FINALMENTE IN PENSIONE

Mi chiamo Arnaldo, sono stato un medico di famiglia, sono da poco in pensione, ho svolto la mia attività per più di 40 anni con tutta professionalità possibile, non ho alcun rimpianto, nonostante oggi sono a riposo ho vissuto la mia vita al meglio e rifarei tutto quello che ho fatto.

Non mi sono mai sposato e non ho figli, mi sono sempre divertito, ho avuto tante donne, soprattutto mie pazienti, che speravano di accalappiarmi come marito, ma io sono stato sempre libero come il mio uccello.

Verso la fine della mia vita lavorativa il destino mi ha riservato un bellissimo regalo, un relazione con una giovane ragazza, ancora oggi a volte la sogno la notte, e mi sveglio tutto sporco di sborra.

Questa ragazza si chiama Ludovica la sua famiglia è benestante, e forse anche di più, i suoi genitori erano iscritti con me da una vita. La madre, la Signora Carla, era ed è ancora una strafiga, il classico tipo nordico, alta, slanciata, bionda con gli occhi azzurri, venni a sapere che da giovane faceva la modella, il marito la conobbe ad un ricevimento, naturalmente lei prese subito la palla al balzo e si sistemò.

Poi nacque Ludovica. Questa famiglia però non l’ho mai conosciuta bene, dato che avevano disponibilità preferivano farsi curare da fior di specialisti, a me si rivolgevano solo per cose particolari tipo ricette o certificati, veniva quasi sempre la loro colf, che mi portava sempre un ringraziamento da parte della Signora Carla.

Io naturalmente con la Signora ci avevo anche provato, nelle rare volte che era venuta da me, ma lei se la tirava in maniera incredibile, addirittura la incontravo per strada e la salutavo, e lei faceva finta di non vedermi, preferiva sempre telefonarmi, come fece quella mattina presto;

“Dottor Arnaldo, può venire a casa ? ho mia figlia che non sta bene da ieri” “Ma non può venire a studio oggi pomeriggio ?” “No guardi oggi sono impegnata venga ora, poi ci mettiamo d’accordo” Quel d’accordo mi fece subito prendere la mia valigetta ed uscire.

Arrivato alla porta mi aprì la Signora, era in vestaglia, che le faceva trasparire il suo corpo stupendo, nonostante avesse 55’ anni suonati. Naturalmente il mio cazzo cominciò subito ad indurirsi.

“Si accomodi dottore, mia figlia è in soggiorno” Entrai nella loro lussuosa casa, Ludovica era sul divano in pigiama, era tanto che non la vedevo, era diventata proprio una bellissima ragazza, rassomigliava molto a sua madre, ma aveva i capelli castano scuro e profondi occhi color nocciola.

“Questa sciagurata da ieri doveva cominciare a dare gli esami del primo anno di università, e adesso eccola là che gli fa male la pancia!” “Ma dai mamma!, non rompere…basta che il dottore mi fa un certificato, e posso fare le sessioni di recupero!”

“Certo che ti faccio il certificato Ludovica, ma devi anche guarire!” Replicai. “Va bene, dottore, io mi vado a preparare, devo andare dal ginecologo e sono già in ritardo, mio marito è all’estero per affari, poi Roberta ha dovuto prendere anche due giorni di ferie, ed ho la cucina tutta sporca, i guai vengono sempre insieme!”.

Mentre la mamma di Ludovica si stava vestendo cominciai a visitare la ragazza, la feci sdraiare sul divano, presi una sedia e mi accomodai vicino a lei, le dissi di tirare su il pigiama per scoprire il suo pancino. “Ludovica mi spieghi cosa hai avuto ?” “Da ieri sempre in bagno dottore, e mi è venuta anche la febbre…”. Io pensai subito ad un’influenza intestinale.

Intanto la Signora Carla era ritornata, sembrava che andasse a fare una sfilata, calcolai che solo di abbigliamento avesse addosso almeno cinquemila Euro.

“Dottore Io scappo, mi raccomando la visiti bene e le faccia il certificato, poi le mando Roberta a studio”.
Conoscevo il ginecologo dove la Signora si stava recando, era un malato di figa, e quando visita una paziente entra in uno stato contemplativo, la Signora Carla non sarebbe ritornata prima dell’ora di pranzo.

