A scuola calcio negli spogliatoi

Era già da qualche anno che frequentavo la scuola calcio del mio paese, mi divertivo tantissimo anche se la fatica era enorme. Di solito subito dopo gli allenamenti, era naturale che si andava negli spogliatoi, per una doccia veloce e così via. Gli spogliatoi della scuola calcio, sorgevano in un fabbricato poco lontano dal campo. Quando si era piccoli era naturale che non si faceva nulla di chissà che, ma man mano crescendo e arrivando all'età dei 15/16 anni si iniziava a giocare tra di noi con una certa complicità.

Proprio questi giochi (chi ce l'aveva più lungo, che sborrava per primo, chi pisciava più lontano) mi fecero capire alla dolce età dei 15 anni che io amavo il cazzo. Riuscivo per fortuna a trattenermi senza alcuna difficoltà dinnanzi a quelle scene, un pò per lo stress dell'allenamento e un po perchè pensavo ad altre cose.

Di solito in ogni squadra di calcetto, dopo ogni partita, a turno uno di noi porta le divise a casa e le lava.

Ogni qual volta toccava a me, a casa da solo mi chiudevo in camera e mi mettevo a leccare e indossare quelle eccitanti divise…

Un giorno, toccava a me portare a casa le divise per lavarle…prima però negli spogliatoi, alcuni amici si erano seduti sulle panche guardando dei video porno sui propri cellulari, e segandosi ognuno il proprio cazzo. La scena non mi sorprendeva minimamente, lo facevamo spesso, e spesso anche io vi avevo partecipato.

Subito dopo, presi le divise e Giulio ( uno di loro che si era segato ed era venuto nei pantaloncini) mi disse “abbi cura del mio sburro mi raccomando” e io “tranquillo, la tratterò come se fosse mia” e risi.

Quei tre pantaloncini pieni di sborra mi stavano davvero eccitando tantissimo, tant'è che con una scusa, entrai nello stanzino adiacente gli spogliatoi, dove tenevamo saponi e i borsoni da calcio, mi accovacciai a terra ed iniziai a leccare le macchioline di sborra sui pantaloncini dei miei tre cari amici.

All'improvviso però sento aprire la porta, erano due amici di squadra, Dario e Pietro, che volevano recuperare i propri vestiti nei borsoni. la scena fu imbarazzatissima, io a terra, loro in piedi davanti a me. subito i due chiamarono gli altri, e senza dirlo due volte, mi portarono al centro delle docce, mi dissero che ora ci saremmo divertiti, ne erano 15, non immaginavo a che punto potessimo arrivare.

Giulio mi disse “così ti piace il cazzo vero? e allora mi sa che ora ci servirai ad ognuno di noi…” e subito dopo di lui tutti iniziarono ad offendermi, ma ciò non poteva che eccitarmi!!
iniziarono col pisciarmi addosso, litri di

piscio su tutto il mio corpo proprio come una doccia, schizzi che mi andavano anche in bocca e io bevevo perchè sapevo che una cosa coì non mi sarebbe mai più capitata.

Alcuni mi buttavano la loro divisa sporca di sudore addosso, mi dicevano di leccarla, io obbedivo.

Dopo ciò, Dario mi disse che era il giunto il momento di prendere i loro cazzi in tutti i miei buchi. mi trovai quindi con due cazzi nelle mie mani, uno in bocca ed un altro dietro di me, mentre gli altri 11 erano tutti attorno a me aspettando il loro turno menandosi rispettivamente il cazzo; vedevo che alcuni addirittura se lo menavano a vicenda e la cosa mi eccitava ancora di piu.

Sentivo la mia bocca e la mia faccia passare da un cazzo all'altro, Dopo che i quattro erano venuti su tutto il mio corpo e nella mia bocca calda, ne arrivarono altri quattro pronti a svuotare le loro palle, poi altri quattro e altri ancora; ero la loro puttana, il loro schiavetto. intanto venni anche io, tutti stanchi allora ci facemmo una bella doccia, mi avevano detto che non sarebbe finito qui, saremmo andati avanti ancora e ancora, durante i nostri prossimi allenamenti.

Continuavo ad andare come sempre agli allenamenti e alle partite della mia squadra di calcio, ma questa volta però ci andavo con più voglia visto ciò che succedeva negli spogliatoi e sotto le docce.

Un giorno si presentano nella squadra due nuovi ragazzi più piccoli di un anno, davvero stupendi, uno era biondino si chiamava Davide aveva un bel fisico davvero atletico, l'altro invece era Eugenio, abbastanza alto e con una faccia da figlio di putt..

I due ragazzi si conoscevano già, stavano seduti sulle panche degli spogliatoi molto stretti vicini, indossavano il solito completino della squadra giallo con i pantaloncini neri scuri.

Piano piano quindi a turno iniziamo a fare le conoscenze, erano un po timidi, quando all'improvviso il capitano della squadra Giulio dice “dai non vi preoccupate qui abbiamo anche il nostro schiavetto che ora vi farà un bel servizio per accogliervi e darvi il benvenuto alla perfezione” Tutti iniziano quindi a ridere e a toccarsi, Dario in lontananza mi prendere e mi porta da giulio, che mi obbliga di inginocchiarmi davanti ai due novellini e iniziare a lavorargli il tutto.

Io eseguo, inizio a toccare e massaggiare il loro cazzo dai pantaloncini, pian piano sento che diventano sempre piu duri, le loro espressioni sono quasi impaurite, ma la tutti i ragazzi della squadra gli dicono di mettersi comodo e di godersi il regalo. Giulio mi obbliga e mi comanda a bacchetta, mi dice di abbassargli il pantaloncino e le mutande, io eseguo, mi trovo due enormi cazzoni tra cui uno bello già scappellato sui 18 cm tutti in faccia a me.

Li inizio a prendere in bocca, uno alla volta mentre il portiere della squadra si avvicina e inizia a spingermi la testa, gli altri intanto formano una sorta di semicerchio intorno alla scena, cacciano tutti il loro cazzo fuori e iniziano a segarsi anche a vicenda come al solito. Mentre faccio uno stupendo pompino a Davide, l'altro novellino mi spinge anche il suo cazzo in bocca, trovandomi con due completamente, riesco a sentire benissimo il sapore e l'odore di quei meravigliosi cazzi.

Giulio intanto prende una sorta di scodella e dice a tutti di venire lì, cosi da farmi bere l'intera sborra collettiva. A turno quindi si avvicinano alla scodella e vengono tutti al suo interno ansimando come non mai, poi una volta fatto, si avvicinano a me strusciandomi il cazzo addosso per pulirli. Intanto anche Davide ed Eugenio, i due novellini, vengono, ma loro non nella scodella, bensì direttamente nella mia bocca, forzandomi sempre di più la testa contro i loro cazzi anche una volta finita.

Alla fine cerco di venire anch'io ma Giulio, il solito capitano, mi ferma dicendomi che prima devo bere il tutto; un pò schifato, tento di fermarlo, ma vengo invaso da quei litri di sborra che invadono l'intera mia faccia colando poi su tutto il mio corpo. alla fine mi portano nelle docce, ma al posto di aprire l'acqua aprono i loro rubinetti, inondandomi di piscio su tutto il mio corpo.

Keine Kommentare vorhanden


Deine E-Mail-Adresse wird nicht veröffentlicht. Erforderliche Felder sind markiert *

*
*

(c) 2023 sexracconto.com