il mio mondo pornografico

Se le persone sapessero cosa realmente penso mi prenderebbero per folle.
Nessuno potrebbe immaginare che nel momento in cui ci guardiamo la prima cosa che mi viene in mente è in che maniera si scoperebbe mia moglie e come sarebbe berlo vederli.
Enrico ad esempio la fotterebbe nella posizione del missionario. Conosciamo sua moglie ed è una di quelle donne che al massimo lo prende in bocca ma senza farsi venire dentro.

Credo che questo ormai abbia limitato le sue fantasie.
Mi piacerebbe proprio se la scopasse, organizzerei una bella settimana in montagna noi tre e mi godrei lo spettacolo, comincerei con il fargli fare le seghe in auto mentre andiamo, mia moglie si divertirebbe a metterlo in imbarazzo durante la fila del casello e poi, sono sicuro che sotto è messo così bene da ricambiarle il favore sbattendosela sul nostro letto matrimoniale.
Il fatto è che farei scopare mia moglie a parecchi dei miei amici, lo sconosciuto ha il suo fascino ma anche un amico è un pensiero eccitante.

Probabilmente sono io ad essere sbagliato, il mio tasso di perversione rasenta livelli che ha volte sorprendono anche me, come quando penso che la giornata ideale dovrebbe cominciare con un uomo maturo che le schizza nel latte ed un altro che la sveglia venendole in viso.
Sarebbe bellissimo, lei che apre gli occhi e dolcemente gli sorride mentre il suo seme le scende lentamente sul collo.
Sarà che per gli uomini maturi provo una forma di venerazione incondizionata.

Se fosse per me istituirei una legge che gli permetterebbe di fare sesso con chiunque ed in qualsiasi momento, oppure li farei venire a casa da noi, creerei una piccola colonia di over sessantenni ai quali mia moglie si presterebbe per qualsiasi tipo di servizio.
La scorsa estate siamo andati al mare in una spiaggia naturista, ce ne erano talmente tanti che per un momento ho sperato che si convincesse.
Credo che ad affascinarmi sia il contrasto tra il loro corpo ormai trasformato dalla saggezza e la freschezza dei trentenne di mia moglie.

Adesso sta cominciando a diventare una donna vera, la sua femminilità è esplosa in un corpo straordinario e nella ricercatezza di dettagli che una ragazza più giovane è abituata a trascurare.
Per questo ho la certezza che i miei amici la scoperebbero tutti, perché non esiste occasione in cui non si presenti a loro trasandata come le donne che hanno accanto.
Mia moglie ha l’abitudine di indossare scarpe con tacchi molto alti, calze o collant molto velati, abiti scollati e morbidi che la fasciano e questo la rende molto più attraente delle altre.

Una donna è tanto più bella quanto più femminile, la femminilità è il fondamento sul quale si basa la masturbazione.
Io Nonostante possa averla quando voglio spesso e volentieri mi masturbo pensando lei, amo chiudermi in bagno e pensarla. A volte può essere una scarpa, altre volte le sue cosce o uno smalto particolare che cattura la mia attenzione. Mi domandi quanti siano quelli che si tirano le seghe su mia moglie.

Credo che il numero sia elevato, ma purtroppo a scoparla realmente sono solo due o tre.
Sono suoi amici, io si potrebbe dire che li conosco per procura perché so come sono fatti e come si chiamano ma non li ho mai incontrati personalmente. Gestisce tutto lei, li approccia tramite internet e poi se le vanno a genio li incontra. È molto selettiva in questo, nonostante da parte mia abbia tutta la libertà e l’incoraggiamento non si lascia mai andare se prima non li ha conosciuti bene.

Il primo incontro avviene in un Bar, fanno qualche chiacchiera e bevono un caffè ma non vanno a letto, lei preferisce prima vedere se tra loro c’è del feeling, in quel caso allora li rivede in un albergo e si lasciano andare.
Dietro questo nostro modo di essere c’è un mondo infinito di emozioni, le stesse se non più grandi, di quelle che provo quando faccio i miei pensieri più perversi ed assurdi.

