A passeggio
rilasciato 04.08.2011 in categoria sesso raccontoSono una troietta non molto alta di statura, ma in compenso ho un corpo da sballo, almeno a quanto dicono. La cosa che rende più interessante la mia “personalità” però è il fatto che non mi accontento di travestirmi in privato, ma mi eccita molto uscire e passeggiare fingendomi una prostituta, mettendo in mostra la mercanzia, sentire i commenti dei passanti poi non fa altro che aumentare la mia l'eccitazione. Un sabato sera mi sentivo particolarmente puttana e ho voluto esagerare nel travestimento: quindi ho indossato il perizoma più piccolo che ho il quale mi lascia scoperta quasi del tutto, poi ho infilato una minigonna cortissima
e attillatissima che mi delinea il culetto in modo molto accentuato e lascia scoperta la parte bassa dei glutei in modo che si vedano quando cammino, naturalmente completando il tutto con classiche calze a rete con filo posteriore
fino a metà coscia, con relativo reggicalze naturalmente, e scarpe con tacco 12 in modo da slanciare i polpacci e fin sù sopra le natiche.
Il mio solito corpetto completava la parte superiore del mio corpo. Con unghie di mani e piedi di colore scuro, una parrucca castana con un taglio molto sbarazzino e il mio rossetto rosso fuoco cominciai a passeggiare per le strade del centro facendo finta di guardare le vetrine illuminate, e avvalendomi del riflesso sulle stesse per osservare i volti di coloro che apprezzavano il mio belvedere. Quindi anche se pur non dando molta confidenza, a volte li provocavo abbassandomi in avanti facendo finta di avere un interesse per articoli posti in basso alle vetrine, lascando così che la mia minigonna, già super corta, si spostasse un pò più sù lasciandomi praticamente le chiappe al vento che provvedevo a coprire, per quanto si potesse,abbassandola con la punta delle dita fingendo un imbarazzo alquanto fasullo.
Così passeggiando trà complimenti e a volte insulti, arrivai quasi in periferia in una zona un pò più appartata frequentata di solito da coppiette. alcune volte non facendomi pagare altre si come una vera prostituta, posso concedermi il lusso di scegliere da chi farmi scopare quindi in questa zona trovo la “carne” che più fà per me, e anche quella sera le mie aspettative si rivelarono alquanto
positive, infatti dopo un paio di porci che avevano provato ad abbordarmi e che avevo madato in bianco, si fermò nei pressi del mio
“marciapiede” una macchina.
Si abbassa il finestrino e con molta sorpresa appare al posto del passeggero una splendida donna, profumatissima e molto curata nell'aspetto. Con voce molto suadente mi chiede di girarmi e mostrargli il culetto abbastanza
vicino al finestrino in modo Adv che lei potesse toccarlo. Come ipnotizzata da quella voce e senza battere ciglio feci come aveva detto e sentii improvvisamente una mano che mi toccava con delicatezza i glutei infilando un dito nella spacca così da poter sfiorare il buchetto.
Poi d'improvviso con un colpetto mi dice: “MMM hai un bel culetto sodo, chissà se quello che nascondi avanti lo è altrettanto!?!”. a quelle parole ero eccitattissima, volevo sentire ancora il calore di quella mano sul mio culetto
e avevo una voglia matta di essere penetrata. Ma una voce maschile proveniente dall'interno della macchina all'improvvisso mi chiese: “Si ma quanto prendi?”, così spiegaiche da loro non volevo essere pagata e mi fecero salire in macchina.
Non nascondo la mia meraviglia quando scoprii che l'uomo che guidava era di colore mentre lei era mulatta, cosa di cui non mi sarei mai accorta stando al di fuori dell'abitacolo,gente di passaggio nella mia città che aveva voglia di passare qualche ora di svago allontanandosi un pò dalla frenesia del lavoro che stavano svolgendo in questo paese.
Mi invitarono nel loro albergo e strada facendo parlammo un pò di tutto, come si fà di solito per rompere il ghiaccio si sà, fino a quando la donna disse: “Dai alzati e fammi vedere
come muovi il culetto, ti voglio molto troia stanotte.
