l’inizio della figa.

Gliela sfioro tutta è calda, bagnata, come la tocco si contrae, si lecca le labbra poi socchiude gli occhi e allarga le gambe, io non dovrei andare oltre ma la passione ha il sopravvento. C’inoltriamo tra gli alberi del giardino, quando siamo ben nascosti lascio cadere calzoni e slip, il mio membro è eretto, le prendo una mano e glielo faccio toccare, respira ansimando, le sue dita lo sfiorano, sente le vene turgide e si gusta le sue pulsazioni.

Toglie gonnella, slip e reggiseno mentre la sua mano stringe la cappella dolcemente, s’inginocchia e allunga la lingua timorosa, tocca la cappella poi la ritrae spaventata, le metto un dito nella vagina e lo muovo piano senza penetrarla molto. Con un movimento deciso si schiaccia contro il mio addome tra i nostri corpi non passa neanche l’aria, ci muoviamo insieme ed il suo viso è disteso e felice, ci baciamo, le palpo il culo, le succhio i capezzoli, il suo corpo è tutto un fremito.

Lei s’inginocchia, mi lecca la cappella con brevi e incerti colpi di lingua, mi sembra di sognare, apre le labbra e comincia a farlo entrare, le dico di muovere la testa avanti e indietro e lei si muove abbastanza bene, mi sbaglierò ma qualche pompino l’ha già fatto. Le dico di respirare bene ed accelera le succhiate, sento i coglioni pronti a spruzzare lo sperma, il suo pompino è troppo bello per interromperlo ed il mio sperma le riempie la bocca, gli schizzi la colgono impreparata, tenta di deglutirla, ma quasi si soffoca.

Lo sfila dalla bocca e sputa in terra chiedendomi scusa, l’accarezzo dolcemente, le dico che per essere la prima volta è stata molto brava, sono ancora super eccitato quindi la prendo in braccio e la stendo sulla coperta. La sua fighetta rosea è palpitante, le tengo aperte le labbra morbidissime e la bacio, la lecco, infilo la punta della lingua e mi gusto i suoi umori vaginali, la mia esperienza la fa godere con brevi fremiti, respira sempre più affannata, cerco e trovo il clitoride piccolo teso e fremente.

Sò bene come far godere una figa con la sola lingua mi spruzza piccole gocce di piacere che mi deliziano, le sue cosce mi stringono il viso, i gridolini diventano forti l'ho fatta godere anche troppo e sfilo la lingua ma continuo a baciarle la vagina che è ancora pulsate ed eccitata. Aspetto con pazienza che il suo corpo si acquieti, la porto nella mia alcova, si guarda in giro e poi si butta tra le mie braccia, la bacio sulla bocca e le dico di chiamare a casa per giustificare il ritardo, le tendo le braccia e mi salta addosso, la sollevo ci baciamo e la depongo sul letto.

Mi prende la mano e se l’appoggia sulla fighetta morbida, fremente, scende tra le mie gambe, afferra il cazzo lo bacia lo scappella lentamente e lo fa entrare nella bocca, lecca la cappella mi guarda e ride felice. Mi stendo, mi viene a cavallo offrendomi la vagina da baciare, faccio scorrere la lingua su e giù, che spettacolo la sua fighetta fremente e pulsante davanti alla mia bocca. La sua lingua mi delizia il cazzo, i suoi movimenti fanno spalancare la figa, rosea, fresca come un frutto da cogliere, alzo gli occhi e vedo il foro anale pulsare lo sfioro con la lingua poi glielo lecco.

Lei dimena il culo sulle mie labbra ma sento il cazzo pronto per sborrare lei serra le labbra intorno alla cappella e accoglie il mio caldo liquido vizioso, lentamente si alza, si mette su di me in ginocchio, apre la bocca piena di sborra e l’ingoia tutta.

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