FRATE DINO
rilasciato 12.04.2017 in categoria sesso raccontoEbbene sì, ci fu un periodo della mia vita , appena prima ottenere il sacramento della Cresima, quindi fatevi due conti e capirete di che età sto parlando, in cui folgorato più dai frati che dalla chiesa, feci il chierichetto. E non mi dispiaceva affatto!!. Tutto successe quando un pomeriggio dentro un confessionale con don Dino lui mi chiese ” ragazzo, ti masturbi a volte?”. La parola e il suo significato lo conoscevo molto bene, ma volli mentire , consapevole che in futuro avrei condotto una vita da peccatore, e risposi” Don Dino, cosa significa masturbarsi?” Innocente come la Vergine Maria.
” significa se ti tocchi mai sotto le mutande per procurarti piacere, mi intendi ragazzo mio?”. Allora , un po' infastidito da questa sua violenza contro la mia intimità , volli dare a Don Dino qualcosa su cui riflettere ” ah intende se mi faccio le seghe? Certo , mi sego io e sego anche altre persone. Ma come dice lei, per procurargli piacere. Non per fare del male. !!!!”. ” e dimmi ragazzo, quanti anni hanno queste persone a cui procuri piacere?” Notando nel suo tono un po' di malizioso interesse.
” la vostra età Don Dino, perché me lo chiede ? Commetto peccato quando lo faccio?”. Ero già un piccolo diavoletto. ” No ragazzo mio!!!” Ebbe la sfacciataggine di dirmi!!” E fai solo quello o ti chiedono altre cose?” Don DINO aveva una sessantina d'anni, ma era un bell'uomo. Pelato, barba corta brizzolata, una panza bella dura e tonda che la toga lunga fino ai piedi faceva risaltare ancora di più. Ogni volta che lo vedevo mi domandavo se sotto portasse le mutande o no, l'unico pensiero fisso era quello.
” A volte mi chiedono altre cose , cose sporche , mi vergogno a confessarle adesso!!! Ma le faccio volentieri e per piacere Don, è peccato questo?”. ” Figliolo, nulla se fatto per rendere felice il prossimo può considerarsi peccato. Però dovrei capire meglio di cosa si tratta, sei disposto più tardi , da soli io e te, a farmi vedere cosa fai con queste persone? ” vecchio porco !!! Qua ti volevo!!!! ” Se promette che saremo soli e di non dirlo ai miei genitori va bene!!”.
” la confessione è un momento tra il prete che fa le veci del nostro signore e il peccatore. Tutto quello che viene detto e fatto all'interno dell'atto di pentimento è protetto da segreto professionale. Nulla di ciò che dirai o farai con il tuo Don Dino verrà rivelato ad altri!!”. Mi ricordo che pensai : minchia che larga che l'ha presa. ” Va bene , mi dica dove devo aspettarla Signore”. ” ” vai in sacrestia, dove facciamo catechismo.
Io arrivo il prima possibile. Se qualcuno ti chiede cosa ci fai la, di solo che stai aspettando Don Dino. Va bene ragazzo?”. Così feci. Frate Sergio mi vide entrare nell'aula da solo, io risposi che aspettavo Don Dino, non fece altre domande. Anzi, mi Fece accomodare e chiuse la porta. La stanza era piccola, piena di sedie , quante volte avevo ascoltato prediche e insegnamenti del Vangelo là dentro. Vuota mi sembrò ancora più finta.
Sarei bugiardo se dicessi che aspettai più di 10 minuti!! Forse 5, comunque da lì a poco entrò Don Dino. Con la sua solita calma, chiuse a chiave la porta, quasi come fosse un gesto naturale, e abbassò le persiane delle due grandi finestre che illuminavano l'aula.. Si fece buio, allora Don Dino accese una sola delle 4 luci al neon. Creò l'atmosfera giusta. Quel tanto di luce da vedere il peccato ma nasconderlo ad occhi indiscreti.
Allora prese una delle tante sedie e la posizionò difronte a me. Notai un po' di agitazione in lui. ” Sa a cosa stavo pensando Don Dino finché la stavo aspettando?”. dissi. ” A cosa ragazzo mio? A quello che ti avrei chiesto? Se essere sincero o no? Dimmi , non essere spaventato, non avere paura. Confessa al tuo Frate ogni dubbio senza temere vergogna”. Ipocrita!!!! ” Beh pensavo se lei come pure tutti i frati, sotto la tonaca portate le mutande o no??!??”.
Ed era vero, appena arriva, pensai, la prima cosa che gli chiedo è questa!!! ” Che domanda strana, ragazzo. E sei talmente curioso di saperlo che hai trovato il coraggio di chiedermelo così, senza pudore?”. Risposi di si, che era una curiosità che avevo da tempo, e per rendere la cosa ancora più imbarazzante dissi che mi veniva da chiedermelo soprattutto quando vedevo lui. In quel momento ero io il diavolo tentatore. ” Secondo te , o meglio secondo quello che preferiresti sentirti dire , io ora ho le mutande o no?”.
