Caffetteria Centrale Torino di giorno

Caffetteria una delle tante, dopo un giro veloce attratto dalle insegne luminose delle vetrine addobbate per l'imminente Natale, nella centralissima Via Garibaldi, nel cuore di Torino, città che amo e in cui vivo da sempre, mi siedo al mio solito tavolino in disparte , è un buon punto di osservazione per non farmi notare, c'è poca gente, una melodia anni 8o in sottofondo copre i rumori delle persone all'interno del locale, qua si viene per assaporare le bontà, della casa, e ammirare qualche signora, over 40, in cerca di attenzioni, non mi fraintendete , non sono professioniste del sesso, ma donne comuni, che vogliono essere semplicemente guardate e ammirate sentirsi belle, o desiderate, mettersi in mostra, anche se da tempo ritengo a torto o ragione, che qualcuna non disdegni una sana scopata, so che devo impegnarmi, non sono brutto, ma neanche il tipo per cui possano girarsi a guardarmi, quindi gioco con altre carte a mia disposizione, a volte vorrei poter leggere il pensiero, per entrare nelle loro teste, di certo non posso metterle la mano sul culo, e iniziare un approccio in questo modo, appurato per certo, che non so leggere il pensiero, posso solo osservare ciò che accade intorno a me, e cercare alternative galanti, senza rendermi ridicolo, e collezionare fallimenti.

Noti facilmente sguardi furtivi, sempre se si sa osservare, e spesso tutto ciò che serve è proprio in bella vista davanti a noi, un sorriso malizioso, seguito da un paio di gambe accavallate con maestria e tanta classe, un colpo di mano ai capelli, un po' di petto in fuori, e voilà l'intimo che traspare dalle generose scollature, giusto per quel po' di tempo che tu veda e poi si ricompone, non contenta, subito dopo scopre quel tanto che basta la gamba sollevando l'orlo della gonna o del vestito, cercando un fastidio che non c'è, o fingendo spudoratamente una sistematina alla gonna troppo corta, ma se non vuoi farti vedere le cosce, perché non metti altro ? espedienti fantasiosi, sul dai sbircia un po', che mi piace, fa parte del loro modo di essere donne, e manifestare quel senso di vanità, che è comune a tutte le donne, devono mettersi in mostra, tuttavia questo comportamento non porta mai al sesso, e qui che bisogna capire, fin dove ci si può spingere, con il nostro approccio, le delusioni sono sempre in agguato, dato che scoparle è nella nostra testa, ma non sempre è nella loro, purtroppo il gioco lo guidano le donne, al pari di tutti i giochi d'azzardo, con loro il metodo non cambia e quindi si aspetta il classico colpo di fortuna, capire i propri mezzi e limiti nel gioco, aiuta un po', ma la fortuna è l'unica a fare la differenza tra una partita vinta o persa in partenza, l'altra faccia della medaglia è la classica variante, cambia molto le carte in tavola, trovi una tipa che ti piace molto, in questo caso a volte si esce davvero malconci, dal gioco, bisogna tenerne conto e fare molta attenzione, per non gettare via le scarse possibilità che si avranno sempre con l'aiuto della fortuna.