Insomma io e Ludovica eravamo rimasti soli, mi passò per la mente come un lampo il pensiero di scoparmela, e questo mi fece diventare il cazzo ancora più duro, ma subito mi ripresi, e non ci pensai più.

“Allora lascia che ti visiti…” Ludovica alzò il pigiama, e vidi il suo delicato ventre piatto, notai subito un piercing all’ombelico, “Ah voi ragazzi con questi piercing e tatuaggi!” “Perché non ti piace dottore ?”, rispose Ludovica indispettita, continuai a palparle la pancia, ma non notai nulla di anomalo, il colon era a posto come tutto il resto, intanto lei mi guardava con una sorrisetto malizioso.

“Ma dimmi la verità Ludovica!, ma non è che ti sei inventata tutto per non fare gli esami ?” Ludovica si mise un dito in bocca come una bambina e mi disse “Non mi sentivo preparata, ma adesso sto studiando…” “ A che birichina!” Le risposi ridendo ed anche lei rise con me.. “Mi prometti che rimane un segreto fra di noi ?” mi chiese con innocenza.

“Ma certo piccola Cara…”
“Visto che ci sono ti faccio una visita completa…. ” Presi dalla borsa lo stetoscopio, e le cominciai visitare prima le spalle e poi il cuore, sentivo il profumo che emanava il suo giovane corpo, e questo mi inebriava.

Ormai il mio membro eretto cercava una via per uscire per esprimere quello che la natura ci ha imposto, mi cominciavano anche a far male i testicoli, intravidi i suoi seni piccoli ma perfetti, sentivo il suo cuore che batteva forte e veloce, era eccitata… Io non sapevo proprio cosa dovevo fare, provai a carezzare il suo bel viso.

Lei mi rispose subito allungando una mano sulla mia coscia verso la cerniera dei miei pantaloni, naturalmente si era accorta della mia protuberanza, ma io non dissi nulla, stavo zitto come un ragazzino alle prime armi, cominciai solo ad ansimare, mentre Ludovica apriva la cerniera e me lo tirava fuori.

A quel punto non so come ma mi usci dalla bocca una domanda assurda, “Ma che vuoi scopare?” Ludovica annuì con un’espressione della faccia come si vergognasse, intanto con la mano stringeva il mio cazzo e lo tirava forte verso di lei tanto che mi faceva male.

Mi chinai verso il suo viso, e cominciai a baciarlo con tenerezza, le nostre labbra si incontrarono, le spinsi la mia lingua dentro la bocca. Lei prese a gemere piano, “Spogliamoci…” disse sussurrando, così cominciai lentamente a sfilarle il pigiamino ed intanto le carezzavo il suo tenero corpo profumato.

E finalmente era lì sdraiata su quel divano in pelle, completamente Nuda! Mi alzai in piedi per contemplarla, era completamente depilata, anche la passerina, stupenda!
“Quanto sei bella!” Esclamai…come inebetito.

Lei compiaciuta sorrise mettendosi le mani dietro la testa “Ma che fai non ti spogli? Guarda che mamma poi ritorna, dai facciamo presto, ma che sei impotente ?, o forse perché sei vecchio?…”
Queste parole, mi fecero andare il sangue in testa, infatti era già successo che avevo fatto cilecca nell’ultimo periodo, ed ora avevo paura di perdermi questa occasione irripetibile. “Tesoro, voi giovani avete sempre fretta, ma devi imparare che sé si fa con calma si gode molto di più” , mentre le parlavo, aprii la valigetta e mandai giù una pasticca di Viagra, cominciai a spogliarmi, togliendomi tutto il completo e rimanendo in piedi completamente nudo.

“Forse non hai capito, che io ho voglia e non resisto, dai mettimelo dentro prestooo…!” “Sì ma Prima me lo devi Baciare!” dissi alzando un po’ la voce. Questo ordine perentorio scosse un po’ Ludovica, ma io dovevo guadagnare tempo per aspettare che il farmaco facesse effetto…

La mia giovane partner obbedì, si alzò subito dal divano e si mise seduta in ginocchio sul costoso tappeto persiano, me lo prese con una mano e cominciò a leccarmi il glande come avrebbe fatto con un cono gelato! Con l’altra invece mi massaggiava i coglioni duri, le presi la testa con le mani.

