Dimenticare Joli

DIMENTICARE JOLI

Siamo appena arrivati in Grecia per la sospirata vacanza estiva.
Il viaggio è stato allucinante, scioperi in aeroporto, niente taxi o macchine a noleggio, insomma un disastro totale, quasi dodici ore contro le cinque previste.
Però ne è valsa la pena: come al solito Rossella è stata brava a trovare la soluzione giusta, fuori dai soliti giri turistici.
Il nostro residence è molto piccolo, con un’ala separata dal corpo centrale, una piccola fila di appartamentini, ciascuno con un piccolo patio esterno separato da una piccola siepe, in posizione defilata e rialzata rispetto al resto.

Rossella è nervosa e stremata dal viaggio e si butta sul letto per un veloce sonnellino prima di cena, io invece mi faccio un giretto per prendere confidenza col luogo.
Davanti all’albergo c’è una piccola spiaggia attrezzata, ma dall’alto vedo anche un paio di calette poco distanti, sono defilate e sicuramente lì Rossella sarà meno imbarazzata e sfoggerà un topless mostrando le sue belle tettine.
Lei è di solito timida e riservata e non ama farsi vedere mezza nuda in spiaggia.

La sera però le piace indossare capi leggeri senza reggiseno, spesso i suoi bottoncini sono ben visibili sotto le camicette, di solito bianche, così come sono sempre a vista in trasparenza le mutandine.
Spero che la piccola spiaggia che ho visto dall’alto sia ben riparata come sembra, magari ci scappa anche una scopatina all’aperto come piace a me.
Dopo un bel giretto mi metto sulla poltroncina fuori dalla nostra stanza a fumarmi una sigaretta in pace, godendomi il silenzio di pace del posto.

Sento le voci dei nostri vicini, sono italiani, sembrano giovani. Noto che nel loro patio sono appesi ad asciugare dei costumi da bagno, un paio calzoncini da uomo e un bikini molto colorato ma soprattutto molto succinto. Chissà se sono fortunato e ho una bella coppia da guardare, negli ultimi tre anni abbiamo conosciuto solo dei mostri, oltretutto anche noiosi ed antipatici.
Dalla finestra dei vicini non arrivano più voci ma sospiri e mugolii inequivocabili, stanno trombando alla grande, facendo cigolare il letto.

Sento lui che le dice qualcosa ma sono troppo lontano per capire, cerco di avvicinarmi un po’ senza farmi vedere. La tenda è chiusa e non riesco a vedere nulla se non una piccola parte delle loro gambe: sonno sdraiati fianco a fianco.
Ho l’uccello in fiamme: la vacanza promette bene!
Rossella si è svegliata e mi chiama dentro, mentre si prepara per la cena. Dopo una rapida doccia si veste davanti a me, eccitandomi ancora di più, Le racconto che ho sentito scopare i nostri vicini e che sono arrapato.

Mi avvicino a lei palpandola un po’, ma lei si ritrae, ha fame e non ha in mente altro.
Mi rassegno e richiudo a fatica i pantaloni.
Scendiamo al ristorante, piccolo e confortevole, ci sono pochi coperti, i tavoli sono quasi tutti occupati da gruppi di coppie olandesi, tutte di una certa età. Bene! E’ quello che cerchiamo sempre per le nostre vacanze: posti defilati senza troppo casino, niente ragazzi giovani o bambini.

Tranquillità e relax sono garantiti.
Ci accomodiamo ad un tavolo d’angolo da dove abbiamo una visione di tutta la sala e, come di consueto, cominciamo ad osservare e commentare i presenti.
Ridiamo insieme di un paio di matrone vestite super sexy, ma sono sulla settantina e peseranno duecento chili a testa, nonostante tutto fanno le civette con il cameriere più giovane, un ragazzo sui venti anni con la pelle olivastra, un bel fisico atletico e occhi nerissimi.

Lui è a suo agio e sorride amichevolmente a tutte, evidentemente è abituato alle avances.
Faccio notare a Rossella che sta passando sempre molto vicino al nostro tavolo e che ha fermato il suo collega più anziano quando stava per venire da noi a prendere le ordinazioni.
“Hai fatto colpo, hai visto che ha occhi solo per te e ha bloccato il collega?”
“Dai, scemo, ha la metà dei miei anni, figurati se mi guarda, chissà quante belle turiste giovani ha per le mani!”
“Staremo a vedere, scommetto che prima della fine della cena farà il cascamorto!”
“Sei geloso?”
“Sai bene che non lo sono affatto, come ti ho sempre detto in vacanza puoi fare tutto quello che vuoi, basta che non lo faccia di nascosto!”
Mi rivolge un sorriso enigmatico ma non mi risponde.