“.
così mi misi in ginocchio sul sedile posteriore poggiando le mani sullo schienale e inarcatami in avanti cominciai a muovere il culetto a destra e a manca provocandola passandomi una mano sui glutei di tanto in tanto. così la donna disse: “mmm guarda come lo muove bene, sembra una vera puttanella in calore…” mentre l'uomo di tanto in tanto buttava uno sguardo dal retrovisore esclamando: “wow… me lo stà già facendo venire duro, è propio brava”.
così la donna ribadì: “aspetta che te lo tiro fuori, non vorrei che ti esplodesse nei calzoni” e così prese a sbottonare la patta dell'uomo. , tirando fuori un serpente semiduro bello lungo e grosso. Naturalmente la prima cosa che fece era un lavoretto di mano che la portò a scoprire una cappella grossa, scura e molto odorosa, e rivolgendosi a me la donna disse:
“Guarda che bel palo che ha… ti piacerebbe toccarlo?”.
non me lo feci dire due volte, lanciai una mano davanti e prendendolo cominciai ad andare su e giù con la sensazione che ad ogni colpo si ingrandiva sempre di più, e continuai
finchè non fummo all'ingresso del loro albergo. Poi dovemmo ricomporci fino a quando non fummo nella loro stanza dove in un lampo ci ritrovammo sul letto, loro completamente nudi ed io ero rimasta con il corpetto le calze e le scarpe
con i tacchi e dove la donna disse prese a succhiarmi il mio cazzo con avidità, mentra l'uomo si era messo in piedi su di me e pretendeva che cominciassi a succhiargli le palle.
Così feci, cominciai a leccargliele e poi ad una alla volta me le facevo entrare in bocca per succhiarle fino a che poi cominciò a passarmi l'asta sulla lingua: era enorme, non finiva mai,e mentre la donna continuava a spompinarmi facendomelo diventare duro come il marmo, presi finalmente a leccargli la grossa cappella che tanto avevo bramato nel percorso in macchina.
Ci giravo intorno con la lingua passavo la punta sullo spacchetto della cappella, l'accarezzavo con le labbra, mentre le mie mani accarezzavano tutta l'asta; poi improvvisamente me la feci scivolare tutta in bocca: “mmmm che buon sapore di cazzo che hai” dissi, e cominciai a succhiarlo facendo rimbombare gli schiocchi in tutta la stanza.
Nel contempo la donna era passata a leccarmi il buchetto del culo mentre l'uomo si era chinato a passarle la lingua sulla spacca semiaperta. continuammo così per un bel pò, fino a quando l'uomo ci fece mettere tutte e due a pecorina sul letto dicendo: “dai ragazze ora vediamo chi di voi due è la più troia” e dopo averci dato due colpi di lingua sui buchetti cominciò a penetrare la donna nella figa, mentre lei: “hooo mmm si me la sta rompendo mmmm dai scopami la figaa mmm”.
godeva come una vacca, non vedevo l'ora che quel destino toccasse anche a me. non dovetti aspettare molto in realtà, puntò la grossa cappella sul mio buchetto e pian piano cominciò a spingere dicendo: “mmm è bello stretto” mentre io lo aiutavo spingendo con il buco come potevo. ad un tratto con un forte colpo di reni me lo ritrovai tutto dentro ed esclamai: “HAAAA mi stai spaccando in due come una mela mmmm”.
incomincio un andrivieni sempre più frenetico allargandomi a dismisura.
Cominciammo così a prenderlo a turno io e la donna, fino a quando l'uomo non decise che avrebbe voluto sborrarci in bocca ad entrambe; così si alzò sopra di noi e incominciammo a sbocchinarlo così finchè non incominciò a fioccare il caldo nettare bianco che inondò le nostre lingue fino a scomparire nelle nostre gole, poi la donna fece venire anche me nel suo culetto mentre l'uomo le gonfiava la pancia dalla passera ormai ultra dilatata.
Passammo
così una notte e buona parte della giornata successiva, e non mi sono mai più sentita così puttana come in quella occasione.
Ritorno li ogni sabato sera a passeggiare….
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