Ad esempio una cosa che adoro è scegliere gli abiti e l’intimo che indosserà durante i suoi incontri, spesso andiamo a fare acquisti insieme, in fondo, da uomo so molto meglio di lei cosa è apprezzato di più e cosa meno.
Compro tutto io, a mie spese. Lei deve solo preoccuparsi di stare bene e divertirsi e soprattutto di riprendere ogni attimo del loro sesso con la mia videocamera. È un accordo che abbiamo fatto da subito, da quando la prima volta mi ha confessato di avere imbarazzo nel farlo con me accanto.

I suoi amici lo sanno, hanno la garanzia che nulla uscirà e verrà reso pubblico su nessun sito internet, due di loro sono sposati ed hanno dei figli ed io non ho alcuna intenzione di rovinare nessuno.
Con i filmati dei suoi incontri passo il mio tempo a masturbarmi sul divano, sono tutti rigorosamente archiviati per nome e per generi. Anale, orale, missionaria, orgasmo, eiaculazione.
L’ultima categoria è la mia preferita.

La prima volta che uno di loro le è venuto in bocca mi sono sentito quasi morire.
C’è un aspetto meraviglioso in gesti come questo. L’egoismo.
Non so perché ma l’egoismo mi ha sempre affascinato, un po’ come la prepotenza.
Mia moglie inizialmente aveva proibito questa cosa categoricamente, ma dopo qualche mese di incontro il tipo ha evidentemente deciso di approfittare della confidenza raggiunta ed ha fatto di testa sua.
L’inquadratura è laterale, lui è sdraiato sul letto e mia moglie accovacciata tra le sue gambe a succhiarlo.

Inizialmente sembra che possano andare avanti per ore, ma ad un tratto lui porta entrambe le mani sulla nuca di mia moglie e preme la testa venendole dentro.
La prima volta che l’ho visto è stato pazzesco, è stato pazzesco per una serie di motivi.
Il primo è che quando si è lasciato andare mia moglie ha tentato di fermarlo mugugnando qualcosa di incomprensibile, questo ha reso il suo gesto una sorta di affascinante sopruso.

Il secondo è che una volta capito, mia moglie ha lasciato che finisse ingoiando probabilmente anche qualche schizzo del suo sperma, ed il terzo è che quando è tornata a casa, non ha avuto il coraggio di dirmi cosa le era successo, ha aspettato quasi tutto il pomeriggio prima di raccontarmi di quell’episodio e lo ha fatto incolpando lui e la sua smania di venire.
Mi ha fatto piacere che lei abbia avuto qualche remora nei miei confronti, ovviamente però non solo le ho detto che non c’era problema, le ho anche chiesto di terminare in quella maniera ogni loro rapporto.

Ora ne colleziono un buon numero ed il più bello è sempre l’ultimo che porta.
Il fatto che lei frequenti solo due o tre uomini ci permette di gestire meglio una faccenda così delicata. Uno dei requisiti fondamentali è che anche loro siano donatori di sangue, in maniera che ogni sei mesi abbiamo tutti le analisi con la dichiarazione di negatività alle malattie veneree.
Questa è l’unica cosa che ogni tanto mi riporta con i piedi per terra, per il resto le farei venire in bocca da chiunque, anzi istituirei a tutti gli effetti un periodo in cui metterla a disposizione di chi ha più bisogno, extracomunitari, anziani, handicappati, per una settimana avrebbero su di lei ogni tipo di privilegio.

Sarebbe bellissimo, ho sempre visto tutti preoccuparsi del sostentamento dei meno fortunati, ma nessuno del loro piacere. Tutti quegli extracomunitari che sono ai distributori di benzina, quegli operai rumeni schierati sul ciglio della strada che attendono dalle sei di mattina che un padroncino offra loro una giornata di lavoro, chi li aiuta a rilassarsi.
E quei disabili impossibilitati ad avere una vita sociale. Quegli anziani che nonostante tutto si rendono utili vicino le scuole, chi premia il loro lavoro?
Ad ognuno di loro vorrei dare la possibilità di ricevere un po’ di amore, di compassione.