Il teatrino si ripete con rito quotidiano, a volte scopri che sei proprio tu a essere osservato, e ti senti la preda, facevo questi ragionamenti, dal mio anonimo tavolino, davanti al mio abituale “Tuttosport” fingendo spudoratamente di essere interessato alla mia amata Juve, anche se la vecchia Signora non delude mai, non stavo leggendo una parola del giornale, serve sempre un minimo di copertura,o si rischia di essere comunque pizzicati, ma loro le donne lo sanno, e ci lasciano fare, alzo gli occhi per una veloce panoramica e finalmente la vedo, bellissima sullo sgabello alto del bancone, a ore 3 dalla mia postazione, capelli lunghi castano chiari, occhi nocciola, trucco leggero, labbra perfette, in carne ma giusta, abbasso lo sguardo, tutto questo l'ho visto in un nano secondo, non voglio rendermi ridicolo, e nemmeno metterla in imbarazzo, ma è chiaro che la signora mi ha colpito, facendo attenzione rialzo lo sguardo, lentamente, parto dal basso, dal pavimento, stivaletti bassi, scamosciati tacco da 12, tendenti al blu scuro, due gambe perfette velate da un delicato collant nero, le seguo ammirato, fino allo spacchetto centrale, non troppo eccentuato, del suo vestitino blu mare, che lascia intravedere, due belle e morbide cosce, e la parte iniziale delle mutandine rigorosamente nere o almeno credo, il collant le fa un po' da velo, i fianchi sono piccoli, il culetto è appoggiato allo sgabello e si nasconde, alla mia vista, la scollatura leggera e poco eccentuata ricalca sotto il vestito più stretto forse di una taglia, un seno normale a occhio penso a una terza meno , meno, la tipa si protende in avanti accennando a un fastidio alla schiena, lo fa con armonia, e ho una voglia folle di toccarle le tette, resta un gran bel vedere, tanto che questa opera d'arte inizia a disturbare non poco i miei agitati sensi, senza controllo d'istinto sfioro con la mano il mio cazzo, inizia a darmi fastidio, si agita nervosamente , tento di distogliere lo sguardo dal suo corpo, ma sono troppo preso per riuscirci, la verità e che vengo regolarmente in questa caffetteria da una settimana solo per incontrare Lei, questa sexy sconosciuta dal corpo non troppo perfetto, mi ha interessato dal primo momento che l'ho vista, e non la voglio diversa, mi fa impazzire e la desidero, non riesco ad attribuirle una età, per quanto mi sforzi, credo tra 45-55, ma che mi importa ne avesse anche il doppio, resta sempre da urlo, sono deciso a farmi avanti ma non so ancora come, troverò un modo, per parlarle, e poi vedrò cosa dirle, è questa la parte difficile, assorto in questo pensiero, vedo che si alza indossa il soprabito e si avvia all'uscita, lascio dieci euro sul tavolo per un buon caffè ( li merita) e la seguo, mi sento un po' maniaco e arrapato allo stesso tempo, di questo stato d'animo decido che mi preoccuperò un'altra volta, affrettandomi per non perderla di vista la seguo, fino alla fermata dell'autobus è sola, sembra intenzionata ad aspettare il bus, cerca qualcosa nella borsetta , appare una sigaretta, ma non trova l'accendino, finalmente un'occasione, mi avvicino e con il mio miglior “permette”, le sventolo il mio zippo sotto il nasino, i nostri sguardi si incontrano questa volta da molto vicino, porta la sigaretta alle labbra, sono carnose e morbide, fantastico immaginandole intorno al mio cazzo straziato e umidiccio di voglia, mi sforzo per non perdere il controllo, per un attimo avrei voluto baciarla, di impeto, che potrei dirle dopo, sorridi dai sei su candid camera show, accende succhiando un po' il filtro della Marboro Ligth , con un leggero e profondo respiro, poi mi guarda dritto negli occhi, e mi dice : mi è parso di vederla alla Caffetteria qua dietro? Si ero la,rispondo deciso, ci si vede quasi tutti i giorni, da un po' di tempo, l'avevo notata anche io, piacere Alex, io sono Beatrice…….. insomma fortunatamente il maledetto bus non arrivava mai, e non mi sembra vero siamo li tranquilli a chiacchierare, dopo un po' passiamo a darci del tu, è davvero simpatica la tipa, alla seconda sigaretta mi chiede dove stai andando ? E io …ti seguo, non avevo di meglio da fare, con il mio miglior sorriso sembro quasi innocente, sorride anche Bea e insiste….