Però mi fa notare che in cucina c’è una ragazza niente male.
“Più facile che faccia il maialino tu con quella lì che io col cameriere!”
“Potremmo fare un bel quartetto,no?”
“Smettila scemo!”
L’arrivo di una coppia giovane interrompe il nostro discorso.
“Finalmente qualcuno con meno di cento anni!”
Si siedono non lontano da noi, sento che parlano italiano, sono evidentemente i nostri vicini.
Li osservo bene: hanno una trentina di anni, lui è ben messo, lei non è male, forse qualche chiletto di troppo, che però su di lei sta bene, due belle tette prosperose, sotto l’ampia gonna di cotone intuisco un bel culotto, un bel viso aperto e due occhietti vivaci.

Sono entrambi un po’ abbronzati, evidentemente sono qui da qualche giorno.
Infatti il cameriere più giovane si avvicina loro immediatamente e si ferma a parlare con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia.
Lei ricambia il sorriso e si muove sulla sedia come una civetta.
Quando lui si sposta un poco capisco il perché: la sua ampia scollatura mette in mostra le sue belle tette coperte a malapena da un leggero reggiseno bianco.

Lui spudoratamente tiene gli occhi fissi lì in mezzo, lei sembra apprezzare, mentre il suo ragazzo sembra far finta di niente.
“Visto? Il cameriere ha decisamente di meglio di una vecchietta come me”
Subito viene smentita: il ragazzo viene da noi, ci da il benvenuto, si presenta come Stavros e si dichiara a nostra disposizione per ogni evenienza, sottolineando bene l’”ogni”.
Quando Rossella si complimenta per il suo italiano ci dice che ha studiato in Italia e che lì ha potuto apprezzare le donne italiane, secondo lui molto più sensuali delle greche.

Tutto questo senza staccare gli occhi dal seno di Rossella, che se ne è accorta benissimo e pur arrossendo non fa nulla per sottrarre le sue belle tette agli sguardi arrapati del bel morettone.
Appena si allontana le chiedo se si è eccitata a mostrargli le tette e arrossisce
“Ma sei scemo, figurati se un ragazzo così giovane e carino si mette a guardare proprio le mie tette, con tutte le belle turiste che girano”
Le faccio notare che in tutta la sala non c’è una donna carina quanto lei.

“Uffa, ma sei difficile! L’italiana non ti piace?”
“Beh, non è male, forse un po’ piccoletta per i miei gusti, aspetto di vederla più da vicino e meno vestita”
A fine cena usciamo sulla veranda per fumare una sigaretta e poco dopo ci raggiungono i due italiani.
Si presentano come Christian e Giorgia, sono una bella coppia, lui alto quanto me, lei in piedi è davvero piccoletta, porta con disinvoltura i chiletti di troppo.

Ha un paio di occhiali da vista molto carini, che evidenziano i suoi occhietti furbi.
Lui è un tipo tranquillo, lei non perde tempo a sedersi sulla poltrona di vimini con le gambe sotto di sé, mostrando una discreta parte di coscia.
Parla a mitraglia, si muove in continuazione con le sue tette in continuo movimento.
Chiediamo subito informazioni sulle spiagge qui attorno.
Loro ne hanno già visitata qualcuna, hanno trovato una caletta interessante e per niente frequentata, perché la strada di accesso è sterrata e poco confortevole e abbastanza pericolosa da percorrere col motorino che hanno a disposizione.

Quando dico loro di avere noleggiato una piccola jeep, lui è contento e si offre di farci da guida.
Rossella mi lancia uno sguardo di fuoco, in vacanza non ama socializzare e avere, come le chiama lei, delle “palle al piede”
Intanto all’interno del ristorante le balene olandesi hanno finito di cenare e hanno lasciato libera la sala.
Stavros ci raggiunge fuori e ci suggerisce una bottiglia di retsina gelata per concludere la serata.

Accettiamo volentieri e quando lui torna con un secchiello del ghiaccio, Giorgia con la scusa di ammirare il panorama si appoggia alla balaustra, portando in fuori il suo bel culotto generoso.
Sculetta al ritmo della musica che viene dall’interno del ristorante.
Io e Rossella ci guardiamo sorridendo, di sicuro sta facendo uno spettacolino ad uso e consumo del giovane cameriere.
Un’ improvvisa folata del meltemi le fa svolazzare l’ampia gonna colorata, mostrando a tratti le sue gambe.

Lei ridacchia e finge di abbassarla, aprendola sempre di più.
Non ci giurerei, ma da quanto ho visto non porta le mutandine.
Incuriosito le fisso il culo, Rossella se ne accorge e mi da’ un calcetto sotto il tavolo, indicando Christian.
Il suo sguardo corre tra la sua mogliettina ed il cameriere, che indugia nel servirci il vino per approfittare della visione delle chiappe di Giorgia che fissa spudoratamente.
Si sta toccando con indifferenza il pacco, evidentemente sono una coppia bella assortita, lei una puttanella esibizionista e lui un guardone di prima classe.