Gli darei l’opportunità di andare con mia moglie senza dover pagare come invece sono costretti a fare, li lascerei liberi di scegliere, magari anche solo farsi masturbare.
È un pensiero assurdo forse, ma è giusto.
Dove lavoro c’è un uomo che ha dei problemi motori, dall’età di dieci anni cammina con l’ausilio di stampelle e questo ha limitato la sua vita in maniera enorme. Come negare ad un uomo così la gioia di un rapporto orale, come non essere felici pensando che grazie a me, finalmente anche lui ha ciò che gli altri hanno sempre avuto, senza rivolgersi a delle prostitute.

Sono certo che se le spiegassi
le mie ragioni mia moglie accetterebbe, forse non con tutti, ma con alcuni andrebbe.
La mattina vedo orde di uomini intirizziti dal freddo aspettare che qualcuno che li carichi. File di cinquantenni che sembrano avere cento anni. Li porterei da me e li farei rilassare sul mio divano mentre mia moglie glie lo prende in bocca e li fa venire. Questa non è follia secondo me, questo è altruismo, è giustizia sociale.

Questi pensieri mi esaltano, sono idee rivoluzionarie che non posso raccontare, non posso proporle altrimenti il mondo si troverebbe costretto a fingere di odiarmi. Mi direbbero pazzo, ma poi correrebbero in bagno a farsi le seghe pensando a come sarebbe meraviglioso se accadesse davvero, in poco tempo diventerebbero tutti invalidi ed occuperebbero i distributori self service per reclamare il loro diritto di fottere mia moglie.
Fortunatamente almeno nel mio mondo pornografico tutto questo esiste veramente, anzi, la domenica la passo guardando mia moglie masturbare a turno i miei amici sul divano.

Domenico, Antonio, Rino, Daniele, tutti attorno a lei a farsi toccare lentamente il pisello.
Morirebbero per una cosa così. Domenico le tirerebbe fuori i seni e li accarezzerebbe fino a venire, Antonio si farebbe toccare il cazzo sorseggiando un calice di rosso, Rino godrebbe anche solo a mostrarle il suo cazzone largo e peloso, Daniele riuscirebbe a farsi fare anche tre seghe in un solo pomeriggio. Li conosco talmente bene che se glie lo dicessi mi risponderebbero esattamente così.

L’unico che non ci starebbe è Simone.
Simone è il classico trentenne di periferia con un bel fisico che non si accontenterebbe di essere masturbato.
Lui sarebbe perfetto in un’altra occasione, tipo una di quelle domeniche che passiamo tutti assieme con mogli e barbeque a casa di Domenico.
Noi tutti fuori a mangiare ed a divertirsi e lui a scoparsi mia moglie nel bagno o in qualche camera di sopra.

Se dovesse succedermi una cosa del genere mi schizzerei addosso senza neanche dovermi toccare.
L’idea che la scoprano mettermi le corna mi eccita. Non so effettivamente il perché, forse perché essere traditi significa non avere il controllo delle cose, mentre comunque anche se si fa venire in bocca dai suoi amici, lo fa alla luce del sole e non di nascosto.
La psiche in questo caso è incomprensibile.
Da che ricordo ho sempre subito il fascino del tradimento.

Da piccolo sentivo mio padre e mia madre parlare di Salvatore e della moglie. Lei sembrava lo tradisse e quando lo incontravo per me era come avere davanti un eroe. Ero piccolo ma ricordo perfettamente l’emozione che provavo nel guardarlo sapendo che la moglie gli fosse infedele.
Ora a trentasei anni farei qualsiasi cosa per essere nella sua stessa situazione.
Essere traditi deve essere stupendo. Ricordo che ogni volta che mi capitava di sentire storie o meglio ancora di vedere film basati su questo argomento mi eccitavo morbosamente.