perché mi segui? Sei simpatica e carina, volevo conoscerti, parlarti, cercavo il modo di avvicinarmi a te, senza fare danni, questa verità la sorprende, e non sembra contrariata, anzi dalla faccia soddisfatta noto una punta di vanità appagata, e accenna un timido calcolato ma dai…….. non sono poi così bella, se lo dici tu !!!! io ti trovo interessante almeno fisicamente , dato che sei quasi una perfetta sconosciuta, e quindi non so nulla di te, comunque a me piaci molto, e aggiungo che si fa adesso? Mi farebbe piacere stare un po' in tua compagnia, Bea risponde se vuoi vieni con me al supermercato così parliamo ancora un po', e decido di assecondarla, sarei andato fino all'inferno e ritorno con lei, finalmente prendiamo il bus, e affollato siamo in piedi vicini, troppo vicini, le sfioro i fianchi a ogni sobbalzo del bus, fino a cingerle tutta la vita con il braccio destro, in un maldestro mio tentativo di sostenerla, Bea appoggia il suo culetto contro il mio cazzo ormai quasi fuori dalle mutande, e con fare ciondolante inizia a strusciarsi contro, sfruttando benissimo le oscillazioni del bus, con il braccio libero la spingo sempre più forte contro il mio cazzo e sembra apprezzare, ho caldo, e sono eccitato, Bea mi guarda con due occhioni languidi, con le labbra le do un innocente bacetto, delicatamente sul collo, e sul lobo dell'orecchio, continua stringersi a me, sento il variare del suo respiro, e resto stordito dal suo profumo e dalla sua pelle che sa di buono, la mia mano si sposta veloce sul seno, finalmente , che bella sensazione, le stringo un po' una tetta, e lei con voce fievole mi dice basta… mi stai facendo morire….

sono tutta bagnata, quasi perdiamo la nostra fermata, scendiamo abbracciati, ormai le parole non servivano più, a passi veloci infiliamo la strada e raggiungiamo i posteggi sotterranei del supermercato, fino al secondo e ultimo livello, dove non posteggia mai nessuno, perché troppo scomodo, cercando riparo da occhi indiscreti, una piccola nicchia, dietro un muro di cemento armato, fa al caso nostro, un furgone posteggiato a due passi da noi, sembra fermo da tempo, offre ulteriore copertura, mi stringe a se dolcemente, offrendomi la sua bocca, muove la lingua freneticamente, alternandola a baci passionali, mi piace molto come bacia, con le mani sollevo il vestito scoprendole le cosce e l'inguine, l'afferro con forza dalle chiappe, ha un gran bel culo, non più sodo, ma neanche tanto moscio, continuo a limonarla a lingua in bocca ricambiato alla grande, la sua mano è sul mio cazzo ormai duro come il marmo, lo tocca dai jeans, mi sta facendo morire con quella mano, davvero un peccato non poterci spogliare un po' di più, mi abbasso sulle ginocchia e con la bocca le bacio l'interno cosce, fino ad arrivare alla sua umida fighetta, i collant non aiutano in questi casi , ma eccitano molto, senza chiederle il permesso , usando entrambe le mani creo uno strappo, non senza incontrare difficoltà, il tanto che basta senza che debba toglierseli e facendo attenzione a non rovinarli troppo, finalmente scosto il perizoma di lato, scoprendole la figa bagnatissima di umori, inizio a leccargliela, dopo poco la sento ansimare sempre più forte, mi sussurra non farmi venire così………voglio il cazzo…….

ti voglio………. mi alzo e libero il mio cazzo dalla stretta morsa dei pantaloni, lei lo prende in mano inizia a masturbarmi lentamente, ha le mani calde, si china e accenna un pompino finalmente quelle labbra sono sulla mia cappella, inizia a slinguarmi bene il cazzo e a menarlo dolcemente con l'altra mano, poi mi tocca le palle e le accarezza strizzandole un po', mi passa la mano sul culo da sotto le palle e insiste un po' sul buco con indice e medio, tentando una leggera penetrazione, senza mai smettere di succhiarmi l'uccello, per poi passare ad accarezzarmi le chiappe, ero in estasi totale, eccitato ormai allo spasimo, per non sborrarle in bocca ho fatto uno sforzo notevole, Bea si alza in piedi, solleva la gamba destra e con la mano si infila con decisione il cazzo nella figa, lo voleva dentro, le si leggeva in faccia, soffocando un grido di piacere, nel sentirsi la figa occupata, il viso appoggiato alla mia spalla, soddisfatta ricomincia a limonarmi in bocca, tra un gemito e l'altro, inizio a muovermi con buon ritmo, ha la fighetta stretta e tenera come il burro, bagnatissima, inizio a sbatterla davvero forte, di brutto, quasi con violenza, non riesco a fermarmi e Bea mi chiede di non smettere, non so per quanto riuscirò a reggere questi ritmi, poi la vedo socchiudere gli occhi, il suo respiro farsi affannoso, la stringo a me senza smettere di scoparla, la mia mano sente un brivido caldo attraversarle la spina dorsale, le pareti interne della vagina, hanno leggere contrazioni, fremono sul mio cazzo sempre più bagnato dai fluidi vaginali che aumentano, geme e mi sussurra sto….