Sono convinto che la vacanza ci riserverà delle belle sorprese!
Rossella dice di essere stanca e vuol tornare in camera, prendiamo velocemente accordi per il giorno seguente.
Appena arrivati nella nostra camera Rossella fa il verso a Giorgia: si appoggia alla finestra che dà sul patio e sculetta. :
“Non dirmi che ti ha eccitato lo spettacolino di prima, ma hai visto la cellulite? Ha venti anni meno di me e pesa venti chili in più!”
Lo so che non lo dice con cattiveria, ma solo per provocarmi scherzosamente, decido di stare al gioco.

“Hai ragione, tu sei molto più carina, ma sei anche molto più vestita! Lei mostrava un po’ di più di quanto stai facendo tu!”
“Cosa avrai visto mai, era completamente vestita!”
“Dalla tua posizione non hai visto ma il venticello mostrava parecchio!”
“Io ho visto delle gran cosciotte e anche un filo di cellulite!”
“Beh, io ho visto che non aveva le mutande”
“Che puttanella, scommetto che l’ha fatto apposta per farsi vedere da te!”
“Da me e dal cameriere, per me è una gran porcellina, si capisce da come dimenava il suo bel culetto”
Rossella comincia a dimenare un po’ il suo bel culo.

“Sculettava così?”
“Un po’ di più, ma coi pantaloni non è la stessa cosa!”
Inaspettatamente si abbassa i calzoni alle caviglie.
“Così è meglio?”
“Direi di sì, anche se Giorgia le mutande non le aveva”
“Allora così?”
“Mmmm, me lo stai facendo venire duro”
“Anche Giorgia te l’ha fatto venire duro?”
“Beh, sai com’è, davanti ad un culo non so resistere!”
“Mi pare che tu adesso stai proprio resistendo, te ne stai lì seduto a chiacchierare…”
Accolgo ben volentieri l’invito, tolgo in un sol colpo bermuda e mutande e le mostro l’uccello svettante.

Lei si avvicina al letto, ma la fermo e la riporto verso la finestra appoggiandola al davanzale, lei mi asseconda sporgendo il suo culone nudo verso di me.
Mi avvicino e lo appoggio.
“Sentilo, solo tu me lo fai diventare così duro”
Non dice nulla e porta la mano dietro la schiena per afferrarmelo.
Mi dà un paio di colpi veloci con la mano e poi lo indirizza verso la sua patatina.

Entro facilmente tanto è bagnata.
“Mmmm, c’è un lago qua sotto, non dirmi che è tutto merito mio, non sarà che il bel cameriere moro ti ha fatto venire cattivi pensieri?”
“No, ma la situazione è stata interessante, Christian felice di mostrare a tutti la sua mogliettina infoiata, voi maschietti con la lingua di fuori, lei che si godeva i vostri sguardi da maiali…”
“E tu eri gelosa!”
“Ma va là, gelosa di una così mai e poi mai, ma adesso taci e scopami”
Appoggia la testa sulle braccia e comincia a dimenarsi.

Le tende sono sottili ma non abbastanza e le apro, lei se ne accorge.
“Che stai facendo?”
“Ti metto in mostra, magari passa il tuo Stavros e si fa una bella sega”
“Smettila scemo!”
Anche io sono piuttosto arrapato da quanto successo e a fatica riesco ad aspettare l’orgasmo di Rossella prima di venirle dentro.
Resto appoggiato ansante alla sua schiena e quando il respiro si regolarizza le sussurro in un orecchio:
“Solo tu mi fai godere così, ma se vuoi posso farlo anche con Giorgia, tanto Christian ne sarebbe solo felice!”
“Non cominciare a fare il porco, stiamo a vedere cosa succede”
Si alza le mutandine senza lavarsi, a volte le piace tenersi dentro la mia sborra dopo avere scopato, e si stende sul letto appisolandosi subito.

Esco sulla veranda a fumare una sigaretta.
E’ buio e non c’è in giro nessuno per cui non sto a vestirmi e resto nudo..
Poco dopo si apre la porta dei vicini: è Christian che mi vede e mi fa un cenno con la mano.
Si avvicina al muretto che separa le nostre verande.
“Ciao, ti va una birra fresca?”
“Magari, siamo arrivati tardi e non siamo riusciti a fare la spesa”
Ritorna poco dopo e mi invita a raggiungerlo.