Preso all'amo!!! ” Beh Don Dino, mi piacerebbe tanto che sotto lei non avesse nulla!!! Nudo !!”. ” Sei veramente tanto curioso di saperlo?” Chiese il frate. ” si sì tantissimo!!!!”. Allora Don Dino si alzò in piedi, e con un lieve cenno si sollevò appena la gonna e mi disse” Controlla tu stesso!!!infilati sotto !!!!”. Non me lo feci ripetere due volte!!! Mi infilai sotto, o meglio dentro la sottana di Don Dino!!! C'era spazio a sufficienza per muoversi, e uno spiraglio di luce che penetrava da sotto la sottana, ma non era sufficiente per vedere bene sopra la mia testa.
Certo l'odore era inequivocabile. Quell'odore di maschio, sudore, piscio che conoscevo molto bene. Non mi restò altra soluzione che tastare. Con mio sommo piacere Don Dino non portava le mutande!!! Invece sentii per prima cosa due grosse palle pelose!!!! Tonde e dure!! Sudate, le accarezzai e annusai. Il frate allargò leggermente le gambe in modo da permettermi di leccare quelle due bocce con passione, e di passare la lingua sotto le palle arrivando fino al buco del culo!!! Il sudore si fece più abbondante, e questo oltre a piacermi, mi aiutava a leccare quel culo meravigliosamente ricoperto di pelo.
La mia lingua non si fermò neanche un istante facendosi sempre più strada tra la foresta in cerca del buco e quando lo trovò fece di tutto per entrarvi, il più possibile. Don Dino stava immobile, io perso in un altra dimensione non riuscivo a capire se stava zitto, se godeva o se pregava!!! Ad un certo punto mi accorsi che ero anche io completamente sudato!! Allora di testa mia decisi velocemente di togliermi i vestiti e farli scivolare fuori tra i sandali di Don Dino, che esclamò ” oh Gesù!!!!”.
Ero nudo , completamente, sotto la sua ampia gonna!!!! Mi attaccai alle sue gambe e iniziai a strusciarmi per fargli sentire la mia pelle vellutata. Fu allora che mi diressi verso il corpo di Cristo!!! Prima con il naso per sentire l'odore del peccato. Un odore forte , blasfemo. Mi attaccai con entrambe le mani al frutto proibito. Non so che frutto fosse, ma era un frutto che sicuramente cresceva nel giardino dell'Eden, perché solo Dio poteva aver modellato con una perfezione tale un organo genitale come quello!!!! Duro, dritto, grosso , caldo.
Mi ricordò subito uno di quei ceri dietro l'altare in chiesa. Con l'abilità di un mago alzai con entrambe le braccia la gonna e sia io che il pene del frate uscimmo da sotto per essere ammirati entrambi. Guardai Don Dino in faccia pochi secondi prima di iniziare. Ancora oggi ricordo perfettamente la sua espressione. Era tutto sudato, la bocca quasi aperta, gli occhi fissi verso il cielo. Avrei potuto fermarmi, certo che avrei potuto farlo.
Ma ormai mi resi conto che sarebbe stato inutile. Don Dino quel giorno non sarebbe più stato lo stesso. Tanto valeva dargli la parte migliore, il finale coi botti!!! Presi con delicatezza il suo membro in bocca, piano piano, facendolo arrivare fin dove era possibile, e con le labbra e la lingua succhiai uno dei cazzi migliori della mia vita. Lo gustai in tutta la sua lunghezza, le mie labbra attaccate alla pelle ruvida del suo caldo uccello del paradiso, scivolano avanti e indietro mentre la mia lingua stimolava la sua cappella sistina!!!! Quando venne non si spostò di un centimetro.
Questa volta con lo sguardo rivolto verso di me Don Dino disse” Figliolo, bevi il sangue di Cristo!!!” E mentre ingoiavo il suo seme santo mi benedi!!!!!! Ecco come iniziò la mia se pur breve carriera da chierichetto. E se a qualcuno o qualcuna questa storia può sembrare blasfema, scabrosa, una bestemmia, beh pensate a tutti i preti pedofili che abusano ogni giorno di piccole anime innocenti rovinando per sempre le loro vite. Tutti quelli che da anni la chiesa copre, nasconde, accetta, e difende.
Io non ero certo un anima pura, eppure vi garantisco che dopo 30 anni ancora ricordo l'espressione stampata sulla faccia di Don Dino e mi disgusta, e quel che è peggio mi mette i brividi. Grazie a tutti, Guerrino.
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