Una scena che mi elettrizzò fu quella in cui un marito rientrando in casa scoprì che la moglie con un uomo. Piuttosto che fare ciò che ci si sarebbe aspettato si nascose dietro la porta e cominciò a masturbarsi, fu bellissimo quell’istante, ma nulla in confronto alla scena del matrimonio in Braveheart.
In quel caso successe che immediatamente dopo i festeggiamenti per il matrimonio di due popolani, gli uomini del re fecero irruzione e portarono via la sposa per lo “Ius primae noctis”, ossia un diritto del sovrano di passare la prima notte di nozze con la neo moglie del suo servo.

Crescendo ho scoperto che non è mai stata accertata questa cosa, ma quando la vidi mi fece impazzire letteralmente. Prepotenza allo stato puro, una prepotenza così forte risultare la cosa più eccitante che avessi mai visto e sentito fin a quel momento.
Mi ha talmente solcato l’anima che non ho mai smesso di sognare che accadesse anche a me.
Tuttora penso che concedere la propria moglie la prima notte di nozze sia la cosa più eccitante e speciale che possa capitare ad un uomo come me.

Forse è stato questo che mi ha aperto le porte della depravazione, ad esempio all’eccitazione riguardo certi eventi.
Sarei ipocrita se negassi, a me certe notizie riportate dai giornali eccitano.
Quando leggo di certi soprusi non riesco a far finta di niente, non riesco ad indignarmi senza comunque non provare una certa emozione. Tempo fa ho letto di un prete che per aiutare alcune ragazze a liberarsi dal maligno le toccava e le palpeggiava sui seni e sotto le mutandine.

Il gesto lo punisco, ma il meccanismo che inventato ed il fatto che sia un prete in una qualche misura mi eccita.
Sono certo di non essere ne il primo ne l’unico.
Nel mio mondo pornografico mia moglie l’hanno inculata preti e diaconi.
Non so bene perché, ma più l’immagine dell’uomo con cui vorrei che andasse ha un alto valore morale, più l’atto sa essere osceno.
Dei preti mi piace il fatto che spesso si accontentano di appoggiarsi, di palpare, di accarezzare.

Per loro il sesso è come per un quindicenne, gli basta vedere un seno o una coscia per godere.
Quasi li invidio. Mi piacerebbe ad esempio portare mia moglie da Don Sebastiano, il parroco della parrocchia vicino a noi. Gli metterei mia moglie seduta sulle cosce per tutto il tempo. Il cazzo gli esploderebbe sotto la tunica. Penso che le prime quatto o cinque la farebbero godere come poche volte nella vita.
Sarebbe una bella soddisfazione far scopare veramente mia moglie ad un prete, un po’ come farla scopare a qualche politico.

Se entrasse in quel giro poi, immagino come se la passerebbero tra di loro, ministri, assessori, presidenti di circoscrizioni, ognuno ungerebbe il proprio ingranaggio presentandola all’altro ed in cambio qualche misero regalino per farla stare buona. Sono sicuro che non si farebbero scrupoli di dire a chi la danno di venirle tranquillamente dentro.
Carne da macello per gli uomini potenti. Bellissimo.
Il potere mi affascina come l’egoismo e la prepotenza.
Possono esserci vari tipi di prepotenze, c’è quella economica, c’è quella razziale, quella becera, per ognuna si possono prendere meravigliosi spunti per viaggiare con la fantasia.

La prima l’ho testata realmente con mano, purtroppo non è finita come ho poi inventato in seguito, ma è stato comunque un piacevole incontro.
È successo sul lungomare, io e mia moglie dovevamo attraversare la strada e ferma ad attendere il verde c’era una Ferrari cabriolet rossa, credo fosse una 348. Il conducente aveva più o meno cinquanta anni, mia moglie iniziò a camminare e quell’uomo fissandola si portò entrambe le mani tra le cosce mostrandole la sagoma del suo cazzo dai pantaloni.