Gli faccio notare che sono nudo ma dice di fregarmene.
Stiamo parlando del più e del meno quando lui di punto in bianco mi chiede:
“Secondo te Giorgia mi tradisce?”
Mi va di traverso la birra.
“Che stai dicendo?”
“Beh, l’hai vista stasera, ha fatto vedere le tette a tutti”
“Se è per questo non solo le tette”
“Già, ho visto!”
“E a te non dà fastidio?”
“Non lo so, mi piace l’idea che altri uomini la trovino attraente, anche a casa fa sempre la civetta.

Le hai visto anche tu le tette? Ti piacciono? E le sue gambe?”
Mentre lo dice si tocca il pacco, capisco che la cosa lo eccita e decido di non mentire.
“Certo che mi piacciono le sue tette, ti dirò che anche il culo non è niente male, anzi”
“Come lo sai?”
“Non dirmi che non ti sei accorto di come ha lasciato che la gonna le se alzasse per il vento!”
“Ho visto, ma non so quanto hai visto tu!”
“Ho potuto dare solo un’occhiata, quanto basta per capire che non aveva le mutandine”
“Quando è eccitata e vuole fare la zoccoletta non le mette mai.

L’hai visto bene?”
“No, solo di sfuggita”
”Ti piacerebbe vederlo meglio?”
“Certo che sì!”
“Aspetta”
Entra in camera, apre le tende e accende l’ abat-jour prima di uscire di nuovo.
“Vieni”
Mi fa accostare alla finestra.
Giorgia è sul letto, stesa su un fianco, coperta solo parzialmente dal lenzuolo.
Vista la situazione decido di osare.
“Scusa, ma quel lenzuolo…”
“Hai ragione, aspetta”
Rientra e piano piano la scopre totalmente.
Ora la posso vedere per bene: le cosce abbondanti, il bel culo e soprattutto due magnifiche tette.

Non vedo la sua passera, chiedo a lui com’è.
“Per il mare l’ha rasata quasi tutta, ha solo una striscia in mezzo. Dimmi ti piace? Ti eccita? La vorresti scopare?”
“Certo, è molto eccitante e me la scoperei davvero con molto gusto!”
“Vuoi entrare?”
“No, grazie. Ho avuto una giornata pesante e ho appena finito di scopare con mia moglie.
Tanto abbiamo tutta una settimana, no?”
Dopo un’ultima occhiata alla bella Giorgia lo saluto e torno nella mia camera.

Lui si deve essere parecchio infoiato perché pochi minuti dopo sento ancora il letto cigolare.
La mattina seguente mi alzo come al solito prima di Rossella e scendo al bar per un caffè.
Giorgia è lì da sola. Resto a guardarla mentre fa la civetta con il solito cameriere.
Indossa un pareo colorato e trasparente che non nasconde minimamente il costume succinto e le sue forme generose. Ha le gambe accavallate in modo sapiente per mostrare le cosce.

Non appena si accorge della mia presenza mi saluta con la mano e mi invita al suo tavolo.
Si alza per darmi due baci sulle guance mentre cinguetta un chiaro “Buongiorno!”
Approfitto per appoggiare una mano sui suoi fianchi, morbidi e voluttuosi.
“Anche tu mattiniero vedo”
Mentre ci sediamo le chiedo del marito.
“Dorme ancora il pigrone. E’ stanco morto, sai ieri ha voluto fare l’amore due volte”
“Lo dici come se ti dispiacesse!”
“Ma no, è solo che dopo tanti anni è diventato un po’ noioso!”
Mi dice strizzando un occhio.

“Noioso lui o noioso farci sesso?”
“No, lui no. E’ solo che a volte mi piacerebbe proprio cambiare minestra”
Ricordando le parole di Christian della sera prima le chiedo se abbia già provato minestre differenti.
“Niente di che, sai sul lavoro le occasioni capitano, ma c’è sempre troppa gente in giro. Nulla più di qualche toccatine fugace e poco di più”
“Cosa intendi per poco di più”
Finge di essere imbarazzata, ma si vede benissimo che non lo è affatto.

“Dai, mi fai vergognare”
“Vediamo, mani sotto la gonna? Dentro le mutandine? O solo nella camicetta?”
“Beh, qualche volta è capitato”
“E tu, qualche palpatina l’hai restituita?”
“Solo qualcuna”
“Dai, non fare la ritrosa! Hai toccato qualche bel pisellone o no?”
“Solo qualcuno”
“Cavoli, mi sembra di estorcere una confessione! Racconta senza farti strappare le parole di bocca!”
“Beh, qualcuno non l’ho solo toccato”
“Cioè?”
“Dai mi vergogno troppo”
“Mi stai dicendo che ti fai toccare le tette e la patata da mezzo mondo, che hai succhiato l’uccello a metà dei tuoi colleghi e poi dici che ti vergogni? Ma lo sai che sei strana!”
“Non essere volgare! Non l’ho fatta toccare a mezzo mondo, solo a qualche collega…beh, anche a mio cognato a dire il vero!”
“Però, pure il cognato!”
“Sai com’è, ci vediamo spesso, mia sorella ha un bimbo piccolo e lui si lamenta che da quando è nato non vuole più fare sesso ed è sempre arrapato.