“Dai amore prendilo in bocca!”
Ludovica lo ingoiò quasi tutto, intanto con l’altra mano si era spinta oltre i miei testicoli cercando di mettermi un dito nel culo, questo non mi dispiaceva, allargai le gambe per permetterle di farmi questo bel ditalino. Che ragazza meravigliosa !!!

“O Ludovica…Come sei Brava…Così… Così … Ancora…Brava Ludovica!” le dicevo con passione mentre le carezzavo i capelli. Ludovica interruppe questo momento magico, si tirò fuori il mio cazzo dalla sua bocca e mi guardò dal basso con i suoi occhioni , sorridendo mi disse: “Vuoi che ti lecco il culo?…” “Sei proprio una Porcellina!..” Esclamai ridendo, anche lei rise.

Mi misi subito alla pecorina sul divano e lei come una puttana esperta mi allargò le chiappe con le mani e comincio a leccarmi il buco del culo mentre mi carezzava le cosce, poi passò a succhiarmi i coglioni, infine mi leccò anche le piante dei piedi. “Ma quanti bei giochini sai fare Ludovica!”

Comunque il mio cazzo era diventato duro come la pietra! Era il momento di farglielo provare! Mi alzai in piedi le presi la mano, ci abbracciammo come due appassionati amanti, la feci sdraiare supina sul costoso divano in pelle, con tutta l’esperienza che avevo sapevo come far godere una donna, poi la natura mi ha dotato di una cazzo non tanto grosso, ma molto lungo.

“Prendi la pillola?” le chiesi “Ma che te ne importa ? sono andate via due giorni fa…, dai…daii…Dottore, che non resisto più!” Pensai; Ma che me ne importa? Se la metto incinta saranno cazzi suoi e di sua madre! Le presi le gambe e le appoggiai sulle mie spalle, la penetrai, Ludovica emise un gemito lungo “Aaaaaaaa…finalmenteeeee!!!”

Cominciai a scoparla piano, affondando sempre più profondamente il mio membro nella sua vagina ad ogni colpo.

Ludovica cominciò a gemere come fosse una cagnetta in calore, “Ma come c’è l’hai duro!…dai fai più forte, come mi stai facendo godere!” Spinsi ancora di più e con il mio membro sentii che le toccavo il collo dell’utero.
Pensai allora al destino, che cosa mi aveva riservato…Per anni avevo tanto desiderato la Signora Carla, spesso mi masturbavo pensando a lei, ed ora mi stavo scopando la sua giovane figlia! “Hai…Hai…vacci piano che mi stai facendo male…sta attento che me la sfondi!” “Hai visto che cazzo che ha il tuo Dottore?, Godi…Godi… amore mio…!”

Mi tirai leggermente indietro facendo rimanere il mio cazzo dentro il corpo di Ludovica, le cominciai a carezzare e baciare le gambe che tenevo sulle mie spalle, poi mi soffermai sui suoi meravigliosi piedini che mi eccitavano da morire, cominciai a leccarli, poi le scesi le gambe dalle spalle, Ludovica allora le strinse attorno ai miei fianchi.

Ricominciai a scopare, ma questa volta velocemente, la stantuffavo come un ossesso. “Si così…così…ancora … che mi fai godere Dottore!…” Urlava Ludovica, “Voglio riempirti con tutto il mio seme!” le dissi mentre la scopavo sempre più forte. “Si…Siii… riempimi con la tua sborra che mi fai godere ancora di più!…” rispose.

Le venni dentro con tutta la passione che potevo, alzai la testa, e questa volta fui Io che urlai il mio piacere, anche Ludovica mi seguì urlando insieme a me mentre la riempivo del mio sperma bollente.