Facemmo finta di niente, ma non lo dimenticherò mai.
Il resto della storia nella mia mente ha avuto mille esiti diversi. L’ho mandata con lui aspettando che finisse e me la riportasse, ho scambiato una sega di mia moglie con un giro in auto, gli ho detto che per fare le cose fatte bene avrebbe dovuto farsi succhiare il cazzo, ho detto a mia moglie di prenderglielo davanti a tutti, ho sognato che la chiamasse puttana, insomma, con quell’esperienza ho costruito storie meravigliose, ma purtroppo solo storie.

Quell’uomo rimarrà sempre un favoloso ricordo e se oggi potessi incontrarlo l’unica cosa che realmente sarei capace di dirgli è grazie.
Sono sicuro che se quell’uomo fosse stato dentro una qualsiasi altra macchina non si sarebbe permesso.
L’arroganza razziale invece è una cosa diversa, ma altrettanto affascinante.
Questo non mi è successo ma ho assistito ad una discussione. Due uomini, uno italiano ed uno africano. Dopo qualche urlo l’africano ha iniziato a gridare razzista ripetutamente.

Ho immaginato se fosse accaduto a me ed ho immaginato che per come sono fatto io, gli avrei chiesto di darmi un modo per dimostrargli che non lo fossi.
Chiunque penserebbe a qualcosa di normale, ma io sono un pervertito e così ho immaginato quell’uomo tirarsi fuori il pisello e reclamando un pompino da mia moglie.
Quale migliore maniera per dimostrare di non essere razzista se non fargli prendere in bocca il cazzo dalla propria donna.

Mi sono fatto mille seghe sognando questa cosa. Mia moglie che lo succhia ad un africano che oltre a venirle in bocca, quando va via le sputa addosso borbottando parole incomprensibili.
Questi esempi rappresentano esattamente ciò che intendo quando parlo della mia depravazione, un miscuglio di realtà e fantasia che sfociano in discrete sceneggiature da film pornografico.
Per me un percentuale di realtà è necessaria affinché provi piacere. Non sempre sono le persone a darmi lo spunto per iniziare, a volte possono essere dei luoghi ad ispirarmi.

La stazione Anagnina ad esempio sarebbe il luogo ideale per un incontro con l’africano, li c’è un cavalcavia e sotto sarebbe perfetto.
Il posto è fondamentale, a volte da lui dipende l’idea.
In via Makallé ad esempio c’è un piccolo parchetto di forma triangolare. È un giardino ci circa cento metri quadri con al centro una porzione di muro che sembra nascondere chi si siede dalla parte opposta alla strada.
Non so il perché, ma quando passo li penso sempre a come sarebbe se la sera ci portassi mia moglie.

Dietro quel muro c‘è l‘incognito più assoluto.
Immagino di essere li con lei e di essere raggiunti da uno di quei cani che ogni tanto ci portano per la passeggiata notturna.
Io tocco i seni scoperti di mia moglie quando ad un tratto arriva un uomo con in mano un guinzaglio.
Non posso fare nulla, posso solo lasciare che avvicinandosi a noi guardi liberamente quello che cerco di coprire con la mano.

Lei si agita un po’ e riesce a coprirsi ma non prima che il tizio si avvicini parecchio a noi.
Ci scambiamo qualche parola, lui è un uomo corpulento, grande di età, e volge lo sguardo verso mia moglie e la sua scolatura con una certa sfacciatamente.
Nonostante questo faccio finta di niente e gli do confidenza, accarezzo il suo cane, dico qualche parola e chiedo come lo ha chiamato, ma quando mi volto per guardarlo in faccia lo vedo rispondermi toccando uno dei seni di mia moglie.

È così naturale il modo in cui compie quel gesto che non riesco a fare nulla, resto impietrito ed abbasso lo sguardo. Lo lascio fare, non so come descrivere la sensazione, quella sua sfacciataggine è così emozionante che non mi importa nemmeno dell’imbarazzo di mia moglie, piuttosto continuo a far finta di giocare col suo cane pur di lasciarlo stare.
Lei intanto guarda in terra, prova una profonda vergogna ma allo stesso tempo sembra che non abbia la forza di fermarlo, di fermare quella mano grande e forte che nel frattempo è si è fatta largo dentro la scollatura del vestito.