Ha cominciato a darmi qualche palpatina scherzosa, poi una cosa tira l’altra e…”
“…e ci sei andata a letto?”
“Solo un paio di volte, perlopiù ci tocchiamo a vicenda, il tempo è sempre poco e il rischio è alto”
“Vi toccate a vicenda significa che glielo succhi,vero?”
“Sì, di solito sì”
“Beato lui!”
“Mi trovi attraente?”
“Direi proprio di sì”
“Non mi trovi troppo grassa?”
“Non sei grassa, sei voluttuosamente formosa”
“Il mio culo non è troppo grande?”
“Direi proprio di no”
“Dici così perché non mi hai ancora vista in costume”
“Lascia stare, ti ho vista per bene, proprio ieri sera mentre dormivi”
Questa volta arrossisce per davvero.

“Ci hai spiati?”
“Solo un pochino, avevate la finestra aperta e ho dato solo un’occhiatina veloce”
“Sei un porco!”
“Sì, lo sono. Ti spiace che ti abbia spiata?”
”Sì, non mi piace essere guardata di nascosto, soprattutto se lo fa un bel ragazzo come te. Basta che tu lo chieda se vuoi vedere di più”
Mentre lo dice si china verso di me mostrandomi per bene le sue tette.
“Ti piacciono? Le vorresti toccare?”
Il suo sguardo è un misto di malizia e libidine, per cui sto al gioco.

“Certo che mi piacerebbe toccarle, ma non qui e adesso. Stai tranquilla che presto lo farò e non sarà la sola cosa di te che toccherò”
“E le mie gambe ti piacciono? Non sono un po’ troppo grosse?”
“Quelle le ho viste bene, visto che da quando siamo qua non fai altro che accavallarle per mostrarle.
Direi che non sono le gambe più snelle che abbia mai visto, ma sono come tutto il resto, sexy e invitante…e decisamente arrapante”
“Stai dicendo che ti piacerebbe venire a letto con me?”
“Non sto dicendo che lo vorrei fare, ma che lo farò!”
“Wow, sei molto sicuro di te, mi piacciono gli uomini così decisi!”
“E a me piacciono le ragazze maialine come te!”
L’arrivo di Christian ci interrompe.

Lei non fa una piega per ricomporsi, anzi, approfitta del suo arrivo per sollevare ancor più il pareo allargando le gambe davanti a me.
Non ci giurerei, ma scommetto che i suoi slip sono un po’ bagnati lì davanti.
Lui senza essere visto mi sorride e mi strizza l’occhio.
“Bravi, state facendo amicizia?”
“Sì, Giorgia mi stava raccontando del suo lavoro e di quanto siano simpatici i suoi colleghi”
“Che dici, tu e Rossella venite alla nostra spiaggetta?”
“Boh, deve ancora alzarsi, fate colazione che vado a chiamarla”
In camera trovo Rossella già vestita da mare che sta preparando la borsa con la solita quantità industriale di creme.

“Al bar ho trovato Christian, chiede se vogliamo andare con loro”
“Uffa, lo sai che voglio stare tranquilla al mare! Tu lo fai solo per goderti la puttanella”
“Ma figurati! E’ il nostro primo giorno e non conosciamo la zona, ci facciamo un giro e se loro si rivelano dei mattoni li molliamo per il resto della settimana”
“Basta che non esageri a fare lo scemo con quella là!”
“Sarai mica diventata gelosa, adesso?”
Non mi risponde, ma mi manda bonariamente a quel paese.

Dopo una veloce colazione montiamo tutti sul Suzuki che ho noleggiato per la settimana, Rossella ovviamente sta davanti perché soffre la macchina.
Sono tutti e due appoggiati ai nostri sedili, Christian concentrato ad indicarmi la strada le a parlare con Rossella.
Lui mi batte sulla spalla e con un cenno della testa mi indica la scollatura della moglie.
Messa così il pareo si apre e scopre le belle tette prosperose.

Lui mi strizza l’occhio ammiccando.
Mi chiedo se lui sia solo eccitato all’idea di mostrare le grazie della sua mogliettina o se sarebbe anche davvero disposto a farmela scopare.
Sicuramente l’idea di vedere fino a che punto è zoccola è intrigante, se penso poi a lui che la offre spudoratamente mi viene duro in un baleno.
Finalmente mi indica una stretta strada sterrata che scende verso il mare.
“Sei sicuro? Mi sembra stretta e impervia, l’importante è che poi si riesca a fare manovra”
“Fidati, in moto è quasi impossibile, ma arriviamo direttamente sulla spiaggia e lì puoi tranquillamente girare”
Mi avventuro con prudenza, sono anni che non faccio fuoristrada sul serio.

