Io Paola amo Cristina

Accendo una sigaretta,poi un'altra,sono nervosa. Pochi minuti dopo la vedo arrivare in lontananza,tacchi alti,un vestito rosso scollato,riesco a intravedere il suo seno abbondante che si regge da solo. Ci salutiamo,la faccio accomodare,ordiniamo una ceres e inizia a parlare. Sono a mio agio con lei. Mi sfiora la mano e inizia a strofinare il suo piede contro la mia gamba,le dico che voglio rimanere sola con lei,continuare a parlare in un posto dove possiamo stare tranquille.

La porto a casa mia. Entriamo,l'afferro per un braccio e la costringo a voltarsi. La bacio,le nostre lingue si intrecciano,sono calde e sensuali,piano piano scendo sul collo,le tiro indietro il collo e le lecco la gola. Lei si fa scivolare addosso il vestito e con molto piacere noto che non porta l'intimo. Rimane solo con le autoreggenti nere. La porto in camera da letto e la spingo sul letto. Sono sopra di lei. Vorrebbe toccarmi ma la blocco prendendogli le braccia,premendole sul letto e le dico di stare ferma.

La bacio con più passione,più freneticamente,prendo il suo seno in mano e lo stringo con più forza poi dolcemente la mia lingua finisce sul suo capezzolo duro ed ecitato. Lo succhio,lo lecco,lo mordo,so bene che tra il dolore e il piacere c'è qualcosa che ci tiene in bilico e questo mi ecita in una maniera pazzesca. Lei sospira,geme. Scendo più giù leccandogli tutto il ventre,le soffio piano nell'ombelico provocandogli brividi. Con una mano le sto accarezzando il suo interno coscie,sento il suo respiro sempre più irregolare e la voglio fare ecitare ancora di più,così la mia mano la tocca con più energia.

Lei vorrebbe che le baciassi la sua figa,dove il suo piacere è più grande,ma non mi basta,voglio portarla al limite,voglio che mi implori. La giro su se stessa,parto dalle caviglie,le bacio,le lecco,proseguo per tutta la gamba,le tocco il culo. La mia lingua le attraversa l'incavo della schiena,va sulle spalle,le prendo i capelli e la bacio. Lei geme,mi prega di leccarle la figa,ecco arrivata al punto che volevo e lo faccio. La spingo mettendola di schiena,le sfioro il clitoride,ha un sussulto,spinge il bacino in avanti.

Continuo a leccarla senza sosta,succhio il clitoride,lo mordicchio piano,ruoto la lingua poi piano piano la penetro con due dita,un fantastico dentro e fuori che la porta all'al di la del confine. Il suo corpo è pieno di tante scariche che precedono un orgasmo. Si muove freneticamente nel letto,pronuncia frasi sconesse,il suo respiro è semrpe più irregolare e i suoi gemiti mi fanno capire che devo rafforzare i movimenti. Poco dopo viene,ha un orgasmo fortissimo e urla tutto il suo piacere.

La stringo dolcemente a me per calmarla. Riprendiamo a baciarci,ho un eccitazione che è difficile da spiegare. Lascio che lei faccia di me ciò che più vuole,sono completamente sotto il suo controllo e questo mi piace da impazzire. Mi spoglia,mi strappa completamente i vestiti da dosso,e io rimango completamente nuda. Apre la sua borsetta e tira fuori una benda nera e mi copre gli occhi. Sono incredibilmente ecitata,percepisco la sua lingua,le sue mani che toccano ogni parte del mio corpo.

Mi apre le gambe e capisco subito cosa vuole fare. Non aspetto altro. Inizia a leccarmela,il mio clitoride è così duro,mi sento incredibilmente bagnata,ecitata,vorrei che questo momento non finisse mai. Il mio corpo ha delle scariche,gemo più forte,sto per venire,lo sento. Urlo dicendogli di non fermarsi,che mi sta facendo impazzire,mi prende la mano,dita tra le dita,mi contorgo nelle lenzuola,urlo,sto provando uno degli orgasmi più intensi della mia vita. Mi si annebbia la mente,attimi di immenso piacere.

Alla fine vengo,si sdraia accanto a me,siamo tutte e due sudate e rimaniamo in silenzio. Cristina,per tanto tempo è stata una delle mie fantasie più segrete e ora è divenuta realtà. “Sono felice di essere lesbica- mi sussurra -di avere un'amante di nome Paola, di essere il suo vizio estremo, di diventare la sua schiava, la sua cagna, il suo piacere raffinato ed estremo, di pensare che questo di oggi sia soltanto l'inizio della mia, della nostra dolce depravazione! Ti amo Paola….

dimmi che sono il tuo oggetto del desiderio, perchè voglio esserlo un oggetto…..il tuo giocattolo perverso,amore mio caro e dolce e perfettamente bella”.

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