Lui non parla, il suo respiro pesante e tutto ciò che si sente in quel silenzio di tomba, anche io non ho più la forza di far finta di niente, di accarezzare il cane come se nulla fosse, preferisco arrendermi a quello spettacolo e guardarlo, non mi importa nulla di cosa possa pensare di me.
Ogni tanto dei piccoli sobbalzi di mia moglie mi dicono che è eccitata anche lei. L’uomo continua a toccarla come nulla fossa, sembra quasi che il seno di mia moglie sia una sorta di anti stress, una distrazione che quando decide di scoprire nuda è già passato molto tempo.

È questo che oltretutto mi fa impazzire. Un chiunque le avrebbe messo la bocca su quei capezzoli o si sarebbe tirato fuori il cazzo, ma lui sembra stia giocando a fare il padrone, non il semplice porco.
Quella tetta tonda e del tutto nuda è bellissima, si lascia accarezzare come fosse la cosa più soffice del mondo.
L’uomo continua per un po‘, poi allunga un braccio e mi fa cenno di tenere il guinzaglio.

Io ovviamente obbedisco e lascio che la denudi completamente, se avessi una macchina fotografica immortalerei quel momento senza dubbio alcuno.
Piantato davanti a lei ormai le tocca entrambe le tette, forse fino a pochi istanti prima mia moglie era stata capace di gestire le sue emozioni ma adesso no, due mani sono troppe per far finta che non senta piacere ed infatti china la testa indietro respirando affannosamente.
Le dita le stringono i grossi capezzoli gonfi, una volta, poi un’altra.

Poco a poco la presa si fa sempre più forte e ad un tratto l’uomo le si avvicina all’orecchio sussurrando qualcosa che non riesco proprio a sentire.
Mia moglie non dice nulla, non obietta e non mi fa capire cosa sta accadendo, vedo soltanto le sue mani scivolare sotto la gonna e calarsi le mutandine. Non ci capisco nulla, penso a chissà cosa le ha detto ma poco istanti dopo me lo fa capire lui stesso.

Porta una mano sotto la stoffa e la penetra con le dita.
Ha le mani grosse e tozze e credo che anche solo un dito sia sufficiente a riempirle la fica fino in fondo.
La mano si muove, mia moglie si agita, in pochissimi minuti arriva l’orgasmo. Vorrei masturbarmi ma non ci riesco, sono così coinvolto da non riuscire a muovere le mani.
Lui continua senza mai interrompersi. Non è irruento eppure a lei sembra piacere nonostante sia venuta solo pochi istanti prima.

Ingoio la mia saliva, cerco una distrazione, mi porto le mani sul viso e sui capelli come se assistessi a qualcosa di incredibile e poi voltando lo sguardo verso gli alberi mi accorgo di un uomo nascosto li dietro che chissà da quanto tempo osserva mia moglie e i suoi seni nudi e turgidi.
Non so che fare, non so se avvertire il tizio che sta masturbando mia moglie o far finta di niente, è troppo eccitante quello che sta accadendo.

I nostri sguardi si incrociano per un paio di secondi ed alla fine con un filo di voce l’unica cosa che sento di dire è “venga anche lei”.
I suoi baffi ed i suoi capelli bianchissimi sembrano riflettere la luce fioca dei lampioni. L’uomo si avvicina a piccoli passi e si ferma ad un metro da me. Mia moglie aprendo gli occhi se lo trova davanti e salta come presa dallo spavento.

Posso solo prenderle la mano e stringerla come a tranquillizzarla.
Siamo in tre attorno a lei e questa è una cosa bellissima.
Il tizio nuovo allunga timidamente la mano su un seno, forse ha paura, mi guarda come a chiedere il permesso ma a quel punto posso solo lasciarlo fare e tirarmi fuori il cazzo.
Mi masturbo guardandoli toccare mia moglie ovunque, lei mi stringe forte la mia mano e così decido di lasciarle toccare il mio pisello.