Arrivo in fondo sudato, ma appena vedo il posto capisco che ne è valsa decisamente la pena.
E’ una caletta riparata dal vento, le rocce incombenti forniscono un riparo naturale, una striscia di sabbia bianca lunga non più di trenta metri, l’acqua azzurra e trasparente.
Rossella mi guarda con un certo disappunto, sicuramente preferiva fossimo soli, a lei piace fare l’amore sulle spiagge deserte.
Giorgia saltella felice: “Non è un posto magnifico? Possiamo fare ciò che ci pare!”
Lascia che Christian scarichi la macchina e si toglie immediatamente il pareo, restando coperta solo dal minuscolo bikini.

La guardo per benino, decisamente il costume è di un paio di taglie troppo piccolo per contenere tutto quel ben di dio, le tette trabordano da tutte le parti, le chiappe sono praticamente tutte scoperte. E’ decisamente pienotta ma sembra non farci caso da come esibisce con naturalezza anche un principio di cellulite.
Lascio che piazzino per primi ombrellone e spugne, per poi sistemarmi il più lontano possibile, almeno per quanto consentano le dimensioni della spiaggia.

“Scusate, ma mi metto qua, così se dopo faccio un pisolino non rompete le palle”
Loro si buttano subito in acqua, Rossella inizia il rito della crema. Come al solito ne ha almeno cinque tipi diversi.
Si sdraia per farsi spalmare la schiena, slaccia il reggiseno senza toglierlo.
Poi mi dice, guardando i due:
“Sbaglio o quella lì è un po’ svampita?”
“Ma no, è giovane ed estroversa!”
“Estroversa mi sembra riduttivo, la definirei esibizionista”
“Le piace farsi guardare, le piace il suo corpo e lo mostra con piacere”
“Beh, lui non dice niente? Il cameriere ieri sera aveva la lingua penzoloni mentre le guardava le tette!”
Decido di raccontarle quello che è accaduto ieri sera, di come me l’ha mostrata e anche che mi ha chiesto se la volessi scopare.

“Sei uno stronzo! Ecco perché sei venuto qui con loro, per scoparti la puttanella! Togliti dalla testa di coinvolgermi in qualche maialata con quei due lì, se vuoi scopati pure la ninfomane, ma scordati che mi faccia scopare da quello lì”
Cerco di calmarla spiegandole che se avessi voluto scopare Giorgia sarebbe bastato accettare l’invito del marito, che ho acconsentito solo perché sapevo che la spiaggia sarebbe stata fantastica, ma nulla da fare.

E’ incavolata nera e si stende al sole.
Intanto i due stanno uscendo dall’acqua. Il costume bagnato di Giorgia è diventato trasparente e mostra quel poco che copre: si vedono i due bei cappezzoloni e la striscia di pelo scuro.
Mentre si asciuga i capelli le scappa una tetta, lei se ne accorge e ridacchia senza tentare di nasconderla.
Poi si stende sull’ asciugamano chiedendo a Christian di metterle la crema.

Lui risponde fissandomi negli occhi:
“Sai che odio le mani impiastricciate, perché non lo chiedi a Stefano?”
Io ho il pisello duro come un sasso, ma so che se mi avvicinassi a lei prima che Rossella abbia sbollito la rabbia sarebbero cavoli amari, così declino l’invito.
Lui ha un’espressione delusa e si rassegna a spalmarle la crema.
Le slaccia il reggiseno e cerca di convincerla a togliere le mutandine, ma lei si rifiuta.

Inizia dalle spalle e scende velocemente al culo, impastandole le chiappe. Sta facendo di tutto per esibirla il più possibile, le allarga le gambe, le sposta il costume.
La scena è eccitante, non c’è che dire, ma non posso permettermi di sextenare Rossella il primo giorno di vacanza. Così, a malincuore fingo di leggere un libro, mentre lui è sempre più intristito.
Evidentemente aveva fantasticato di iniziare un’orgia appena arrivati.
La scenetta va avanti parecchio, lei fa finta di niente ma collabora al punto di girarsi sempre più verso di me a cosce larghe.

Visto che non mi decido a far nulla Christian le mette una mano tra le cosce e inizia a masturbarla.
Lei inizia a mugolare sempre più forte, certamente sta godendo, ma sono sicuro che enfatizza apposta per farsi sentire da me.
Li lascio fare, poi mi addormento immerso in sogni davvero sconci.
Quando mi sveglio Rossella non è accanto a me, si è messa a fianco di Giorgia e stanno chiacchierando.