godendo…sto godendo tanto……. la stantuffo bene ancora un po' per farla arrivare fino alla fine dell'orgasmo, poi mi tolgo, per riprendere fiato ed evitare di sborrarle addosso, cambiamo posizione, sempre in piedi la prendo da dietro, litigando col cazzo per colpa dei soliti collant, prima di rimetterlo dentro la figa, cerco di farle tenere le cosce strette, per eccentuare il piacere del contatto interno, e poi lo infilo deciso, gran figa quella della Bea, dal suo ooohhhhhhhh …….

come ti sento………. capisco che va tutto bene, e porto due bei colpi di cazzo che quasi le entrano dentro anche le palle, riprendendo a scoparla alla grande, Bea è eccezionale, sono preso da questa sua insana passione, del sesso in pubblico, e mi lascio trasportare, godendo di lei come non mi succedeva da tempo, le cingo il braccio intorno alla vita e con la mano le tormento delicatamente il clitoride, continuando a penetrarla sempre più velocemente, lei mi guarda e mi dice continua ….

continua …. mi piace tanto…..dopo pochissimo gode di nuovo intensamente e a lungo, non so se sono passati cinque minuti dal primo orgasmo, mi piace sentirla così e mi eccita davvero tanto, continuo a scoparla vorrei non finisse mai, anzi vorrei che il tempo si fermasse all'improvviso, e ci lasciasse così, con la punta della lingua massaggio il lobo dell'orecchia, e parte del collo alternandola a baci passionali, mentre la mano libera le tiene saldamente una tetta, mi piace il suo seno vorrei metterci il cazzo in mezzo, e scoparla sulle tette, magari un'altra volta, siamo entrambi a rischio qua nel posteggio e fino a ora ci è andata bene, la situazione esponenziale nella quale ci troviamo ha eccentuato tantissimo i nostri sensi, portandoci entrambi a livelli davvero elevati di appagamento, vi assicuro che il rischio vale la pena di correrlo per una scopata del genere con una donna così ben presa, inizio a fare davvero fatica per non venire, mi ha portato vicino alla eiaculazione molte volte, e sono sfinito, non ne posso più e voglio liberarmi, le palle gonfie e dure iniziano a farmi male, i vasi sanguigni pulsano sangue all'impazzata, il cazzo è durissimo, la cappella arrossata dal preservativo consumato, inizia a essere livida, sento la sborra che sale, Bea si accorge, che sono quasi alla fine e mi dice: aspetta a venire lo voglio un po' nel culo, non avrei mai negato una sana inculata a nessuna, e annui un sì sperando di farcela, Bea appoggia le mani sul muretto e si china protraendo quel bel culetto verso l'alto, le allargo un po' le gambe e inizio a leccarle il buchetto, un po' per riprendere ancora fiato, ma quella visione mi eccitava ancora di più, una splendida rondellina circolare striata, fa da cornice all'ingresso del suo lato B, devastante la mia lingua non le concede tregua, a Bea questo trattamento non dispiace affatto, continua a dirmi ancora…..ancora …tra un gemito e l'altro, cerco di mettere un po' di saliva e forzo con il dito piano piano, fino a farlo scivolare dentro, muovendolo come se fosse un cazzo, per aprire la strada, fino a quando mi dice ti voglio……dammelo…..tutto….