Ci alzammo, rimanendo seduti ed abbracciati sul divano, riprendendo fiato, eravamo entrambi sudati e stremati da quell’amplesso che ci aveva colti in quella giornata che sembrava così banale.
Ludovica appoggiò la testa sul mio petto io le carezzavo la schiena, lei invece il mio ventre, poi cominciò a giocare come una bambina, prese lo stetoscopio che era caduto sul tappeto, e cominciò a visitarmi, prima il cuore, poi la pancia e poi il cazzo!

“Mmmmm, ma si è ammosciato parecchio Signore! Adesso la Dottoressa Ludovica le fa subito la cura…!” Che Puttanella! Non era ancora soddisfatta! Si piego allora sul mio cazzo cominciò a farmi una fellatio, ma l’effetto del Viagra era terminato ed io ero stremato , il mio cazzo rimaneva moscio,

poi si mise sopra di me con la voglia di cavalcarmi, ci baciammo, sentii nella sua bocca l’odore ed il sapore del mio sperma.

“Dottore mi sa che devi riprendere quella medicina!…”, disse Ludovica.

Squillò il cellulare di Ludovica, lei si alzò subito, era la Signora Carla che stava rientrando a casa, voleva sapere i risultati della visita, Ludovica non sapeva cosa rispondere così me la passò. “Tutto a posto Signora Carla, non si preoccupi…” “Ma tutto questo tempo?, ma che ha qualcosa di grave?”

“No…No, Signora, visto che non la vedevo da tanto, ho voluto farle una bella visita completa, ma Ludovica sta bene, si è presa solo un’influenza intestinale, sta girando in questo periodo, adesso sta già meglio, le faccio un certificato di dieci giorni per sicurezza e le prescrivo qualche medicina da prendere solo nel caso che ci siano di nuovo delle scariche, poi fra una settimana me la manda a studio nel pomeriggio tardi, che la voglio rivedere…”

“A capisco pensi che la scorsa settimana, sé l’era presa quell’idiota di Roberta, ma a me non aveva detto nulla, va bene Io sto rientrando, se la trovo, la ringrazierò personalmente.

” “Mi dispiace Signora ma ho molta fretta, mi ha chiamato proprio adesso un paziente anziano e devo proprio scappare”.

Attaccai, mi voltai e vidi che Ludovica si era già rivestita, io in fretta e furia feci altrettanto, poi insieme aprimmo le finestre, per far cambiare aria alla stanza, infatti l’odore dei nostri corpi in calore ci avrebbe sicuramente traditi!
Mi misi al tavolo ed in fretta scrissi il certificato e le ricette, intanto Ludovica si era seduta sul divano e stava giocando con il suo cellulare.

Scese un silenzio irreale nella stanza. “Tutto ok amore mio?” Lei mi rispose con il classico “mmm…. mmm”, non staccando gli occhi dal cellulare.

Mi alzai allora e presi la valigetta, non volevo farmi trovare dalla Signora Carla in casa. “Allora io vado Amore…” avrei voluto baciarla, ma lei si ritrasse e andò verso la porta, la seguii, notai che era cambiata, non avrei mai detto che un quarto d’ora prima era l’amante appassionata che mi aveva donato tanta felicità.

Sembrava come la madre, fredda distaccata, quasi insensibile, mi voltai, le presi le mani e gliele baciai “A presto Amore!…”, lei mi guardò con un sorriso come per prendermi in giro “Arrivederci Dottore e Grazie!…”, mi lasciò di stucco!

Ma dopo una settimana, la Puttanella mi ritornò a studio tardi che non c’era più nessuno, mentre la visitavo mi disse che le era ritornata la voglia, e ci siamo fatti un’altra bella scopata, e mi ha dato anche il suo bel culetto, l’abbiamo fatto fino a stordirci.

Il nostro rapporto è durato per qualche mese, alla faccia della Signora Carla naturalmente! Io naturalmente le ho fatto anche qualche regalino. Ma poi quando sono andato in pensione, hanno dovuto cambiare il medico. Io e Ludovica lentamente ci siamo persi di vista. Allora sono partito per viaggiare per il mondo alla ricerca di altra figa, ed è finito tutto lì.

Keine Kommentare vorhanden


Deine E-Mail-Adresse wird nicht veröffentlicht. Erforderliche Felder sind markiert *

*
*

(c) 2023 sexracconto.com