Non vedo Christian, ma non vedo nemmeno la sua attrezzatura da sub e deduco si a fare snorkeling.
Rossella si accorge che mi sono svegliato e mi invita a raggiungerle.
Mi siedo sulla sabbia al loro fianco. Giorgia ha rimesso le mutandine ma non il reggiseno.
Scherzando chiedo a Rossella se non si sente fuori posto a tenersi addosso il costume.
Lei mi guarda storto ma so bene che non sa resistere alle sfide e si leva il pezzo sopra del bikini lasciando libere le sue tette ancora magnifiche nonostante l’età.

Mi chiede di portarle la crema che usa per le parti più sensibili che inizia a spalmarsi delicatamente.
Il mio sguardo passa dalle sue tette massaggiate a quelle molto più grosse di Giorgia mollemente adagiate sul suo petto.
Devo dire che la scena mi arrapa molto più dell’esibizione di prima e inizio fantasticare su un bel numero a tre.
Quando Rossella chiude il flacone Giorgia le fa notare che ha lasciato uno sbuffo di crema a lato di una seno e allunga una mano per spalmarlo meglio.

Stranamente mia moglie la lascia fare, di solito non le piace il contatto con sconosciuti.
Giorgia lo fa con una lentezza esasperante e Rossella si appoggia all’indietro per favorirla.
Ha gli occhi socchiusi e un sorrisetto sul volto.
So che ha in mente qualcosa, ma so anche che la mia presenza potrebbe darle fastidio, così mi alzo dicendo loro che mi faccio un bagnetto.
Nuoto fino allo scoglio al lato della caletta e nascosto dal grosso masso vedo che Rossella si è sdraiata a pancia in giù e che si sta facendo massaggiare la schiena.

Giorgia lo fa in modo energico, facendo ballonzolare le sue grosse poppe in modo ipnotizzante.
Indugia a lungo sul culo di Rossella che sembra decisamente gradire da come tiene le gambe larghe e rotea lentamente il bacino.
Prevedo una bella scenetta e il mio uccello sotto l’ acqua non sta nel costume.
Come nelle fantasie più comuni Giorgia sta massaggiando l’ interno delle cosce di mia moglie, sempre più vicino alla sua passera.

Da questa distanza non riesco a vedere, ma sono convinto che in quella posizione buona parte di lei è certamente sfuggita agli slip ed è alla mercé di Giorgia.
All’improvviso però Rossella chiude le gambe e si mette seduta, parlando fitto fitto con la ragazza.
Le dà un bacio sulla guancia e poi si sdraiano entrambe al sole.
Aspetto che il mio uccello deluso quanto me si rilassi ed esco dall’acqua, tornando al mio posto.

Rossella mi guarda ma non si avvicina se non dopo il ritorno di Christian.
La vedo pensierosa e le chiedo se va tutto bene.
Nega, ma la conosco troppo bene e capisco che è nervosa perché qualcosa la disturba.
So che è inutile che la forzi sarà lei a parlarne quando sarà il momento.
Infatti poco dopo comincia.
“Ti devo dire una cosa…”
Alzo gli occhi dal libro e la guardo senza dire una parola.

“Hai visto che Giorgia mi ha toccato il seno…”
”Beh, non esattamente toccato, ti ha solo messo la crema…”
“Dai, hai visto bene che me l’ha spalmata per benino…”
“…e quindi?”
“Quando sei andato a fare il bagno si è offerta di mettermela anche sulla schiena e di farmi un massaggio…”
“Bene, innanzitutto ti piacciono i massaggi, poi sai che io odio sporcarmi le mani con la crema, ben venga se qualcuno lo fa al mio posto”
“Beh, ad un certo punto ho capito che stava andando un po’ oltre il semplice massaggio, ha smesso di parlare quando ha iniziato a massaggiarmi il fondoschiena, poi è scesa alle cosce mettendosi a cavallo della mia gamba.

Ha cominciato a sfregarsi su di me, ho sentito benissimo che era bagnata là sotto”
“Là sotto…in Australia?”
“Scemo! Ha cominciato a palparmi l’interno delle cosce sempre più in alto fino a sfiorarmi la passerina”
“Mmmm, la cosa si fa interessante! Ti è piaciuto?”
“Sì, molto. È proprio questo il problema!”
“Perché problema? Sai come la penso, in vacanza tutto è concesso, basta che non lo fai di nascosto, quante volte te lo devo ripetere?”
“Non è quello, lo sai bene, è solo che dopo la storia con Joli…”
Ecco, finalmente dopo un paio di mesi risalta fuori l’argomento che sembrava tabù.