prendimi il culo……. le infilo il cazzo tra i collant e il perizoma strusciandolo bene in mezzo alle chiappe candide, facendole sentire quanto era duro, la troia inizia a toccarsi la figa con la mano sempre più freneticamente, masturbandosi, il contatto con il suo fantastico culo e la biancheria che indossa, mi regala un piacere intenso, cerebrale, molto simile a una bella sborrata, ormai al culmine dell'eccitazione, afferro saldamente il cazzo con la mano, e inizio a penetrarle lo sfintere per tre o quattro centimetri, non sono superdotato, ma resta comunque un gran bel cazzo il mio, voglio farla godere ancora e non farle male, ma Bea più eccitata di me, spinge il suo culetto all'indietro contro il mio cazzo, e lo fa entrare tutto dentro in profondità, cazzo se mi piace e strettissimo questo buco, Bea inizia a muoversi ancheggiando a ritmo con le mie spinte, siiiiiiiii …..cosììììììììììì ….

come ti muovi bene, mi piace da morire, cercando di non perdere il ritmo, la penetro a lungo perdendo la cognizione del tempo, Bea non ha mai smesso di masturbarsi ha avuto due orgasmi uno vicino all'altro, io non ne posso più, le dico….. sto per venire, ansimando affannosamente, vuoi venirmi in bocca ? dice Bea , io dico no, e tolgo il cazzo dal suo fantastico culo, prima di inondarla di sborra, la faccio girare e le metto il cazzo in mano, buttando via il preservativo, mi bacia appassionatamente, e mi lascio masturbare dalla sua manina, se lo appoggia bene dentro i collant tra coscia e inguine, anteponendo la mano ai collant, inizia a farmi una sega magistrale, sensazione deliziosa , mentre la sua lingua avvinghiata alla mia non smette un attimo di muoversi, tirandola fuori dalla mia bocca solo per farmela vedere, provocante la dimena davanti a me, non riesco a liberarle i seni per via del vestito, in qualche modo infilo la mano dentro e inizio a baciare le poche parti scoperte delle sue splendide tette rifatte, lei percepisce che ormai sto per venire, aumenta l'intensità del movimento con la mano, e finalmente mi fa sborrare , una sborrata lunga e calda interminabile, una delle più intense che ricordi, quasi dolorosa tanto ero pieno, le allago cosce,mano, collant, e perizoma, lei non si ferma continua a menarlo, fino a quando non sente che il cazzo perde rigidità, è stato bellissimo, mi dice Bea, ci ricomponiamo alla meno peggio e cerchiamo un bar, non prima di aver fumato una sana sigaretta, entrambi appagati, siamo rimasti quasi due ore seduti al tavolo a parlare di tante cose, ho scoperto anche la sua età, 47 anni, divorziata da 5, madre di due ragazzi ormai adulti, convive felicemente con il suo compagno tra alti e bassi come tutti, ma è la sua vita.

Da quel giorno sono passati quattro anni, ci vediamo di tanto in tanto, alla solita caffetteria a volte per parlare, ridere e scherzare, a volte per fare sesso nei posti più strani, un paio di volte causa freddo intenso abbiamo provato in albergo, divertente, ma non come farlo in giro, bisogna essere in sintonia e prendersi i giusti rischi, altrimenti non funziona, peccato averla conosciuta dopo una vita buttata al vento.
E un ottima amica non solo di letto, lo abbiamo usato davvero pochissime volte, sono quei rapporti strani, difficili da spiegare, da vivere e da gestire, per questo intensi, tra di noi è sempre come fosse la prima o l'ultima volta, possiamo fermare il nostro tempo solo quando siamo insieme, per questo non lo abbiamo mai sprecato e cerchiamo di viverlo intensamente, fino a quando sentiremo dentro di noi il bisogno uno dell'altro.

Per volontà di Bea non ci consideriamo amanti, è una brutta parola dice e non lo siamo, amici sicuramente, resta la consapevolezza di una passione grande, e della magia del sesso, appagante, per entrambi……….
Alex

Storia reale scritta da me, non sono uno scrittore, faccio completamente altro nella vita, quindi perdonate errori di forma e di espressione se non sono correttamente esposti nel testo, si prega di leggere commentare se volete, e di non fare copia e incolla e pubblicare su altri post come è già successo, vi ringrazio per l'attenzione, sperando di non aver annoiato nessuno, al caso ditelo che smetto di scrivere.

Alex.

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