È bellissima in quella situazione.
L’uomo che la masturba intanto sfila il suo enorme dito da dentro la fica, per un attimo mia moglie sembra restarci male, di li a poco avrebbe avuto il terzo orgasmo e gli occhi sembrano dire questo.
Senza dire una parola si abbassa la lampo ed estrae il suo cazzo tozzo e contornato di vene gonfie e prorompenti, si piazza vicino a lei e gli si inginocchia di fronte.

Con una forza inaspettata la prende per le gambe e la solleva portandole il bacino quasi fuori la seduta di mattoni ed a quel punto impugna la sua bestia e la infila dentro il ventre di mia moglie.
Per un attimo sembra provare dolore, ma dopo tre o quattro colpi lenti si lascia chiudere gli occhi.
Il mio non lo stringe quasi più, tolgo la mano e ricomincio a toccarmi da solo.

Con un andamento regolare e non troppo veloce la penetra senza fermarsi un istante. Passano i minuti ed ormai l’odore delle nostre cappelle è tutto ciò che è possibile sentire nel raggio di cinque o sei metri.
Anche l’altro uomo se lo è tirato fuori.
Il vecchio ad un tratto comincia ad essere più irruento e dopo una decina di colpi viene senza nemmeno provare a tirare fuori il suo cazzo.

Un colpo, due, tre. Il suo respiro è quello di un grassone affannato e lei non può farci nulla, ascolta quei gemiti stringendo gli occhi con un espressione quasi schifata mentre il seme di quell’uomo le si deposita nella pancia e sulle ovaie. Prima di toglierlo aspetta qualche lasso di tempo, poi lo sfila e con fatica si alza in piedi scrollandosi per bene.
Guardo l’altro, lo guardo per dirgli di andare, è il turno suo.

Nella stessa posizione inizia a scoparsi mia moglie davanti ai miei occhi allibiti ed eccitati.
Questo è più snello ed ha un cazzo lungo e sottile. Il suo ritmo è da subito incalzante ed in pochissimo tempo si trova già vicino all’orgasmo.
Mentre spinge il suo ventre nel ventre di mia moglie mi guarda come ha chiedermi che fare, ma ormai le alternative sono inutili, per quanto mi riguarda se vuole può venirle dentro anche lui.

Così fa, schizza il suo sperma dentro il corpo di mia moglie come se ormai non avesse alternative valide, ma quando finisce lo tira immediatamente fuori strizzandolo in direzione del vestito di lei.
Hanno finito, quei due porci mai visti prima hanno passato la loro serata, io posso fare solo una cosa, posso aggiungermi a loro e venire dentro mia moglie come a chiudere il cerchio.
La prendo e la bacio mentre sono dentro di lei ed anche io mischio il mio seme con il seme di chi c’è stato prima di me, poi ci ricomponiamo ed andiamo via.

Se mai mi succedesse una cosa così farei di tutto perché accadesse sempre, cercherei in ogni angolo di Roma un parco o un posto dove poter assistere a queste scene e lo farei con la speranza di poter far innamorare mia moglie di qualche uomo più grande di noi, magari come quello che per primo ha iniziato a toccarla ed a farla godere.
Sono l’unico forse che sogna una cosa del genere, ma penso che se si innamorasse di lui, vivrei la nostra relazione con un coinvolgimento così forte da chiederle ogni girono di sposarmi di nuovo.

PS: io sono così, un miscuglio di perversione e depravazione. Spero che qualcuno possa ritrovarsi in queste mie voglie, spero che qualcuno possa pensare di aver trovato qualcuno come lui, perché sotto i panni che vestiamo, nascondiamo tutti un identità non svelabile agli altri. Un po’ per pudore, un po’ per vergogna, un po’ perché certi segreti, è bellissimo tenerli per se.

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