La sparizione di Joli dopo il weekend sul lago ha sconvolto Rossella che non ne ha mai più voluto parlare.
“Beh, il fatto che ci sei rimasta male una volta non significa che debba capitare ogni volta! Basta che mantieni le cose sul piano giusto, se ti va di scopare Giorgia fallo e non pensarci basta che non ti faccia coinvolgere dai sentimenti!”
“Tu sai quanto ho sofferto per colpa di Joli, avevo perso la testa per lei e poi da un giorno all’altro è sparita.

Chissà cosa sarà successo…”
”Avrà trovato qualcosa o qualcuno che le interessa di più, oppure semplicemente non era quello che voleva far credere! Lascia perdere, inutile rovinarsi la vita, accetta il fatto di essere stata usata da lei. Dimmi piuttosto, la Giorgia ti intriga? Non mi sembra esattamente il tuo tipo, non è un po’ troppo piccola e cicciotella per i tuoi gusti?”
“Boh, mi intriga il fatto che sia così puttanella, prima mi ha raccontato di avere fatto sesso una sola volta con una sua amica e che le è rimasta la voglia.

Credo che in realtà sotto sotto sia un po’ ingenua. Mi piace l’idea di capire fino a dove arriverebbe veramente! Ma davvero lui te l’ha mostrata per bene e ti ha chiesto di scoparla?”
“Certo, credo che siano entrambi due bei porcellini!”
“E tu te la scoperesti?”
“Perché no? La trovo intrigante anche io, poi sono curioso di vedere fino a che punto arriverebbe davvero suo marito. Che ne pensi di lui?”
“Mah, bel fisico, sembra simpatico ma non so perché ma non mi attizza sessualmente”
”Questo potrebbe essere un problema, non sono sicuro che accetti di restare in disparte mentre ci scopiamo sua moglie!”
“Vabbé, inutile stare a pensarci, lasciamo andare le cose e vediamo che succede, sai che non mi piace programmare”
“Già, anche se non ti nascondo che mi piacerebbe avervi tutte e due nel mio letto!”
“Non avevo dubbi, visto quello che hai nel costume!”
“Come pretendi che non mi venga duro al pensiero??”
“Fammi sentire quanto è davvero duro”
Con aria maliziosa allunga una mano tra le mie gambe e mi tocca da sopra il costume.

“Vuoi fare uno spettacolino anche tu?”
Non aspetto la risposta e con un solo movimento mi levo il bermuda restando con l’uccello svettante.
La mossa non sfugge a Giorgia, che rotola sulla pancia per mettersi in una posizione dalla quale ha una visione migliore.
Rossella me lo prende in mano e comincia una lenta sega, mentre io mi metto comodo, sdraiato sulla schiena.
In questo modo non ci sono dubbi su cosa mi stia facendo e offriamo una chiara visione ai due vicini del mio uccello e della sua mano che va su e giù pigramente lungo tutta la sua lunghezza.

Giorgia dice qualcosa a Christian che si inginocchia dietro di lei e le mette una mano tra le gambe da dietro mentre infila l’altra nel costume tenendo gli occhi fissi su di noi.
Sono molto eccitato dalla situazione e chiedo a Rossella di venirmi sopra ma lei esita.
“Non esagerare, non mi va di farmi vedere scopare”
“Spiegami la differenza tra quello che stai facendo e scopare!”
Intanto Giorgia ha alzato il suo bel culone abbassando il costume del marito e si sta facendo scopare da dietro.

“Guarda un po’, c’è qualcuno che non si fa certo i tuoi problemi!”
Rossella guarda nella loro direzione e con un forte sospiro mi balza a cavalcioni, si sposta il costume di lato e aiutandomi con la mano si infila dentro il mio pisello.
Inizia a cavalcarmi velocemente, lo sguardo fisso verso i nostri due nuovi amici.
La situazione mi eccita da morire e, complice la mezza sega che mi sono fatto in acqua poco prima, sento l’orgasmo che mi sale.

Fermo Rossella tenendola per i fianchi e le dico di rallentare se non vuole che finisca troppo in fretta.
Lei si porta la mano dentro il costume toccandosi il clitoride.
“Sto per venire anche io, resisti che vengo”
Riesco a tener duro ancora pochi secondi, poi comincio a spruzzarla.
Veniamo insieme con un bell’orgasmo intenso e travolgente, subito anche i due fanno rumorosamente capire di avere goduto.
Restiamo tutti e quattro immobili a goderci il momento, scambiandoci sorrisi soddisfatti.

Dico a Rossella quanto mi è piaciuto farmi guardare da loro e lei si dichiara assolutamente d’accordo.
“E se si fossero avvicinati?”
“Mi sarei eccitata ancora di più!”
“Bene, lo terrò presente per la prossima occasione!”
Sono soddisfatto della piega che ha preso la nostra vacanza…ed è solo il primo giorno!
(continua…).

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